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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

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l'Autrice del blog:) io     

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l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

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« 4 maggio. (2020)post di servizio »

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Post n°1307 pubblicato il 11 Maggio 2020 da Roberta_dgl8

Ci mancava la scossa di terremoto. Palpitazioni è dire poco, fa pure rima. Ho creduto mi venisse un infarto. Volevo scrivere in tempo reale. Ma mi sono ripromessa di riaddormentarmi nonostante la paura. ME lo sono proprio imposto. E infatti poi sono riuscita a dormire per altre 3 ore scarse. Ora eccomi qui.

E' stato davvero brutto. Certo mica può essere bello,ovviamente. Ma in una situazione già particolare, la scossa di terremoto, abbatte. Certo è andata bene. Anche se si è avvertita violenta, e non ondulatoria, ma sussultoria. 
L'epicentro, poi è abbastanza vicino a me, in linea d'aria. Ho acceso la TV, prima, durante la colazione... non ne hanno parlato. Non voglio dire le mie considerazioni su quello che scorre sulle pagine televisive. Di giornalisti da strapazzo ce ne stanno fin troppi, e poi la penna mia mica è adatta,e stamattina,nemmeno le mie considerazioni.
SOno stanca.
Moltissimo.
Mi fa parecchio male la testa, è da ieri in verità.
Sono stanca di questi tempi, dolorosi, faticosi, orribili. L'ottimismo sembra farsi da parte, gli uccellini continuano a cantare, dolcissimi. Rumori pacati di lavorio là fuori, come stamattina, prima di riaddormentarmi in una notte alla fine, - illuminata solo da squarci di un temporale inesploso - i camion dell'immondizia. Lavoravano. 
Poi uno squarcio di giorno, si è ripreso la notte, e avrei voluto si fosse portata via l'angoscia in una bolla, e dato forza. Ma non è così. Fluttuo in questo giorno,con le gambe indolenzite (ho fatto più di venti 20km a piedi in questi due giorni con mio figlio), - sono a pezzi. Stanca, affaticata, provata.
E' vero che la mamma sta benino, non voglio scrivere bene... voglio tenerlo per me, il bene. 
Siano riusciti ad avere un controllo per fortuna in ospedale, sebbene, lei non ci ha volute, nè a me, nè a mia sorella. Questa è una buona notizia. La situazione del governo invece, la situazione sanitaria che ci sta lasciando, - non hanno lasciato strascichi molto positivi a livello economico. Non mi va di dire altro. Peraltro, in questo io sono abbastanza preparata. Ma questa sorta di sospensione, senza un  minimo di piccolo traino/ponte verso un sano ottimismo e a farcela, mi sospende in questo vortice che pare farmi perdere il baricentro. 
Maggio era bello, fino a pochi giorni fa... pieno di speranze. Poi ha incominciato a tirare fuori un caldo anomalo, una pioggia di polline assurdo, un caldo asfissiante, con le mascherine e i guanti insopportabile. 
Le lezioni al pc con Matteo, stanno prendendo una piega molto e troppo faticosa, assurda irreale.
Oggi proveremo con la classe... (proprio oggi?) anche solo per un ciao.
Abbiamo dovuto fare, scorsa settimana una sorta di GLHO abbastanza inutile insignificante, agli occhi del mio cuore, se non riaprire antiche voragini... non ci sono caduta dentro, per fortuna ma si sono riaperte. Ormai il mio istinto alla salvaguardia della mia mente - mi imponte automaticamente di non andarci ... ma c'è un'area in qui quello squarcio e la sua protezione si fanno labili, e mi levano le forze, mi levano l'energia.
Mi dico, naturalmente, che è la guarigione che fa procedere, e con essa, anche l'abbraccio stesso del limite. Mio. Familiare, strutturale. forse anche animico.
Allora divento semplice semplice. Mi accontento. E non per consolazione. Mi accontento proprio perchè mi dico che è così. Si fa quel che si può anche se poi mi tocca di convivere con il pungolo del dover poter fare meglio... ma non è un istinto nè un'ansia di prestazione, bensì, una consapevolezza anche quella. Quella che sono stanca. Che questi anni, queste primavere, queste stagioni, e tutti i km fatti, pesano.
Come i ricordi, che - durante il sabato passato, arrivavano come proiettili di gomma colorati... dolci, ma improvvisi. Stranissimi. Ora che non si può viaggiare, nemmeno per raggiungere il mare... non troppo lontano da me, - viaggio dentro,  - me. 
RIpercorrere tutta quella strada, con la bellezza di una Roma più vicina ma non meno 'centrale' è senz'altro la preparazione per quando ritornerò ai suoi monumenti più fulgidi e rappresentativi della sua grande immensa bellezza.
Ma stanotte, in un attimo, quando la notte si prepara a raggiungere il giorno e stavolta l'ha fatto con quella scossa orrenda un botto fortissimo al mio armadio che non volevo credere, e il mio povero cuore, brachicardico, sembrava uscire fuori dal petto ed io, perire.., ho come creduto sentito di non avere più spinta a vivere nè a viverla. Come 'morire' nel suo abbraccio... mi dico che è un istinto anche normale, parlare con la precarietà, e dirsi e implorare il cosmo e l'altissimo, che tutte queste piaghe forse ce le meritiamo, in questa scala che è la vita, che se siamo fortunati, ci restiamo sospesi a metà, anelando alla cima.
Le mie mani vanno da sole. Forse è anche per quello che vorrei fare il diario, più centrale e piu centrato. Più terra terra in senso buono. Più realista senza farmi trasportare, ma poi mi dico, che devo pensare a ciò che mi fa bene, e la funzione bozze mi accompagna in tale esercizio.
Le parole di mia madre: calma. Rilassati.
Non devi preoccuparti. E' una parola!!
Alla quale tengo fede senza tradirla, ma tutto l'impianto, il cuore, l'anima, il corpo la mente, vacillano...
ora vorrei solo dormire.
Od anzi, immergermi in una libreria. Magari senza anche comprare nulla, rubare con gli occhi frammenti di pace. DI esperienza di ritrovamento.
Oppure dormire ancora. E ancora. Andare in una sorta di letargo brevissimo,un microsonno come i gatti, - e non posso. Sul fuoco ci sono i peperoni con i pomodori, poi aggiungerò il filetto di tacchino. Dovrei uscire, per comprare il manico di una macchinetta del caffè, mi si è rotto. Comprare il gommino di ricambio dell'altra, introvabile (è una due tazze la seconda). Comprare altre stupidaggini che la spesona l'ho fatta ieri. 
Comprare diabolik le parole crociate.
Ma non mi va. Peraltro, oggi dopo pranzo, devo raggiungere il patronato per un appuntamento informale. Devo sistemare delle burocrazie, vedere se c'è stato un errore (da parte loro) prima di presentarle.
Come dice Sonietta, mi sembra ieri febbraio, ed io che avevo appena presentato la documentazione al giudice tutelare. Ero così in pensiero... così come per mamma.. e tutto si è risolto andato a buon fine.
Allora mi aggrappo alle parole di mamma. Cara. Un pochino le cose si normalizzeranno... ci vorrà tempo.
Allora lo vedo il positivo? la scrittura mi aiuta? in questo? le campane suonano, fa un pochino più freschetto, forse le condizioni atmosferiche si metteranno d'accordo per non fare piovere, ma soprattutto voglio lavare il viso con l'acqua gelida. ... E preparare Matteo. Non ho lamette adeguate per la sua barbaccia ispida... ormai il ricordo di quel bambino meraviglioso che fu, è solo un ricordo, - forse dovrò sistemare anche questa situazione... le sue foto... ma mi dico, che è un modo dolce, di stare nel presente. Ora è troppo bello, ed io porto dentro di me, tutto il dolore del mondo.
Stuoli di ragazzi svestiti soprattutto le ragazze, senza mascherina nè guanti incoscienti... e lui più ligio di tutti a guardarli... ed io, a morirne, lentamente... e risorgere subito, con tutta la forza del caso. Lui che saluta, lui l'invisibile, amore mio grandissimo.
Lui che era nervoso, ora c'è il motivo... caldo infernale, - e Roma - e lui. Una roma semideserta... ponte delle valli viale libia viale eritrea corso trieste via nomentana, porta pia... (stavolta siamo arrivati fin là, lui voleva fare via xx settembre e poi quirinale, non ce l'ho fatta), porta pia, piazza fiume, e un fiume di ricordi.. dell'ariccia scarpe (Sonietta mia, mino non c'è più, c'è ancora il cinema gioiello, con le porte di legno, ma non è più nemmeno una sala d'essai), te lo ricordi? dell'ariccia con le scarpe più belle di Roma.. via salaria, l'ufficio di mia sorella, - il primo ufficio mio di fronte. E il cinema rouge et noire, ora sala bingo, e le sale da the, ora negozi di abbigliamento. Via salaria bellissima, villa albani, perennemmente chiusa, roma racchiusa in un quartiere, bellissimo, riscoperto per caso, l'università la sapienza, il monumento della storia contemporanea all'ultima fiammata di terrorismo... e poi via po', tagliata da una piccola via salaria che si fa stretta, che non ti fa dire da dove è partita (dal centro praticamente!) per arrivare fino a rieti... e poi ancora stretta, e i palazzi di traverso in un crepuscolo che si porta appresso tutti i secoli, rivisti rivisitati, in una sorta di gotico periferico per via delle architetture squadrate e spoglie e alte, per l'epoca, e poi il tutto contornato di verde, un verde che acceca, che ti pare ti faccia entrare in una spirale di sogni, tutti a spirale, e il crepuscolo diventa pure esoterico, e so' quello che dico. IL cielo ti ripaga terso come non mai si fa carezza morbida a darti tutte quelle che ti mancano e si fa meno egoista a far essere protanogonista l'architettura bellissima e il verde a cornice, maestoso, imponente - a darti quell'ossigeno a restituirti tutto l'ossigeno degli anni precedenti!
TIpare di entrare nel migliore quadro di Dio, quando ti dici, che sei nella città più bella del mondo, che altre perle e meraviglie sono ovunque, ma qua ci sta qualche cosa, che ti lascia e ti fa sentire sospeso, perennemmente nel crespuscolo eterno dell'eternità, questo Roma, fà. Allora ti ricordi che là c'era un cinema e invece ora ci sta il supermercato. Ti rammenti che all'epoca del tuo peregrinarci e camminarci assorta e più piccola nei tuoi percorsi e trasorsi di lavoro di ufficio impiegatizio - era come un grande tetto che ti era mancato, che c'era il natale, la natalità, e una sorta di leggerezza e profumo di tutta la ricchezza del mondo, quella vera. Quella cornice quadro compreso che rappresentava il bello la bellezza più magnificente, in cui c'era tutta la storia e tutto il mondo, e tu piccola alunna, coi tuoi completini inglesi di principe di galles, te ne sgambettavi felice, e realizzata. Sotto ai tuoi piedi i secoli dei secoli, l'anarchia delle architetture, miste alla severità di un '800 pluriaristocratico barocco ma anche popolare, che ti parlano da dentro le scarpe nella strada, e arrivano fino alle vene tue, perchè tu, qui ci sei nata...
Oppure, leggera come una farfalla, coi colori flou degli anni che furono a registrare, i cambi di corsia della storia, con la tua fascetta che raccontava i 70 di cui eri stata ragazzina protagonista in ombra, piccola comparsa attenta, crescere cogli 80 a rimpiangere i 60 che ti avevano vista nascere, e che hai bevuto insieme al latte materno. Poi i 90 a crescere ancora di più, a far rimanere in disparte Roma, perchè quando si nasce in una bellezza così, ti pare tutto normale...
ma oltre non so' dire...
Posso dire, che ogni angolo, si vestiva di memoria recente. Una bisteccheria argentina che un amico del mio ex capo, avendo fatto il botto peggio del terremoto di stanotte, con una compagnia aerea argentina si era reinventato un negozietto ristorantino argentino.. ora non c'è più nemmeno quello e le risate, fatte, ed un compleanno, il mio che non ricordo quale, con delle scarpe altissime, Matteo un sogno, e il resto frammento... imbevuto nella via che soffiava via insieme al polline... poi, d'un tratto dopo ancora il piccolo stupore, per non avere mai visto quella piccola costruzione rosa, - per dirti, che tante volte, in centro hai cercato quello che cmq resta sospeso anche qui, via salaria taglia viale regina margherita da una parte e viale liegi dall'altra. Allora là il ricordo si fa violento, il crepuscolo se ne va, c'è tutta la potenza, la bellezza, il verde, di villa ada che già chiama... uno dei quartieri più belli di roma il salario che non è ancora parioli, che se ne sta un poco più in disparte... La villa più bella di roma, la passiamo... quante volte e quante e quante... quel verde, mi sono rivista, in ogni età, anche quelle più indietro.. troppi ricordi, appunto diventavano proiettili di gomma insieme al sudore, alle domande di Matteo, a me, che volevo fotografare l'impossibile, e quel possibile che non ricordo più, senza più macchinetta, e stando attenta al telefono, per l'attrattiva di Matteo per le mie ascelle.
Via clitumno, via panama, via chiana, quartiere coppede', costeggiato appena, - non ci passiamo, ci facciamo guidare dalle chiome folte di villa ada. Allora penso all'altro polmone... villa pamphili.. Matteo quale ti piace di più : tutte e due. Certo... ma ora, sento che è villa ada la più bella la preferita, quella piena di più ricordi, dove il sogno e la realtà si mischiano. VIlla borghese molto vicina in linea d'aria non la penso. qua la storia si intreccia con gli alberi davvero, sono protagonisti entrambi.. qua, c'è una branca forse ancora dei savoia decaduta che vive ancora nella casa degli ex custodi. Forse la mia povera memoria storica delle 4 cose che sapevo mi inganna, sapevo così. ... Intravedo le ambasciate da lontano, anche se a memoria ricordo che stavano a ridosso di monte antenne, lassù dove mi scopro aver fatto pace con un ricordo che ho portato addosso come senso di colpa.
Mi dico che il terremoto di stanotte, forse ha sciolto u n altro nodo. NOn questo che scrivo qui, che era già sciolto, ora l'ho solo scritto.. ma un altro ancora. Che ora non so dire, in simultanea forse arriverà scritto anche lui. Lo devo solo elaborare, tradurre bene, sistemare.
Devo svegliare Matteo mi voglio ripromettere di truccarmi dopo avergli fatto la barba. Anche solo per un ciao, sarà difficile per me... ed è faticosissima la lezione on line che mi sembra una farsa in cui Matteo non ha espresse le sue potenzialità, ma anzi, dimostra tutte le sue regressioni/cadute... eppure dirmi senza consolazione, che questo si può, questo si fà... un sole molto timido, e non al meglio, illumina il varco tra le nuvole nere, che vogliono ancora sfogarsi...
io finirò di preparare il pranzo, lo stesso profumo dei peperoni arrosto che veniva dall'esterno del luglio 2017 si ricongiuge a quest'oggi, e il 2017 non è affatto funesto se penso a questo bisesto 2020 che senza maledire, mi dico, che - saprà trainare e dare la forza necessaria, così come queste lettere mie.
Mi voglio però impegnare di mettere le foto a corredo di questo mio post. 
Le foto della ultima superluna di maggio bellissime...
le foto di Roma... dei quartieri confinanti con il mio in cui ho ritrovato me stessa, oggi.
Il velo di tristezza pare volersi togliere dal sole che sembra farsi più deciso... è vero che amo la luna, ma è di sole anche che ho bisogno, e mentre lo scrivo lui si illumina stella fulgida più fulgida che c'è...
vacanze in forse... via appia antica ci aspetterà insieme a villa ada. la villa degli hippi fotografata da me, gli anni indietro, paradiso in terra, questa cittàeterna.
La mia dichiarazione di amore, è eterna. E mi da la forza per affrontare ciò che devo. Il suo 'sottobosco' è crudele e inenarrabile.. servirerebbero una candid camera - accompagnata perenne dall'autismo del mio ragazzo poi... la gioventù bellissima, antipatica a cui lui è invisibile, è di contrasto, con la sua umanità, altri ragazzi e ragazze meno aggreganti che lo salutano, che col pensiero vorrebbero, ma non possono... lui che è felice lo stesso, io, che mi scopro forte con tutte le mie debolezze e faccio volare via, quella che non sono più per farmela posare come carezza sulle spalle quella che sono adesso, e spero con tutto il cuore di riuscire ancora a farcela.
Mi sono accorta dopo aver pubblicato che il post, non era ancora finito.
Nel frattempo, ho spento il fuoco. Il pranzo è pronto. Ho avvertito Matteo che fra poco lo alzo. Il mio viso è ancore pieno di sonno, soprattutto i miei occhi. I miei trapezi, sono a pezzi, le gambe, pesanti. Sono ingrassata male, malissimo. Prima di questi accadimenti avrei dovuto fare degli accertamenti, quante rime non volute mi sorrido.. da sola. Mi dico che a giugno sistemerò tutto. Per la linea, se sarò costante e ferma, come a riaddormentarmi stanotte, dopo la scossa violenta di terremoto (e lo è stata davvero , mi sono testimoni gli amici di roma?), - allora posso senz'altro, tornare a correre con Matteo dopo che le lezioni on line saranno finite.
Stanotte, ho avuto anche dei flash psichedelici, prima del terremoto, in una sorta di dormiveglia, mentre sbattevo gli occhi vedevo il colore verde, come quello che ora ho lassù sul blog! è incredibile... quanto il corpo sia in connessione con la natura... incredibile, ma vero.
Il mio viaggio, ecco perchè ho ripreso il post.. ha poi proseguito, per via salaria ancora, costeggiando le tangenziali est e per via del foro italico verso san pietro. A ds viale somalia a risalire su per piazza vescovio e poi di nuovo il ponte della valli, MA, Matteo ha voluto proseguire per via salaria (A Mattè ma che vuoi andare a rieti?:-)))   abbiamo attraversato la tangenziale, costeggiato l'aniene, costeggiato la pista ciclabile che Matteo bimbo ciclista e bellissimo, ha fatto centinaia di volte col papà verso ponte milvio fino alla magliana... - e entrati costeggiando la valle dell'aniene riserva naturale, verso via dei prati fiscali, per riprendere via val d'ala e poi via conca d'oro e tornare strematissimi, a casa.
Naturalmente ieri è voluto riuscire. Ho rivisto dopo due mesi e più mia sorella... eravamo un po' tristi e provate... forse lei anche più di me, più in forma forse fisicamente, ma più provata. Non potevamo parlare, Matteo non ce lo ha permesso. Un bagno di sudore, dolore alle gambe, provate e come prova i segni sul nostro viso dagli eventi.. la mamma doveva festeggiare il 15 aprile passato i suoi 80 anni e mio nipotino Daniele fare la prima comunione... non è stato possibile. E questo si va ad aggiungere al tutto. Interrompere la scuola così, per un ragazzo come Matteo, le sue vancanze certamente in forse (ricarica vitale assoluta per me), - mi fanno abbattere ed essere abbacchiata, e allora, la cima diventa davvero più alta, MA, sono qui, in questa terra, e ho ancora tutti gli affetti con me.
Il mio compito, mi dico, ora è un altro. E a quello devo pensare.
Se mi viene in mente un brano, lo aggiungo.
Passo e chiudo!
Roberta

Commenti al Post:
Nous_Spirito
Nous_Spirito il 11/05/20 alle 15:53 via WEB
Pensieri, camminare, io cammino anche al buio, ricordi che ora hanno un peso nuovo. Mi sono chiesta se questo è dovuto, in parte, al periodo particolare che stiamo vivendo e che cosa si contempla. Mi sono accorta che sono più attenta ai particolari, la forma di una foglia d'edera mi incanta e predispone l'animo a spaziare nel colore, forse questo é un altro modo per sciogliere il legaccio intorno al cuore e trovare le parole per riconoscersi. Stiamo diventando "espressione" e la riveliamo sulla tela della nostra vita. Tu, nelle vie di Roma, rimandi a te, forse semplicemente hai bisogno di ripartire da te. C'è il quotidiano che preme e che ti impegna, ma devi anche fare parlare la donna che é in te.. Un sorriso.. (..Tanta paura, ma grazie al cielo, nessun danno per il terremoto..)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 17:04 via WEB
grazie Alessandra! per aver colto il senso del mio scrivere! anche quello oltre che lo sfogo.. grazie davvero! Bello potersi sentire CAPITA VERAMENTE. no, nessun danno, per fortuna, e la natura ha regalato una giornata estiva a maggio, bellissima. Stupenda, soleggiata, con un cielo sereno e un sole caldo. Un abbraccio sincero.. Roby
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/05/20 alle 18:24 via WEB
Ho saputo della scossa stamattina, ascoltando la radio. Ma quanto avete camminato??? Uff mi stanco solo a leggere tutto il percorso! Un cammino verso sè stessi, anche? Com'è andata poi la video lezione con la classe? Anch'io sto notando molti bimbiminkia orgogliosamente senza mascherina. E anche gente matura, sul bus, senza e con annesse liti a bordo. UFF! Dici che salteranno le vacanze di Matteo? Immagino che si sia spaventato moltissimo stamattina. Un abbraccio
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 18:29 via WEB
ciao Janluc, mi fai ridere ! :-D Matteo dormiva beato!, mentre a me, per poco non pigliava un infarto !!! Ho visto ora, un rilevamento di una zona meteo qui dietro, alla batteria nomentana... Matteo non ha paura del terremoto. Quello del 2016 ondulatorio e con varie scosse, mica voleva alzarsi, faceva una sorta di 'OM' dal suo letto. Quello di oggi, (terrificante) perchè sussultorio, manco si è svegliato!!! :-) sui km, ti dico solo che mi sembra di aver giocato un incontro di tennis a livello agonistico ho i polpacci a parte ingrossati, ma pure indolenziti! lasciamo stare le liti in giro, la cattiveria.. l'idiozia, ma quale miglioramenti. peggioramenti, purtroppo... abbraccio a te. E grazie
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 18:31 via WEB
https://video.virgilio.it/guarda-video/terremoto-a-roma-il-momento-della-scossa-ripreso-da-una-webcam_bc6155799525001?ref=libero tutti dicono che è stato 3.3 ma ti assicuro che noi l'abbiamo percepito molto molto più forte! non lo dico solo io... un altro po ci resto secca, ma secca davvero, non per il terremoto ma per la paura!
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 13/05/20 alle 12:08 via WEB
Bè a me successe nel 2012, col terremoto in Emilia. Ero a letto e l'ho sentito spostarsi! Ah si? A Matteo i terremoti non fanni nè caldo e nè freddo?? Sto notando anch'io un certo incarognimento della gente.
 
cassetta2
cassetta2 il 11/05/20 alle 20:15 via WEB
Appena ti rilassi un attimo il 2020 ti manda una notifica.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 23:39 via WEB
... vero...
 
several1
several1 il 11/05/20 alle 21:25 via WEB
Tempi abbacchiati come lo siamo noi...un bacio a te e Matteo...e stai calma:-)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 23:39 via WEB
'è na' parola' :-))) mi faccio forte, speriamo sia solo un assestamento .. Grazie :-)
 
ditantestelle
ditantestelle il 11/05/20 alle 22:08 via WEB
Sembrava fosse davvero una scossa di magnitudo più forte! ..
Cara stella mia.. quando ho visto la foto che mi hai mandato della targa della via dove ho abitato per quasi 20 anni.. un sussulto, la nostalgia di quel che ero ed eravamo :)
E' come un 'resteremo per sempre un resteremo sempre' nonostante le battaglie, gli anni a venire..
Roma merita tanto rispetto e quello che il silenzio ci ha lasciato in dono è stato proprio questo mostrarci le strade, le vie assonate, diversi colori e tutte le cose migliori che abbiamo lasciato indietro; strade e viuzze che tante volte abbiamo percorso.. un po' come noi due a regalarci laggiù, qualche pomeriggio libero di sole :)*
Grazie Roby cara .. descrivi i tuoi passi, i vostri lunghi passi insieme a quelli di Matteo come un qualcosa di prezioso che nessuno mai potrà portarti via :) Viaggi e lunghi, ampi respiri in luoghi pieni di tanti altri piccoli, possibili mondi.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 23:42 via WEB
Sonietta cara, anche tu, hai bene benissimo compreso il senso del mio scrivere : grazie! niente altro da aggiungere alle tue preziose parole... vi porto sempre tutti con me,davvero... perchè se ho ancora la forza di camminare, è anche grazie alla vostra riconoscenza di mè :-) notte ... e speriamo! eh. :-/
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 11/05/20 alle 23:43 via WEB
prometto che metterò le foto (prima o poi!) .. si lo so' che qui dietro non si promette, ma questo mio blogghettino è anche un po' un album fotografico no? notte!! e grazie, Amici miei (ma senza svolte per le supercazzole !). :-)
 
maresogno67
maresogno67 il 12/05/20 alle 22:44 via WEB
come se accade sempre qualcosa, come se il presente deve per forza essere ieri e invece è adesso. Questo vale per tutti, quando ci sfugge qualcosa o più semplicemente quando il peso di quello che si porta addosso è impari, non ce la fai w quindi dici, ok mi abbasso, sei contento? Poi le strategie si trovano, ma i pensieri, quelli, restano. ciao, gi
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 13/05/20 alle 09:17 via WEB
siamo troppo complicati, e sovente, ci complichiamo anche la vita. Il peso che portiamo per gli 'errori' commessi e la loro accettazione è pesantissimo in un presente in cui la quotidianità diventa sempre più difficile gli anni e le 'sconfitte' pesano per non esserci capiti, per esserci mancati, per aver rinunciato in nome di bisogni indotti e condizionanti. Eppure nel silenzio di noi stessi, c'è una stanza un barlume di luce in cui è possibile ritrovarci riabbracciarci ri-vederci rincontrarci e attraverso elaborazioni soggettive e personali, pacificare davvero tutto, anche quello che ci sembra impossibile. Già il solo andarci e volerlo, è un grande passo avanti. Grazie. E buona giornata. Roberta
 
cateviola
cateviola il 13/05/20 alle 10:52 via WEB
"Ci mancava solo la scossa di terremoto" ho pensato quando ho letto del sisma a Roma e ti ho pensata. Allenamento, tutto allenamento. Di tante scosse ti fai corso di laurea in resistenza contromano
Ti abbraccio
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 13/05/20 alle 11:13 via WEB
grazie, Stella :-)
 
RavvedutiIn2
RavvedutiIn2 il 13/05/20 alle 15:39 via WEB
Ciao Roberta, che bello leggerti, la tua quotidianità, le paure, le gioie, le giornate, la tua parte onirica. Esprimi tanto amore, tanto te, tanti affetti. Tanta Roma. Tanto di Matteo, dici tante cose che ci si resta muti, come in contemplazione, assorti. Un saluto da Roberto.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 13/05/20 alle 15:42 via WEB
gentilissimo grazie ! una bella notizia in questo mio blog, oggi che i gestori del portale hanno modificato uno dei modi dello star qui. Quindi, le tue parole, arrivano doppiamente gradite. Mi ricordo di te, sempre gentile, nei miei confronti. Ti auguro il meglio di ciò che tu desideri e una buona giornata. Roberta
 
ditantestelle
ditantestelle il 15/05/20 alle 17:05 via WEB
Ma... le foto?
;-)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/05/20 alle 20:53 via WEB
non ho tempo!!! forse domani? dopodomani? forse mai? lo scopriremo vivendo :-D è che ciò qualcosina da fare...(lo sai) :-)
 
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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

9-ottobre-2016-con-roby-in-piazza-della-signoria

io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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