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« Tele Santana: "Salute!...Propaganda! »

Tele Santana: Buona Creanza LIVE!

Post n°397 pubblicato il 25 Ottobre 2015 da Santajusta_Cultura

 

 

Oggi, domenica, inauguriamo una nuova rubrica, condotta da una delle nostre mascotte, Alexandre-Marie; la chiamiamo così perché è l'unica della squadra al disotto dei cinquant'anni (ancora per poco). Bisogna pur pensare al ricambio!

Alexandre-Marie ci impartirà i suoi consigli di galateo, in diretta e con i potenti mezzi a sua disposizione, leggi la telecamera da bavero ciulata... si, la mia scheda dice proprio così, dev'essere un termine esotico, a Niki Pautrat, che ringraziamo per questo e per molti altri favori. A te, Alexandre-Marie.

"Grazie, Paul-Henri e buongiorno a tutti gli ascoltatori di "Santana Morning", primo programma ad ospitare la nostra rubrica transeunte.

"Mi sto addentrando in un posto ad alto rischio di piedi nel piatto; e di stoviglie, come vedrete, ne troveremo tante: la sala della colazione di un essenziale albergo nizzardo, a pochi passi dalla favolosa Promenade.

"A proposito di piedi nel piatto, permettetemi di salutare il campione mondiale della specialità, Julius, mi vida, mi amor...

Alexandre-Marie, sono cinquant'anni che te lo dico, non diventerai mai una giornalista, sei troppo intimista. Scusate la rima.

"E me ne vanto, Paul-Henri. Torno alla radiocronaca. Il tema di oggi è "come comportarsi in un luogo aperto al pubblico senza credere di avere un pubblico". Preciso, mentre carico il vassoio, che appartengo alla scuola Figueredo, "Buona educazione, si, repressione, no", sicché infischiatevene del maître che osserva preoccupato la cesta dei croissant solo perché fate il bis. Poteva fare a meno di scrivere "buffet à volonté" sull'ascensore. Tra l'altro, avete detto "bonjour" e non vi ha risposto: evitate di salutarlo ancora per dimostrare quanto siete educati (o, peggio, quanto siete socialisti); la seconda regola della scuola Figueredo è "Educati, si, Felpudini, no": Evitate, in ogni circostanza, di farvi zerbini, come l'omonima maschera della commedia dell'arte criolla.

"Sedete al tavolo che più vi aggrada e fate come a casa vostra. Ma attenzione: siete in pubblico. Severamente vietato scendere in pigiama o con la radiolina a tutto volume che trasmette i più grandi hits di FRANCE HIP RAP HOP; ma se avete l'abitudine, chessò, di leggere il giornale o, come la sottoscritta, di tenere il diario tra il caffè e i biscotti, non rinunciate. Per quelle signore di provincia e i loro mariti, che vi guardano neanche foste un cacatua, basterà un lieve cenno del capo.

"Finita la degustazione, riprendiamo l'ascensore e rientriamo in camera. Potreste incontrare, caso disgraziatamente frequente, la coppia che, notando il vostro contegno discreto, nonché la vostra beata solitudine, approfitterà proprio di quei due minuti di elevazione per baciarsi. Rumorosamente.

"Qui, la scuola Figueredo suggerisce un rapido calcolo mentale dell'età dei due passeggeri. Se sono sotto i trenta, riflettete con tenerezza alla gioventù che non torna più. Tra i trenta e i quaranta, evitate di reagire per non stimolare il loro esibizionismo e pregate che l'ascensore non si guasti. Sopra i quaranta, siete autorizzati a chiedere una tangente, precisate in denaro, non si sa mai: per aver provocato loro cotali effusioni per la prima volta dopo cotanti anni di matrimonio. In omaggio, un biglietto per il salone dei senior qui vicino.

"Ed eccoci giunti, alfin, al nostro essenziale ma familiare corridoio, pronti a rientrare in camera ed immantinente ad uscirne, onde goderci le bellezze del Mediterraneo. È quanto conto di fare anch'io, Paul-Henri. Perciò ti restituisco la linea e ricordate: "Garbati si, Felpudini no!"

© 2015 Pavia Malandra

 

 
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