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10/08/2003 Ecuador - Galapagos

Post n°9 pubblicato il 12 Settembre 2006 da saralyce
 

Questo arcipelago di isole vulcaniche è relativamente giovane (“solo” 12 milioni di anni), solo una di queste è abitata (Isla Isabela), sulle altre, a parte i coloni già esistenti prima che fossero dichiarate parco naturale, è proibito costruire. Per questo chi vuole visitarle deve prenotare un viaggio su una delle poche imbarcazioni autorizzate a navigare in quelle acque a scopo turistico.

Il nostro tour “last minute” è stato estremamente conveniente, ma anche molto spartano, cosa che non ci ha disturbato, dato che togliendoci molte comodità ha tolto anche i filtri alle sensazioni che queste impongono. Abbiamo viaggiato dormito e mangiato per una settimana su una barchetta minuscola, il Cormoran, con altri 10 passeggeri più una guida e 5 persone dell’equipaggio. Esistono comunque anche barche un po’ più grandi e attrezzate…e più costose.

Abbiamo navigato di notte, rannicchiati in cuccette minuscole, sopra il mare grosso e sotto un cielo enorme, ci siamo lavati con l’acqua ghiacciata sulla nave che dondolava, abbiamo aiutato l’equipaggio a raccogliere i pezzi della barchetta che usavamo per andare sulle spiagge e che stava per affondare… Insomma, abbiamo fatto vita di mare pura e ci siamo divertiti un sacco! E tutto questo nell’ultimo paradiso dove l’uomo non ha ancora lasciato la sua impronta indelebile.

Alle Galapagos dovrebbe andarci solo chi è veramente convinto ed è pronto a sentire questo luogo come qualcosa di sacro ed unico al mondo. Ci si trova infatti in una situazione dove l’essere umano non è considerato un pericolo o minaccia da nessuna specie vivente. Gli animali non considerando l’uomo come pericolo o come cibo lo ignorano. Da quando le Galapagos esistono, nel loro codice genetico non è scritta la parola uomo. Questo fa riflettere su come invece ci considerano tutti gli altri animali del mondo e che cosa noi rappresentiamo per loro.

Le Galapagos ci hanno meravigliato per come sono gestite. Accessibili solo con guida, si può camminare solo su sentieri definiti, non si può fumare ne mangiare sulle isole. Divieto assoluto di toccare piante o animali e di avvicinarsi a meno di un metro. Questo per preservare il “distacco” fra i cicli naturali e l’uomo che di naturale oramai ha ben poco. Alcune guide sono un po’ permissive e la coscienza di ognuno a volte deve compensare questo. Se per esempio si toccasse un piccolo di leone marino questo prenderebbe il nostro odore e la madre lo lascerebbe morire di fame. Sulle Galapagos l’uomo è solo spettatore non deve intervenire nella selezione naturale degli animali. Abbiamo assistito alla morte per fame di un cucciolo che non riusciva a raggiungere la madre a pochi metri, alla battaglia fra due fratelli di sula per il poco cibo nel nido. Il più debole deve soccombere come vuole la natura.

Appena scesi sulla prima isola ci ha accolto il volo radente dei pellicani che cercavano le uova di tartaruga. Durante le escursioni sulle isole abbiamo camminato tra albatros, iguane, sule dai piedi azzurri, tartarughe giganti e tanti altri animali per i quali la nostra presenza non rappresentava nessun pericolo. Mentre noi eravamo a un metro di distanza, loro continuavano tranquilli a dormire, mangiare, corteggiarsi oppure lottare, senza darci il minimo peso. Forse ci consideravano alla stregua delle piante, o trasparenti. E quando ci incontravano in acqua forse ci vedevano come altri pesci.

Abbiamo fatto il bagno con i leoni marini che ci nuotavano intorno, giocando con i colori buffi delle nostre maschere. Prima di partire dall’Italia, le Galapagos erano talmente lontane nella nostra immaginazione (e costose prenotando un viaggio da qui) che non avevamo nessuna speranza di riuscire ad andarci. Invece tutto si è realizzato e, anche adesso che siamo tornati, ogni volta che ci ripensiamo ci sembra di aver vissuto un sogno.

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Dato che in Myanmar l'accesso a internet è regolato da censura, la data di inserimento del post non corrisponde a quella del viaggio, perchè ho caricato i testi dopo il rientro in italia.
A parte i post che rimandano ad un articolo di giornale, tutte le foto sono state scattate durante il viaggio.
 

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