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Questa sono (almeno!) quarant'anni che la sento! Riconosco che, vuoi per i capelli bianchi, vuoi per i jeans a strisce, nessuno aveva più il coraggio di dirmelo in faccia. Ma lo sapevo che qualcuno ci avrebbe riprovato. Toppando clamorosamente, tanto per cambiare. E perciò, signora pubblica accusa, mi sono offeso molto di più quando ha insinuato la mediocrità del mio stile di redazione degli atti (perché mi possono fregare su tutto, e spesso accade, ma non su questo), che quando ha proseguito tacciando il difensore di "ingenuo". E qui, dobbiamo spiegarci. La materia del contendere riguardava la credibilità di un indizio, scarsissima; evanescenti gli altri indizi che, stabilisce la legge, avrebbero dovuto sostenerlo. E lei, continuava a ripetere che quel reperto era previsto dal codice. E fin qui... A quanto sembra, sarei ingenuo poiché pretendo che un indizio dimostri qualcosa. E non si limiti a dire quello che si vuole fargli dire; e le rammento, en passant, che il codice prevede anche che il pubblico ministero ricerchi non solo la prova a carico, ma anche quella a discarico. Ma, se ne ignora il motivo, quest'ultima eventualità si verifica molto più raramente. Sarebbe, forse, un'ingenuità da parte vostra? Sia come sia, non s'illuda di essere originale, etichettandomi così, a sproposito; hanno cominciato quando ero in prima elementare, e già allora avrei voluto rivendicare il mio diritto a non essere scafato come i miei compagnucci di scuola che, da parte loro, erano tutto, fuorché degli scafisti. Mi pare, il ricordo si stempera, che un'usanza locale impedisse di considerare res derelicta della mercanzia abbandonata sull'Antimurale di Ferreñafe; e sarà pur vero che ignorantia legis non excusat, ma non è di ingenuità che si tratta; senza contare che mi etichettò così una signora rossa, di tintura e non di vergogna, malgrado si accompagnasse a mia madre al solo scopo di procacciare due voti al marito aspirante assessore (mi pare di capire che fu quella volta che stravinse l'opposta coalizione di zio Bernardino). Troppo facile, vantarsi della propria ingenuità di fronte a una del genere... e molti anni dopo. Un'altra volta, e di anni ne avevo venticinque, confusero ingenuo con terzo incomodo; tale ero stato per i tre metri che dividevano il luogo dell'incontro, più o meno fortuito, tra una mia amica di allora e l'oggetto del suo desiderio, o del suo omologarsi, con le donne non si può mai sapere, e la porta secondaria della stazione dei desamparados di San Bartolo, tanto per non dare l'idea del paraninfo che schizza subito via, non è elegante neppure per la famelica di turno. E inutile spiegare alla famelica di turno che è proprio per il suo bene che mi comporto come un damerino, vuole mica che il tizio scopra che è inclusa nell'ultimo Piano Marshall della FAO, capitolo maritande? Adusa com'è a dare in pasto all'intero paese la sua vita privata, il giorno dopo ha già narrato tutto l'incontro, tutt'altro che decisivo e quel Geoffroy al quale ha dovuto dire "taglia", e che si prende, di conseguenza, dell'ingenuo, benché paraninfo, dal barista. Avrete capito che, in questo allegro paese, il termine "ingenuo", ha diverse accezioni, e nessuna corrispondente al significato ad esso attribuito dalla Real Academia Española. Ma è piuttosto il loro contrario, che mi preoccupa. E più che l'ingenuo che sono e fui, l'ingenuo che potrei non essere più, di questo passo. Ma resisto. © 2015 Pavia Malandra
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Inviato da: cassetta2
il 17/06/2022 alle 08:24
Inviato da: Santajusta_Cultura
il 11/12/2021 alle 10:06
Inviato da: cassetta2
il 07/12/2021 alle 18:23
Inviato da: cassetta2
il 05/04/2020 alle 10:39
Inviato da: cassetta2
il 11/05/2019 alle 11:57