Libera i Sahrawi!
Campagna per la liberazione di tutti i prigionieri politici sahrawi detenuti nelle carceri del Marocco e del Sahara Occidentale occupato, in occasione dello sciopero della fame iniziato il 31 ottobre 2011 dai sahrawi detenuti a seguito dello smantellamento del “Accampamento della dignità” a Gdeim Izik (8 novembre 2010). Contro la repressione e la violazione dei diritti umani fondamentali nei territori occupati dal Marocco e per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
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Post n°19 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da ANSPS
1.12.2011 Convocata da un coordinamento di Gdeim Izik, si è tenuta una conferenza stampa presso la sede dell’AMHD (Associazione Marocchina per i diritti umani) a Rabat, in presenza delle famiglie dei prigionieri politici di Salé e di numerosi giornalisti della stampa marocchina e internazionale per mettere in luce le violazioni commesse dal Marocco contro il popolo sahrawi. Vi informiamo inoltre che martedì 22 novembre alle 10.00 una delegazione presieduta da Eddia Sidi Ahmed, segretario generale della CSTS, è stata convocata dal partito politico PJD, che ha poi vinto le elezioni in Marocco, e da responsabili del partito PPS e di altri organismi. Lunedì 29 novembre, il coordinamento di Gdeim Izik ha organizzato un sit-in dinanzi alla direzione delle carceri marocchine a Rabat insieme alle famiglie dei detenuti, per protestare contro le pessime condizioni detentive dei sahrawi dopo Gdeim Izik. E’ importante sottolineare che il coordinamento si è recato a Rabat per discutere e negoziare con diversi partiti politici e ambasciate straniere, e che 15 giorni fa ha ricevuto il segretario generale del PJD, Benkiran Abdlialah, che poi è diventato il nuovo presidente del governo marocchino. Secondo la dichiarazione di Eddia Sidi Ahmed, il governo marocchino deve rispettare i diritti del popolo sahrawi e liberare i prigionieri politici ; Said Damber, che lavora presso la miniera di fosfati a Boucraa, afferma che il popolo sahrawi deve poter sfruttare le risorse naturali del Sahara. |
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