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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIù GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

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l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

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Post n°1249 pubblicato il 10 Maggio 2019 da Roberta_dgl8

Non ero più capace di riconoscere i miei campanelli di 'allarme'. Li ho travisati, travisando me stessa, o forse ed anche o soprattutto più forte e feroce il bisogno profondissimo che guarire finalmente quella ferita l'antica ferita la più profonda narcisistica e poi tutte le altre incardinatesi a seguire, - poteva essere il riconoscimento - o il sentirla attraverso qualcun altro, questo risveglio non potesse essere che l'avamposto dell'agognata guarigione. 

Mi rendo conto di essere stata presuntuosa, in questo. O meglio. L'istinto e il sesto senso mescolati alla ragione si sono scollati da questo bisogno e di conseguenza da questo scollamento, non potevo ogni volta reincollare tutto. Non stava in piedi la cosa. Semplicemente come ho scritto in premessa.

Ma non rinnego nulla. Mi rendo conto ora di tutto. Tutto si appalesa. Anche nel fatto di non riuscire a scrivere e a rendere giustizia ai fatti di cronaca, perchè paradossalmente diabolicamente, o solo divinamente nel computo della sistemazione delle cose, - tutto questo avviene, perchè la vita è una ed è in stretto contatto con tutto. Anche con gli incidenti (chiamiamoli così) di una vita, della mia vita.

Se fossi davvero brava (e non voglio darmi addosso, mi sono riletta in questo blog, lo sono stata e molto, sono andata indietro, parecchio, ho davvero scritto bene, e notevole, sì...) mi sono raccontata anche a me stessa in questa testimonianza di rilettura, e autolettura, terapeutica, ma per dire, davvero brava, avere la capacità di raccontare la mia storia. Certamente, io che sono abbastanza  spontanea ho dei pudori, nel narrare vicende familiari e dolorose. Ho cercato di tesserle con i sogni e con la speranza prima fra tutte, che attraverso il leggere (e non era premeditata la questione), la lettura la scrittura io potessi trovare dei referenti animici con cui ricucire i miei strappi. A vari livelli, li ho trovati.Non faccio i nomi. Loro lo sanno, e fanno parte della mia vita. Anche se la frequentazione è limitata, - e la mia vita piuttosto complessa.

Però mi accolgo anche in questo. Sono evoluzioni e cambiamenti. Ora sono così. Con le mie introspezioni. Con quello che riesce ad uscire da questa piccola vendemmia fuori stagione... la mia. La mia 'vite' - vite le mie - La mia Vita. 

Pensieri sparsi, come piccoli punti. Qualche perlina del mio passato. Cose solo mie, che faccio respirare  ... mia sorella con un vestitino la sua mascherina faceva presupporre un futuro buono e dolce, mio padre ancora vivo, la periferia variegata e multicolore, i canti comunisti e i miei genitori allibiti ma non intervenivano sui canti tra bambini, - perplessi dalle nuove didattiche. Poi gli schiaffi e calci di un destino a tratti troppo crudele spietato aberrante. Così come aberrante si manifestava il mondo fuori, insieme alle conquieste che si andavano muovendo, da là a poco.

Poi. indietro..

Mio padre preoccupato, e io che sognavo su quella trave un futuro di farfalla volante, di bambina con un corpo snodato che cercava un futuro in un mondo possibile, poi mi piegavo alla morte senza capire.

Poi altri schiaffi da quello stesso destino becero. Pugni per una preadolescente in anni pieni di piombo, che a mè sarebbe toccato diversamente. alla fine di quegli anni. L'ammirazione per una parente proclamata beata, - mi arriverà poi, in un moto di ingenuità una mezza specie di esorcismo (becero anche quello, quando la presunzione cattiva di una presunta intelligenza comica), ma fu colpa mia in quel caso, i campanelli distorti , io non li so poi rimettere a posto. Anni dopo, appunto voler rimettere a posto, i fili di questo destino, - con me, per cercare di capire, che appunto volevo ritrovare attraverso quella intelligenza mia e il mio sentire veramente me stessa. 

E' un piccolo frammento. Non posso continuare, non mi riesce,e probabilmente a tratti non si capirà. 

Io sono felice lo stesso. Felice per trovare il coraggio di aprire la porta profonda del mio cuore, - per vedere oggi, proprio oggi illuminarsi il sole ed uscire fuori tutto per me.. ed io con lui, in un'esplosione di ricordo buono di un'istantanea a colori piena di luci in un settimo piano di una periferia (ma nemmeno tanto) variegata e oggi dipinta e piena di male, non estrema, affatto, ma semicentrale (maledetti giornalisti che male raccontano), - e di un male profondo mio che mi toccherà in eredità come ad altri toccano ben altre eredità. Non rinnego la mia vita, la rivendico. Vorrei avere avuto oggi stesso, la capacità di poterla raccontare diversa.... mi dicevo inghiottita oggi dal traffico tra altri ricordi, ai parioli, che mi ci hanno vista intrisa, l'avvocato per cui ho lavorato, le mie amicizie, le mie conoscenze, i miei percorsi. Mio padre, mio ex marito (l'origine pariolina è più la sua - rido - che certamente la mia (siamo di periferia entrambi così facciamo prima..), mi dicevo, mentre abbracciavo tutto il mezzo secolo che mi pesa fra la schiena i muscoli e i nervi, lo stomaco il cuore l'anima e le braccia, le gambe, il sesso, tutto, - mi dicevo che - dipanare come vorrei è un condizionale che non mi appartiene non riuscirei a scriverne nemmeno con una laurea in lettere certamente perchè emotivamente troppo coinvolta e perchè c'è un pudore solo mio, che ognuno ha nella scelta del proprio sentire di manifestare o meno anche nei moti di verità più manifesta e di migliore intenzione spontanea.

Tornando al campanello appunto... e a questo filo ingarbugliato,  mi dicevo nella mente, tra il traffico le domade reiterate del mio Matteo AMORE PIU' GRANDE ED IMMENSO, - che mentre lui mi domandava i suoi assilli io dipanavo il filo, come si fa con una catenina tutta intrecciata fina e la mente non mentiva, la dipanava. E non perdevo la pazienza, e il sole mi scaldava, e non perdevo la pazienza, - Roma - strangolata - violata - imbarbarita fino al cielo lassu' sapevo che stava da qualche parte negli squarci dei miei ricordi sotto i miei passi e nelle mie ossa. Facevo pace anche con le altre mie origini del sangue, a dirmi che Roma (che ho anche rifiutato a volte, ma non lei i suoi imbarbarimenti atroci e imbastardimenti dei più feroci e fuori controllo da sempre), - ha saputo e saprà farcela, come me.  Mi sono venuti in mente i miei nonni lombardi, ma ormai romani eterni, il loro essere sospesi a metà, in un piccolo posto in una città che li aveva accolti per cercare il loro posto nel mondo, a cavallo di due guerre, in mezzo a tante privazioni, e facevo pace anche con la loro ignoranza, non colpevole, colpevole i tempi che condanneranno una famiglia normalissima a qualcosa che in una vita più succedere e di cui non si può scrivere.

Eppure il sole di Roma, quello squarcio fra le nuvole. I colpi di sole improvvisati e decisi dal parrucchiere (maurizio hai fatto di testa tua, colpi di sole ad hoc) hanno squarciato insieme  - un profilo basso - di cirri neri in un lampo di pacificazione e rasserenazione, che ho bisogno di mettere nero su bianco qui. 

Non mi piace che al maneggio, insistano con Matteo se non vuole trattenersi di più - e quando le urla sono intolleranti per lui. Il sole mi scaldava, dopo la tecnica della chimica del professionista parrucchiere, la dolcezza di una mamma più grande di mè, che mi ascoltava - ascoltava la mia solitudine per far fronte ad una patologia più grande di mè.

Ieri sono stata in inps... non devo solo ricucire i miei strappi e guarire le mie ferite, antiche e pregresse e più nuove e traumi ultimi. Mi tocca anche di sopportare la burocrazia ormai allo sfascio. Chiamo debosciati gli ultimi governanti e il loro immondo teatro , - andate in inps una qualsiasi della capitale in questi giorni.   La dirigente era stordita... era la quarta volta che la vedevo? ebbene non si ricordava, e mi ha di nuovo cambiato le carte in tavola. Devo andare in direzione generale, deciderò stanotte, se andare domani.

Voglio stare calma.  Ricucire tutto, con questo contorno la fuori potrà da tutto il male che viene fuori dalle tv dall'aria schizofrenica cattiva e corto circuitale di questi tempi che mai avrei pensato di vedere così - inimagginabile, mi duore dirlo ma la realtà la supera sempre la fantasia... mi ha fatto brutto vedere la sindaca scortata dalla digos (era la digos no?), e tanto altro di cui non ho voglia di scrivere. Dilettanti allo sbaraglio hanno fatto ammalare ancora di più la mia città... condannata allo spolpamento dai nuovi maiali di turno (l'offesa è per i maiali animali che rispetto in quanto creature di questa natura e di Dio).  Fai gola bellissima Roma mia, splendido amore, unica eternità possibile.. fai gola. Ma voglio sorridere ad un ottimismo che illuminerà le menti anche delle persone meno colte, anche delle persone più semplici. Voglio pensare credere ancora a possibilità, Roma mi appare ancora con le sue magnifiche rose in ogni piazzola , con il suo sole caldo a contrastare la sua austerità quando improvvisa gioca la primavera qui a fare l'inverno, e a trovarmi immersa poi, nei suoi quartieri storici ed eleganti. A ricordare la preferenza della mia periferia bambina e alla mia mescolanza alla mescolanza di allora, che era molto diversa, e a questa di adesso, feroce cattiva, con cui faccio il conto (e il contro) anche con me stessa e le mie contraddizioni cercando di fare pace con tutto, portandomi appresso me stessa, cercando una sorta di leggerezza, e dirmi, che sistemo tutto come mi viene. Parlando col parrucchiere - che è meglio che parlare con qualcuno colto che parla e nulla dice. .. E con la dolcezza infinita del mio Ragazzo che mi fa dimenticare i suoi tilt comportamentali, non autocercati, non calcolati, - che in un mondo diverso avrei aiuto per poterli gestire.

Eppure essere felice, ed essere riuscita a scrivere.

Non credo che rileggerò.

Per ora, passo e chiudo.

buonanotte. Grazie a chi leggerà. E , Grazie a mè, alla vera me stessa, che finalmente capisce e capisco, tutto. Mi è rivenuto in mente un sms.. mi è rivenuto in mente il sesto senso di averlo ricevuto per sbaglio, non averci badato, mi sono rivenuti in mente dei biscotti (inadeguati per l'ora del the, facile per un te prendere qualsiasi tipo di biscotto), ma anche un cibo sa dire la Verità che si appalesa, anche se tu, poi, divorata dal coraggio mal speso del momento, non sei ancora pronta - non per vedere - ma perchè virando ancora speravi in qualcosa che di speranza aveva ben poco ma era - racchiudeva altro.

Ebbene, sono felice per questo. Non credevo (senza raccontarmela), - che la felicità si poteva manifestare anche così.   E ' una felicità di essere consapevole di quello che comprendo, - sempre con beneficio del dubbio e di smentita, che mai arriva, anzi, arrivano conferme a pioggia e a grappolo. Sì, se questo monitor è uno specchio e io mi sorrido davanti.

Non ho la pretesa che si possa comprendere tutto... sarei davvero una grande scrittrice ! (mi basterebbe essere una scrittrice che vive della sua opera ... seeeeeeeeeeeeeee), ma se già si capirà qualcosa sarò felice, - e sono già felice per avere scritto, cioè che era un peso...ora sono più leggera.

passo e chiudo, sento rumori e sento Matteo che sente...  i tasti.

 

serena notte.

Roberta

PS: per dovere sincero e vero (che si può esser sinceri anche nella menzogna), HO riletto.. e ringrazio mia madre per avermi dato trasmesso la capacità di discernimento nel senso più profondo del termine, ossia me lo ha donato ed insegnato con il suo esempio e il suo comportamento e credo sia quanto di più prezioso possa avere una Persona dal propro genitore. Grazie mamma... te lo devo dire, e te lo dirò. 

Inoltre ho capito anche altre cose, con le quali mi addormenterò, perchè credo che faccia parte della ruota della vita,in questo mese di maggio, perchè se sono qui è perchè sono una mamma, una donna, una Persona, un'essere pensante che sceglie ancora di farcela. Soprattutto per mio figlio, - e - per me stessa...piano piano.

Ce la voglio fare, e come dice Matteo 'gliela devi fare'.

 

serena notte. e sogni d'oro!

 

 

aggiunta per l'AmicoMax :-)

e ... non c'è due senza tre .. la musica sì è il meglio,

ti permette di fare pace damblè con quanto tu manco ti immaginavi...

si.

 

 

e di andare, oltre.

passo e chiudo.

Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 10/05/19 alle 04:28 via WEB
Ripasso dopo
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 10/05/19 alle 08:12 via WEB
Cara Amica,
Sono davvero preziose queste parole, non solo e soprattutto per te, ma anche per chi ti legge e riconosce nel tuo sentiero in salita anche la difficoltà di passi personali del tutto diversi, certo, ma ugualmente impegnativi, per cui si sperimenta una solidarietà istintiva.
Scriversi e descriversi è uno strumento di potenza impensata, almeno per la mia esperienza, è terapeutico e rivelatore quando, come sai fare tu, si apre l’anima.
Accenno ad un’altra cosa che pare non c’entri niente ma poi rientra nel solco. Scrivere è bellissimo, scrivere accostando musica componendo canzoni ancora di più. Da giovane ho provato a prendere la chitarra per scrivere qualcosa di mio, il tutto per scoprire che ci vuole un talento che non ho, imparando ad ammirare ed apprezzare ancora di più chi ne è capace.
Tutto questo per dirti che leggendo questo post mi è tornato al ricordo un pezzo che mi ha conquistato di Roberto Vecchioni: l'autore tratteggia immagini della propria vita vissuta e monta queste tessere balenanti dei ricordi sulla cornice più scura di tutte. Nasce così una canzone che ha titolo I colori del Buio, dove ogni cromatismo è un ricordo bello o triste ed insieme formano il quadro splendente di tutta una vita.
Io leggo il tuo post con la stessa emozione, con lo stesso stupore e con il sorriso sincero di chi si immerge in un racconto di vita pieno di chiari e scuri, ma tutti luminosi, per cui cerco di non abusare troppo della tua pazienza e ti invito all'ascolto di questa canzone simile a quella che hai saputo scrivere a modo tuo; a te per il momento mancano solo le note, ma sono poca cosa e magari un domani… con vibrazione di metallo pesante… arriveranno.
:)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/05/19 alle 15:27 via WEB
Caro Amico sono commossa per questo commento, di cui ti ringrazio sentitamente, non era di facile lettura. Ma mi dispiace per il fatto che le note, invece ci sono.. non hai ascoltato il brano? Quel brano è molto legato a questo post. il percorso che mi vede protagonista di questa opera di ricostruzioni su più fronti, ha parecchi brani vecchi e nuovi, ognuno di suo genere, e questo era proprio inerente completamente all'esercizio non solo di memoria ma personale profondissimo che vado facendo. Comprendo che non puoi sapere e conoscere fino in fondo le mie storie familiari, forse un giorno ce ne sarà il modo, per il momento ti ringrazio, di cuore, - per il filo d'oro che hai saputo unire col tuo post e col brano commovente fino all'anima e non solo. spero tu legga questo mio commento e che mi possa rileggere ascoltando anche il brano. A mè, le note, non mancano mai... :-) forse - manca il brano principe? il brano che saprò far vibrare insieme a me? forse questo volevi dire. Non importa... a piccoli passi, arriverà. :-)
 
   
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 10/05/19 alle 16:31 via WEB
Cara Roberta,
ti chiedo scusa per la mia scarsa capacità nell'uso delle parole. Non mi riferivo ai brani vecchi e nuovi che sono il tappeto sonoro dei tuoi ricordi, i quali certamente non mancano mai ed amplificano il contenuto emotivo dei ricordi.
Forte dell’esperienza del Professor Vecchioni volevo solo incoraggiarti, in un giorno a venire, a prendere in mano uno strumento musicale e abile come sei nella capacità di scrivere, far diventare il tuo racconto di vita una canzone altrettanto tua, con le note che saprai costruire per fare da cornice ad un racconto così bello.
Una cosa senza fretta da provare quando sarà il momento e ci saranno il tempo e la voglia.
Ti ringrazio molto, moltissimo, per il Junior Brown, che ho ascoltato più volte, cercando in quel baule polveroso e caotico della mia memoria quel qualcosa che risvegliava ricordi e vibrazioni, ci ho messo un po' lo confesso, ma il ricordo era associato a questa band, che bisogna essere un po’ vecchi dentro, come sono io, per ricordarla.
Grazie ancora del pensiero e dei pensieri,
Max
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/05/19 alle 19:13 via WEB
macchè vecchiodentro!!! sei un pischello (parola mia), sto ascoltando il brano :-) NON SEI vecchio dentro, non lo dire più. Riguardo la Tua capacità di parola, siamo qui anche per chiarirci mica per fare del fraintendimento e dell'equivoco. GRAZIE per la specifica, - che il mio cuore (e l'anima) avevano già capito. Ho legato il tuo scrivere per me, e la tua impressione, nonchè il più che suggestivo brano del prof. Vecchioni che stimo da sempre (una su tutte samarcanda, ma non solo), - che mi ha commossa (e non è la prima volta). Riguardo lo 'strumento', quel treno è già perso da secoli :-) io ho fatto solfeggio ed ero bravina, era previsto anche l'acquisto di un piano, ma io, troppo scansafatiche (diciamo così), latitavo le lezioni e me ne andavo (da sola) in giro per roma.. (che impiastro eh?). Cmq, magari non sarà uno strumento (ho anche anni fa provato a 'cantare' con un gruppo di lirici - non ridere:-D) ... e ti rispondo e mi dico, magari riuscirò a 'suonare' in un altro modo !!, ci può dirlo? chi vivrà - vedrà. E lo scopriremo vivendo.. la bellezza della Vita è anche questa. GRAZIE DAL PROFONDO DEL CUORE, E per essere tornato qui. :-)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/05/19 alle 19:31 via WEB
mi è tornato in mente anche un altro ricordo , ad illustrazione ulteriore del mio blog e dell'abbraccio con quanto di bello ho anche avuto (GRAZIE per permettermelo), non ricordo in che post ne scrissi, ma, ero brava anche con il flauto o piffero (non ridere!), alle medie:) mi andavo a trovare da sola le note delle canzoni che mi piacevano e poi le trascrivevo (facevo le prove) e suonavo ore sane (ne sa ben qualcosa mia madre!!!, che ancora se lo ricorda:-)) e mia sorella che nel suo diario (lei teneva il diario fino a pochi anni fa, cartaceo) scriveva sempre mia sorella roberta anche oggi ha suonato il flauto per ore:-) ciao Max, ti mando un grande abbraccio fino a Rimini. :)
 
lacey_munro
lacey_munro il 10/05/19 alle 11:52 via WEB
La saggezza della vita sta nel cambiamento, mantenendo una continuità solo con con le situazioni che ci fanno maturare. Penso che il segreto stia tutto lì, Roby. Riconoscere gli sbagli o i momenti in cui potevamo fare diversamente e metterli da parte, dopo avere posto in uno scrigno gli apprendimenti che (in ogni caso) hanno recato con sé. e si comincia una seconda VITA... Un abbraccio, Giò :))))) https://youtu.be/hBmRbWwdSA4
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/05/19 alle 15:33 via WEB
cosa aggiungere alle tue parole, Amico caro? amico più giovane ma altrettanto a tratti saggio , più di mè... sorrido, non sono così bionda!!! :-))) conosco bene questo brano. La musica la amo tutta, dalla A alla zeta:) abbraccio tutta la mia vita, tutte le mie vite, tutta me, e Voi. GRAZIE AMICI
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 10/05/19 alle 11:52 via WEB
Per i conti col passato e per riparare qualche coccio ci vuole tempo. A volte penso che Roma sia un po' lo specchio dell'Italia: tanta bellezza rovinata da troppa bruttezza materiale e morale. Bellino il brano. Nostalgia anni 60? Ciao
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/05/19 alle 15:36 via WEB
Ripeto, ci vuole tutta la Vita per imparare a vivere... Roma è inattaccabile. Puoi sporcarla, violarla, deriderla, di tutto e di più... Lei è il mondo, è il cuore e lo specchio di tutto, il centro del mondo, l'unione possibile tra oriente e occidente, - se crolla Roma crolla tutto il mondo. Amen. :-) nei miei ascolti musico.fili il surf occupa parte integrante anche se di rado e di nicchia (non di minchia eh) :-))) fammi ridere che è stata una mattinata durissima.. E ne ho bisogno. Dicevo il surf non è mai mancato dai miei ascolti. Peraltro ri-portato in auge dal cult di tarantiniana memoria. Ergo: io sono una figlia degli anni '60 : sono nata nel 1965 :-)))
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 11/05/19 alle 13:34 via WEB
cara Roberta,
sei una coraggiosa donna che persegue con determinazione l’indagine su se stessa e sulla realtà che la circonda. leggerti è leggere un esempio di vita. il fiume in piena delle tue riflessioni supera le strutture letterarie, per un motivo davvero semplice: tu usi la verità. tutto il contorno diventa ridicolo rispetto al contenuto che sbatti nero su bianco. grazie. paola (strucon {abbraccio forte} a te e al ragazzo)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/05/19 alle 09:26 via WEB
Cara Paola. Considero questo tuo 'commento' queste tue PAROLE, un bellissimo regalo per questo giorno. Si, io scelgo la Verità. Sempre e comunque. Ti confesso che è faticosa oltremodo l'indagine su di me. Un lavoro grande, ma ne sono ripagata nel vivere la mia vita per come è davvero tutto compreso. Mi spiego male, ma sono certa che tu comprendi, ne è prova questo tuo scrivermi, di cui ti ringrazio. Ricambio di cuore lo struccon :-)
 
ditantestelle
ditantestelle il 12/05/19 alle 09:09 via WEB
Il presente che si vive, non è quello che vorremmo.. siamo quotidiano bersaglio di chi non ha proprio idee e di chi spegne ogni educazione, ogni coscienza e tratto fondamentale di ogni qualsivoglia umanità. Questo, dove ci si costringe ad arrangiarsi come si può, tra uno Stato che a parole fa molto e nella sostanza, poi.. flaccidamente delude.
Sono stata ad ascoltare le tue parole, cara Roby, cara sorella, ti ho riletta e le tue parole intense e rotte dall'emozione ..e le ho sentite oltre queste scritte, oltre la tua voce, oltre il conforto buono che ne ricavi, tra una riga dolorosa e un'altra. Bisogna avere un cuore forte, uno che batte per davvero, che sta lì a ricordarti tutta una vita passata a mandar giù, tra i sorrisi e il buio, quella cadenza di passo che ora, adesso, riesce a non farti inghiottire dentro. Sei quella piccola forte roccia che ha deciso, piano piano, di vivere, di rivivere, di voler dare dignità a questa condizione, alle amare pagine che la vita, dopo, ti ha messo davanti. Le foto di voi, che accarezzano i giorni, gli anni.. e che dimostrano la premura nel tuo intimo e sano patto che hai fatto con la coscienza e quella ragionevolezza imparata e assorbita. Non posso che darti atto di quella sconfinata verità che passa tra distratti documenti di pseudo giornalai e questa rabbia feroce che è alimentata e soffiata per farci diventare altro che già non siamo.
Non posso che ringraziarti, ché fa di un bene raccontarsi tra i tanti peccati che ha questo mondo..
Grazie della tua amicizia, Roberta. Grazie per narrare e descrivere così bene questo Oggi che ci (ti) fa resistere, tra la prosa e la poesia degli anni e in quel non sottrarti, con tenace passione, a nessun compito difficile. Hai radici profonde e sane. Avanti così!..
Ti abbraccio*
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/05/19 alle 09:35 via WEB
Le tue parole mi hanno commossa. Una commozione buona e liberatoria. Mi restituisci in modo altro, qualcosa a cui le parole non arrivano. La vita vera e il provare a raccontarla. E provare a scardinare tutte le paure tutti i dolori che essa ha portato per volere ancora vivere veramente e riuscire a trasformare il tutto in gioia, serenità, pace, umanità, che qualcuno snobba rifugge o dipinge con colori finti. Ma non è affar nostro, non più- bisogna andare oltre, con coraggio, ogni giorno. Cercando quel discernimento, quall'autoanalisi per farci sentire dentro quanto e quanto bene ci portiamo dentro, insieme a quello stesso 'male' di cui siamo composti per dirti che una via buona e mediana c'è, ed è la Verità delle cose, provare a trovarla, disperatamente e con coraggio, e farci aiutare anche dalla natura delle cose, dalle stelle, dal cielo, dalla pioggia, dalla Vita stessa. Abbracciare il proprio vissuto la propria solitudine le proprie scelte avere tanta e tanta tenerezza per noi, volerci un bene, quel bene profondo, e riuscire a trasformare le illusioni in linfa onesta verso quei sogni, - che se - la natura e il cosmo vorranno potranno ancora farci chiudere gli occhi e provare tutto il piacere profondo di cui siamo composti, con quella leggerezza/carezza, che ci permette anche di sopportare i mali nostri del mondo, la disumanità, e poter sperimentare l'amore più grande di tutti, quello per un figlio. Ok, ho fatto un po' un minestrone, ... non sarei, 'naif' sennò no? ... cara sorella mia, devo fare ancora tanta strada, tenere a bada questa mia ansia dovuta all'ipersensibilità - che cerco - perchè buona e veritiera pure lei di tenere a bada per non farmene colpire e tenere a bada anche la brama di questa 'venere'... sono un bel pasticcio, ma sono una mamma anche io, ed oggi è la nostra festa, e le tue parole mi hanno commossa... hanno lavato i miei occhi da tanto dolore, ed io non posso che ringraziarti per questo tuo scritto, - che è un regalo bellissimo. avanti.. si a piccoli passi.. a presto!
 
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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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io e Viola

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_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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