I templi di Inwa

Post n°84 pubblicato il 17 Agosto 2007 da saralyce
 
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Inwa e' la seconda citta' antica che si puo' visitare in giornata da Mandalay.

Per arrivarci, bisogna prendere una barca per attraversare il fiume.
Sull'altra sponda ti aspettano poi i carrettini trainati dai cavalli. Ogni carretto ha un cavallo piccolo piccolo davanti che e' pronto per portarti in giro.

Il primo posto che vedi e' un monastero tutto in tek, con dentro dei monaci piccoli piccoli che studiano ripetendo la loro litania a voce alta. Si tratta di una scuola buddista, dove tanti bambini studiano e intanto praticano la vita monacale. Il brusio delle loro voci sembra un canto. Ogni tanto qualcuno alza gli occhi, ci vede e ci sorride. Ogni tanto qualcun altro si distrae un po' troppo e il suo amico di fianco gli rifila una sberla sulla testa rasata. Poi i due si guardano e ridono.

Il secondo posto e' uno stupa (un tempio) abbandonato. Era stato costruito in tek e cemento per durare nel tempo. Oggi ospita uomini anziani in cerca di frescura e visitatori che si aggirano con le scarpe in mano un po' spaesati nella calura del pomeriggio. Intorno le vacche pascolano placide.

Il terzo posto e' di nuovo uno stupa. Ci si arriva lasciando il carretto con il cavallo e prendendo una piccola barca. Blu traxi, barca, carretto a cavallo, di nuovo barca. Questo ultimo stupa e' davvero un piccolo tesoro isolato dal mondo. Come questo paese, del resto.


 
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Il ponte Upin

Post n°83 pubblicato il 17 Agosto 2007 da saralyce
 
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Finalmente, dopo diversi giorni, siamo riusciti a trovare un posto con una buona connessione ad Internet. Avrei tante cose da scrivere sui posti che ho visto nei giorni scorsi e lo faro' appena possibile. Ora scrivero' solo del posto che ho visto oggi.

Vicino a Mandalay ci sono alcuni siti archeologici molto interessanti da vedere. E' facile raggiungerli con dei taxi o i "blu taxi". Questi ultimi sono delle macchinette economiche che sembrano delle mini con un mini cassonetto dietro dove stare seduti e sono piu' economici dei taxi. Ovviamente noi abbiamo scelto questa seconda opzione...

Una delle tappe e' stata Amarapura, dove c'e' il ponte in tek piu' lungo del mondo. Collega due sponde opposte di un lago. Di qua e di la' si vedono monasteri e templi che si alternano ad alberi secolari lungo le rive. Monaci, pescatori, ragazzini di ritorno dalla scuola, uomini anziani e donne venditrici percorrono ogni giorno questo ponte da piu' di cento anni.

Mi sono seduta sul bordo del ponte, per leggere un po' la guida. Davanti a me dei ragazzi pescavano sulle rive del lago, mentre alle mie spalle si sentivano i passi e le ruote delle biciclette portate a mano. Si sono avvicinati a me due bambini, incuriositi dalle foto delle prime pagine. Ci siamo messi a guardare insieme il libro, mentre si avvicinava anche una monaca bambina, con la tunica rosa e gialla. Fabio aveva comprato poco prima un libro illustrato con gli episodi della vita di Buddha, scritto in inglese e Birmano e, visto che i bambini stavano aumentando, ho tirato fuori quel libro per farglielo vedere.

Le due ore successive sono passate serene e lente. Si sono raccolti diversi bimbi e abbiamo iniziato a sfogliare il libro insieme. La monaca bambina leggeva il titolo delle immagini in birmano e poi lo spiegava agli altri, che intanto indovinavano a voce alta i personaggi delle storie. Uno di loro si e' messo ad imitare i mostri che di volta in volta arrivavano, il naga (il serpente), il nat cattivo e poi anche l'elefante. Ogni volta faceva una faccia buffa diversa e tutti gli altri bambini ridevano. Anch'io ho riso molto con loro.

Il Myanmar e' un posto dalla bellezza commovente.


 
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In partenza

Post n°82 pubblicato il 11 Agosto 2007 da saralyce
 

Domani partiamo per la Birmania. Torneremo il 23 agosto. Se ci sara' la possibilita' di connettersi ad internet scrivero' qualcosa. Altrimenti... ci si risente tra 12 giorni.

 
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C'e' chi dice che mi dovrei trasferire qui...

Post n°81 pubblicato il 10 Agosto 2007 da saralyce
 
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Hello Kitty per punire i poliziotti indisciplinati

Gli agenti dell'Unità anticrimine di Bangkok saranno messi alla pubblica gogna con l'obbligo di infilarsi un braccialetto rosa del popolare personaggio dei cartoni animati giapponesi: "Per alcuni i precedenti richiami all'ordine non hanno funzionato" spiega il capo del dipartimento di polizia, Pongpat Chayaphan

Bangkok, 9 agosto 2007 - I poliziotti dell'Unità anticrimine di Bangkok saranno messi alla pubblica gogna con l'obbligo di infilarsi un braccialetto rosa di 'Hello Kitty' - popolare personaggio dei cartoni animati giapponesi - in caso di violazione degli ordini di servizio o se sorpresi a dare il cattivo esempio. "Per alcuni agenti i precedenti richiami non hanno funzionato.

La nuova iniziativa mira a provocare tra loro un sentimento di vergogna, allo scopo di non ricadere in errore", ha spiegato il capo del dipartimento di polizia, Pongpat Chayaphan, convinto che "servirà ad aumentare il grado di disciplina" tra i ranghi.


Oggetto del singolare provvedimento sarano tutti coloro che inzieranno in ritardo il loro turno di pattuglia, ma anche quelli che parcheggeranno in divieto di sosta o che saranno colti in flagrante mentre gettano carte e rifiuti per strada.

Il braccialetto di 'Hello Kitty', in questi casi, li accompagneranno in servizio per diversi giorni, fino a nuova revoca da parte dei superiori. Agli agenti lavativi sarà inoltre proibito commentare con i cittadini il simbolo del proprio castigo.

La notizia con la foto e' su

http://qn.quotidiano.net/pazzo_mondo/2007/08/09/30056-hello_kitty_punire.shtml

L'ho vista e non ho resistito...

 
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Cascate e trekking

Post n°80 pubblicato il 09 Agosto 2007 da saralyce
 
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Che poi quando ti abitui al tempo un po' grigio (ho guardato su bbc weather, c'e' una enorme nuvola sopra tutta la thailandia, non abbiamo nessuina speranza di trovare sole) scopri che ci sono comunque un sacco di cose da fare sull'isola.

Puoi girarla tutta con il motorino, vedendo le spiagge che sono sul lato orientale dell'isola e visitare le cascate piu' nascoste all'interno. Basta un po' di trekking e tanto autan per vedere davvero dei bei posti.

Siamo anche stati fortunati in questi giorni. Alessia e' tornata a Bangkok, ma due suoi amici sono rimasti qui e devo dire sono stati ottimi compagni di viaggio in questi giorni.

Oggi ripartiamo. Torniamo a Bkk, ci ritroviamo anche con Alessia, ci prepariamo per la Birmania.

 
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Ko Chang piu' da vicino

Post n°79 pubblicato il 08 Agosto 2007 da saralyce
 
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Ieri abbiamo fatto un giro per l'isola con il motorino. Cascate a parte, troppe parti stanno per essere definitivamente cementate. L'obiettivo della gente del posto e' quello di fare di quest'isola una nuova meta per gente abbiente, per questo i resort abbondano. E lo spazio "libero" diminuisce. E' un peccato... appena scoperta dal turismo e gia' inizia ad essere devastata...

Chi volesse godersi un po' quest'isola nella sua bellezza dovrebbe fare davvero in fretta a venire da queste parti. Certo i resort la renderanno piena di ottimi servizi e spazi ben tenuti, ma temo anche molto uguale al resto delle isole che hanno subito la stessa sorte. A quel punto tanto varra' andare a Ko Samui, che ha un areoporto piu' comodo. Anche se temo che tra qualche anno anche qui ci sara' una pista di atterraggio...

 
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Perche' Ko Chang

Post n°78 pubblicato il 06 Agosto 2007 da saralyce
 
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Perche' e' un'isola molto graziosa, un po' meno conosciuta delle altre mete classiche della thailandia. Al di la' delle belle spiagge ha anche un interno molto interessante, con un parco naturale che ospita due cascate. oggi ne abbiamo visitata una, sotto la quale si puo' anche fare il bagno. e' stato davvero bello. un po' di trekking e poi un bel tuffo nella cascata. Anche se e' un po' complicato arrivarci, mi sento di consigliarla, per riprendersi un attimo dai ritmi del lavoro appena lanciati da questa parte del mondo, o riposarsi dopo il trekking al nord della thailandia.

L'unico vero problema e' che, per la prima volta dopo tre anni che veniamo da queste parti, stiamo prendendo dei giorni di pioggia. Pioggia thai, s'intende, per cui mai troppo forte, ma abbastanza noiosa da toglierti il sole e la spiaggia perde tanto della sua bellezza cosi'...speriamo che il tempo cambi...

 
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Carramba che sorpresa

Post n°77 pubblicato il 06 Agosto 2007 da saralyce
 
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Che poi a forza di viaggiare uno dovrebbe anche capire che ci si presta di piu' a queste sorprese, ma quella di incontrare alessia qui a Ko Chang, nello stesso sperduto complesso di capanne nello stesso sperduto villaggetto di quest'isola proprio non me l'aspettavo!

Sono li' che faccio colazione dopo, finalmente, una tirata di 15 ore di sonno (che ci volevano proprio...) e mi sento chiamare per nome. Mi volto pensando che tanto stanno chiamando una mia omonima e invece eccola li'! Carramba che sorpresa! Direttamente da Milano fino dall'altra parte del mondo, due amiche si ritrovano dopo mesi che si sentivano solo per telefono!

Il mondo e' davvero troppo, troppo piccolo... per fortuna!

by the way... oggi parlando mi ha pure nominato per caso una sua amica, che, guarda caso, ho appena conosciuto al corso di scrittura di Marcello Fois... Ovviamente lei non sapeva che io la conoscevo! Non solo il mondo e' piccolo, ma gli intrecci tra le amicizie sono davvero curiosi...

E voila' cari amici, anche se a Ko Chang piove, ci sono un sacco di altre cose per cui stupirsi...

 
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la pulizia del viso a Bangkok

Post n°76 pubblicato il 04 Agosto 2007 da saralyce
 
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Si tratta di 8 passaggi.

Prima ti spalmano di crema e ti fanno un massaggio per rilassarti. Poi ti fanno lo scrub. Dopo ti passano sul viso la macchinetta con l'elettrizzatore. Poi ti passano con il vapore. Ti fanno la pulizia vera e propria. Ti cospargono infine di succo di mandarino appena spremuto misto ad un velo di miele per calmare. Poi se vuoi puoi fare una maschera all'argilla, che mentre ti si asciuga in viso di massaggiano un po' braccia e gambe. Poi quando la togli e' il momento del cetriolo che hanno tagliato all'inizio della sessione e fino a quel momento hanno tenuto nel ghiaccio. Finisci con altra crema, un altro lungo massaggio al viso e un velo di cipria. Forse i passaggi non erano proprio 8, ma chi se li ricorda dopo un'esperienza del genere?

Anche se quando esci non hai cambiato faccia, di certo ti sono cambiate la pelle e l'espressione.

 
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Un salto nel blu

Post n°75 pubblicato il 04 Agosto 2007 da saralyce
 
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Agosto ci rivede di nuovo in partenza per un posto lontano. Saremo forse un po' monotoni, ma l'asia ci e' entrata nel cuore, per cui, ancora una volta, rotta su Bangkok, per farci un po' di isole a sud e per usare questa citta' che offre tutto come porto ideale per la Birmania.

Ma prima dell'Asia, scalo lungo a Vienna, dato che voliamo con la Austrian Airlines (compagnia devo dire niente male).

Non ero mai stata a Vienna e devo dire che e' davvero molto bella, e soprattutto tenuta benissimo, pulita, ordinata, con i suoi bei palazzi bianchi e le persone belle e cortesi in ogni luogo... Insomma, uguale uguale alle citta' d'Italia oggi! Sarcasmo a parte, devo ammettere che mi piacerebbe tornarci per qualche giorno cosi' da vederla meglio.

Siamo stati anche al Prater. Al luna park permanente. Mentre facevamo il giro d'obbligo sulla ruota centenaria, abbiamo visto una giostra meravigliosa. Due strutture alte circa 150 metri sono collegate tramite elastici ad una palla di acciaio con due posti e bloccate a terra. tu ti siedi in uno di questi due posti, e... tre due uno... tui lanciano in aria, sparato con l'elastico. un proiettile.

Ovviamente, io l'ho provato. Mi sono sparata nel blu. cosi', come atto liberatorio. bellissimo. poi sono scesa.

 
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Dato che in Myanmar l'accesso a internet è regolato da censura, la data di inserimento del post non corrisponde a quella del viaggio, perchè ho caricato i testi dopo il rientro in italia.
A parte i post che rimandano ad un articolo di giornale, tutte le foto sono state scattate durante il viaggio.
 

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