Creato da les_mots_de_sable il 07/11/2010

granelli di parole

parole sparse

Messaggi di Gennaio 2016

Sottovoce

Post n°139 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da les_mots_de_sable
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Le parole sottovoce corrono sul filo delle cose dette e non dette, rilasciando spesso un gradevole profumo.

Nonostante siano parole sussurrate e appena percepibili, sono quelle che più si prestano ad essere ricordate, perché destinate a toccare punti particolarmente sensibili che nonostante tutto non sono mai andati perduti, ma che erano solo dormienti.

Certe parole scritte hanno le stesse caratteristiche di quelle rilasciate sottovoce, sussurrate all'orecchio, perché riescono a riscaldare le persone alle quali sono destinate.

Sottovoce si liberano parole sottratte a certi sogni nati all'imbrunire, quando si apprestano ad attraversare la notte. Pure illusioni che nelle ore a venire diventano sempre più leggere, impoverite nel bagaglio con il quale erano partite.

Sono parole simili alle onde del mare che arrivano impetuose per poi svanire nel loro lento retrocedere, a confondersi con l'immensità del mare.

Il est toujours utile de retenir les mots chuchotés

 

 
 
 

Nessun Appello

Post n°138 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da les_mots_de_sable
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Lui stava li, seduto sul suo elegante divano, osservando il cellulare che teneva tra le mani. I pensieri erano quelli di un uomo consapevole di aver scritto, sopraffatto da quella nota impulsività, parole che avrebbero generato pensieri cupi e dolore.

Alcune parole di lei, in fondo insignificanti, avevano inaspettatamente scosso il suo essere, facendo uscire allo scoperto un sentimento che era certo di non possedere.

La immaginava seduta anch'essa sul divano a leggere l'ultimo messaggio che le aveva inviato.

Non si sbagliava.

Seduta, senza parole, immobile, basita e incredula per ciò che vedeva sullo schermo del cellulare e che non si aspettava, con il dolore che iniziava a raggiungerla in ogni angolo della mente e del corpo, come spine.

Dentro, lo stordimento si aggiungeva all'amarezza nel constatare ancora una volta di cosa fossero capaci gli esseri umani. Con l'ennesima conferma del pensiero che più volte la tormentava in determinate occasioni: basta un niente, abbinato a una piccola frazione di tempo, perché ogni cosa si dissolva nel nulla.

Lui non lasciava il cellulare, passandolo nervosamente di mano in mano, in attesa di una replica e trasformato da quell'impulsività che ancora una volta aveva deciso per lui. Quel sentimento primitivo che lo rendeva così simile a lei.

Lei incapace di formulare un pensiero che potesse darle modo di cancellare ciò che aveva letto. Non c'era più niente da dire. Aveva perso tutto,  in un giorno di sole. Il tono usato racchiudeva una freddezza, una fermezza e un'irrevocabilità che avevano ormai raggiunto quella parte di lei che aveva svelato a lui.

Dal canto suo, lui stava a maledire la sua impulsività , nel rendersi conto che con quelle parole era stato volutamente duro. Era certo che lei avrebbe colto quelle "sfumature" così da trattenerla dal fargli cambiare idea. Aveva già avuto modo di conoscere le reazioni di lei di fronte a parole che fanno bagnare gli occhi.

Quel lato di lei lo conosceva. Nessun tentativo di cercarlo, sentendosi allontanata, rifiutata.

Il cellulare di entrambi sarebbe rimasto muto, così da portarli su cammini diversi e lontani, impoveriti da parole e sguardi che fino ad allora non si erano ancora scambiati, ma solo immaginati.

Come avrebbe voluto cancellare gli ultimi 10 minuti della sua vita, ritornare indietro e fermarsi a riflettere due secondi prima di scrivere quelle maledette parole.

Il resto del giorno rallentò il suo cammino, facendo emergere quell'angoscia che lo divorava, togliendogli la forza e il coraggio di rimangiarsi le parole scritte. Un orgoglio consolidato, unito a un carattere deciso e granitico gli impedivano di rimediare. Era pur sempre un uomo tutto d'un pezzo, privo di quelle debolezze che appartengono alla maggior parte degli uomini. Non poteva smentirsi neppure con lei, perchè era proprio uno degli aspetti che maggiormente apprezzava di lui.

Però il pensiero che in fondo niente è irreparabile, che il tempo avrebbe lenito il dolore di lei così da permettergli di riprendere il filo spezzato e riannodarlo, lo faceva star meglio.

Lei aveva la certezza che lui non avrebbe avuto ripensamenti. Che era esattamente ciò che voleva, anche se una piccola parte di quella certezza era già corrosa dalla speranza che lui potesse ridarle quella mano che ora aveva perduto.

Col passare dei giorni, immersi entrambi nella loro quotidianità, i pensieri, inconsapevolmente si incrociavano, si scrutavano, si accarezzavano, ma erano sempre inquinati dalla consapevolezza che dall'altra parte nulla si sarebbe fatto per cambiare lo stato delle cose.

E i giorni, le settimane confermarono ciò che nessuno dei due in fondo avrebbe mai voluto, lasciandoli avvolti entrambi nel freddo di parole nate e morte per un orgoglio fiorito tanto tempo prima e che non erano riusciti a curare e debellare.

parfois

l'orgueil doit être abordée et a combattu de manière à éviter les douleurs inutiles

Ma quando tutto pareva immutabile, lui inaspettatamente durante il fiorire di una nuova stagione e il variare dei suoi pensieri, comprese come sarebbe riuscito a colmare quel vuoto che si era impadronito dei suoi sogni.

Parole nuove che forse avrebbero allontanato quel periodo senza ragione e nome, di giornate svuotate del senso che gli conferivano quelle parole che sapevano arrivare dove il freddo era tornato ad albergare.

 "NE PARTEZ PAS"

 
 
 

Qualcosa cambia

Post n°137 pubblicato il 09 Gennaio 2016 da les_mots_de_sable
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Ora si gioca.

Siamo entrati in quel breve periodo di spensieratezza, che attenua noie e preoccupazioni. Per alcuni qualcosa cambierà, perché è il momento delle maschere, attraverso le quali tutto appare diverso, il mondo, le cose e le persone.

Un tempo che passerà in fretta.

Coloro che prima parevano legati e stretti ad emozioni a tratti prive della loro originaria forza che fa mancare l'aria, vivranno una nuova ed allegra stagione, splendida chance per scoprire aspetti di sé dormienti oppure mai affiorati, anche se tutto sarà solo un'illusione.

Sarà il tempo durante il quale si oserà dire e fare cose che, in genere, difficilmente si fanno. Quel qualcosa che cambia farà emergere il calore sopito e taglierà il gelo, così che attimi intensi, indescrivibili e indimenticabili, verranno originati.

Ognuno con la propria maschera, bella o brutta che sia, saranno liberi di giocare secondo le proprie regole, senza voler afferrare ciò che il caso ha deciso di concedere loro.

Persone che, allontanati momentaneamente dalla razionalità, riusciranno a scordare che poi verrà il tempo che farà precipitare tutto nella consuetudine, senza aver abbandonato alle spalle né vincitori, né vinti.

Perciò la breve stagione finirà così, lasciando addosso frammenti di illusioni vissute e subito sfumate, riprendendo in mano e nella testa quella realtà che in fondo non era mai svanita, ma solo sospesa.

Pensare che un periodo così breve possa arrivare a cambiare e migliorare ognuno di noi, per il tempo a venire, è pura chimera.

Le persone non cambiano, ma si trasformano, consapevolmente, per quel breve attimo in cui tutto inizia e tutto si dissolve.

Nos pensées changent en un instant

 

 
 
 

La notte delle Streghe

Post n°136 pubblicato il 05 Gennaio 2016 da les_mots_de_sable
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E' la notte dedicata alle Streghe, quelle donne che, come dice la superstizione popolare, sono dotate di poteri magici, capaci di malefici, incantesimi e sortilegi, ma anche in grado di affascinare, soggiogare e sedurre.

Le Streghe si possono incontrare solo questa notte, perché da secoli sono destinare a farsi vedere solo una volta l'anno, nell'oscurità, così da trarre la loro forza dalla Luna, alla quale spesso si rivolgono per potenziare i loro incantesimi.

Gli strumenti delle Streghe sono rimasti immutati nel tempo: una scopa di buona saggina, un calderone, le molteplici erbe che si procurano senza farsi vedere, nelle notti di Luna piena e un mantello nero che rimanda alla notte.

La Strega incapace di malefici la si individua al primo sguardo, per il suo gradevole aspetto, per l'evidente cura con la quale ama abbigliarsi, pur rispettando la tradizione che la vuole sempre vestita di nero, ma soprattutto la si distingue per lo sguardo, dolce e amorevole utilizzato per nascondere tutto il suo potere seduttivo che poi utilizza, con comprovata abilità, per giocare con le vostre emozioni.

La Strega dedita ai malefici e agli incantesimi più temibili la si riconosce per l'aspetto poco curato, per il viso arcigno, pieno di orribili bitorzoli, oltre che per la risata malvagia in grado di far accapponare la pelle, segno che ha già pronti diversi sortilegi.

Perciò in questa magica notte, impegnatevi il più possibile per non incrociare una Strega malefica perché potrebbe arrecarvi danno per tutto l'anno.

Non abbassate l'attenzione neppure quando incontrerete una Strega benefica perché potrebbe, in men che non si dica, soggiogarvi e sedurre così da avervi in suo potere fino a quando ne avrà voglia per poi abbandonarvi soli e affranti, con la parte più nascosta di voi, fatta a pezzi, pronta ad essere dispersa dal vento che la Strega potrebbe lasciarvi per accentuare i suoi effetti e protrarli per il tempo a venire, senza che nessuno li possa lenire.

Quindi in questa notte magica, che ci sia la Luna o che non ci sia, fate attenzione, abbiate cura di voi stessi ed evitate di guardare negli occhi la Strega che avrà individuato in voi una preda facile da sottoporre ad incantesimo, sia esso appartenente alla sfera benevola o a quella malevola, perché entrambi lasceranno dei segni difficili da cancellare.

Malgré tout, chaque homme cherche sa sorcière


 
 
 

lampada

 

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