Runners Blog Valenza

Patate e cipolle.

Alluvioni 15 novembre 2009

XXXII  Camminata di San Carlo

L'uomo un po' spazientito mi ripete: "Patate o cipolle?"

Fatico un attimo a capire, sono distratto, sto pensando ancora alle iscrizioni di stamani, la solita confusione 110 da iscrivere in una mezzora, cartellini da compilare, tessere da verificare, la cosa più complicata è capire di che squadra sono, sembrerebbe facile, invece no.

Chiedi i dati, l'anno consulti il foglio per capire la categoria, anche qui, ogni organizzatore pare abbia le sue personali, qualcuno si lamenta con me, inutilmente visto che non le ho decise io.

 "Ma se domenica scorsa ero un D perché qui sono un C?"

"Boh, forse hanno unito due categorie... o... no, questa parte dai 45 non dai 40"

Poi si arriva al dunque:

"Squadra?"

"Ma... FIDAL, o AICS?"

"Beh, visto che la gara è FIDAL..."

Infine, la ciliegina:

(Avvicinandosi con fare confidenziale)

" Io Fidal sono XXY, ma non puoi segnarmi nel gruppo XYZ?"

Cerco di ribattere:

"Gara fidal, società fidal"

Dietro di me, con un forte accento piemontese, il capogruppo mi rimprovera:

"Oh beh, sta fidal io ci porto il gruppo, cèrchi un po' di capire, mica posso portare tutta sta gènte se poi non prèndo nèmmèno il gruppo"

Aiuto!

A dire il vero oggi non mi spettava, fare il giudice, non dovevo venire nemmeno ma il tempo è umido e incerto così, invece della lunga trasferta per Bogogno (Borgomanero) ho optato per la più vicina Alluvioni, dove scoprirò più tardi anche il percorso è ridotto da quello solito, 8km (per oggi bastano).

Fortunatamente l'imprevisto impegno mi occupa solo una mezzora poi giunge il "collega"  ritardatario, mollo la penna dopo essermi auto iscritto, e vado a cambiarmi, ritiro le mie patate alla fine ho deciso per quelle (su dai che lo sapete, ad Alluvioni il pacco gara è sempre quello patate o cipolle, un sacco, 5 euro di iscrizione).

La gara per le prime posizioni non ha storia, primo uomo Silvio Gambetta, prima donna Clara Rivera, molto più combattuta la mia di gara, che prima di patire ho incautamente dichiarato a mio nipote Ale, l'unico della famiglia che mi ha accompagnato oggi, guarda non sono in forma ma almeno due oggi li batto sicuro: Silver e Alessio.

Si, sembra facile. Alla partenza studio con chi partire, non ho più riferimenti sul ritmo che posso tenere. Ale parte forte io cerco di non esagerare ma comunque il garmin dice che i primi 500 stiamo andando a 4 al km, Silver non lo vedo, ma del resto lui non sa che è in gara con me, Alessio lo supero subito ma prendo solo pochi metri e quando rallento per stabilizzarmi su un ritmo accettabile per la mia forma è lui che passa davanti, ora sono io a inseguire.

Finito lo sterrato ho quasi 50m di distacco ma sento ancora un po' di energia nelle gambe e avvicinandomi al paese il distacco si riduce. Lui segue la strada, io cerco la traiettoria, lui entrando in paese saluta i pochi anziani davanti alle loro case, addirittura grida  loro: "buon S. Carlo", io perfidamente tengo tutto il fiato per prenderlo.

Mancacano 500m lo raggiungo e lo supero, lui sprinta, siamo a tutta, mi ripassa e prende un metro, poi si spegne ora sprinto io, due, tre, quattro metri, bastano siamo arrivati. Mi giro gli do la mano, sogghignando questa volta è mia. Ben lontani da ogni premio di categoria, solo un po' di pepe tra amici.

Dopo la corsa incontro Giovanni che mi vuole parlare, deve dirmi delle sue gare, spiegarmi le sue idee, chiedermi qualcosa su quello che scrivo. Ma questa è un'altra storia, magari ve la racconto un'altra volta, forse.

Sono finite le premiazioni, hanno dimenticato la Luisa, forse un cartellino appiccicato ad un altro, lei non vuole niente, comunque saltano fuori due bottiglie di vino, tutto a posto possiamo tornare a casa, la scorta di patate ce la abbiamo.

Danny