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Creato da caiodentato il 28/12/2008

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Addio belle ombrelline

Post n°452 pubblicato il 03 Febbraio 2018 da caiodentato
Foto di caiodentato

Avete presente le gare di Formula 1  o le gare di moto dove prima delle partenze ci sono quelle belle ragazzotte con gonne millimetriche con bocche carnose ripiene di rossetto e occhi ammiccanti, e tutte le loro migliori curve bene in mostra che reggono gli ombrelli sulla testa dei piloti facendo loro ombra? Beh..a quando pare non le vedremo più. I padroni dei motori hanno deciso di toglierle con la seguente motivazione :Questa  pratica è in disaccordo con le regole base della società moderna. Una volta si diceva, donne e motori gioie e dolori. A quando pare non sarà più così, i tempi cambiano. Alla notizia  gli appassionati di motori hanno reagito male, ne hanno detto di tutti i colori sul web: Puritani al soldo degli emiri, americani dell'altra sponda,ombrelline licenziate vergogna, così aumenta la disoccupazione, ora metteteci gli ombrelloni, era l'unica cosa che mi teneva sveglio prima della partenza...ecc..ecc..Per la prima volta si afferma per principio che la donna non ha il compito prioritario di eccitare lo spettatore. Forse la vicenda Weinstein ha prodotto uno squarcio enorme che va oltre le molestie. Dopo decenni di inconsapevolezza lo sfruttamento del corpo femminile viene improvvisamente notato provocando un certo imbarazzo o forse anche fastidio.  La scomparsa delle ombrelline sarà un piccola vittoria per la donna, e forse un grosso passo per l'umanità. Ora nelle prossime gare  da quel che si dice, sulla griglia di partenza ci saranno saltibanchi, giocolieri,  mangiafuoco e signore mature  castamente vestite con prodotti pubblicitari  da bere o mangiare. Sinceramente quelle ombrelline mancheranno anche a me, quelle si che erano curve  da affrontare.

 
 
 

Lavorare fa male specie di mattina

Post n°451 pubblicato il 18 Gennaio 2018 da caiodentato
Foto di caiodentato

Lavorare di mattina presto fa male. Ho letto questa terribile notizia da un allarme che viene da un ricercatore della  nota università di Oxford. Secondo una sua ricerca andare a lavorare prima delle 10 di mattina fa male. Per esempio, provoca aumento di peso, calo di difese immunitarie, e udite , perdita di memoria. I suoi test hanno provato che i ragazzi di 10 anni sono poco concentrati a scuola, e che i sedicenni danno il meglio dopo le 11. Per esempio, i dipendenti di aziende e uffici che iniziano  il lavoro prima delle 10 sono già stanchi e demotivati. Nella nostra società spiega il ricercatore ci sono persone che hanno carenza di sonno, e in questo modo si danneggia la salute. A questo punto l'ideale sarebbe andare a lavorare di pomeriggio. Ma anche in questo caso si sa, il pranzo italiano induce sonnolenza, e come tutti   facciamo, nessuno rinuncia alla pennichella pomeridiana. Però il cervellone inglese non spiega se ha fatto ricerche su quelli che fanno il turno di notte, o lavorano di domenica e giorni festivi, chissà se si stancheranno,  o  altro.  In quando a me che scienziato non sono non ho dubbi: lavorare stanca a qualsiasi ora. 

 
 
 

Gli abitanti del virtuale

Post n°450 pubblicato il 02 Gennaio 2018 da caiodentato
Foto di caiodentato

Nelle lunghe giornate d'inverno, quando fuori piove e il vento freddo sferza le cime degli alberi buttando giù le ultime foglie rimaste, passo il mio tempo o leggendo o girovagando sui blog di  Libero, o sui profili, dove si incontra di tutto, strani personaggi o strani esseri fate voi, che  a volte mi sembra di vivere nel mondo di  Alice nel  paese delle meraviglie. Sono così strani che starebbero benissimo nel libro di Carrol. Per esempio c'è Messer Panzerotto cavaliere errante della  Val Vibrata che ha perso il suo "io" vagando da un profilo all'altro con mille volti da far invidia al Nobel  Pirandello nel suo libro Uno, nessuno, centomila. Ma come il Don Chisciotte, combatte con i mulini a vento scambiandoli per i suoi nemici, dandomi anche l'impressione che i mulini li ha nella testa. Si incontrano anche lupi famelici, collezionisti  di indifese Cappuccette rosse, ma i tempi cambiamo e le moderne donzelle sfuggono sempre, così i poveri lupi devono accontentarsi delle loro foto da usare come figurine della Panini da attaccare al loro album. Per non parlare poi di disperate che hanno perso la testa per me (e chissà di quanti ancora) e che mi mandano la loro  e_mail per un'incontro galante. Rispondo col sorriso dicendo che sono pieno di debiti e non mi posso mai  permettere certi lussi, chissà perchè spariscono. Un anno fa, ricevetti sulla mia posta un messaggio accorato da una ragazza dell'est, mi diceva che in Russia faceva molto freddo, e che aveva sua sorella e la madre che stavano morendo di freddo e se volevo dar loro un contributo di 300 euro per acquistare per loro una stufa. Risposi che ne ero felice di aiutarle e se mi dava l'indirizzo dei suoi mandavo loro una vecchia stufa ben funzionante che avevo in cantina, non mi ha mai risposto,  mi ha offeso. Ci tenevo tanto al mio contributo, e svuotare la cantina. Poi ci sono i "Panzer" non mi riferisco ai carrarmati,ma a quelli che mostrano addominali e pettorali da far invidia a un carrarmato davvero, chissà come faranno a venire così, confesso che li invidio davvero. Ora però mi fermo quì o Carrol si ingelosisce perchè potrei farci davvero un bel libro che verrebbe meglio del suo, di personaggi c'e ne sono tanti in questo mondo virtuale, come trovarli?..in alto a destra c'è il tasto esplora..buona fortuna.

 
 
 

La sindrome di Stoccolma

Post n°449 pubblicato il 18 Dicembre 2017 da caiodentato
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Il bandito gentiluomo si sa ha sempre il suo fascino. Come nel film con  Al Pacino. Quella mattina di un giorno da cani è successo giovedì scorso  in una  piccola  banca alla periferia di Roma. L'unica cliente un'anziana di 83  anni : il colpo dura un'ora  scarsa   circa,  e alla fine ostaggio e bandito si saluteranno molto affettuosamente.  Ecco i fatti.  L'anziana stava uscendo, quando hanno fatto irruzione nella banca due banditi, gridando la solita frase : Questa è una rapina tutti fermi!  Il piu' giovane ha detto alla signora di sedersi, e che non gli avrebbe fatto nulla. Nell'attesa che il complice svuotasse la cassaforte, la signora ha protestato che era cardiopatica e che voleva andare via, il bandito le ha risposto che non poteva e gli si è seduto a fianco per tranquillizzarla tenendogli la mano, promettendogli che non gli avrebbe preso la borsa che aveva con sè. E per ingannare l'attesa si sono messi a chiacchierare.  Il malvivente si è confidato che lui aveva piu' paura di lei, che rubava perchè era disoccupato e non trovava lavoro. La vecchietta le ha risposto che era vedova di un poliziotto e che quest'anno aveva  avuto ben quattro lutti, e che aveva un nipote della sua età anche lui disoccupato ma non faceva certo le rapine come loro, hanno parlato della loro vita con i minuti che sembravano secoli a passare. Avuti i soldi i banditi sono andati via,ma prima il rapinatore gentiluomo ha raccomandato agli impiegati di dare alla signora del tè  o un bicchiere d'acqua e che la accompagnassero in bagno, gli ha lasciato la borsa e la salutata con un bacio augurandogli buona giornata. La signora ha poi confidato ai giornalisti queste  parole: Mi ha trattato bene, come se fossi sua nonna, spero che non lo prendino, lo dico per davvero.

L'attaccamento degli ostaggi a un rapinatore spinse lo psichiatra americano  Franck    Ochberg a studiare il rapporto incomprensibile che lega vittime e carnefice. La sindrome viene così chiamata dopo una drammatica rapina a Stoccolma che durò ben sei giorni, dove emerse uno strano legame tra sequestratori e vittime,  totalmente imprevisto.

 
 
 

Ci mancava pure lo specialista dell'albero di Natale

Post n°448 pubblicato il 09 Dicembre 2017 da caiodentato
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Ora ci mancava pure lo specialista per addobbare l'albero di Natale. Io l'ho già fatto, praticamente è stato un lavoro invano. Ho letto di un noto arredatore che dice che l'albero lo si arreda in modo sbagliato. Praticamente la maggior parte delle persone inizia dai rami più bassi e poi posa le luci intorno all'albero facendosi strada fino in cima, mentre queste dovrebbero essere appese verticalmente. in questo modo ogni punto dell'albero, da un ramo all'altro brillerà. L'esperto consiglia anche di evitare  di nascondere le luci dietro i rami e di iniziare dalla cima dell'albero con la fine del fascio luce, abbassarlo verso il basso prima di spostarlo gradualmente di lato e risalire in cima. Poi secondo lo specialista, drappeggiare l'albero orizzontalmente, è sbagliato. Insomma per addobbare l'albero  per metterci palline e festoni ci vuole quasi una laurea. Ora se dopo aver letto tutta questa procedura, e la trovate complicata e vi gira la testa perchè non ci avete capito una mazza, vi consiglio di ripiegare sul presepe. Lì L'unico errore da evitare è quello di mettere il pescivendolo  o il fornaio nella capanna. Per il resto procedete con comodo.

 
 
 

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