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ho scritto quando dovevo scrivere. ho risposto all'invito. ho fatto quel che dovevo fare, ho scritto, con quel che comporta scrivere. quando scrivi qualcosa si smuove dentro. non puoi sperare che si plachi subito, e infatti così non è stato, non si è placato, e ho scritto di nuovo. |
Questa cazzata di raccontino mi è venuta in mente a caso, e mi ha presa. l'idea non c'era mai stata, ma all'improvviso è saltata fuori. |
"e non scrivere prefiggendoti qualcosa. E' inutile. Se non lo sai, scrivi solo per cacciare fuori. non chiederti cosa sia.. lascia solo che le parole ingranino e comincino ad andare.." |
"Ma vado, divago. Eppure
Sono esposto, sparami
Per questo vado a letto,
eppure se non mi sbaglio ho detto giusto un'oretta fa che non volevo scrivere sul blog. c'è anche da dire che poi non è che si possa rimandare in eterno, e poi di studiare son stanca, avrei bisogno di una piccola spiegazione, ma a quest'ora è comprensibile che non ce ne sia modo. allora. non volevo scrivere. davvero no. sapevo che sarebbe stata ora, sapevo che non potevo continuare a rimandare in eterno, ma non riuscivo, capisci? non ce la facevo proprio a scrivere di mio. è anche normale se si pensa che i miei ultimi post erano pieni di cazzate, questo "mi sono ripresa, sono una donna nuova!" oh, bè, senza dubbio mi sono ripresa! giuro. finchè non vado a letto. allora lì mi sembra di non essermi ripresa poi del tutto. e senza dubbio sono una donna nuova. infatti ho nuovi dubbi, nuove paure e nuovi problemi. ma non me ne frega molto al momento, il punto è che non volevo scrivere, e invece eccomi qui. è che stasera non ce la facevo più. ho aspettato per vedere se mi passava, mi sono concentrata su altro, ma cresceva cresceva e cresceva. leggere il blog della musa mi ha fatto anche peggio. mi sono detta "ora vado lì, leggo, mi passa, leggo e mi calmo." col cazzo. si gonfia e mi riempie il petto, e quasi non respiro, che se fosse una cosa fisica lo chiamerei attacco di panico, ma il petto che si riempie, il respiro che manca, sono tutti in testa, e sono malata, questo ormai è evidente, amen alla fine. max, cos'è che hai scritto mille anni fa? che può essere pericoloso scrivere per ore? e se io ora ci provo? vediamo se ho il coraggio di pubblicare poi? vediamo quanti sono gli idioti che poi se lo leggono tutto? sono le 02.31. adesso. scriverò fino alle 03.31. senza nessuna interruzione, se non per bere, per accendermi una sigaretta. secondi, roba di poco conto. di pisciare non credo di aver bisogno, ma alla mia età non si può mai dire. se perdo un minuto lo recupererò, prometto. quindi comincio? parlo? parto? e mi farà bene? oh, questo no di certo. una cosa o due mi avrebbero fatto bene. invece di sfogarmi qui finisce che mi mutilerò, ma forse sarà comunque un catarsi. è che mi perdo anche io nelle tangenti. e non riesco a non stare attenta, perchè ogni volta che scrivo non lo faccio mai per me. lo faccio per farmi leggere, perchè ogni volta spero che qualcuno dica "brava sara! complimenti! come scrivi bene!" è sano questo? ho o non ho bisogno di piacere a tutti? molto molto bella la sara punk, con il suo muso duro che dice che non ha bisogno di te. invece ho bisogno di tutti. che poi va anche bene, alla fine. voglio dire, chissenefrega, no? possibile che siano passati solo 7 minuti, e io non abbia più un cazzo da dire? possibile che ogni cosa che in realtà vorrei dire, io non possa dirla? non ho segreti, è questa la cosa divertente! non sto tramando nessuna strana tresca ai danni di nessuno, eppure non posso sputare fuori tutto il veleno che ho, per il semplice fatto che ne uscirei pazza. scoppio scoppio, conta fino a tre e sentirai la botta. uno. due. tre. ancora niente, sono intera, e non sono troppo felice di esserlo. io voglio scoppiare, voglio trovare il canale, il vettore per farlo. conto i minuti che mi separano dalla fine di questo stupido gioco che mi sono imposta per pura cattiveria e non ce la faccio più. sono troppe le cose che voglio fare, troppe quelle che voglio fare. stanca stanca, si, da impazzire. a conti fatti forse sono già matta. come ho detto sono stata sul blog di max. e mi sono riletta. mi sono ricordata del piacere che mi aveva dato essere citata, ma poi mi sono anche ricordata del mio post. parlavo di noia. possibile che sia questo che anche ora vuole scoppiare? ma se fosse la noia, non me ne accorgerei? non la riconoscerei? è inquietudine, sicuramente. lo capisco da come muovo la gamba. sto sclerando, davvero, VOGLIO un vettore sul quale ritrovare la via. sono anche diventata ipersensibile. ieri un fumetto mi ha fatto venire la pelle d'oca. imbarazzante, no? il fumetto della torre, e mi sembra che tutto vada meglio, almeno per quei dieci minuti che mi servono per finirlo. altri cinque e ho pure notato i dettagli. basta, finito, sto come prima. perchè sono così insoddisfatta? cos'è che preme e vuole uscire? mi sembra di non conoscere più nessuno, mi fa ridere tutto e non mi diverte niente. basta rinuncio. io mi fermo qui. mi arrendo alle 02.49. deludente, molto. non ho detto nulla, e questo mi delude ancora di più. l'ennesima dimostrazione di quanto sono vuota. potrei in effetti riempire la pagina di "perchè?". ma non mi sentirei proprio come se avessi vinto. e non lo sarebbe stato insomma! voglio il pericolo che dice max, voglio essere così esposta che tu possa spararmi se vuoi. ma non mi viene. che c'è di sbagliato in me? facciamo che mi accendo una sigaretta e provo a resistere ancora un po'? è che a volte in me c'è tanto amore o odio che non posso star bene se non lo esprimo. tanto. amore e odio di mille tipi, affetto, antipatia, passione, disprezzo. che sia questo che spinge? c'è tanta gente in sti giorni che vorrei dovrei contattare. chi per email, chi per telefono, qualcuno magari dal vivo. ma non lo faccio, perchè al momento è TROPPO. è necessario per me sbollire. non credo che mi serva capire, in effetti non mi va di capire, mi piace quando non capisco, mi piace quando mi incasino. però devo sbollire, o continuerà a crescere. facciamo una prova. "non ti perdono! mi ha dato fastidio quello che hai fatto!" "ti voglio bene, ti vorrei con me ogni momento, perchè mi sai far stare bene." niente, non funziona affatto. non cala non scende, non preme di meno neanche un po'. dovrei far nomi e cognomi probabilmente, ma in fondo conta solo lasciar passare un po' di tempo, che questo bulirò di emozioni al cento per cento calerà. ci sarà un po' di chiarezza, e allora resteranno da dire solo le cose importanti da dire. niente giri di parole, niente spiegazioni a chi già sa tutto. voglio dondolare. voglio essere cullata dai pensieri, dalle parole, voglio essere calmata. this little light of mine, i'm going to let it shine. non canto altro da tre giorni. solo che finché non mi ripiglio non farò brillare alcun ché temo. basta, rinuncio. alla fine sono le 03.02. mezzora prima del traguardo. e ora che invio magari un altro minuto o due li guadagno anche. ora è sfida però. chi leggerà tutto? e se ne esci pazzo? ore 03.04
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stasera ho visto un film. non importa che film era, era bello, punto. |
stasera un amico mi ha fatto notare che sto scrivendo nel blog con una gran frequenza.. vero. mi trovo bene qui. siete in tanti a passare, vero, e di questo vi ringrazio, ma, a sensazione qui sul mio blog sono sola. ed è una bella sensazione. sto bene sola di questi tempi. non credo nella psicologia, non è una novità, ma credo nell'autoanalisi. e di me credo di aver cominciato a capire qualcosa. mi piaccio in fondo, e mi piaccio parecchio. col mio carattere del cazzo, con le mie assuridità e le mie contraddizioni. col mio sentirmi spesso superiore, ma essere a tutti gli effetti parecchio tonta. mi sto bene. mi calzo diciamo. nei miei panni non ci sto poi così stretta, ecco. certo, sono panni vecchi, un po' logori. e iniziano a puzzare. ma ho pensato che ancora per qualche tempo ci sto bene dentro. probabilmente domani ricomincerò a schifarmi, ma per ora sto bene così. ho rivisto i miei amici e sono stata bene. si prospetta un buon week end, con poche ore di lavoro. ho fatto una proposta di matrimonio seria, e mi sono sentita rispondere no. va bene così. come ho detto, ho domani per sclerare, stanotte sono in grazia, la prendo così com'è. il programma al momento è questo. a settembre me ne vado a bologna, meta montagnola. i miei vecchi stracci da punk se ne sono finiti tutti nel bidone qualche anno fa, quando ho deciso di diventare grande. vediamo se tra le bancarelle trovo qualcosa che mi faccia sentire come un tempo. vedremo vedremo. non ho fretta. no, stanotte proprio non ho fretta. ah, a proposito di autoanalisi. mi son guardata bene dentro. su questa questione era ora che mi dessi una risposta. credo ancora in dio, si. ma ormai sono convinta che esista il karma, o visto che stiamo nel paese di dante, chiamiamolo pure contrappasso. che fretta posso avere stanotte, se davanti a me mi aspettano altre vite? allora vado. ci sono altri mondi oltre a questo. |
forse ci siamo. oggi ho mangiato le more, ed erano dolcissime, e chissenefrega se sono allergica, se ora mi pizzica la bocca e mi si gonfia la lingua (ma che bell'immagine..). chissenefrega perchè forse ci siamo. forse mi sto riprendendo davvero! |
allora. ho circa due ore e trenta di autonomia al computer prima che si svegli il moroso per andare al lavoro. a quell'ora il pc deve essere spento. non vogliamo mica che il mio uomo si alzi e mi trovi davanti a questo schermo fottuto alle quattro del mattino, vero? come una nerd senza speranza.. |
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avevo voglia di scrivere nel mio blog. e avevo anche voglia di aggiungere un'immagine alle mie parole. non avevo ben chiaro l'argomento del quale avrei scritto, ma ho cercato su internet alcune immagini di fantasmi. |
ok ci provo. ora lo spiego cos'è che mi passa per la testa. anche se in effetti dubito di risucire a spiegarlo sul serio. più che altro per cercare di tranquillizzare chi mi vuole inspiegabilmente bene e si domanda perchè io sia sparita. |
Nobody can
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ho una voglia pazzesca di farmi dei tatuaggi. per l'esattezza tre, come se già i miei cinque non bastassero. però così arriverei a otto, e i tatuaggi, si dice, devono essere dispari. mi toccherà ideare il quarto. |
allora, rimettiamoci a scrivere, se no non lo faccio più. è un intervento cattivo, sarà sgradito a parecchi, ma sapete una cosa? non me ne frega un cazzo. si. per stasera me la voglio prendere ancora con calma. per me, e solo per me. da domani torno, si. ma non torna più sarella bella brava paziente sorridente e buona. perchè in sti giorni sarella ha pensato. sarella ha pensato che si è davvero rotta il cazzo. domani, mercoledì 4 luglio 2007, finisce il periodo di reclusione che mi sono autoimposta, al quale ho permesso di accedere solo a pochi eletti (musa, torni presto ad abbracciarmi?). torna sarella. ma solo di nome. di fatto torna nadine. stronza. perchè ne ho le palle piene. da domani non mi lamento di chi mi stressa. da domani lo scanno. da domani comando io, e a chi non sta bene, il mondo è pieno di gente, voltasse l'angolo e se ne scegliesse un'altra. io NON NE HO VOGLIA. da domani è accettato alla mia corte solo chi mi fa ridere di gusto. solo chi mi tiene testa come piace a me. solo chi mi ispira quando parla, fosse fiducia, pensieri o parole. solo chi non mi rompe i coglioni. da domani chi mi stressa, chi mi assilla, chi mi dice cose che non mi piacciono, tremi. è in agguato il ban dalla mia vita. perchè io NON NE HO VOGLIA. ho finito di star zitta e pensare che poi andrà meglio. o mi piaci subito o niente. nada, nisba, zero. sei fuori. vuoi uscire con me? ti voglio dinamico e attivo. vuoi parlarmi al telefono? bene, fammi ridere e non mi cagare il cazzo. mi mandi messaggi? sii chiaro e specifica, non ho tempo di ragionare per capire cosa intendi. vuoi chattare? fallo se hai qualcosa da dirmi. da domani nadine non perde tempo. perchè di tempo non ne ha. è finita la vita col pc, al pc ci sto, ma solo se ho uno scopo. è finita la vita col cellulare in mano. da domani notte il mio cellulare UDITE UDITE sarà SPENTO, se avete bisogno lo trovate acceso quando sono sveglia, come succede alle persone normali. e se non ti rispondo non mi stressare, se e quando avrò tempo/voglia, ti richiamerò io. credo che andrò a letto un po' prima, e mi sveglierò un po' dopo. mi piace dormire, ergo, se a te piace parlare con me, fallo finchè mi vedi, perchè non mi trovi disponibile fino alle cinque del mattino. vuoi venirmi a trovare? bene, bello. ma prima ci sono io. se ho da fare, poche pugnette. che c'è? ora ti sto sul cazzo? oh, mi dispiace, sai? cazzata. non me ne frega nulla. perchè ce n'è un vallo di persone che non mi stressano, c'è n'è davvero un sacco. e sai quanto sto bene io con ste persone? se tu non sei in grado di non farmi sclerare.. peggio per te. da domani si fa selezione, perciò, se mi vuoi, stacci attento. io NON NE HO VOGLIA di sclerare, non ho voglia di pugnette. da domani sto solo con chi mi da qualcosa. perchè amo di più me stessa che te. sempre più me stessa che te. sempre. e lo so che sono stronza. ma domandatevi perchè io dovrei mettermi a passare del nervoso per qualcuno. ne va del mio fegato. e io al mio fegato ci tengo. se lo devo seccare, voglio farlo col rum, non certo per una persona. tanto chi mi piace davvero lo sa. e chi mi piace davvero è già come io voglio che sia. quindi è tranquillo, no? e comunque chissenefrega. da domani arriva nadine. nadine, nadine, quanto amo amare nadine. |
partiamo dal presuposto che secondo me tu questa me la potevi proprio evitare. a me e anche agli altri, ma ora penso a me se non ti spiace. visto che non ci hai pensato tu ci penso un po' io, ok? si può? non ne hai fatta una giusta, sai? potevi non farlo, per prima cosa. potevi comunque farlo in maniera più civile, potevi farlo esattamente così, ma meno trasandato. potevi evitarmi di immaginare che tu abbia, lì per lì, avuto freddo. che tu possa anche solo aver pensato "ma che cazzo ho fatto?". si, potevi proprio evitarmelo. che hai provato? voglia dio che tu sia svenuto, almeno svenuto, e che non abbia sentito il vuoto sotto. io lì da piccina ci giocavo, te lo ricordi? con la ma che mi guardava da su. e io come potrò guardare i miei di bambini giocare là sotto? ma ti rendi conto di che mi hai fatto? sono incazzata nera. e mi sento pure un po' in colpa, ok, ma per me è normale, questo mi passa. ma non mi va giù che me l'hai fatta così, dietro le spalle. mi hai presa per il culo, lo sai? e non ci sei mica sta volta per dirmi "sara, smettila con sta storia, ho mal di testa". eh no. ora continuo quanto mi pare e piace, non ti sta bene? smetti di ascoltare se puoi, io non lo so se puoi, e spero che almeno tu debba sentire tutto ciò che dico e che penso. almeno questo, una piccola vendetta. "ha voluto così" spero che ci si renda conto che non vuol dire un benemerito cazzo. ha voluto così? e allora? chissenefrega! ce ne sono di cose che io voglio, che tutti vogliono, che non si possono avere. sai io quattro anni fa quante volte l'ho voluto? sai che tutte le volte mi sono trattenuta per te? solo per te? perchè eravamo soli, ma eravamo soli in due, in lotta tra noi stessi, ma insieme contro tutti. mi hai sempre difesa, e io con te, anche quando avevamo torto marcio, e lo sai. e ora mi hai fatto questo? e son rimasta sola. chi mi difende ora? con chi litigo? chi mi chiama la sera? ancora va bene, ma quando tra una settimana il telefono non sarà ancora squillato io che farò? ti chiamo io sperando che rispondi? ti chiamo e ti dico "ti sei scordato di me anche stasera?!". che carognata che m'hai fatto. le so io quante sono le notti che ho passato insonni, a disperarmi per la tua anima, a domandare a me stessa, senza il coraggio di chiederlo a te, se sulle colline qualche crucco l'avevi fatto fuori. inferno, pensavo. e dicevo a dio, non a lui, piuttosto a me, ma non a lui. e ora? glielo chiedi tu a dio se quel che hai fatto lo perdona? io non lo so. c'è chi dice si, c'è chi dice no. che vuoi che ti dica io. speriamo di si. ovvio che lo spero. ma credimi che non mi basta lo stesso, che ora più che triste sono arrabbiata. parecchio arrabbiata. mi avevi detto che non lo facevi. me l'avevi promesso? non mi pare. ma che c'entra poi? me l'avevi detto, ci avevo creduto. poco, ma ci avevo creduto. da dove sei spero che tu possa vedere che mi hai fatto del male, e spero che vedrai anche quando mi passerà, perchè io ti amo più di tutto, ti amo per i giorni passati in cui non t'ho amato (te li ricordi?) e ti amo per i giorni futuri nei quali non ti potrò amare. cazzo, spero che tu possa vedere e basta. ciao ciao ciao. per favore, non commentatelo questo. è solo per me e per lui. che poi alla fine è una cazzata, perchè è solo per me e basta. niente sms, niente chiamate, niente mail. non mi servono a star meglio, servono voi a star meglio, e allora andatevi a bere una birra ma lasciate in pace me. quando mi passerà ricomparirò. perchè IO non me ne vado senza salutare. |
Post n°25 pubblicato il 26 Giugno 2007 da sarella_7
su su, facciamo di nuovo quel giochino divertente, quello dove io scrivo cose a caso e voi le leggete perchè tanto un c'è un cazzo di meglio da fare. mica giudico, non sia mai. io per prima se sto qui a scrivere, è perchè un c'ho un cazzo di meglio da fare. |
NO! AL "BOY LOVE DAY" Si appellano
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