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Post n°121 pubblicato il 12 Giugno 2015 da les_mots_de_sable
Non si riconoscono subito le parole inutili, ma col tempo.
Arrivano mascherate da parole preziose e uniche, ma basta un soffio di vento e lo smalto scivola via, lasciando una struttura debole e sbiadita che si sgretola in quel battito di ciglia meravigliato.
Eppure meraviglia non deve esserci, perché le parole inutili sono quelle che si vedono ovunque, tutti i giorni, dall’alba al tramonto, col freddo e col caldo, che tu sia sveglia o che tu stia dormendo.
Ci si fa l’abitudine.
Scivolano leggiadre e spavalde, consapevoli di saper graffiare come apparentemente accarezzare. Amano lasciare il segno del loro passaggio, sia esso piacevole o sgradevole, incuranti di ciò che provocano nei destinatari.
Le parole inutili sono quelle che non si pagano e forse sarà per quello che vengono utilizzate in così larga misura, facendo nascere il mistero sul perché le parole utili, che pure non si pagano, siano invece così scarsamente utilizzate.
A prima vista, non sembrano esteticamente disprezzabili, anzi. La loro struttura appare armonica, i colori variegati, rari, brillanti e resistenti. Quelle più utili sanno perfino rilasciare profumi delicati in grado di depositarsi sulla pelle a formare arabeschi indelebili.
Noi tutti rincorriamo Parole, perché viviamo di esse, ma è chiaro che non possiamo stabilire a priori, quando ci vengono date, la tipologia alla quale devono appartenere e non possiamo neppure contare nel buon senso degli altri.
Resta però, la consolazione, che almeno possiamo decidere quando e come alzare quell’impenetrabile e terribile barriera respingente.
il est dommage de gaspiller les mots
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Le azioni senza parole a volte raccontano di più, la solita storia dei silenzi che parlano.
Interessante riflessione, l'ho seguita senza capire se sono approdato in qualche porto sicuro.
Esiste sempre - come in questo caso - una domanda e un'offerta, e la parte che accetta deve sempre mettersi nella condizione di sapere valutare la qualità del prodotto "comprato" rispetto al prezzo pattuito; l'abilità, sia del compratore che del venditore, si affina con l'esperienza e, nel frattempo, solo la fortuna può fare la differenza nel limitare o meno le fregature. Questione, quindi, di esperienza, di scaltrezza, di tempo per farle maturare: il mercato delle parole è sempre aperto a tutti, ma dalle sue fregature nessuno è immune.
Bentrovata. :)
Mah, non riesco a pensare neppure ad una parola, che sia inutile.