Creato da: Santajusta_Cultura il 02/11/2008
...et vogue la galère

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19cielostellepianetivento_acquam12ps12fuoridaltempo7amorino11giskardddony686marabertowferri66iltuocognatino1acer.250pie.lfMiele.Speziato0bryseide2010
 
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 

Nuove dalla Doxa.

Post n°464 pubblicato il 20 Marzo 2018 da Santajusta_Cultura

Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi? Bene, sarà vero anche l'inverso? Lo spero! Perché qui, Altezza Serenissima, è il trionfo dello status quo.
Con la mia pazienza di entomologo ho osservato tutte le evoluzioni dell'elettorato attivo del primo partito uscito dalle ultime elezioni politiche, il movimento del gestaccio. Non ho visto schiarite sul versante dell'elettorato passivo, ma non sono neanche sicuro che me ne sarei accorto: seguo la dieta da un solo giornale radio al dì. Sul leader... si è già detto anche troppo. Come artista l'ho persino stimato. Ma, come dice Cofferati, a ciascuno il suo mestiere...
I know, ho un partito preso altamente discutibile: giudico un partito dalla conoscenza diretta dei suoi elettori. Un metodo come un altro.
E agli inizi fu Inés, che a trent'anni non aveva trovato la sua strada. E come pensava di trovarla, immersa com'era in una cultura mista di new age, provincialismo e raglionamento per compartimenti stagni? Del tipo: coccolo troppo mio figlio, non diventerà un po' fr...? No, non è la tizia qui all'angolo, quella che tiene la valigia pronta per partire con l'astronave verso un mondo più pulito (per la cronaca). Ma non siamo lontani.
Completava questo minestrone esistenziale con qualche pizzico di erba fine. Fu lei che mi invitò alla giornata del gestaccio, un happening di piazza: al segnale convenuto, tutti i partecipanti, all'unisono, avrebbero dovuto mandare a quel paese la politica e i suoi attivisti. Non sono sicuro che il poeta intendesse questo, con il famoso "occupatevi di politica o la politica si occuperà di voi".
Un po' per la mia fedeltà alla struttura costituzionale, un po' perché le proposte oziose mi annoiano, quando non sono le mie, mi scappò un "Embe'?" carico delle migliori intenzioni. "Così facciamo vedere alla Casta che ci siamo". Fui colto subito dal classico attacco di denti da cliché, che mi impedì di ribattere: "E sai quanto gliene frega, alla casta".
Era solo l'inizio: l'anno scorso, quando ormai sapevo di Inés quello che vedeva Boris sulle reti sociali, due zitelle amiche di Colui si sono fatte sacerdotesse del gestaccio ed hanno martirizzato il poveraccio, reo non solo di non aderire al partito, ma di aver votato, al referendum, il contrario di quello che diceva il LORO leader. Lo bombardavano di Whatsapp-lenzuolo, attribuendogli la responsabilità di tutti i mali del paese, più qualcuno di loro invenzione. Tutto nella norma: gli argomenti sono rachitici? Ricorriamo al fanatismo! Ma, Signor Presidente, si metta a lavorare, 'ché Colui è stanco di mandare avanti la Repubblica da solo!
E siamo arrivati ai giorni nostri, e il partito in questione è arrivato al 35%; non mi comporterò certo come le due zitelle si sono comportate con Colui, ma, tra i suoi elettori, ho scoperto due miei amici, né disorientati, né risentiti, né particolarmente frustrati...forse un po' conservatori. Ah, lo sdegno col quale uno dei due, l'altro ieri, mi diceva di essere a favore del matrimonio per tutti, ma non della conseguente adozione! Motivazione? (non richiesta): sono sempre i soliti, vogliamo qualcosa di nuovo. Mi sembra di averla già sentita nel '94.
Perplesso? Sempre di più. Ogni regime... va bene, Julius, rettifico: ogni governo si regge sul 75% dei consensi. E qui, come ventiquattro anni fa, essi vanno a "qualcosa di nuovo", benché mi risulti che il gestaccio col quale accompagnano i loro meeting risale al 1200... e la loro dottrina, tutto sommato, anche: il nichilismo. E non mi dispiacerebbe un po' più di senso critico. O democratico che dir si voglia. Chiedo troppo? E allora, vogue la galère.
© 2018 Idem Sentire

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

UNA SIESTA MANCATA.

Post n°463 pubblicato il 18 Febbraio 2018 da Santajusta_Cultura

Metto la freccia, tra dieci secondi sarò finalmente in casa, tra due minuti, massimo cinque, sarò sul letto e potrò fare una bella siesta, mens sana in corpore sano (e infatti, comincio a dare segni di squilibrio).
C'è sempre chi sta peggio di me: un tipo dimesso ha appena finito di attaccare un cartello e lo contempla orgoglioso. Sotto lo stemma della Municipalidad, spicca la scritta in rosso: l'area è sottoposta a "CONTROLLO DI VICINATO"; in basso a sinistra lo slogan, a mo' di semaforo "OSSERVA", "ASCOLTA", "CHIAMA". In basso a destra, il numero della polizia, da usare "In caso di movimenti sospetti".
Scendo ad ammirare cotanto capolavoro, che sta già suscitando l'interesse del più impiccione dei miei dirimpettai. Quello, per capirci, che mette la testa nel finestrino dell'auto dei miei amici maschi, quando escono da casa mia. Lo chiamo "La portiera Celeste". Come il personaggio di "Sostiene Pereira", parfaitement.
Ovviamente, quest'istituzionalizzazione del portierato mi amareggia e mi allarma. Mi amareggia perché quello che credevo un moto spontaneo, prima ancora che un dovere civico, chiamare le forze dell'ordine in caso di pericolo altrui, deve essere previsto da una delibera della Municipalidad, che avalla i relativi, minacciosi cartelli.
Mi allarma, perché l'ordine pubblico è roba tosta. Non può essere affidato a dilettanti, più o meno ficcanaso, per di più appoggiandosi su un malinteso senso della prossimità del quale, fino ad oggi, abbiamo fatto a meno senza scompensi. Affidare la propria sicurezza a dei perfetti sconosciuti mi sembra altrettanto rischioso che passeggiare in pelliccia e gioielli in un qualsiasi quartiere malfamato.
A parte il fatto, ripeto, che non abbiamo bisogno di ammonimenti per chiamare la Benemerita in caso di aggressioni altrui. E questo è l'indice del valore dell'iniziativa: qualcuno che si arroga la mia tutela, senza che nessuno glielo abbia chiesto, per fare qualcosa che va da sé.
E a parte quello slogan coi colori del semaforo e tre imperativi, che mi ricorda tanto il "Taci, il nemico ti ascolta" di regimi che mi mettono i brividi e che, in questo paese, non sono mai passati di moda.
Chissà perché, mi viene in mente la Costituzione, che mette la libertà personale, compresa quella di essere lasciato solo, prima della proprietà privata, che si direbbe il bersaglio dell'iniziativa (il target, via...). E mi passa il sonno. Verranno altre siestas.
© 2018 Idem Sentire

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Vota Sblosh

Post n°462 pubblicato il 28 Gennaio 2018 da Santajusta_Cultura
 

Sono furace! Sblosh si candida alle elezioni e fin qui sono affari suoi! Ma che mandi il santino anche a me, personalmente... grr... Altro che "Il mio **** per un voto", del settimanale satirico del secolo scorso!
Sblosh, lo abbiamo soprannominato, ispirandoci alla sua tendenza a "lisciare" le autorità. In competizione con alcuni pari, uno più untuoso dell'altro. Contiguo alla sottoscritta, con reciproca indifferenza.
E anche qui, sarebbero cavoli suoi. Ma.
Costui è un maschilista: varie volte ha tentato di mettermi in imbarazzo, di ridicolizzarmi, a proposito dell'oggetto del mio desiderio, con vari episodi da bar che vi risparmierò, tranne l'ultimo, qualche settimana fa, quando ho aspettato il mio amico (1) per circa cinque minuti, nei quali non ha fatto che fissarmi sghignazzando, conversando con un suo degno consorte (2) e, appunto, autodefinendosi "Esponente della sinistra locale".
E con una sinistra così, chi ha bisogno dei fascisti?
Tanto per cominciare, ricevere della propaganda elettorale da cotanto che guevara o abbassa lui, o abbassa me, come se fossi talmente cretina, o talmente nichilista, da votare per qualcuno che mi ha mancato di rispetto.
Più in generale, non vedo perché dovrei fare il mio dovere civico nei confronti di qualcuno che ha dato, di fronte a me, una prova così smaccata di considerare le donne come delle povere tapine che devono stare al loro posto, anche e soprattutto quando si discorre di desiderio. Desiderio sessuale o desiderio di star vicino a una persona cara, poco importa. Sempre desiderio è. E indipendente.
'Ché se fossi stata una zitella rassegnata, una moglie tranquilla o una cinquantenne sguaiata come quella fetida cabarettista, non avrebbe trovato niente da obiettare. è l'omologazione, bellezza. La stessa di sessant'anni fa.
La stessa per la quale tanti candidati si limitano a considerare le donne solo in quanto vittime di violenza (et pour cause: le vittime hanno bisogno di PROTEZIONE), confondendo la sinistra e il collegio delle suorine.
E la campagna elettorale, ahimé, è appena iniziata. Parafrasando Nino Manfredi, votate per chi vi pare, ma votate per chi rispetta il vostro modo di campare (3).
Sempre che ne troviate sia uno.
© 2018 M.A. Forcellati
__________
(1) Perché TUTTO comincia dall'amicizia.
(2) O forse dovrei dire "camerata"?
(3) "C'eravamo tanto amati", of course.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MONUMENTO AL CORTIGIANO.

Post n°461 pubblicato il 14 Gennaio 2018 da Santajusta_Cultura

Comune di Boscocinquecase Superiore
Isola di *** (1)
Verbale della seduta del Consiglio Comunale del 13 gennaio 2018
Presenti: Tutti

Il Sindaco apre la seduta.
Il primo punto all'ordine del giorno riguarda la mozione del consigliere Felpudini a favore dell'erezione di un monumento al Cortigiano; viene invitato ad illustrare le ragioni dell'iniziativa.
Felpudini: "Non si tratta di un errore di battitura. È proprio al Cortigiano e non al Partigiano, che dobbiamo rendere omaggio: una scelta al passo con i tempi, per una figura di immutata importanza sociale"
"Il progresso del nostro Augusto Arcipelago, difatti, si deve in massima parte a questa infaticabile categoria; la quale, pur lavorando per sé stessa, beneficia per irraggiamento l'intera comunità".
"Chi osa negare che i loro miagolii, i loro sorrisi ossequiosi e, per le signore, certi abitini di maglia aderenti da suora moderna, non abbiano un effetto benefico, suadente, anche per chi viene dopo, nella fila, e non ha sviluppato il lobo servile, ultima scoperta delle neuroscienze?"
"E' più facile, oseremmo dire più scorrevole, trasmettere il proprio messaggio dopo il benefico intervento di uno di questi preziosi castori, come pure vengono ingiustamente soprannominati".
"Persino il più incallito dei musi duri, il civile pentito, il cortese che si è visto accomunato, non solo foneticamente, al Cortigiano, converrà che, non foss'altro che per esibire una certa parità di trattamento, riceverà, in presenza di questo, un'accoglienza equivalente".
"Certo, non mancano gli inconvenienti, come, ad esempio, un persistente e talvolta assordante chiocciare di pollaio nei municipi, accompagnato dall'inconfondibile afrore. Ma in un'epoca nella quale la gallina lessa è graziata e in tavola si porta la più salutare ed elegante rucola, i vantaggi sono superiori ai benefici e gli animalisti soddisfatti".
Si procede alle operazioni di voto.
La mozione Felpudini è approvata all'unanimità.
Si iscrive all'ordine del giorno della prossima seduta la votazione sui progetti e sulla sede del manufatto.
Il Sindaco richiama il consigliere Cobardes, che, nascosto dietro una cartella, ha proposto, a voce alta "Un obelisco", per mancato rispetto dell'ordine del giorno.
Si prosegue con il punto relativo alle varie ed eventuali.
© 2018 Idem Sentire

(1) Ogni isola dell'Arcipelago ha una Boscocinquecase Superiore. Almeno.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Vattelappesca!

Post n°460 pubblicato il 18 Dicembre 2017 da Santajusta_Cultura

L'esame di abilitazione? Lo abbiamo sostenuto in più di una sessione. Né io, né l'Ernesto Nazionale siamo i recordmen della specialità, ma, qualche volta di troppo, ci siamo seduti in quegli sterminati padiglioni fieristici, con la penna in mano, a volte meglio allenati, altre peggio. Di ogni bocciatura abbiamo preso atto, con più o meno disappunto, e arrivederci alla prossima. Se qualcuno obiettava che avevamo perso un anno, patteggiavamo sei mesi.
Marelis Benfenati, l'innamorata di Dutch, aveva superato la prova scritta uno di quegli anni in cui l'Ernesto, invece, fu rispedito a casa. La ragazza, però, aveva altro per la testa: disegnava tessuti. Mio tramite, li fece arrivare a Siham, amiga de siempre e madre di mia figlia, che approvò e l'assunse alla distribuzione dei suoi prodotti, con la facoltà di partorire un disegno di tanto in tanto. La bella mora era talmente entusiasta che si presentò alla prova orale solo per dire alla commissione che aveva trovato la sua strada, che con la toga aveva poco a che vedere; e si guadagnò, dal presidente in persona, un bel "Dottoressa, se non importa niente a lei, si figuri quanto importa a noi".
Qui finisce l'edificante aneddoto. Ebbene no, Ernesto non ha mai chiesto di essere ripescato per la rinuncia della collega mancata.
E non fate i fessi, ‘che lo sapete tutti. Una specie di ripescaggio c'era: con un paio di documenti falsi ci si poteva iscrivere all'esame a La Victoria. Un po' più a Sud. Ma si può cominciare una professione legale in modo illegale? Ditemelo voi.
Da alcuni giorni, un dramma si è abbattuto sull'Arcipelago. Almeno, così dice la stampa. Da parte mia, non ho visto nessuno strapparsi i capelli, nemmeno tra i più tifosi dei miei amici che, pensandoci bene, sono anche i più capelluti.
La Squadra Nazionale ha clamorosamente mancato la qualificazione alla fase finale dei campionati mondiali di calcio.
L'intera popolazione ha preso atto. Ed è passata ad altro.
La stampa, no. Non si apre giornale, da qualche settimana, e non sto parlando di quelli sportivi, senza trovare almeno un articolo che riferisca di una nazionale qualificata, colta da varie difficoltà, ed annessa ipotesi di ripescaggio della compagine autoctona. Non si capisce a quale titolo, non essendo né l'unica rimasta fuori, né la meglio classificata.
Dalla sede dell'Alianza, in puro cartongesso, non mi sembra molto fine "gufare", come dicevamo da ragazzi, su questa o quella squadra. E, tacendo di altre e più alte soddisfazioni, che gusto c'è nell'ottenere qualcosa per demeriti altrui e non per meriti propri?
La domanda fa di me, impietosamente, un uomo all'antica. Per fortuna, i miei concittadini hanno evitato il contagio mediatico. Mi sento meno solo. Arriverà questa second chance? Vattelappesca!
© 2017 Idem Sentire

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963