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Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi....se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
.....se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse......
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
 

 

« Messaggio #30 »

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da lonfab
 

I giorni si susseguivano troppo veloci. Io lavoravo e appena uscivo passavamo tutto il tempo possibile insieme. Nessuna visita a musei o luoghi turistici, semplicemente passeggiavamo abbracciati e inebriati dall'intorno, semplicemente lì a guardare con occhi sognanti quella realtà così nuova e così consueta e a vivere una quotidianità quasi normale.
Passeggiate nei parchi, giochi con i cigni dei laghetti, risate sdraiati sull'erba, infiniti abbracci di cui non scorgevamo, o non scorgevo l'enorme significato.
Dormire, per me, era un optional troppo caro, ma sapevo che poi lui sarebbe partito per le sue vacanze e non mi importava.
Settimana di pioggia battente, addirittura di metro allagate e si giungeva di notte nella nostra camera zuppi e infreddoliti a berci birra scura e mangiare biscotti al cioccolato, prima di dividere quel lettino che era diventato comodo e largo perfino, abbracciati per quel poco che restava da dormire...

 
 
 
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Data di creazione: 07/01/2006
 

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