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Domenica 4 maggio
Oggi ci alziamo prima del solito e facciamo i bagagli a tempo di record, i km da macinare in giornata sono tanti.
Partiamo da Colmar in direzione Titisee, dove decidiamo di fermarci per le foto che ancora non siamo riusciti a fare e dove decidiamo di fare qualche acquisto.
Verso le 10.00 siamo nuovamente in sella direzione Lago di Costanza
Qui il traffico del lago si fa sentire e dobbiamo prestare molta attenzione sia alla strada che agli automobilisti, che nonostante tutto sono molto prudenti ed il più delle volte fanno strada. La zona del Bodensee è circondata da verdi colline coltivate a vigneti e meleti, le varie località sono collegate da ciclabili dove si vedono sportivi praticare attività di ogni genere, dal Nordicwalking ai Roller, dalla Mountain Bike al Jogging. Deve essere una zona veramente tranquilla per trascorrere alcuni giorni ma il panorama del nostro lago di Garda è ineguagliabile, ecco perché per la pentecoste viene invaso da Tedeschi e Austriaci!
Passato Lindau ci dirigiamo nel Vorlarberg austriaco dove le nostre intenzione sono quelle di svalicare il Flexenpass e l’Albergpass…In zona i cartelli riportano l’apertura di quasi tutti i valichi, ma la strada tra Warth e Lech risulta chiusa, cambio di programma! Si punta per Bludenz via Faschinajoch per poi salire sull’Albergpass, dove ci aspetta un panorama innevato stupendo e una vista magnifica sulle gallerie in costa alla montagna che portano al Flexenpass.
Continuiamo fino a Landek dove seguiamo le indicazioni per il passo di Resia, rientriamo in Italia dalla strada che costeggia il famoso campanile sommerso di Curon e via Val Venostra arriviamo a Merano. Infine strade ad alta percorrenza fino a Trento.
Fine settimana insolito, dove le curve e i passi hanno lasciato spazio a luoghi caratteristici e città particolari. La Foresta Nera ci ha impressionato con i suoi pini altissimi ma il panorama cambia veramente poco, a lungo si è rivelata un po’ noiosa e forse si poteva tralasciare parte del giro per fare solo esclusivamente la N500. La Route des Vins d’Alsace invece ci ha impressionato molto positivamente, vigne a perdita d’occhio, paesi molto caratteristici e cantine ovunque. Merita veramente e penso che nel periodo autunnale si possano trovare colori formidabili, anche la cucina merita mooolta attenzione! La panoramica dei Vosgi l’abbiamo trovata un po’ spoglia, la stagione invernale è durata più del previsto e i tipici colori primaverili latitavano.
Per tutte le foto qui http://picasaweb.google.com/sabry.spino/ForestaNeraMaggio08
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