NON C'ERA UN CANE QUI?
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Post n°86 pubblicato il 28 Aprile 2008 da sarella_7
ci ho pensato tanto, se scrivere o meno questo post. è un post serio, non è particolarmente personale, e non si addice per niente a me (ovvero è A impegnativo B d'attualità C ha un titolo). esprime inoltre pareri del tutto personali. non è per niente delirante come gli altri, e forse parrà altamente fuori luogo ai miei (3) fedeli lettori. VOLERE UN FIGLIO IN TEMPI D'ABORTI  voglio un figlio. ho 25 anni e tutto ciò che voglio al momento è avere un bambino. cioè, dire che lo voglio al momento è un po' minimizzare la cosa. lo voglio da 5 anni. però adesso lo voglio un po' di più, ecco. sono una sostenitrice della vita, e ne vado fiera. niente da spartire con giuliano ferrara, non fosse altro che per una questione meramente estetica, e no, prima che mi riempiate il blog di commenti sgredevoli, NON abolirei la legge sull'aborto. ma.. essì, perchè c'è un ma, ma più che un semplice ma direi piuttosto che è un MA. un ma grande insomma. il punto è che c'è ben più di una strada per evitare l'aborto. l'astinenza in primis. ah ah ah . metodi anticoncezionali. si. direi che è semplice, no? si può fare. a meno che non te lo vieti il papa, ma se stai davvero ad ascoltare il papa, allora fai anche i figli, di sicuro non ricorri all'aborto, e anche qui il caso è chiuso con estrema semplicità. ma mettiamo, per assurdo, s'intende, che a noi del papa ce ne sbatta allegramente i cosiddetti. torniamo quindi ai metodi concezionali. preservativo. costo approssimativo 5 euro a confezione, contenuto, 10 preservativi (o condom, o calze, o gommini, o come diavolo si voglia chiamarli). 10 preservativi, ad una coppia stabile, possono durare mediamente dalle 2 alle 4 settimane (se a voi durano più o meno, siete particolarmente fortunati o sfortunati). 5 euro al mese per risparmiarsi un intervento, un giorno di ricovero, un mesetto di astinenza forzata (dopo un IVG -interruzione volontaria di gravidanza) è altamente sonsigliato riprendere l'attività sessuale prima della ricomparsa del ciclo). 5 euro al mese. ma diciamo che siamo disperati. diciamo che noi 5 euro al mese non ce li abbiamo. pillola. costo approssimativo 18 euro a confezione, contenuto, 21 pillole. 21 pillole coprono dal rischio di gravidanza (se assunte regolarmente), per un mese intero. indipendentemente dal numero di rapporti. certo, non coprono dal rischio di malattie a trasmissione sessuale, ma non è di questo che ci stiamo occupando al momento. 18 euro sono tanti. non per tutti magari, ma per alcuni si. in questi casi, basta farlo presente al proprio medico di famiglia, che prescriverà una pilolla concessa dal SSN. ovvero GRATIS. e non ditemi che non esiste perchè io l'ho presa per 3 anni. nessuna spesa, solo l'impegno di 4 secondi al giorno (per inghiottire la pillola), e ci si risparmia un intervento, un giorno di ricovero, un mesetto di astinenza forzata. gratis. non male, insomma. visto che ho appena elencato tutti i pro dei metodi anticoncezionali più comodi/economici/diffusi in circolazione, non mi dilungherò sulla spirale (anche perchè fa un po' schifo). ora. ora divento cattiva. ora mi scatenerò contro l'ira di mille e mille donne, e di mille e mille uomini. chissenefrega. non abolirei l'aborto, no. MA lo limiterei altamente. altamente. sei stata stuprata? puoi abortire. tuo figlio nascerà gravemente malato/malformato? puoi abortire (ma mi si spezza un pochettino di cuore). partorendo tuo figlio rischi di morire? puoi abortire. stop? penso di si, stop. SE non esitesserò metodi anticoncezionali, SE ci venisse impedito da qualche assurda legge di utilizzarli, allora si. chiaro che si. si senza ombra di dubbio. ma così come stanno le cose, un'alternativa c'è. si dice che le donne soffrano moltissimo per questa scelta. può darsi. io, grazie al cielo (al karma, nella fattispecie), non lo so. posso supporre che sia vero. MA. ma esperienze passate mi dicono che FORSE non è poi sempre così. l'esperienza mi dice che ci sono donne che se ne fregano, che semplicemente non ci pensano. ecco, non ci pensano. 5 anni fa sono stata ricoverata. esco sul pianerottolo per fumare, un bel po' disperata, perchè avevo appena ricevuto la notizia che il ricovero si sarebbe protratto ancora a lungo. incontro una ragazza, suppergiù della mia età, ed attacco discorso. viene fuori che lei aveva appena subito un raschiamento. mi dice "sai, ero alla sesta settimana e ho avuto un aborto interno spontaneo.. -sorride- per fortuna! così mi sono risparmiata un'altra settimana di nausee, tanto poi avrei abortito io!!". inorridisco. altro caso. sono dalla parrucchiera. una ragazza sta facendo i capelli alla tizia seduta accanto a me. dice. "ho abortito un mesetto fa! pensa un po', io ero preoccupatissima, invece è pure GRATIS!!". inorridisco. emma bonino (che donna, lo dico davvero). "io ho abortito 2 volte. ma non ho ucciso dei bambini!! ho ucciso dei FETI!" inorridisco. inorridisco e grido. ma che cos'è un feto? non pretendo che si creda in dio, io per prima non ci credo, almeno, non in maniera convenzionale. ma penso che persino il più atero degli atei ammetterà che c'è qualcosa che ci distingue dalle pietre, dall'acqua, dalle piante. i gatti fanno le fusa, i cani scodinzolano e le persone ridono. è evidente che qualcosa dentro abbiamo. se sia anima o chimica io non lo so, ma qualcosa c'è. quando arriva dentro di noi questo qualcosa? al momento del concepimento? al 3 mese di vita del feto? alla nascita? ai 18 anni? quando entra dentro questo qualcosa? dalla sesta/ottava settimana di gravidanza, il battito del cuore dell'embrione reagisce alla voce della madre. aumenta la frequenza insomma. sembra addirittura che cambi frequenza dei battiti se la madre si rivolge a lui, o a qualcun altro. accelera quando sente la voce di qualcuno, mai sentita prima. dal quinto/sesto mese di gravidanza il feto si succhia il dito. no. un aborto non è alla stregua di un omicidio. no. però, come cercai di spiegare una volta ad una compagna di classe.. quello che ora è grande come un fagiolo, non rimane un fagiolo. cresce, e poi ride, e poi parla, e poi, forse, un giorno, farà qualcosa di grande. forse. resta il fatto che prima o poi bisonga diventare grandi. e diventare grandi significa assumersi la responsabilità di ciò che si fa. non si può rubare dalla cassa del supermercato in cui lavori e sperare di non essere licenziato. non si può uccidere una persona e sperare di non finire in prigione. non si può, più semplicemente, lasciare la pasta a bollire 30 minuti, e sperare che non si cuocia. NON SI PUO' FARE SESSO NON PROTETTO E DIRSI "AL MASSIMO ABORTISCO". perchè non si può e basta. perchè è NECESSARIO dare per scontato che se sei abbastanza grande da avere rapporti, sei anche abbastanza grande per farlo in maniera responsabile. e punto. qui finisce. voglio un bambino, e quando arriverà sarà talmente amato che si chiederà se per caso è stato concepito con l'ovodonazione. ah ah ah. sono, come al solito anacronistica. di questi tempi si abortisce come fare le meches. io, se il karma lo vuole, sarò mamma. |
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Credo che molte persone pensino che avere un figlio, da giovani, sia rovinarsi la vita. Qui ci sono una marea di ragazzine che, quindicenni, quattordicenni, si 'fidanzano' con ragazzi molto più grandi (anche di 10-15 anni..). Ovviamente, le gravidanze escon fuori come il popcorn da una padella senza il coperchio.
Queste ragazze, a mio avviso, si rovinano la vita. Ma non perché restano incinta.. piuttosto perché sono costrette a sposarsi (o convivere fino alla maggiore erà) giovanissime, senza averci pensato mai seriamente. Vedo che le vite si 'rovinano' solo quando non c'è una famiglia che faccia da supporto, che conceda alla ragazza di vivere la propria età, pur senza trascurare i doveri di mamma (discorso simile andrebbe fatto per i ragazzi).
Il problema, comunque, dato che mi sono dilungato su altro, è uno ed uno solo:
Da che momento un ammasso di cellule si può definire vita?
Se si potesse "scoprire" (impossibile) con matematica precisione il momento esatto.. allora l'aborto sarebbe concesso fino a quel momento.
In alcune culture asiatiche -e ciò rispecchia la mia opinione-, si crede che la vita nasca nel momento stesso del concepimento, e difatti contano gli anni non dalla nascita, ma dal giorno del concepimento.
Poi dimentichiamo una cosa FONDAMENTALE, per la quale tante persone che si sbattono a favore dell'aborto-no-limits, spesso si tirano la zappa sui piedi: i diritti umani.
Alla base dei diritti umani (e civili) ci sono quelli naturali(nascere,crescere, nutrirsi, riprodursi, morire).
Poi vengono quelli sociali (libertà, dignità, eguaglianza, diritto alla pace-volendo..-). Un essere vivente ha diritto a vivere. Se sei contro la pena di morte poi (l'esempio che faceva Ferrara, che tra tante vaccate qualcosa ha detto di buono), come puoi recidere una vita?
Ad Ogni modo, il punto è quello: quando è vita quell'ammasso di cellule?
E' sicuramente una vita in potenza, potenzialmente è una vita (e anche questo deve far riflettere).
Bel post..
Max
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