Sasha Sans Serif

Santa Beatriz.


Ci sono cose, Beatriz, che non ho il diritto di dirti. Ma io te le dico lo stesso. A cominciare da un punto, o mia bellissima: tu risalti inevitabilmente, in mezzo a quella squadriglia di Oche del Campidoglio (oh, mi sento a casa, dice l'italiano Celedoni), che siede vicino a te; non me ne volere se, nelle nostre adunanze, sei tu quella che guardo con più entusiasmo, o con meno distacco, cosa che non hanno mancato di notare, né di commentare, le linguacciute in questione (ah, quanto devono annoiarsi! Eppure il nostro è il mestiere più bello del mondo).Ed oggi, non appena mi hanno visto, hanno cominciato a sghignazzare (in pubblica udienza, Deu Meu!) e hanno continuato lungo tutto l'incombente, compresa la tua deliberazione, tanto che hai dovuto richiamarle all'ordine a colpi di bic sullo scrittoio. Una di loro, per darsi un contegno, ha iniziato a frugare in un astuccio portapenne con su stampato il Piccolo Principe.Nell'attesa, annotavo a margine dei miei appunti il seguente interrogativo fondamentale: “Ma non insegnano più il galateo ai neoassunti nell'amministrazione della giustizia?”.Sei una signora, Beatriz. Perché se la cosa imbarazza me, che non ho mai passato il limite (on ne se refait pas: ah, come vorrei essere il collega Juande Arturo, detto Arturito, toccaccione maniaco in pensione!), posso immaginare quanto imbarazzi te, incolpevole stangona, nonché matrona delle mie sorti giudiziarie, almeno nella tua sezione.E invece mi ha fatto piacere sentirti dire “Ah, c'è Geoffroy”, quando ho alzato la mano per presentarmi come sostituto di Rafa Santamaría (che mi ha dato istruzioni sbagliate e sono giunto a conclusioni sbagliate, davanti a te: non lo perdonerò MAI!); e ancor di più quando mi hai telefonato per dirmi di non far caso a tutte queste fesserie; e ancor di più quando ti sei permessa, a chiusura della mia ridicola discussione, un ironico “Uhm!”, dato che avevo chiesto un minimo della pena dove avrei dovuto chiedere un'assoluzione (succede nelle migliori famiglie, ma appena vedo Rafa commetto un fratricidio e conto sulle attenuanti).Bref, sono sempre più entusiasta di te e oggi, come un tempo il cugino Mario, mi hai tirato su il morale e mi hai fatto dimenticare per un po' i miei guai. Sono molto contento e non è poco. Ogni volta che penserò a quell'“Uhm!”, mi metterò a ridere.Non è quello che vogliono, che cercano, questi neo-fanatici del Petit Prince? E allora perché non prendono esempio, se proprio vogliono interessarsi delle vicende altrui?Null'altro da aggiungere, Beatriz. Credimi tuoGeoffroyP.S.: Il Petit Prince l'ho letto, a dodici e a diciotto anni, e ne ho fatto tesoro. Quanto ad essere una grande personne, sono prossimo al mezzo secolo e non so. Ma io vedo l'elefante nel boa. E i neo-fanatici non sanno che cappello mettersi, quando escono, e vanno in crisi. Ciao.© 2011 Pavia Malandra