Creato da kuentot il 25/06/2012

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Crescita globale più debole influisce sulla fiducia investitori

Post n°1 pubblicato il 25 Giugno 2012 da kuentot
 

I dati di martedì scorso, che hanno mostrato un rallentamento nell’attivit produttiva di Stati Uniti, Europa e Cina, e che si aggiungono alla crisi del debito dell’ Euro-zona, alimentano i timori per le prospettive di crescita a livello globale.

Secondo i dati forniti da Markit per il Flash Manufacturing Purchasing Managers’ Index (PMI) degli Stati Uniti, l’attivit produttiva nel mese di Giugno è cresciuta al più basso ritmo registrato dal Luglio 2011.

Il PMI principale è sceso a 52.9 da 54.0 del mese di Maggio, e ha segnato la più debole espansione negli ultimi 11 mesi.

In Europa, le stime preliminari di Markit hanno mostrato che l’attivit in tutta la zona euro si è ridotta a Giugno per il quinto mese consecutivo. L’indice di produzione composito PMI dell’euro-zona, elaborato da Markit, è rimasto invariato al 46.0 nel mese di Giugno, incontrando la lettura di Maggio a 46. Il Flash PMI manifatturiero per l’Euro-zona è sceso a 44.8 nel mese di Giugno, rispetto al 45.1 di Maggio. Mentre l’indice di produzione Flash PMI manifatturiero dell’Euro-zona ha raggiunto il trentasettesimo mese di ribasso nel mese di Giugno, con 44.4 rispetto al 44.6 del mese di Maggio.

Inoltre, per le industrie collegate alle esportazioni della Cina, si consideri anche che le prospettive dell'industria manifatturiera cinese restano incerte. Secondo i dati diffusi Giovedì, l'indice Pmi elaborato dalla Hsbc (Londra: - ) a Giugno ha raggiunto il livello più basso degli ultimi sette mesi. Il purchasing managers index è sceso a quota 48,1, mettendo a segno l'ottava contrazione consecutiva (a maggio era a 48,4). A spingere verso il basso la fiducia degli imprenditori è stato il sotto indicatore sugli ordini dall'estero che a giugno è crollato a 45,9, il livello più basso dalla primavera 2009.

, Tiepidi i dati economici dagli USA Secondo gli ultimi dati rilasciati dal Dipartimento del Lavoro, le richieste di prima indennit di disoccupazione, per la settimana conclusasi al 16 Giugno, sono diminuite di 2,000 unit , raggiungendo quota 387,000 (dato gi rivisto su base stagionale). Le richieste relative alla settimana precedente erano state corrette a 389,000 rispetto all’originale lettura di 386,000. Gli analisti hanno stimato che le richieste dovrebbero scendere a 381,000. Nel frattempo, la media mobile a 4 settimane, al livello più alto degli ultimi sette mesi, ha raggiunto i 386,250 rispetto al valore gi corretto della settimana precedente di 382,750. La media a 4 settimane riduce la volatilit stagionale nei dati settimanali ed è considerata un più affidabile strumento di valutazione dell’ andamento del mercato del lavoro.

Giovedì scorso, la National Association of Realtors ha dichiarato che il totale delle vendite di abitazioni esistenti è sceso dell’ 1.5% ad un tasso destagionalizzato annuale di 4.55 milioni nel mese di Maggio, in ribasso rispetto ai 4.62 milioni di Aprile. Gli analisti avevano previsto un tasso annuale di 4.58 milioni per il mese di Maggio. Comunque, in rapporto ai 4.15 milioni del Maggio 2011, le vendite sono aumentate del 9.6%, registrando l’undicesimo mese consecutivo di crescita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Il Philly Fed manufacturing index, indice che misura le condizioni dell’attivit produttiva nella citt e nel distretto di Philadelphia, ha registrato un brusco crollo da un negativo 5.8 di Maggio a un negativo 16.6 nel mese di Giugno, la seconda lettura negativa consecutiva. L’attivit produttiva della regione è scesa, a Giugno, al suo minimo storico in meno di 10 mesi. I dati in declino dell’indice hanno colto di sorpresa gli analisti, che si aspettavano una lettura di 0.7.

, Germania: Ifo Business Climate Index ancora in calo Venerdì, l’istituto Ifo per la ricerca economica ha dichiarato che l’Indice dell9attivit economica in Germania ha continuato a scendere nel mese di Giugno, per il secondo mese consecutivo. L’indice ha mostrato una lettura di 105.3 per il mese di Giugno, il minimo registrato dal Marzo 2010, rispetto al 106.9 del mese di Maggio. Gli analisti avevano previsto un declino a 106.1. Il dollaro è salito ancora contro l’Euro, dal momento che i dati relativi a una spenta economia degli Stati Uniti hanno messo in luce le preoccupazioni per una più debole crescita globale. A questo si aggiunga il declassamento del rating di credito per 15 delle più importanti banche a livello mondiale ad opera dell’agenzia di rating Moody’s. Il Dollaro continuer a estendere i guadagni dal momento che gli investitori continuano a spingere la domanda di una valuta-rifugio e la dannazione della crescita continuer a pesare sugli asset più rischiosi prima del fine settimana.

Haresh Menghani Market Analyst Admiral Markets

 
 
 
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