Caterina Saracino
Qui parliamo di libri, scrittura, cinema, musica e molto altro!
1. Evitate le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi. |
Nicki, Sam, Mark, Chloe e Rebecca sono cinque ragazzi sotto i vent'anni, che insofferenti della vita losangelina "da persone comuni", cominciano a visitare nottetempo le case di alcune star hollywoodiane, portando via soldi, abiti, scarpe, gioielli e altri oggetti di lusso. La banda, quattro ragazze e un ragazzo, vive nel mito di Lindsay Lohan e Paris Hilton, e ognuno dei componenti comincia a godere delle stesse sensazioni che animano la parte più nera della Città del Cinema, cocaina inclusa. I furti funzionano, nessuno - divi compresi - si accorge di nulla, finché un brutto giorno a casa di una star le telecamere inquadrano i visi dei ladri. "Bling Ring", ultimo lavoro di Sofia Coppola - ispirato a una storia vera, è una pellicola che si percepisce "d'autore" sin dalle cromie, ricercatissime da sempre nei film della regista, e dall'uso sapiente del ralenti. Gli attori forse non sono brillantissimi ma comunque risultano sufficientemente credibili. La Coppola non giudica le azioni dei protagonisti del film, nè lascia che siano i genitori dei ragazzi a farlo (sembrano tutti molto tonti). Una pecca del film, comunque molto buono, è l'eccessivo ripetersi e dilungarsi di alcune scene. Ottima, comunque, la colonna sonora. Mi sarebbe piaciuto apprendere qualcosa in più sui personaggi e sulla loro vita privata, ma forse l'intento della Coppola era proprio quello di non renderli "simpatici" agli occhi degli spettatori. Gioventù bruciata a Los Angeles. Da segnalare il cammeo della grande Kirsten Dunst, che con questa brevissima presenza si candida a diventare "l'attrice feticcio" della Coppola. |
Una nuova fobia si sta diffondendo tra la gente... Tremate, siori e siore, arrivano i temutissimi LIBRI!!! Tra il serio e il faceto pubblico oggi questo post che mi è stato ispirato ieri sera dalle risposte di alcune (parecchie, a dire il vero) persone che hanno risposto "no grazie" alla mia proposta di partecipare a una lotteria completamente gratuita per vincere un libro, nell'ambito di una presentazione letteraria. Sono rimasta un po' stupita perché di solito, quando si tratta di gratuità, tutti noi ci "buttiamo a pesce", ma a quanto pare un libro, anche se ricevuto in regalo, per alcuni non è cosa gradita... Che dire, speriamo che si trovi presto una "cura" per la librofobia, perché è proprio una brutta roba! :-) |
Uno scivolone davvero grosso: Guido Barilla, in una intervista a La zanzara, su Radio24, ha dichiarato: Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri. Bene, inizia il boicottaggio. |
Il podio lo conquista "Novemila giorni e una sola notte", mentre il secondo posto se lo aggiudica "Palazzo Sogliano" (complice anche una promozione al femminile con le profumerie Limoni). Da segnalare il nono posto della Avallone che con "Marina Bellezza" è al suo secondo romanzo dopo "Acciaio", che ho commentato qui. 1 Novemila giorni e una sola notte, Brockmole Jessica Nord 2 Palazzo Sogliano, Casati Modignani Sveva Sperling & Kupfer 3 Il mio nome è Nessuno. Il ritorno, Manfredi Valerio M. Mondadori 4 Shadowhunters. Città di cenere, Clare Cassandra Mondadori 5 E l’eco rispose, Hosseini Khaled Piemme 6 Sangue, sesso, soldi, Pansa Giampaolo Rizzoli 7 Shadowhunters. Città di vetro, Clare Cassandra Mondadori 8 Vita di Don Giussani, Savorana Alberto Rizzoli 9 Marina Bellezza, Avallone Silvia Rizzoli 10 Fermate gli sposi! Kinsella Sophie Mondadori |
Il mondo cinematografico di Pedro Almodóvar riesce a conquistarmi sempre e comunque, per l'intensità dei personaggi, la perfezione della fotografia, la trama originale e quel pizzico di melodramma trash che esalta il tutto. E "La Pelle che Abito" non fa eccezione. Basato sul romanzo "Tarantola" di Thierry Jonquet, il film racconta la storia di un chirurgo plastico che, dopo aver perso moglie e figlia - entrambe suicide - si vendica sullo stupratore della seconda, colui che ne ha causato indirettamente la morte. Lo rapisce, lo sottopone a una vaginoplastica e a tutta una serie di interventi che lo faranno diventare una donna. Questo è il punto di partenza della trama, che si sviluppa in modo magistrale, con una perfezione tecnica e stilistica davvero encomiabile. Il film è stato pressoché snobbato dal pubblico italiano (1.706.000 di incasso totale contro i quasi 7 di "Volver") eppure merita grande attenzione. |
Post n°508 pubblicato il 19 Settembre 2013 da infoigi
|
Post n°507 pubblicato il 16 Settembre 2013 da infoigi
Quand'ero piccola, a chi mi chiedeva cosa volessi diventare da grande, rispondevo subito: "la stilista". Disegnavo modelli in continuazione e li mostravo, molto orgogliosa, alla mia famiglia! |
Una grande tenerezza, in questo video, diretto da Ian Pons Jewell e ispirato a una leggenda boliviana molto suggestiva, così riportata su Wikipedia: "Il videoclip di La La La è ispirata ad una legenda della Bolivia secondo la quale un bambino che veniva abusato dal padre aveva il potere di sentire il dolore nelle persone e di fermarlo.Così un giorno lui scappa, incontra un cane e decide di andare a scoprire l'origine di tutti i mali. Durante il suo viaggio incontra un vecchio che è lo scemo del villaggio, ricoperto di polvere bianca e sabbia a causa del lancio di pietre in faccia a lui da parte di bambini. Ritenuto scemo tutti gli ballano e cantano attorno (nel video quelle donne) ma il bambino riesce a fargli ritrovare il vero se stesso ridandogli il cuore (la scena nel video mostra infatti che il bimbo gli compra un cuore). Dopo il vecchio incontra un uomo che a causa di una maledizione si ritrova con una proboscide ed è continuamente travolto dalle auto delle persone più ricche. Insieme tutti continuano il viaggio e scoprono che l'origine di tutti i mali si trova in un deserto ed è proprio quella "statua" che si trova nella grotta. Essa rappresenta il capo di una setta che ha provocato la distruzione del villaggio che abitava in quella zona: dopo la sua comparsa, infatti, gli abitanti di questo villaggio cominciarono ad uccidersi tra di loro e a mangiare i bambini. Giunti nei pressi della grotta, il cane avendo paura rimane fuori, mentre il vecchio e l'uomo accompagnano dentro il bambino. Nonostante ciò, entrambi non riescono a rimanere lì e vanno via salutando il bambino. Egli, infatti, è deciso a rimanere lì per avvertire chiunque si avvicini alla grotta di non entrare urlando. Si dice che le urla siano finite il 18 aprile, proprio la data il cui è uscito il video di questa canzone." Fonte: Wikipedia |
Forse è l'età che avanza (ha 77 anni), o il troppo sole dell'estate, ma che Alain Delon mi si è rimbambito. Ecco cosa è stato capace di dire durante una trasmissione televisiva francese, "C à vous" su France 5: Mi dispiace dirlo ma non esistono più differenze, non c'è più rispetto. Non ho niente contro i gay che si mettono insieme, ma noi uomini siamo fatti per amare le donne. Caro Alain, se ti dispiaceva dirlo perché l'hai detto? Forse volevi strappare un altro morso a quella celebrità di cui stavi scordando il sapore? |
Post n°504 pubblicato il 03 Settembre 2013 da infoigi
|
Post n°503 pubblicato il 27 Agosto 2013 da infoigi
Immaginate una sala gremita (almeno duecento persone), un relatore e una scrittrice che a un certo punto della presentazione si scambiano un abbraccio commosso, il pubblico che un minuto prima ride e quello dopo piange, un artista noto in tutto il mondo - Valeriano Trubbiani - che parla tra le lacrime...
Era questo il clima che si è respirato ieri alla Mole di Ancona, durante la presentazione del libro "Ristorante Albergo Tonino" di Cassandra Mengarelli, pubblicato dalla GUASCO, la casa editrice con cui collaboro. L'autrice, molto conosciuta (e amata) ad Ancona, ha deciso di raccogliere in questo libro gli incontri della sua famiglia con gli artisti più importanti del nostro Paese ed esteri, la collezione d'arte composta da pezzi dal valore oggi quasi inestimabile, gli aneddoti sui clienti (spesso veri personaggi da film comico!) del Ristorante Albergo... Ne viene fuori un volume, corredato da un ricco inserto fotografico, che ci racconta uno spaccato ora toccante ora divertente dell'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. Pasolini, Guttuso, Burri sono solo alcuni dei grandi nomi che figurano del libro. Nella foto: Elena Casaccia (Guasco), Antonio Luccarini, Cassandra Mengarelli, io.
|
Post n°502 pubblicato il 21 Luglio 2013 da infoigi
Da alcuni mesi collaboro con la GUASCO srl, una casa editrice e casa di produzione cinematografica molto conosciuta nelle Marche (e non solo). Ho avuto quindi il piacere di lavorare con Francesca Omaggi, che ci ha sottoposto il suo "IN 3 D", composto da tre intensi racconti che esplorano tre femminilità differenti, attraverso uno stile narrativo profondo, analitico... tridimensionale. Il libro, di cui ho curato l'editing insieme a Elena Casaccia e di cui ho scritto la prefazione, è uscito due giorni fa (anche in versione ebook) ed è stato presentato - con un successo davvero travolgente - venerdì durante E-Creativity 4, Festival della Comunicazione Digitale (alla Mole Vanvitelliana di Ancona). La serata è stata bellissima, ricca di emozioni, e "IN 3 D" ha subito catturato l'attenzione del folto pubblico, che ha premiato l'autrice con un consenso che si è riflesso anche nelle vendite. Sono molto orgogliosa e spero che "IN 3 D" continui a "viaggiare" sullo stesso felice percorso, perché lo merita. Il libro si può ordinare sia in cartaceo che in ebook. |
REGISTA DEL MIGLIOR FILM ITALIANO |
Post n°500 pubblicato il 12 Luglio 2013 da infoigi
Cari amici dell'arte vi segnalo un concorso gratuito per creare la copertina del mio nuovo romanzo che sarà pubblicato dalla Eiffel Edizioni. Leggete i 5 brani estratti e lasciatevi ispirare: la vostra opera potrebbe diventare la copertina del libro! Estratto 1. Estratto 2. Estratto 3. Estratto 4. Estratto 5. Ero stato superficiale nell’osservazione di quell’immagine. L’avevo appesa solo perché speravo che, se mai Asia fosse venuta a Milano, nella mia camera, le avrebbe strappato un sorriso. C’era una bambina con i capelli corti, dall’aria battagliera, che sembrava rimproverare qualcosa a chi la osservava. Ce n’era un’altra, più piccola e inoffensiva, che la maggiore si preoccupava di tenere accanto a sé, trattenendola con le mani sebbene nulla facesse sospettare che volesse scapparle. Alla destra, sotto un lampione, un ragazzino, con le mani nelle tasche e una malinconia che gli segnava le guance spigolose. C’era persino un negozio di parrucchieria (una delle rinunce di Asia), e si poteva notare la scritta Police. «Sei sotto la luce ma hai la polizia vicino…» |
Post n°499 pubblicato il 11 Luglio 2013 da infoigi
Una lettura che ti trascina in un vortice di emozioni, che ti divora dalla curiosità: è "Dance Dance Dance" dello scrittore giapponese Murakami Haruki, più volte proposto per il Nobel ma ancora rimasto "a mani vuote". La lentezza del racconto e i lunghi dialoghi sono funzionali a mantenere il lettore "in sospeso", nell'ansia di sapere cosa succederà dopo. Ecco come inizia: Mi accade spesso di pensare all'Albergo del Delfino. Dal sogno si direbbe che ne faccio parte in modo stabile. Murakami Haruki Dance Dance Dance Einaudi |
Post n°498 pubblicato il 05 Luglio 2013 da infoigi
Ieri sera Walter Siti ha vinto (anzi, stravinto, visto che ha ottenuto ben 165 voti) il Premio Strega 2013. |
Post n°497 pubblicato il 30 Giugno 2013 da infoigi
Dopo lo straordinario "Walking on a Dream", l'album di debutto degli Empire of the Sun, avevo grandi aspettative sul loro nuovo lavoro, "Ice on the Dune", che è arrivato dopo cinque lunghi anni.
|
"Ho iniziato a leggere “Grigio” di Caterina Saracino, quando era pubblicato a puntate e non vedevo l’ora di andare avanti. Questa storia mi ha colpita moltissimo. Ed ora finalmente ho finito di leggerla tutta. *** Chi volesse acquistare il libro può farlo sia qui (per il formato cartaceo), che in ebook (cliccando qui). Le spese di spedizione sono gratuite. |
Sono veramente orgoglioso di conoscere una persona come te, hai scritto un romanzo bellissimo.
*** |