Passi nel mondo

Ci sono tante cose sulle quali i mezzi di informazione hanno dato poca attenzione, o poco spazio. La guerra del Vietnam e' un caso a parte. I documentari e l'industria cinematografica ne hanno trattato ampiamente, ma piu' per la quantita' delle informazioni che per la qualita' e la correttezza... Parlare tanto di una cosa non vuol dire aiutare a capirla.

Il museo dei crimini di guerra di Saigon ha la missione di dare la propria versione dei fatti. Come per visitare le gallerie di Cu Chi non ci sono sistemi di sicurezza, ma le devi attraversare con le tue gambe e al buio, cosi' le immagini e le informazioni del museo sono senza filtri, dirette, crude. I mezzi di tortura usati dagli americani, gli effetti devastanti delle bombe al napalm, le foto dei bambini nati dopo che i loro genitori sono stati esposti ai gas.

Se un extraterrestre fosse portato al museo si direbbe che tutta questa devastazione ha portato a qualcosa di buono, ad una maggiore consapevolezza negli uomini... Ad una loro presa di coscienza...

Se tra vent'anni potremo mai visitare un museo di questo genere in afganistan o in iraq - sempre che la nostra civilta' non sia completamente devastata - mi chiedo cosa potremmo vedere...

Del resto, nonostante il Vietnam abbia vinto la guerra, ormai anche questa nazione si sta arrendendo alla civilta' occidentale. Ci sono culture che non lo faranno mai...

Ieri siamo arrivati a Saigon via terra, dalla Cambogia.

Oggi siamo stati alle gallerie di Cu Chi, quelle dove i Viet Cong hanno vissuto durante la guerra del Vietnam. Ci hanno fatto condividere alcuni dei momenti della guerriglia, facendoci vedere come combattevano e si erano organizzati con i civili per gli approvvigionamenti di cibo. Ci hanno fatto visitare i tunnel sotto terra.

Centodieci metri in un cunicolo buio, alto circa 50 centimetri, camminando carponi, con i pipistrelli che ti svolazzano intorno. Tosti i musi gialli...

L'anno prossimo voglio fare le vacanze a Pinarella di Cervia.

Da Angkor wat ci siamo spostati in barca lungo il thong sala verso Siem Reap, la capitale della Cambogia.

La prima parte del Thong Sala e' un lago enorme, quando ci navighi sembra di stare in mare, un mare marrone pero'. Anche se le acque sono ricche di pesce e sono pulite, infatti, la polvere e la terra lo colorano di rosso scuro. E' impressionante vedere le onde di quel colore!

Viaggiare con la barca ci ha dato l'occasione di vedere il panoprama cambogiano, verdissimo e molto bello. E di conoscere anche dei buoni compagni di viaggio. Amici che, come capita spesso in questi viaggi, arrivati al capolinea non rivedi piu'.

Angkor e'davvero bellissima. Bellisssssima! Abbiamo passato una giornata fra i templi in mezzo alla giungla. Molti di questi sono stati inghiottiti dalla vegetazione per centinaia di anni e nella maggior parte dei casi ormai le radici degli alberi sono talmente interconnesse con i muri che si sostengono a vicenda. E poi ci siamo arrampicati su per i templi montagna per vedere panorami davvero mozzafiato... E' un posto magico, che per secoli è stato dimenticato e nascosto. Essere lì oggi è come fare un salto nel passato, non ci sono strutture di protezione nè sistemi di sicurezza per accedere ai templi, tutto è lì da vivere ed esplorare da soli, si sale dai gradini pericolanti e altissimi sui templi come salivano i sacerdoti mille anni fa.

Come ogni posto di questo genere, si vedono intorno anche tante contraddizioni... Angkor è una delle risorse economiche principali per la Cambogia, il turismo qui dovrebbe portare ricchezza anche al resto del paese, di fatto però il sito archeologico è gestito da una compagnia petrolifera, che lo conserva in buono stato ma trattiene la maggior parte degli introiti. Così la gente del posto "sfrutta" il turista come può. Ai templi ci sono bambini che ti vendono di tutto, ti inseguono per offrirti acqua fresca, cercano di venderti piccoli flauti o braccialetti, oppure ti chiedono un po'di moneta per mettersi in posa davanti a un monumento... Tutto, tutto e'in vendita.

E'una situazione strana, e triste, se ci pensi. Niente e'naturale, tutto cio'che ricevi, anche un sorriso, e'stato fatto per avere un po'di soldi in cambio. Qui sono davvero poveri... E probabilmente quei bambini che si mettono in posa guadagnano piú dei loro genitori che lavorano nei campi di riso ancora con qualche mina antiuomo sparsa qua e la'... Venire qui può avere tanti significati. La nostra presenza porta un po'di soldi e lavoro a chi abita qui... Stare in una guest house e non al grand hotel e'anche una scelta, paghi le persone di qui e non i tour organizers... Chissà se serve... L'importante è tenere a mente ogni cosa che si vede e cercare di trarne qualche pensiero utile... Abbiamo preso accordi con un ragazzo con il tuk tuk, ci ha portato in giro oggi e domani finiamo con lui di vedere l'area. Si chiama Lucky, o cosi'si fa chiamare da chi non riesce a pronunciare il suo vero nome. Ha una moglie e una bambina piccola. Gli abbiamo offerto il pranzo e ci ha insegnato un po'di cambogiano... Chissa'quanti turisti gli chiedono le stesse cose!

Ora vado a cena qui nel villaggio... o nella cittadina... o non so come chiamarlo. Dato che questa zona è la piu' visitata di tutta la Cambogia ci sono un sacco di posti molto occidentalizzati e ben tenuti, ma le strade sono di terra battuta e sullo sfondo dei palazzotti in stile etnico si vede la giungla che si avvicina...

Wan col drink? Buy col drink! Wan col drink? Buy col drink! Wan col drink? Buy col drink! Wan col drink? Buy col drink! Want postcards? Ten for one dollar. Liker postcard sir? Ten for one dollar. Where you from sir? Italy the capital Rome. Wan postcards sir? Ten for one dollar. ten uno due tre quattro cionco sei sette ocho nove dies. Wan flute sir? Two for one dollar. Maybe later sir? ok maybe later sir? If you buy a col drink buy from me sir? Don't forget my drink sir ven you come back don forget my drink sir I remember your shirt dont forget my drink sir if you don buy my drink yu'll make me cry sir if you don buy my drink yu'll make me cry sir... what about my drink?

Questa volta pero' a dire queste parole sono dei bambini e delle bambine di cinque anni...

Se c'e' molto traffico, i tassisti si portano avanti con la pulizia personale quando sono fermi ai semafori. Ieri, ad esempio, quello che ci ha riportato a Kao San tra un verde e l'altro si e' fatto la barba. Cosi', a secco, usando lo specchietto retrovisore. Gli e' venuta anche bene.

Solli solli! Elo'! Ver iu from? Ah, Italy! Milan, Rome? How long in Thailand? Ver iu go? Ah, no today temple close, monk celebration. You go to another temple, me tuk tuk and very cheap! Tu temples and great offer only today! I take you there great offer no tax you buy very cheap! You no want? very cheap great offer! forti bat... tirti bat? ok ok only tventi bat.Iu valk? NO good for iu.... Bye bye! Domani partiamo per la Cambogia. Prossima tappa Angkor Wat.

Oggi, girando un po' a caso fra i templi, siamo finiti in una scuola di meditazione dove stava per iniziare una lezione dimostrativa. Dall'anno scorso a quest'anno il numero delle monache donne e' aumentato molto. SOno tutte vestite di bianco, con i capelli rapati... Tanti fantasmini piccoli... Ce n'erano due o tre al tempio ed e' bello fermarsi a parlare con loro. Organizzano lezioni da tre ore e se vuoi ti ospitano anche per la notte, basta che segui le loro regole per il tempo che ci resti...Visto che con tutti i templi che ci eravamo gia' fatti volevo fare un po' di pratica, ci siamo infilati anche noi. Tre ore di esercizio tra introduzione e primi rudimenti della meditazione per lo yogi. Dopo la prima mezz'ora di introduzione mi sono ritrovata a camminare su e giu' per una stanza con altra gente pensando al piede destro che si alzava e poi al sinistro e poi a girare su me stessa in sei mosse... E poi a meditare nella posizione del fior di loto, ferma a sentire il respiro. Non avendolo ;mai fatto prima e' stata una bella esperienza. Sicuramente farlo cosi' non serve a niente ne' insegna quialcosa. Diciamo che e' solo un assaggio... Pero' un'ora intera di nulla totale libera davvero. Peccato che il corpo si ribelli e ti faccia venire male da tutte le parti. Dopo mezz'ora avevo un mal al collo allucinante! Fabio ha un futuro come monaco buddista. IO decisamente no. Non ho la pazienza di aspettare che la mente non senta piu' il dolore. Soffro troppo!