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tic ticProfumo di dentifricio con un retrogusto di sigaretta delle tre notturne. Scriveva sempre di notte, non per mancanza di tempo, durante il giorno c'era ormai da anni il silenzio in casa , ma la luna a falce, le stelle e quei trapezi di spazio notte delineati dai condomini vicini erano i migliori compagni al ticchettare.
quando mancava all'appuntamento un tempo indefinito e quindi infinito quando si chiedeva se può essere utile far fioretti da pescare dentro al sacchetto bianco, uno per ogni giorno di assenza.
la tavola è ben apparecchiata, la sedia è sempre lì al suo posto, la finestra è volta a sud i miei occhi verso il tramonto, ho un vestitino rosso con i fiori bianchi, i capelli sono scamuffati dall'umidità della notte, porto sempre il gatto fuori per sedermi sulle scale e in tasca sassetti di vetro, se per caso mi perdo. |