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Magnificent Ridicule

Post n°38 pubblicato il 11 Aprile 2009 da Santajusta_Cultura
 

Io e Geoffroy, abbiamo litigato per ore, sottocoperta, sul titolo di queste righe. Lui voleva "Magnificent Obsession". Niente di meno... io preferivo "Le ridicule ne tue pas". Siamo venuti a un compromesso.

In primavera frequentiamo la Granja Sanjuan, di Sergio e Mario, nonno e zio dell'Ernesto nazionale; Sergio è sempre a San Bartolo, dato il suo mestiere di capopopolo; Mario è poeta e contadino, anzi, scrittore e agricoltore: vende la frutta e batte a macchina nell'office.

Ogni tanto affittiamo da lui una casa con patio circondata da campi. Diciamo che andiamo a giocare ai fazenderos, tanto per confermare agli integralisti del luogo comune la nostra inconsistenza di dirigenti sportivi. In realtà, chiediamo solo di isolarci un po'. Come in questi giorni, in cui siamo navigatori quasi solitari: doveva essere un viaggio tra pards, e invece...

Qualche mese fa, ho visto per la prima volta il fazendero confinante. Un tizio di una sessantina d'anni, cobrizo, niente di speciale. Almeno per me.

Ci osservava da lontano. Anzi, guardava, con troppo interesse, il mio socio, che fingeva di non accorgersene, ma era compiaciuto. Altrimenti avrebbe spostato la sdraio, si sarebbe rifugiato nel patio o, come con il marito della vecchia squaw, avrebbe gridato "Cos'hai da guardare? Vuoi la mia foto?".

Gli ho chiesto cosa ci trovasse, e lui, come in questi casi, si è limitato all'ADR: "C'è da qualche anno, anche lui viene qui nei fine settimana. La prima volta l'ho incontrato ad un ricevimento dell'Uomo del Barranco. Si chiama Martín, io lo chiamo Steve Martin".

Si, vabbe'. Geoffroy, hai preso l'appuntamento dall'oculista?

Sempre dall'Uomo del Barranco, un giorno, hanno attaccato bottone. "Scusi, lei chi è?", ha chiesto il confinante. E il "lei" in questione, anziché rispondere "E a te che te ne frega?" ha fornito generalità, albero genealogico e, cosa che non fa mai, titoli professionali. Sanjuan sghignazzava di nascosto. Io non gli dico "Ma non pensi a Niki..." o similari, perché non voglio che un giorno faccia la stessa predica a me.

"Ma cos'hai capito?" protesta "Mi attrae, chi dice di no? Mi lusinga. E di questi tempi mi fa bene. Insomma: mi sto proiettando un film nella testa".

Ah, scusa, non avevo capito. Vi lascio parlare di politica internazionale; il vicino ha l'aria di intendersene, e cerca di fare lo spiritoso, Geoffroy raccoglie come può, fiero di suscitare un desiderio e di desiderare a sua volta. La fiamma, Celedoni, mi dice. La fiamma.

Fai come ti pare, stronzetto. Ma all'attracco, ieri sera, ho fatto finta di non vedere che Niki si imbarcava come clandestino. Dovevamo salpare da soli, te lo rammento. Ma meglio che ti tenga un po' al guinzaglio.

© 2009 Pavia Malandra

 
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