Area personale
Tag
Menu
I miei Blog Amici
Post n°447 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da caiodentato
Hanno parlato tutti di una super Luna che c'è stata ieri al tramonto. L'unico giorno dell'anno che il nostro satellite si trova al perigeo, cioè alla distanza minima dalla Terra. La si poteva vedere più grande e più luminosa. Gli Indiani d'America la chiamavano : Luna delle lunghe notti, per la sua vicinanza al solstizio d'inverno. Chissà in quanti l'avranno guardata. Io sinceramente no. Anche perchè quì pioveva forte misto a neve, e anche se potevo non mi mettevo certo a naso in sù. Francamente non saprei che farmene di un gigantesco pezzo di formaggio che galleggia nello spazio, così come i giovani d'oggi che hanno il lor bel da fare con cellulari e altre diavolerie del genere, oppure come gli anziani, che devono fare i conti con le loro misere pensioni. Ripensandoci, fra meno di due anni sarà quasi mezzo secolo che un americano di nome Neil Armstrong ci portò per la prima volta sulla Luna, tanto amata dai poeti romantici. Ad andarci non fu solo lui, ma tutti noi oggi sessantenni,anzi direi il mondo intero.La Luna in quegli anni era il simbolo del futuro che ci sorrideva. Quel mondo oggi, mi sembra lontano più della stessa Luna. |
Post n°446 pubblicato il 21 Novembre 2017 da caiodentato
Ho letto di un annuncio fatto da un noto neurochirurgo, che è stato fatto il primo trapianto di testa nel mondo su un cadavere in Cina. Con un intervento durato 18 ore, e che presto potrebbe diventare realtà sui vivi. Notizie come queste aprono ampie prospettive, che incuriosisce ma incute anche timore. Un futuro da Frankenstein non è certo bello. Ma vuoi mettere la possibilità che un intervento di questo tipo ci regala. Chi non ha mai sognato di avere un'altra testa e ricominciare tutto da capo da zero? Certo il problema è avere la garanzia sulla testa nuova da innestare al posto di quella usata, e la scelta non sarà tanto scontata. Siamo sicuri che vivere con la testa di un grande scienziato ci assicuri un lieto futuro? Però potrebbe essere il contrario. La testa di un sempliciotto potrebbe garantirci giorni spensierati. Penso che il cambio testa dovrebbe avere un periodo di prova, diciamo almeno un anno di garanzia. Poi magari valuteremo se tenercela oppure richiedere indietro la vecchia e cara testa di un tempo. |
Post n°445 pubblicato il 11 Novembre 2017 da caiodentato
Un tempo erano i giovani a essere ottimisti. Al giorno d'oggi invece ho scoperto che per ascoltare una parola di incoraggiamento bisogna rivolgersi a un ultraottantenne. Mi sono imbattuto in una vecchia conoscenza giorni fa spiegandomi il segreto del suo buonumore di quasi novantenne. " Ho sempre accompagnato il mio lavoro all'ottimismo. Non ho mai ceduto ai piagnistei. E poi c'è la curiosità, la vera molla che mi ha consentito di avere sempre progetti nuovi." Sinceramente mi ci sono sentito dentro del tutto a questa sua filosofia di vita. Però se dovessi vivere oltre i 150 anni sarà un incubo non un progresso, sarò pieno di acciacchi e poche opportunità. E poi quando si può dire che una persona è vecchia? Ci sono arzilli giovanotti di 80 anni con molto da insegnare a vecchi di 40 anni che hanno già perso il contatto con il mondo. Però accetterei il tran tran quotidiano della vita quasi eterna solo se potessi farlo a cavallo della mia vespa rossa con una biondona in sella posteriore o potrei fare footing come faccio ogni domenica mattina sul lungomare. Ma per il momento mi dicono che la scienza non è attrezzata per garantire i 150 anni ne tanto meno la biondona che mi accompagnerà, in quando a fare footing avrò sicuramente una badante che mi accompagnerà per una passeggiatina. Aspetterò, non si sa mai. Io sono ottimista. |
Post n°444 pubblicato il 27 Ottobre 2017 da caiodentato
Vi voglio raccontare due episodi che tanto mi hanno turbato, e che mi hanno tanto fatto riflettere in questi giorni. Poco prima dell'estate ero andato ad acquistare un libro ed all'uscita c'era un gruppo di ragazzine massimo quattordici anni, che si vedeva lontano un miglio che avevano marinato la scuola. Stavo mettendo in moto la mia amata vespa quando una biondina si stacca dal gruppo e con un sorriso innocente mi fa: Me lo daresti un euro per un panino? La richiesta mi ha dato molto fastidio, non per i soldi ma per la sfacciataggine con cui è venuta da me, uno sconosciuto, per la richiesta. Naturalmente non ho dato un centesimo, anzi l'ho rimproverata perchè a quell'ora doveva essere in classe a seguire le lezioni. Si è sentita offesa ed è andata via. Secondo episodio ancora piu' all'armante. Ero nel parco vicino casa a passeggiare col cane fumando il mio amato sigaro, quando ho visto correre verso me due ragazzine che al massimo potevano avere dieci anni, si sono fermate davanti a me con il piu' innocente dei sorrisi. Pensavo che volessero accarezzare il mio cane, ho detto loro che potevano farlo tanto non morde, quando mi sono sentito dire : Ci dai 50 centesimi per le caramelle? Pensavo di aver capito male. "Come ? " Ho risposto. " dacci i soldi per le caramelle" Giuro che la cosa mi ha sconvolto. Le ho richiamate che non si fanno queste richieste agli sconosciuti, e che non devono farlo piu'. Si sono girate offese e si sono messe a correre. Non so se c'erano genitori, il parco era affollato, ma forse erano figlie di ragazze madri ospiti in una struttura lì vicino, ed erano lì magari accompagnate dalle assistenti, non sono riuscito a capirlo. Ora dico:Se invece di beccare me, incontravano " l'orco" che offrendo loro quello che volevano, poteva loro far del male. Oppure se davo loro quello che volevano, potevo passare io per "l'orco di turno". Ripensandoci, quando io avevo la loro età, le bambine giocavano con le bambole, ora cercano soldi ai sconosciuti. Mi domando dove siamo arrivati, e le famiglie di queste bambine che hanno la sfacciataggine di cercare soldi a sconosciuti, le mettono in guardia da eventuali pericoli che ci sono in giro? |
Post n°443 pubblicato il 10 Ottobre 2017 da caiodentato
Noi italiani come è noto siamo un popolo di santi e navigatori. La conferma l'ho avuta la settimana scorsa dopo il ritorno da una breve vacanza in Piemonte. Mi sono trovato sbalzato sul comodo Freccia Rossa, e pochi istanti prima della partenza un signore che viaggiava con me, ha tirato fuori dalla tasca un mazzo di santini come se fossero le figurine della Panini, ne ha sfogliato qualcuno e quando ha trovato quello giusto l'ha messo davanti a tutti e dopo se li è rimessi in tasca. Facendo l'indifferente sono riuscito a vedere qualche santino ed ho scoperto di sbieco che quello davanti era San Cristoforo patrono dei viaggiatori. La cosa mi ha fatto sorridere un pò, forse il signore in questione aveva paura di andare a 300 orari sui binari, e si raccomandava al Santo. Mi sono domandato se quando mangia si raccomanda a San Biagio, o se gli prende fuoco casa si raccomanda a Santa Barbara. Dopotutto sono convinto che ognuno di noi ha sempre un santino tra i documenti o nell'ultimo posto del portamonete che si porta dietro per farsi proteggere, o una calamita attaccata sul cruscotto dell'auto con una Madonnina. L'altra cosa che mi ha sorpreso durante il viaggio, che mentre tiravo fuori il mio libro tascabile (ne porto sempre uno) con mia grande sorpresa, ho notato che tutto lo scompartimento era connesso. Chi col cellulare, chi col PC, altri avevano il Tablet, e naturalmente tutti con le cuffie. Confesso che mi sono sentito un pesce fuor d'acqua, non c'era uno che avesse un libro o un giornale. Una ragazza universitaria davanti mi è venuta in soccorso tirando fuori un libro di Svevo, ma dopo 10 minuti ha cominciato a pestare le dita sul cellulare con una una velocità incredibile, un'altro vicino a me si faceva un poker on line. Ho continuato a leggere, ma confesso che ogni tanto un Wapp me lo facevo anch'io. Tempi moderni. |
Inviato da: caiodentato
il 06/07/2020 alle 13:05
Inviato da: cassetta2
il 02/07/2020 alle 10:34
Inviato da: caiodentato
il 27/11/2019 alle 17:07
Inviato da: channelfy
il 29/10/2019 alle 21:36
Inviato da: caiodentato
il 10/10/2019 alle 16:24