A passi di danza
Ho amato quando null'altro all'infuori dell'amore mi interessava. Ho voluto conoscere il piacere, lo stordimento dei sensi con la finzione che non sarebbero servite le gambe a sfidare l'ipocrisia della gente. La strada era davanti: paradiso e foresta di un'antica malinconia. Incanto sbagliato. Prigione a cielo aperto dove la realtą mi avrebbe preso a calci. E l'opinione beffarda se la faceva sotto per una carrozzina. Ho amato pregustando il rifiuto. Tenendo in serbo un fazzoletto bagnato. Mentre gli sguardi vagavano in cerca di una sessualitą liberata, di una femmina-porca che in cambio di un orgasmo non pretendeva carezze, né sentimenti. Te ne sei andato ebbro di una normalitą inesistente. Sciogliendo dalle spalle il giogo di un amore "diverso", reso difficile dalla mancanza di passi di danza. Tu che non sapevi aspettare. E ballavi al ritmo del tuo membro con la fierezza di un soldato. Grande, immortale come un dio. Burattino di carne la cui anima fu ritrovata in un catino insieme al vomito dell'inverno.
Una parte della mia Vita che vą via...Salvo*
