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Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi....se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
.....se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in
fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse......
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
 

 

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Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 04 Giugno 2007 da lonfab
 

una sera, una notte...
non ricordo nemmeno benecome fosse cominciato, ricordo solo un attimo di tensione, una mezza discussione, di cui non ricordo l'argomento e lui che se v in cucina, dicendo che aveva bisogno di stare solo e di ascoltare musica..
Facile col senno di poi capire, ma in quei momenti l'aria mancava e non sapevo nemmeno io il perché...
non era la storiella divertente con un giovane ragazzo, che come andava andava?
Si, si era solo quello, continuavoa ripetermi e allora perché la sola idea di un suo apparente distacco mi scavava dentro?
Ho faticato a dormire, a prendere sonno quella notte, tra molte lacrime, un po' di rabbia, un po' di orgoglio, sentimenti contrastanti..alla fine la stanchezza ha vinto...
al mattino era al mio fianco e mi  ha poi raccontato di essere stato vicino a lungo guardandomi dormire e accarezzandomi...

I giorni volavano e l'ultimo è arrivato in un baleno.
Avevo cambiato turno per poterlo accompagnare all'aereoporto.
La notte l'abbiamo girata per la città a fare le ultime foto, non fatte, con qualche nervosismo dell'ultim'ora di cui, di nuovo, non so più la ragione, ma in fondo era una storia meravigliosa, ma non era la perfezione sulla terra...era reale, realissima!!!
I nervosismi devono essersi prolungati anche al rientro, non ricordo purtroppo più quei momenti, ricordo solo che al mattino, non so perché fngevo di dormire per mandarlo da solo all'aereoporto, mentre lui, che stava per arrendersi, ha continuato a svegliarmi, a cercare di farmi alzare. Alla fine mi sono alzata, siamo partiti, in folle ritardo, spingendo metaforicamente la metropolitana che volava verso Heathrow.
Quasi nessuna parola in metro, un grande silenzio, un'accusa non dichiarata di aver cercato di fargli perdere il volo, la mia paura che accadesse davvero e ne fossi stata responsabile..insomma tensione...
arriviamo...chiediamo, avvisano il volo e lo prende per un soffio, senza nemmeno spedire i bagagli...ovvio, nemmeno il tempo per un saluto, per un bacio..niente...me lo sono visto sparire al gare,dove non potevo entrare...
Ricordo che sono salita sulla terrazza dell'aereoporto per vederlo partire, piangevo incurante del mondo intorno...la partenze mi hanno sempre intristito, quella volta mi sentivo svuotata...mi sentivo ..si sola...
non sapevo che sarebbe successo...ho impiegato un po' per ridarmi un contegno e poi sono tornata in metro e mi sono ributtata in quella che era, allora, la mia nuova, provvisoria, incalzante vita.

 
 
 
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Data di creazione: 07/01/2006
 

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