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Eccomi qua con un improbabile saltello
ma ancora so fare oplà
oggi non ho per via del tempo nè paletta nè secchiello
allora ho cercato rossi bianchi e argenti qui e là
per essere bambina ancora per quanto tempo mi vorrà
minuta ma non più sottile
frizzante senza bolle e strascichi di pelliccie di cincillà
senza il desiderio di un sole di aprile
permettimi di pensare che ho una fetta del tuo pensiero
che ancora, quello che non si tocca può essere vero
concedimi di credere alla luccicanza che viene quando il silenzio respira
e quando chiudi gli occhi, immagini le parole che possano toccarti un poco.
Dammi solo una mano a prendere nelle ombre il ritaglio di luce
e sfoglia queste lettere quando vuoi
nel sole che illumina una mela
nella pioggia gelata sulla tua ringhiera
nel vino infondo al bicchiere
nel profumo di cannella dietro la tua porta
nelle vecchie scarpe lustrate a fondo
prendi questo mio augurio, soffiato come una bolla che si trasforma in minuscola pioggia sulle tue mani