Verso Santiago

Una delle emozioni più intense di quei giorni è quella che provata,ogni volta, nell’attimo in cui vi vedevo arrivare dopo tante ore di camino. In fondo non era passato molto dal momento in cui ci eravamo salutati eppure la gioia provata nel vedervi era simile a quella che si prova nell’incontrare le persone a noi più care dopo tanto tempo che non le si vede. Eravate stanchi morti, chi più chi meno, alcuni in silenzio, alcuni sorridenti, altri chiacchieravano, e c’era anche chi cantava, ma tutti (e dico tutti) avevate una luce negli occhi che mi ha trasmesso pace. Mi sarebbe venuta voglia di chiedervi uno per uno: “Ma chi avete incontrato per strada? Che cosa vi rende tanto felici dopo ‘sta sfacchinata?”…però non l’ho fatto. Un po’ perché la maggior parte di voi, giustamente mi superava in modo veloce, dirigendosi verso il luogo dove avremmo passato la notte, un po’ perché credo di aver intuito cosa brillasse nei vostri occhi. Credo che passo dopo passo, ogni giorno abbiate camminato con affianco quel Compagno di viaggio che dona pace, felicità vera, grazie al quale avete sopportato anche la fatica trasformandola in dono e riuscendo a trasmettere questa gioia a chiunque, me compresa, incontravate per la via. Credo che il Signore si sia chinato su ciascuno, amorevolmente Padre, per sostenerci e credo che ognuno di noi abbia compreso ciò accogliendo questo grande amore nel proprio cuore. Ed è per questo che ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare ciascuno di voi e ringrazio ciascuno di voi per avermi fatto incontrare il Signore.

Chicca "caracolla"