Libera i Sahrawi!
Campagna per la liberazione di tutti i prigionieri politici sahrawi detenuti nelle carceri del Marocco e del Sahara Occidentale occupato, in occasione dello sciopero della fame iniziato il 31 ottobre 2011 dai sahrawi detenuti a seguito dello smantellamento del “Accampamento della dignità” a Gdeim Izik (8 novembre 2010). Contro la repressione e la violazione dei diritti umani fondamentali nei territori occupati dal Marocco e per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
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Dibattito al Parlamento Europeo il 15 dicembre
Post n°20 pubblicato il 07 Dicembre 2011 da ANSPS
A seguito dell’incontro della Task Force con l’Intergruppo parlamentare Sahara Occidentale, il gruppo parlamentare GUE/NGL proporrà con urgenza la questione dei prigionieri politici sahrawi che sono in sciopero della fame nella prigione di Salé. La proposta del gruppo sarà discussa e votata giovedì 15 dicembre 2011 a Strasburgo. Le attività del Coordinamento Gdeim Izik 3 dicembre 2011. In seguito a negoziati diretti con il Coordinamento di Gdeim Izik, il Consiglio Nazionale marocchino per i diritti umani ha inviato una sua delegazione presso la prigione di Salé per parlare con i prigionieri in sciopero della fame che sono qui detenuti. Questa iniziativa è stata preceduta da un incontro tra Eddia Sidi Ahmed, segretario generale della Confederazione Sindacale dei lavoratori sahrawi (CSTS) e presidente del coordinamento di Gdeim Izik, e alcuni membri del Consiglio nazionale marocchino per i diritti umani presso la sua sede a Rabat, lo scorso giovedì 1° dicembre 2011; durante l’incontro è stato posto l’accento sui rischi dello sciopero della fame condotto dai prigionieri politici dell’accampamento di Gdeim Izik e sul dovere di liberarli. Venerdì 2 dicembre 2011, una delegazione presieduta da Mohamed Sabar, presidente del Consiglio Nazionale marocchino per i diritti umani, un altro consigliere e Abdslam Bouzaoubaa, consigliere giuridico della direzione delle carceri marocchine, è arrivata presso la prigione. C’è stato dialogo con i prigionieri e i rappresentanti del Consiglio hanno risposto ad alcune delle loro rivendicazioni. Al di là di questa iniziativa, da 4 settimane il Coordinamento incontra partiti politici marocchini e organizzazioni per la tutela dei diritti umani. Il Coordinamento continuerà a fare pressione sul governo marocchino affinché i prigionieri vengano liberati.
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