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CONDOGLIANZE: 2 GIUGNO 2010 - FUNERALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - REST IN PIECES .......

2 Giugno 2010

Funerale della Repubblica Italiana

Dopo 64 anni che cosa rimane più da festeggiare? Che senso può avere gioire per la quotidiana umiliazione e la sistematica mutilazione della Costituzione? Come si può assistere alle futili e vacue cerimonie istituzionali senza che le proprie viscere si rimescolino nell'intimo, attanagliate dal raccapriccio, dal disgusto, dal furore?

Questa nazione, emersa da secoli di travagliatissima gestazione storica, in soli 64 anni è diventata a tutti gli effetti e quasi per antonomasia la patria della truffa, dell'usura, dell'evasione fiscale, della corruzione, della malavita organizzata, del meretricio, del prossenetismo, del fanatismo religioso, della pedofilia clericale, del razzismo, del sessismo, del servilismo, della demagogia e della psicolabilità irriducibili.

Riassumendo l'Italia oggi non è altro che una

abominevole dittatura cleptocratica teo-mafio-fascista!

In questo giorno solamente una folla di incurabili idioti può festeggiare tra le rovine fumanti di una repubblica parlamentare nella quale il parlamento stesso è del tutto esautorato nella legiferazione, piegato com'è al volere non tanto della maggioranza quanto del solo "padrone" della maggioranza stessa!

Solo degli emeriti imbecilli, oppure dei mestieranti senza scrupoli, possono riempirsi la bocca di lodi sperticate per tutte quelle istituzioni che rispecchiano da tempo, nel loro gravissimo malfunzionamento dovuto soprattutto alla loro sistematica manomissione, il palese fallimento di tutti i tentativi, di tutti i sacrifici, di tutti gli studii fatti per ottenere un'effettiva equità collettiva.

Per non parlare poi dell'ipocrita deferenza di un'inconsistente opposizione parlamentare le cui pusillanimità e disonestà intellettuale han reso vita facile al ben noto e laido artefice del colpo di stato "indolore" che, realizzato in meno di un ventennio, dapprima attraverso le stragi di Capaci e di via D'Amelio e poi attraverso il crescente monopolio mass-mediatico, ha inferto il colpo di grazia a questa repubblica già lungamente in agonia.

Non rimane che pronunciare l'epitaffio amarissimo e asperrimo sopra la carcassa spolpata di questa democrazia italiana mai profondamente radicata, mai appieno ragionata, mai corroborata da una genuina rivoluzione culturale-sociale-economica, mai protetta e preservata dagli interessi personali, semmai sempre distorta e volta unicamente a questi ultimi:

QUI GIACE

LA REPUBBLICA ITALIANA

STUPRATA, SEVIZIATA E SOPPRESSA

DAL CAPITALE, DALLA MALAVITA, DAL CLERO,

DALLA POLITICA, DAL SERVILISMO, DALL'IPOCRISIA,

AD ETERNA MEMORIA PER CHI ANCORA RESISTE

E CREDE SCIENTEMENTE NELLA DEMOCRAZIA

ORA E SEMPRE, OVUNQUE E COMUNQUE!