Sasha Sans Serif

Cionondimeno...


È crollato. E meno male che è crollato! Al suo posto, ho sentito stamattina alla radio, qualche rudere di cartongesso per i turisti.Cionondimeno...Cari concittadini, non v'illudete di averlo abbattuto voi, quel muro!Voi, ed io con voi, eravate in poltrona, esattamente come oggi, ad aspettare i mondiali di calcio, organizzati in un paese libero e democratico; o, almeno, un paese che si era dato una costituzione democratica una trentina d'anni prima.Ora, democrazia (senza patronimici, per carità!), significa perseguire (nel senso di tentare di realizzare) l'interesse generale, insomma, il maggior benessere per il maggior numero. Ci siamo?No, che non ci siamo.Trent'anni dopo, come diceva un cantautore, il popolo si gratta. Nelle plane desolate di qui, come nelle città senz'acqua di laggiù. Acqua. Bene di prima necessità. Razionato. Come in U.R.S.S.? Ops, mi è scappata.Un giovane, nato proprio nel 1989, che frequentava il mio studio non esattamente per diporto, tempo fa mi annunciò che sarebbe emigrato, in uno di quei paesi che ci piace immaginare più poveri del nostro, dove gli offrivano, per fare il cuoco, vitto, alloggio e settecento euro al mese. E sarebbe partito "Perché, avvocato, qui mi sembra di avere già ottant'anni".Allora, date fondo al vostro repertorio di banalità, fate confronti, riesumate, come ai bei tempi, quel "In Russia ti avrebbero già fucilato", insieme a quello convinto che anche loro amano i loro bambini, impartite lezioni.Ma la cattedra è tarlata, e si vede lontano un miglio. Tanto che, prima che finisca in segatura, dovete cercare nemici ai quali dare la colpa: un colpo al burka e uno alla donna che cammina a testa alta, uno allo straniero che la testa non l'abbassa, l'altro al giovane che cerca qualcosa di diverso. Terrorizzati all'idea che uno di questi feroci criminali si avvicini troppo ai vostri masi chiusi. Repubblica Democratica Tedesca, dicevamo?È crollato, e meno male che è crollato.Ma tutto ‘sto mondo migliore, almeno nell'Arcipelago, non lo vedo.E datemi pure del comunista: non è la prima volta, per questo avvocato borghese, sovrappeso e ultracinquantenne.Almeno oggi, non cercate alibi.Almeno oggi, astenetevi dal parlare di ciò che non conoscete.Un po' di rispetto, almeno, per Daniel Barenboim!©2019 M.A. Forcellati