Creato da sarella_7 il 17/04/2007

OCCHI BASSI

sollevando lo sguardo

 

 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 21 Settembre 2007 da sarella_7
 



e qui ci sono io. al rolling stone, a vedere i miei allegri.
l'ho trovato per caso, curiosando sul tubo.
a 1 minuto e 19 secondi la telecamera si sposta sul pubblico.
ci sono 2 maschere appoggiate alla transenna.
e dietro c'è gente senza maschera, e io, con la maschera!!
sono felicissima!!! pazza pazza!!!


Era bello vedere che il verde ritorna e che si svegliano i ghiri


era bello sapere che dopo l'inverno la voglia ritorna anche a te

era bello sapere che solo d'estate come gli insetti sui fiori

era bello vedere i capelli bruciare e cambiare colore


era bello vederti nuotare andare in fondo per poi risalire


era bello star svegli la notte e tutto il giorno dormire

il mondo prima che arrivassi te
era bello cadere d'autunno sopra le foglie come le foglie

era bello sentirti cantare giù per le scale


era bello vederti ballare


era bello, era bello

il mondo prima che arrivassi te
era bello il cielo d'inverno come i tuoi denti

era bello sentire le tue mani fredde cercare qualcosa di me


era bello i tuoi piedi sopra le cosce


un po’ come fossimo in moto


ma distesi sul letto mio fresco


quasi come guidassi tu

il mondo prima che arrivassi te







 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 19 Settembre 2007 da sarella_7
 

ho scritto quando dovevo scrivere. ho risposto all'invito. ho fatto quel che dovevo fare, ho scritto, con quel che comporta scrivere. quando scrivi qualcosa si smuove dentro. non puoi sperare che si plachi subito, e infatti così non è stato, non si è placato, e ho scritto di nuovo.
ieri, e il giorno prima di ieri.
qualcuno mi ha detto che sono la sua poetessa preferita, ma non c'è poesia qui, ci sono solo io, e fumo, e noia, ed inquietudine, io.
ho scritto, ho preso.
ma ora avrei voglia di dare. avrei voglia di leggere.
son fatta al rovescio, lo so. chiunque
(ma forse tu no, vero?)
potrebbe sostenere che scrivere è dare, leggere è prendere.
ma allora di cosa avrei parlato l'altro ieri?
non è ancora chiaro cos'è per me scrivere e bruciare?
e se posso io far bruciare qualcuno leggendolo, non è allora leggere un dare?
ho voglia di leggere, qualcosa che io decido di leggere.
voglio leggere cose nuove, voglio guardare ogni lettera come si guarda ogni centimetro della pelle di un amante, con la luce accesa, lo sguardo attento e rilassato.
inquieto se ti vedo muoverti.
voglio guardare, scrutare, memorizzare.
voglio che il mio sguardo sia così insistente, pressante, che tu possa sentirlo scorrere come dita su di te, su ciò che hai scritto.
a lungo, con tranquillità. leggerei soppesando ogni lettera scritta, scrutando dietro ai significati, come ti sollevassi i lobi degli orecchi cercando un punto dove baciarti.
voglio guardare l'impostazione, la cadenza che passa da una frase all'altra, contare i secondi della punteggiatura. sarà come guardare il petto respirare. quando sei calmo, quando ti svegli agitato. perchè sai che ti sto guardando, ti sto leggendo.
ho voglia di leggere. punto.
e questa voglia non posso soddisfarla da sola.

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 18 Settembre 2007 da sarella_7
 

Questa cazzata di raccontino mi è venuta in mente a caso, e mi ha presa. l'idea non c'era mai stata, ma all'improvviso è saltata fuori.
Un'ora e mezzo e l'ho scritto.
non so perchè ma mi piace. anche se l'ho scritto io-strano-ne sono soddisfatta.
mi sembra doveroro precisare che nemmeno stanotte sono in uno stato mentale legale!! Perciò perdonatemi eventuali errori di ortografia.

ABORTO TERAPEUTICO.


Quando mi disse “ti porto a cena” non mi sembrava possibile! Non stavo nella pelle, e mi vestii elegante.

Al ristorante lui non aveva occhi che per me.
“sei bellissima Caterina”, appena salita sulla sua auto. Il ristorante era così chic, e lo lasciai ordinare per me, era una cosa così romantica!
Quando ordinò champagne e caviale però inizia a preoccuparmi. Passi per lo champagne, un po’ retrò ma ancora molto chic.
Ma il caviale? Mai mangiato..non potevo sapere se mi sarebbe piaciuto..
Ecco, se mi piace o no, questo ancora non ve lo saprei dire…

Ci vollero più di venti minuti prima che venissimo serviti, ma volarono via come fossero secondi.
Lui mi prese la mano fra le sue, così calde e ruvide, e mi parlava a bassa voce, e io avevo già deciso di invitarlo a entrare in casa, a fine serata.
Da come sbirciava lungo la mia scollatura era evidente che ci sarebbe stato.

E poi, all’improvviso, ero lì. Davanti al caviale.
Orribile. Su delle tartine dall’aspetto invitante, non c’è dubbio. Ma quelle minuscole palline nere.. Cielo! Viscide. Solo a guardarle si capiva quanto fossero scivolose.
Mi era venuta la pelle d’oca per il ribrezzo.
Poi lui mi guarda con aria interrogativa. Non posso fargli capire che non lo voglio mangiare! Ci rimarrebbe troppo male.
Allora prendo la forchetta. Inforco la tartina. Ma sono agitata, la mano mi trema appena.
E una pallina schizza. Dentro al mio occhio. Cazzo. Brucia!
Che figura di merda.

“Caterina, tutto bene?” domanda lui sorpreso.
Io mi stringo la faccia tra le mani mentre provo a non strillare come un’isterica.
“Mgaaene” rispondo.
“Cosa?” domanda lui.
“No-che-non-va-tutto-bene!” piagnucolo io.
E arrivano quelle parole. Quelle che quando ti fai male, vorresti non sentirti dire mai. Mai.
“Fammi vedere, ci penso io”.
“NO! –strillo- No, no, non toccare, mi fa male, comunque è uscito, è già passato, non c’è bisogno che ci guard..”
Mi prende la testa fra le mani.
Con i due pollici mi spalanca le palpebre dell’occhio sinistro, quello bombardato dal caviale.
Quanto è bello! Non ero mai uscita con un ragazzo così bello, ricco e sicuro di sé. Mi rilasso e decido di lasciarlo giocare all’allegro chirurgo, se proprio vuole.

“Oh scusa!” guaisce lui.
Mi ha infilato il dito nell’occhio. Questo sì che fa male. Era meglio il caviale..
“Non fa nulla, davvero, non mi hai fatto nulla!” mento col sorriso. Non sia mai che gli passi per noiosa.
“Però ora è meglio se ci metto sopra qualcosa di fresco.. mi accompagni a casa?”
Gliela butto lì. Speriamo che l’infortunio sia stato galeotto.

Siamo a casa mia. Non ci posso credere! L’occhio pulsa, e mi inizia a far male la testa, ma diavolo, quando mi ricapita una situazione così?
Lascio perdere l’occhio. Ovvio che mi faccia male, è stato torturato ripetutamente! Mi passerà!
Gli salto al collo.
Quando al mattino mi risveglio ho due ottime novità.
La prima è che l’occhio non fa più male, e la seconda è che lui si è fermato a dormire da me! Non è fuggito nel cuore della notte dopo avermi sedotta! E’ qui nel letto, sdraiato accanto a me, steso sul fianco, bellissimo con appena un accenno di barba. Sexy.
Mi fissa, con aria assorta, e se ora mi dice che mi ama probabilmente avrò un infarto!
Accenna un sorriso imbarazzato, si schiarisce la voce.
Ecco, sta per dirmelo, Cate, fai l’espressione figa, non stare lì come un pollo, ecco lo dice, lo dice..
“Caterina, hai un aspetto orribile!”
“Anche io..” rispondo.
No. Stop. Non ho sentito bene. E’ ovvio.
“Come?” mi chiede lui.
“Lascia stare quello che ho detto, stavo ancora dormendo!-gli rispondo io-Ma tu cosa mi hai detto? Perché non credo di averlo capito bene.” Gli dico.
“Ho detto che hai un brutto aspetto.. Sei tutta gonfia intorno all’occhio sinistro, e anche il colore non è granchè.” Ripete preoccupato.
E’ vero. Mi alzo, mi guardo allo specchio. E’ orribile. Gonfio.Liquido. O cielo, sono orrenda. Ora fuggirà a gambe levate!
“Cate, io devo andare”.
Ecco, appunto. Questa volta ha detto esattamente ciò che mi aspettavo.
Lo sapevo. Che sfiga.
“Ci risentiamo?” squittisco.
“Si si, chiamami quando ti va. Ciao Cate.”
Si alza, si veste e va.
Cielo, cielo, che SFIGA!

Mamma mi porta al pronto soccorso. Roba da matti, non ho affatto male, è solo brutto, davvero davvero brutto, ma con un po’ di ghiaccio si sarebbe sgonfiato. Alla fine mi ci lascio portare, tanto che ho di meglio da fare?

“Stefani, venga un po’ qui a vedere? Le sembra anche a lei quello che sembra a me?”
Il primo dottore. Che ansia! Cosa mai gli dovrà sembrare a quest’altro, se non un pessimo ematoma interno all’occhio? Detto comunemente occhio pesto?
Il medico che chiede un secondo parere all’infermiere, andiamo bene!
“Dottore-dice l’infermiere-non vorrei sembrarle scemo, ma a me mi pare caviale.”
“Cosa?” sbuffo io.
“Ehm, ecco, lei ha del caviale nell’occhio signorina! Pazzesco, lo so, ma è così!”
“Cielo, ma allora TOGLIETELO!” grido. Cazzo che schifo. Che sfiga e che schifo.
“Non è una cosa così semplice” mi dice il medico” Non è una come se le fosse entrato un semplice granello di polvere, o un piccolo insetto. Questo è un uovo, e bè.. a quanto pare ha.. diciamo.. attecchito.”
Mi sveglio con l’infermiere che mi schiaffeggia dolcemente sulle guance.
Sono palesemente svenuta, e, visto che non mi era mai capitato vorrei esordire con un classico “dove sono?”, ma rinuncio all’idea. Al pronto soccorso tra le braccia di questo nerboruto individuo non mi ci ritroverei molto a mio agio.
“Signorina, prima che perda nuovamente i sensi” si intromette il dottore “la voglio tranquillizzare dicendole che è estraibile, solo che avremo bisogno di anestetizzarla. Tutto qui! La faccio accomodare in camera, e tra circa tre ore potremo eliminare questo piccolo fastidio”


E adesso come le passo queste tre ore? Mamma è di sotto a comprare una rivista, e io sono qui col cerotto sopra l’occhio, sembro capitan uncino. No, lui gli occhi li aveva entrambi. Cazzo che sfiga!
E quindi che faccio? Lo chiamo. In fondo è colpa sua. Potrà ben sopportare di farmi un po’ di compagnia.
“Pronto, chi parla?”
Ma ha già cancellato il mio numero? Bastardo.
“Sono Caterina.. Ti volevo dire che sono all’ospedale, tra poco mi operano. E’ stato il caviale..”
“Ma se non l’hai nemmeno assaggiato!” sbuffa lui seccato.
“Non hai capito. E’ stato il caviale a ridurmi l’occhio in quel modo. Un cazzo di uovo di un cazzo di pesce si è scelto il mio occhio come suo fottutissimo utero personale, e questo, idiota, non sarebbe mai successo se mi avessi portata a mangiare una pizza!”
Ecco, sto meglio. Mi sono sfogata.
“Caterina! Questo è magnifico!”
O cielo, sento di nuovo le voci.
“Magnifico dici? Ma che stronzo!”
“Caterina, non capisci.. Ieri sera, il caviale che avremmo dovuto mangiare non era semplice caviale. Era Beluga! E’ il miglior caviale in commercio! Non puoi fartelo togliere!”
“Sei evidentemente impazzito” dico scandendo bene le sillabe, di modo che inizi a prendere familiarità con la lingua che evidentemente non comprende ancora bene.
“No no Cate, non sono impazzito! Il caviale beluga proviene dallo storione Ladano. E’ un pesce in via d’estinzione, e produce fino a centocinquante chili di uova nella sua vita! Sai quanti soldi sono?
Se tu lo tenessi, e potessimo una volta nato allevarlo.. Saremo felici per il resto dei nostri giorni.”
E’ qui che mi ha fottuta. Il resto dei NOSTRI giorni. Allora gli piaccio!
Vuole che lo tenga! E’ il nostro storioncino, e lui lo vuole!
E’ bellissimo, è la cosa più romantica del mondo!
Accetto e mi faccio venire a prendere all’ospedale.

E infine ci siamo. Siamo qui e siamo ora. Non è passato molto tempo, ma intanto io è come se non avessi più la faccia.
Ho il lato sinistro completamente gonfio e tumefatto. Non ci vedo più, da entrambi gli occhi.
E’ grosso lo storione ladano. Non me l’avevano detto.
Lui è da giorni ormai che non mi gira più intorno. Non abbiamo rifatto sesso, per rispetto al piccolo, diceva lui.
Ora intorno mi ronza solo il veterinario che lui ha assunto per assitermi al parto.
Ma io sono tranquilla. Quando mi sgonfierò, dopo l'attesa nascita, gli piacerò di nuovo! E sarà bellissimo, e tutto sarà perfetto! Io, lui, e il nostro cucciolo da un milione di dollari!
Quand'ecco che sento il veterinario parlare.
"Signorina? Mi spiace, temo che dovrò tagliare..."

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 17 Settembre 2007 da sarella_7
 

"e non scrivere prefiggendoti qualcosa. E' inutile. Se non lo sai, scrivi solo per cacciare fuori. non chiederti cosa sia.. lascia solo che le parole ingranino e comincino ad andare.."

la musa ha cantato, o l'ho fatta cantare io. non l'ho capito bene e del resto non mi importa.
avevo già voglia di scrivere. il canto ha sì portato che un lieve sfarfallio nella pancia, ma l'avrei fatto comunque. non altrettanto bene però.
non sono in una condizione mentale propriamente legale, nulla comunque che non mi sia concesso di fare tra le mura di casa mia.
una condizione mentale che ispira, come il canto, allo stesso modo del canto.
e quindi al canto mi aggiungo, che si formi un coro.
parlavo di rinunce, e io non potrei rinunciare a scrivere. (o forse mi butterei, ma solo per questo).
scrivere al posto di qualunque cosa, di qualunque, che tanto scrivere è la stessa cosa, se scrivi fai.
la testa gira, e mi piace, è la testa che mi dondola stasera, e io mi lascio dondolare. e anche se è per ridere che dico di essere deliziosa, in questo momento almeno io sono bellissima.
e lo sono, sul serio, lo sono perchè scrivo di esserlo, e tu, che leggi, se hai la rara e meravigliosa capacità di farti DAVVERO prendere da ciò che stai leggendo, tu allora lo vedrai, che sono bellissima. dalla mia mano ai tuoi, occhi (qualcuno l'ha già detto no?), sono io, che ti passo questa immagine, di me bella, anzi bellissima. guarda. io te la dono questa immagine, la porgo dentro ai tuoi occhi, la poso tra le ciglia, che si incastri bene, che si mischi col colore dei tuoi occhi, che si mischi dentro ai tuoi occhi. io. io la passo a te.
scrivere è potere, è ricevere, ma è dare.
è il potere del sesso, più che dell'amore, che capita, ingrato, e non sente ragioni su chi deve amare.
è il sesso che è appagato solo quando prende. ed ecco che potere diventa il dare.
scrivi, piano all'inizio, come carezze in punta di dita, sulla nuca, chè sia gradevole, ma non invadente.
scrivi piano per sedurre, ma senza ancora essere espliciti, chè è troppo presto.
scrivi e lasci credere a chi legge di avere la scelta di leggere o meno.
gli fai credere, quando inizia a leggere, che continuerà a leggerti solo perchè gli piace quello che sta leggendo.
non gli dici, a chi legge, che non sta affatto decidendo di leggere. che sta solo camminando in una via che tu prima avevi disegnato.
che ogni parola, ogni lettera che hai usato per scrivere, l'hai usata al solo scopo di farti leggere. al solo scopo di scopargli la testa.
non se ne accorgerà, e tu non glielo dirai, e comunque sarebbe troppo tardi, già avrebbe letto, e tu ottenuto ciò che volevi.
è questo che è, potere, esaltazione, sesso.
è sesso perchè è caldo, è come quando trattieni il fiato per non urlare.
e il respiro che accelera.
il petto, la testa, che si gonfia. è la pelle che si scalda, al punto che brucia. e si gonfia si gonfia, che è un dolore, ma così bello e bianco che è un dolore che fa godere.
è toccare ed è toccarsi scrivere, è scopare e masturbarsi, è sesso e basta, qualunque ne sia il modo o la forma.
è la voglia che non si ferma, qualcosa che non può essere mantenuto, e in un modo o nell'altro troverà da sfogarsi.
e il respiro si mozza.
e le mani, che scrivi o che godi le muovi. che scrivi per te, che scrivi per gli altri, che godi o fai godere, le mani.
e se stai rigido non può che aumentare, la voglia.
di scrivere o di godere, non importa.
l'unica sarebbe rilassarsi, lasciarsi prendere da altri pensieri.
ma non c'è più la testa in gioco, non ci sono più solo pensieri. è entrato il gioco il corpo, ed ora è lui che comanda, che vuole.
allora l'unica cosa che resta da fare è appagarlo, e lasci andare le mani. per scrivere, o per godere.
piano piano le fai fremere, gli ritagli lo spazio che necessitano per fare ciò che il corpo vuole.
vai più veloce, appena più veloce. non tanto per il corpo, solo per dimostrare alla testa che hai ancora il controllo tu. ti sbagli, è ovvio, è così tutte le volte, ma continui a provare. comunque ti sbagli e infatti è il corpo che riprende controllo.
respiri male, ma non hai mai respirato così bene.
ti muovi e ti dondoli, e cresce, e se prima bruciava ora arde, ed è un fuoco cattivo, ma devi lasciarti bruciare. e vorresti bruciare in eterno, non solo, vorresti che il fuoco aumentasse, di più, ancora, finchè non brucia troppo, ma non succederà, non brucerai mai troppo, e muovi le mani, le dita, tocchi, aiuti a bruciare, crei il fuoco, muovi le mani e non ti sembra, sono strumenti per bruciare, godere, e continui, chiudi gli occhi, non vedi, e scoprirai di poter sopravvivere al fuoco più alto, e allora ancora, di più, e vuoi bruciare, e bruci.
è sempre più forte, ed è lì che bruci, appena un istante prima di morire, allora senti il fuoco, lo senti dentro, e sei lì. con te. sei lì.
quando muori è la degna conclusione, sono uccelli che volano, che volano grazie a come hai usato le mani.
scrivere o godere. godere e scrivere.
ho scritto. non ho pensato. le parole? le ho lasciate andare.
ma brucio. e ora vado a bruciare.

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 13 Settembre 2007 da sarella_7
 

"Ma vado, divago. Eppure
resterei ore a parlare, chissà cosa ne uscirebbe fuori. Sarebbe interessante, ma
piuttosto pericoloso. Pericoloso è esporsi troppo, pericoloso è lasciarsi
andare, camminare in equilibrio sul confine tra follia e lucida razionalità.
Pericoloso è farsi vedere, farsi capire, farsi comprendere.

Sono esposto, sparami
pure.


Per questo vado a letto,
sperando che il sonno faccia maturare le parole che ribollono nel calderone."

eppure se non mi sbaglio ho detto giusto un'oretta fa che non volevo scrivere sul blog.

c'è anche da dire che poi non è che si possa rimandare in eterno, e poi di studiare son stanca, avrei bisogno di una piccola spiegazione, ma a quest'ora è comprensibile che non ce ne sia modo.

allora. non volevo scrivere.

davvero no. sapevo che sarebbe stata ora, sapevo che non potevo continuare a rimandare in eterno, ma non riuscivo, capisci? non ce la facevo proprio a scrivere di mio.

è anche normale se si pensa che i miei ultimi post erano pieni di cazzate, questo "mi sono ripresa, sono una donna nuova!" oh, bè, senza dubbio mi sono ripresa! giuro. finchè non vado a letto. allora lì mi sembra di non essermi ripresa poi del tutto.

e senza dubbio sono una donna nuova. infatti ho nuovi dubbi, nuove paure e nuovi problemi.

ma non me ne frega molto al momento, il punto è che non volevo scrivere, e invece eccomi qui.

è che stasera non ce la facevo più.

ho aspettato per vedere se mi passava, mi sono concentrata su altro, ma cresceva cresceva e cresceva. leggere il blog della musa mi ha fatto anche peggio.

mi sono detta "ora vado lì, leggo, mi passa, leggo e mi calmo." col cazzo.

si gonfia e mi riempie il petto, e quasi non respiro, che se fosse una cosa fisica lo chiamerei attacco di panico, ma il petto che si riempie, il respiro che manca, sono tutti in testa, e sono malata, questo ormai è evidente, amen alla fine.

max, cos'è che hai scritto mille anni fa? che può essere pericoloso scrivere per ore? e se io ora ci provo? vediamo se ho il coraggio di pubblicare poi? vediamo quanti sono gli idioti che poi se lo leggono tutto? sono le 02.31. adesso. scriverò fino alle 03.31.

senza nessuna interruzione, se non per bere, per accendermi una sigaretta. secondi, roba di poco conto. di pisciare non credo di aver bisogno, ma alla mia età non si può mai dire.

se perdo un minuto lo recupererò, prometto.

quindi comincio? parlo? parto? e mi farà bene? oh, questo no di certo. una cosa o due mi avrebbero fatto bene. invece di sfogarmi qui finisce che mi mutilerò, ma forse sarà comunque un catarsi.

è che mi perdo anche io nelle tangenti. e non riesco a non stare attenta, perchè ogni volta che scrivo non lo faccio mai per me. lo faccio per farmi leggere, perchè ogni volta spero che qualcuno dica "brava sara! complimenti! come scrivi bene!" è sano questo? ho o non ho bisogno di piacere a tutti? molto molto bella la sara punk, con il suo muso duro che dice che non ha bisogno di te.

invece ho bisogno di tutti. che poi va anche bene, alla fine.

voglio dire, chissenefrega, no? possibile che siano passati solo 7 minuti, e io non abbia più un cazzo da dire? possibile che ogni cosa che in realtà vorrei dire, io non possa dirla? non ho segreti, è questa la cosa divertente! non sto tramando nessuna strana tresca ai danni di nessuno, eppure non posso sputare fuori tutto il veleno che ho, per il semplice fatto che ne uscirei pazza.

scoppio scoppio, conta fino a tre e sentirai la botta.

uno.

due.

tre.

ancora niente, sono intera, e non sono troppo felice di esserlo.

io voglio scoppiare, voglio trovare il canale, il vettore per farlo. conto i minuti che mi separano dalla fine di questo stupido gioco che mi sono imposta per pura cattiveria e non ce la faccio più.

sono troppe le cose che voglio fare, troppe quelle che voglio fare.

stanca stanca, si, da impazzire. a conti fatti forse sono già matta. come ho detto sono stata sul blog di max. e mi sono riletta. mi sono ricordata del piacere che mi aveva dato essere citata, ma poi mi sono anche ricordata del mio post. parlavo di noia. possibile che sia questo che anche ora vuole scoppiare? ma se fosse la noia, non me ne accorgerei? non la riconoscerei?

è inquietudine, sicuramente. lo capisco da come muovo la gamba.

sto sclerando, davvero, VOGLIO un vettore sul quale ritrovare la via.

sono anche diventata ipersensibile. ieri un fumetto mi ha fatto venire la pelle d'oca.

imbarazzante, no? il fumetto della torre, e mi sembra che tutto vada meglio, almeno per quei dieci minuti che mi servono per finirlo. altri cinque e ho pure notato i dettagli. basta, finito, sto come prima. perchè sono così insoddisfatta? cos'è che preme e vuole uscire?

mi sembra di non conoscere più nessuno, mi fa ridere tutto e non mi diverte niente.

basta rinuncio. io mi fermo qui. mi arrendo alle 02.49.

deludente, molto. non ho detto nulla, e questo mi delude ancora di più. l'ennesima dimostrazione di quanto sono vuota. potrei in effetti riempire la pagina di "perchè?". ma non mi sentirei proprio come se avessi vinto. e non lo sarebbe stato insomma! voglio il pericolo che dice max, voglio essere così esposta che tu possa spararmi se vuoi. ma non mi viene. che c'è di sbagliato in me?

facciamo che mi accendo una sigaretta e provo a resistere ancora un po'?

è che a volte in me c'è tanto amore o odio che non posso star bene se non lo esprimo.

tanto.

amore e odio di mille tipi, affetto, antipatia, passione, disprezzo. che sia questo che spinge?

c'è tanta gente in sti giorni che vorrei dovrei contattare. chi per email, chi per telefono, qualcuno magari dal vivo. ma non lo faccio, perchè al momento è TROPPO.

è necessario per me sbollire. non credo che mi serva capire, in effetti non mi va di capire, mi piace quando non capisco, mi piace quando mi incasino. però devo sbollire, o continuerà a crescere.

facciamo una prova.

"non ti perdono! mi ha dato fastidio quello che hai fatto!"

"ti voglio bene, ti vorrei con me ogni momento, perchè mi sai far stare bene."

niente, non funziona affatto. non cala non scende, non preme di meno neanche un po'. dovrei far nomi e cognomi probabilmente, ma in fondo conta solo lasciar passare un po' di tempo, che questo bulirò di emozioni al cento per cento calerà. ci sarà un po' di chiarezza, e allora resteranno da dire solo le cose importanti da dire. niente giri di parole, niente spiegazioni a chi già sa tutto.

voglio dondolare.

voglio essere cullata dai pensieri, dalle parole, voglio essere calmata.

this little light of mine, i'm going to let it shine.

non canto altro da tre giorni.

solo che finché non mi ripiglio non farò brillare alcun ché temo.

basta, rinuncio. alla fine sono le 03.02. mezzora prima del traguardo.

e ora che invio magari un altro minuto o due li guadagno anche. ora è sfida però.

chi leggerà tutto?

e se ne esci pazzo?

ore 03.04



 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 12 Agosto 2007 da sarella_7
 

stasera ho visto un film. non importa che film era, era bello, punto.
si parlava d'amore, come in tutti i film, e sono state dette cose che mi hanno fatta pensare.
ci sono cose non dette. e con l'accumularsi di cose non dette, si smette di parlare.
torni a casa, una sera, e pensi "glielo racconto?". e magari si tratta di una sciocchezza, vuoi solo raccontare che i vicini hanno la macchina nuova, ecco.
ma poi ti fermi. "tanto è stanco, e non gli importa." così stai zitto.
e giorno dopo giorno la scena si ripete. con l'idea di dire qualcosa, tanto per parlare, e con il freno che ci si mette "tanto non gli interessa, tanto non è importante".
è così che si smette piano piano di parlare. ci si abitua al silenzio.
ma il silenzio logora.
c'è chi dice che il vero amore tace.
io dico che amo che mi venga detto di essere amata. il regno del silenzio è già abbastanza vasto oltre la tomba.

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 11 Agosto 2007 da sarella_7
 

stasera un amico mi ha fatto notare che sto scrivendo nel blog con una gran frequenza.. vero.
mi trovo bene qui. siete in tanti a passare, vero, e di questo vi ringrazio, ma, a sensazione qui sul mio blog sono sola. ed è una bella sensazione. sto bene sola di questi tempi.
non credo nella psicologia, non è una novità, ma credo nell'autoanalisi. e di me credo di aver cominciato a capire qualcosa. mi piaccio in fondo, e mi piaccio parecchio. col mio carattere del cazzo, con le mie assuridità e le mie contraddizioni. col mio sentirmi spesso superiore, ma essere a tutti gli effetti parecchio tonta. mi sto bene. mi calzo diciamo. nei miei panni non ci sto poi così stretta, ecco. certo, sono panni vecchi, un po' logori. e iniziano a puzzare. ma ho pensato che ancora per qualche tempo ci sto bene dentro.
probabilmente domani ricomincerò a schifarmi, ma per ora sto bene così. ho rivisto i miei amici e sono stata bene. si prospetta un buon week end, con poche ore di lavoro. ho fatto una proposta di matrimonio seria, e mi sono sentita rispondere no. va bene così.
come ho detto, ho domani per sclerare, stanotte sono in grazia, la prendo così com'è.
il programma al momento è questo. a settembre me ne vado a bologna, meta montagnola. i miei vecchi stracci da punk se ne sono finiti tutti nel bidone qualche anno fa, quando ho deciso di diventare grande. vediamo se tra le bancarelle trovo qualcosa che mi faccia sentire come un tempo.
vedremo vedremo. non ho fretta. no, stanotte proprio non ho fretta.
ah, a proposito di autoanalisi. mi son guardata bene dentro. su questa questione era ora che mi dessi una risposta.
credo ancora in dio, si. ma ormai sono convinta che esista il karma, o visto che stiamo nel paese di dante, chiamiamolo pure contrappasso.
che fretta posso avere stanotte, se davanti a me mi aspettano altre vite?
allora vado.
ci sono altri mondi oltre a questo.

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 10 Agosto 2007 da sarella_7
 

forse ci siamo. oggi ho mangiato le more, ed erano dolcissime, e chissenefrega se sono allergica, se ora mi pizzica la bocca e mi si gonfia la lingua (ma che bell'immagine..). chissenefrega perchè forse ci siamo. forse mi sto riprendendo davvero!
come prima cosa ho voluto cambiare grafica e titolo del blog. non ho più bisogno di gridare "mi senti?", non ho più bisogno di annunciare che mi sfogo.
io vengo qui per scrivere. per scrivere di me e di come vedo il mondo. di me per come sono.
come sono?
sono occhi bassi, sono..
sono la ragazzina del video di occhi bassi (che consiglio di "aprire" solo una volta terminata la canzone di sottofondo, per due buoni motivi: uno, eviterete un accavallarsi di suoni al quanto sgradevole, e due, dovrete restare sul mio blog per più tempo, almeno fino al termine della canzone!!!).
sono questo, niente più.
e allora basta. basta facciata dark, basta piangere su me stessa e sulle mie disgrazie, basta!
non nego di aver bisogno di "lavorarmi" ancora un po'. ho ancora bisogno dei miei tempi e dei miei spazi.
e forse questo tempo e questo spazio non lo voglio solo per tornare a essere me. lo voglio anche per diventare qualcosa di nuovo.
la mia vita è innegabilemente cambiata ma per quanto il motivo di questo cambiamento possa avermi fatta incazzare, ciò non significa che non possa portarmi del bene.
prevedo una strada lunga, forse un po' tortuosa, ma non necessariamente in salita.
prevedo anche di poter risultare completamente schizofrenica per un po'! fa nulla, chi mi ama mi segua! e chi non ama amare nadine?
voglio tornare come quando avevo sedici anni, ma con la consapevolezza di oggi. voglio vedere com'è. voglio sentire che effetto fa!
e se non mi dovesse piacere..
ci vuole meno di un minuto a cambiare titolo e grafica in un blog..


 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 09 Agosto 2007 da sarella_7
 

allora. ho circa due ore e trenta di autonomia al computer prima che si svegli il moroso per andare al lavoro. a quell'ora il pc deve essere spento. non vogliamo mica che il mio uomo si alzi e mi trovi davanti a questo schermo fottuto alle quattro del mattino, vero? come una nerd senza speranza..
in queste due ore e trenta non voglio scrivere solo qui. voglio anche fare una cosa che nessuno ormai si aspetta più. voglio ricomincire a scrivere sul mio forum. e quando dico mio forum, intendo mio. è stata mia l'idea, sono stata io ad aprirlo, sono stata io a rompere i maroni a chiunque purchè si iscrivesse, sono la web master. ovviamente non dimentico la pazienza di nico e anto, i miei due admin, ma io il foro lo sento MIO a tutti gli effetti.
questo mese e mezzo che è passato però è stato distruttivo.
per chi ancora non lo sapesse, lo dico, e amen. chissà che dirlo chiaro senza girarci intorno, una buona volta, non sia un po' come sputare fuori il veleno.
la persona a cui tenevo di più nella mia vita, l'unica persona per la quale avrei davvero fatto qualunque cosa, la persona che mi era più vicina, si è suicidata, buttandosi dal terrazzo.
mio nonno aveva il cancro ai polmoni, e non avrebbe comunque vissuto ancora a lungo, ma di certo non avrei voluto vederlo andarsene in questo modo vigliacco.
va bè.
sono stata male, direi che è comprensibile, ma da qualche giorno a questa parte, sembra che mi stia riprendendo, quindi, come ho detto, provo a sputare fuori il veleno, sperando che mi aiuti a velocizzare la cosa.
io voglio davvero tornare quella di un tempo. non che mi piacessi troppo, anzi, ma sicuramente ero mille volte meglio di come sono ora.
quindi credo che un passo importante per rimettermi in sesto sia ricominciare a fare ciò che facevo, che mi piaceva.
postare sul mio forum per esempio.
quello che soprattutto temo è che, visto che la mia assenza prolungata ha bloccato un po' le cose, se stanotte io mi sforzo, produco e posto, poi domani non trovo risposta. temo che nessuno dei miei bellissimi utenti andrà a controllare quelle pagine, non vedranno che sono tornata, e i miei post resteranno senza risposta.
ma non lo so. magari vale comunque la pena tentare.
allora tento.
via. parto.
vado e posto. e mi auguro da sola buona fortuna.

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 08 Agosto 2007 da sarella_7
 


ho voluto aggiungere una canzone al mio blog. è un po' una forma di violenza se vogliamo, non vi do l'opportunità di fermarla. non vi do nemmeno l'opportunità di ascoltarla una volta sola. è una canzone che parla di me, e volenti o nolenti ve la ascoltate. tutta, e più volte. se non vi sta bene potete sempre togliere l'audio dal pc.
(hey hey, che è sto tono?? non sarà mica che sto tornando quella di una volta??)
torniamo alla canzone..
si intitola "non mi manca niente", ed è una canzone, ovviamente, dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
il testo? nulla di più semplice e complicato. NON MI MANCA NIENTE, NON HO NIENTE.
un capolavoro. quacuno ha qualcosa da ribattere? può, ci mancherebbe, dopo che però sarà riuscito a creare qualcosa di così spettacolare, con solo due frasi brevi.
non c'è un motivo particolare che mi lega a questa canzone. è tutto e nulla.
è qualcosa, se vogliamo, di religioso. forse sarebbe meglio dire spirituale.
è come vorrei essere. se non avessi niente in effetti cosa potrebbe mancarmi?
qualcuno penserà "tutto". nulla di più sbagliato.
prova ad immaginare.
potrei buttarmi in un discorso lungo e incasinato, profondamente anarchico, su come si starebbe se nessuno avesse nulla di suo.
non ci sto nemmeno a perdere tempo. sarebbe un discorso comprensibile solo da me, da qualche nostalgico manifestante per la pace, e a qualche giovane punk di provincia.
(ma esistono ancora?? con i cani malati, la cresta e il giubbotto con le pezze? con l'anfibio a gennaio e la all star rossa ad agosto? con una a cerchiata tatuata con l'ago e la china in qualche particina del corpo nascosta agli occhi dei prof?)
quindi la cazziatona anarchico-sociale-sociologica la lascio per un altro giorno. e comunque direi che l'immagine del murales parla mille molte meglio di come potrei farlo io.
mi voglio fermare invece sulle parole sussurrate all'inizio della canzone.
"se rispettiamo le regole andrà tutto bene."
"ma tu te le ricordi le regole? speravo che almeno da morto avrei fatto a meno delle regole".
sono parole tratte dal primo numero di "cinque allegri ragazzi morti", il fumetto del grande davide toffolo. (la voce che sentite ora è la sua.)
lasciamo da parte il fumetto.
SPERAVO CHE ALMENO DA MORTO AVREI FATTO A MENO DELLE REGOLE.
a me viene da pensare al rock n' roll. quello semplice, schietto, quello di elvis. e al punk, di nuovo, quello di provincia, quello delle stazioni, quello della montagnola di bologna.
chi, a sedici anni non si è sentito morto? (chi come me ci si sente ancora oggi?)
sei diverso, non c'è nulla da fare. magari ci provi a essere come tutti, ma non lo sei. e forse arrivi anche alla mia età con qualcuno che ti dice "ti sei piegato al sistema". non è vero.
se a sedici anni sei stato punk lo sarai sempre. se ti sei fatto tatuare la a cerchiata, alle elezione puoi anche votare prodi, ma sempre anarchico resti.
e allora sei morto. nel senso bello del termine. non sei di certo vivo come gli altri. non ci puoi far nulla se a te di andare a ballare il venerdì sera non te ne può fregar di meno.
non ti va di certo di riempire il blog (o il diario) di teneri cuoricini glitterati.
se per il compleanno ti regalano un peluches ti viene l'orticaria. e magari ad agosto ti puoi pure mettere le infradito, ma nella testa ti senti come se indossassi le all star. rosse per la precisione.
sei morto perchè non hai nulla a che spartire col mondo dei vivi.
la vita è quella che ci presentano su italia1, giusto? la spiaggia, le tette e i culi, il bacardi breeze, il provino per amici, la storia d'amore che nemmeno dowson e joy.
la vita non è di certo sedersi sul marciapiede con la gente che ti guarda strano. non è mica girare coi capelli sporchi.
la vita sono i colpi di sole biondi nei capelli, mica le striscioline rosa. non è sempre carnevale, su!
la vita è fare la scuola, tutta, fino alla fine, e fare l'esame, di modo che arrivi qualche simil-muccino a fare un bel film su di te e la tua classe!
di certo non è vita ascoltare sempre le stesse canzoni di quando avevi sedici anni. non è certo mettersi a leggere orwell invece che novella2000.
e allora sei morto. per questa società sei morto.
a me sta benissimo. davvero. sono molto orgogliosa di essere morta.
e le regole?
oh già. le regole.
bè caro, quelle prima o poi ti accorgi che bisogna rispettarle.
ma nulla ti vieta di sperare che almeno da morto potrai fare a meno delle regole.

grazie di cuore a il pianista 80
che mi ha insegnato a mettere una canzone sul blog. non sai da quanto tempo non mi fermavo più a riflettere sulle parole di una canzone. grazie davvero!

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 07 Agosto 2007 da sarella_7
 


pensavo a quand'è stato che ho iniziato a invertire il giorno e la notte. a sedici anni, se non mi sbaglio. con un po' di ritardo rispetto a coloro che normalmente fanno questa "inversione", cioè i neonati. eh già, un bel po' di ritardo in effetti.
a sedici anni comunque era un fatto appena accennato. nell'estate dei diciotto è diventato qualcosa di irrecuperabile. è raro davvero che vada a dormire prima delle quattro del mattino, talvolta addirittura alle sei. nell'ultimo anno ho visto si e no tre mattine.
non che mi dispiaccia.
c'è chi dice che il mattino è il momento più bello della giornata, ma per me non è affatto così. troppa luce, troppa gente per strada, ma solo gente che non conosci, perchè puntualmente coloro dei quali prediligi la compagnia al mattino lavorano.
non c'è nulla in tv, non c'è nessuno da sentire al telefono, e mi bruciano gli occhi se voglio leggere qualcosa.
la notte invece è qualcosa di diverso. è come un vestito che trovi per caso, che provi, e che scopri con piacere che ti calza come se te l'avessero cucito addosso.
il tempo scorre in maniera diversa, non è nè più lento nè più veloce, ma è dilatato.
o è dilatata la testa, non so, so solo che la notte i pensieri sono più lucidi.
non scrivo mai di giorno, di giorno non mi confido, di giorno non creo.
l'unico rimpianto è di non riuscire a leggere e scrivere al buio!
mi chiedo se sia possibile soffrire di insonnia volontaria.
in questo momento ho davvero sonno, sono uscita da un'oretta dal lavoro, e so che se mi mettessi a letto nel giro di pochi minuti dormirei.
ma non voglio. non mi importa se poi domani, come tutti i santi giorni sarò distrutta, so solo che se vado a letto ora mi sentirò come se avessi sprecato qualche ora potenzialmente bella.
non che abbia qualcosa da fare. attacco le cuffie, mi ascolto i nightwish e penso.
sono giorni (notti) che vorrei scrivere del karma. forse analizzare la cosa mi farebbe stare meglio, forse no, ma penso che valga la pena provare.
solo che non so da dove cominciare.
va bè, non c'è fretta, arriverà il momento immagino.
buona notte, buona vita.

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 06 Agosto 2007 da sarella_7
 

avevo voglia di scrivere nel mio blog. e avevo anche voglia di aggiungere un'immagine alle mie parole. non avevo ben chiaro l'argomento del quale avrei scritto, ma ho cercato su internet alcune immagini di fantasmi.
ora ho un argomento ce l'ho.
il mio cuore che va a mille.
mi sono spaventata moltissimo, peggio che una bimba piccola, e se erano due notti che non facevo brutti sogni, bè, questa notte me li sono quasi assicurati.
perchè poi dovrei avere paura degli spiriti è tutta da capire. che potrebbero mai farmi, no? non metto in dubbio nemmeno per un istante che esistano, anche se c'è da specificare che io credo a tutto.
credo ai vampiri, alle fate, agli angeli, a dio, ai chackra, credo che kurt cobaine sia stato ucciso, e credo che elvis sia ancora vivo, credo che un giorno avremo un "governo" anarchico, che una mattina mi sveglierò e come per miracolo sarò magra e bionda naturale.
credo anche a babbo natale, sul serio, anche se suppongo che abbia di meglio da fare che grattarsi il culo tutto l'anno per poi farsi un mazzo tanto per le feste.
credo che avalon sia esistita, e che da qualche parte, quando una nuova sacerdotessa scosterà la nebbia, si riaprirà.
credo che tutti gli dei siano un unico dio, e tutte le dee siano un'unica dea.
credo ai fantasmi, ovvio, credo che comunque in qualche modo ci sia un riposo, ma che non tutti abbiano voglia di riposare.
credo nella telepatia, nell'anima gemella, nei viaggi nel tempo e nella preveggenza.
credo che il finale di lost mi lascerà profonfamente delusa, e credo che presto riuscirò nuovamente a rompere il pc.
credo che i miei gatti vivranno per sempre, e che io morirò molto giovane.
molto giovane e molto bella, chiaro.
credo che quando tutti in casa dormono, mobili, posate, tende e libri facciano festa.
credo che quando sogni che ti cade un dente poi ti muore qualcuno.
credo DAVVERO a qualunque cosa, quindi in effetti non c'è da stupirsi se qualche immagine mi ha messo paura.
nessuno che stanotte resta sveglio a farmi compagnia?

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 02 Agosto 2007 da sarella_7
 

ok ci provo. ora lo spiego cos'è che mi passa per la testa. anche se in effetti dubito di risucire a spiegarlo sul serio. più che altro per cercare di tranquillizzare chi mi vuole inspiegabilmente bene e si domanda perchè io sia sparita.
diciamo che mi sento stanca. si, soprattutto credo che il problema sia questo. sono terribilmente, irrimediabilmente stanca. lavoro troppo. e dormo male. vado a letto tardissimo, ed è una scelta, perchè le mie notti sono diventate piene di brutti sogni. non incubi, brutti sogni. e c'è una bella differenza. magari facessi un incubo! un sano incubo dove magari sono circondata da zombi! sai che risate al risveglio!
no, proprio sogni brutti, angoscianti, di quelli che ti restano dentro un po' tutta la giornata. ai quali ripensi all'improvviso.
e sono anche piena di brutti pensieri. credo che quello che è successo sia troppo grosso perchè io possa mandarlo giù. giù in effetti era andato, ma continua a risalire, non c'è nulla da fare. magari me ne sto lì tranquilla sul divano, a leggermi il mio libro, e poi all'improvviso mi viene in mente. e BUM.
ovviamente poi il mns non lo apro. ovviamente poi sul mio foro non scrivo. ovviamente poi non invito nessuno a casa.
con che umore?
non credo di essere davvero depressa. mangio, come al solito pure troppo. mi lavo. vado al lavoro, ad una buona battuta rido di gusto.
ergo, non sono depressa.
ma se sto in piedi sulle mie gambe, cammino, comunico (poco in effetti), conduco un esistenza isolata ma normale.. si può comunque definire il mio "stato di shock"?
è così che mi sento. sono un po' shockata credo.
dico a tutti che mi devo riprendere, ma poi? io davvero non ne vedo la fine.
perchè ormai quel che è stato è stato, e non si può rimediare.
la vita va avanti, chi dice di no..
solo che la vita cambia. possibile che la mia sia cambiata così? dalla notte al giorno?
io VOLEVO cambiare. solo che non volevo cambiare così. si dice che bisogna stare attenti a ciò che si desidera. nulla di più vero.
bene, a questo punto mi sono resa conto che se questo l'ho scritto per rassicurare qualcuno, forse l'ho mandato più in ansia di prima. sorry sorry...
faccio una cosa che sul mio blog non faccio mai. e che non farò mai più credo.
MAX, ILENIA, ENRICO. vi voglio bene. di cuore.
ora già che ci sono saluto anche a casa, e a tutti quelli che mi conoscono.
ah ah ah.
mi sa che nadine non torna per un po'. o forse si. chissà. magari dipende da cosa sognerò questa notte...

 
 
 

Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 31 Luglio 2007 da sarella_7
 
Tag: musica

Nobody can
tell ya


There's only one song worth singin'.


They may try and sell ya,


'cause it hangs them up


to see somone like you.


But you've gotta make your own kind of music


sing your own special song,


make your own kind of music even if nobody


else sing along.


You're gonna be knowing


the loneliest kind of lonely.


It may be rough goin',


just to do your thing's


the hardest thing to do.


But you've gotta make your own kind of music


sing your own special song,


make your own kind of music even if nobody


else sings along.


So if you cannot take my hand,


and if you must be goin',


I will understand.


You gotta make your own kind of music


sing your own special song,


make your own kind of music even if nobody


else sings along.



 

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 12 Luglio 2007 da sarella_7
 

ho una voglia pazzesca di farmi dei tatuaggi. per l'esattezza tre, come se già i miei cinque non bastassero. però così arriverei a otto, e i tatuaggi, si dice, devono essere dispari. mi toccherà ideare il quarto.
al momento amo le mie idee.
teschio pirata, con sotto due scimitarre incrociate, sotto il braccio sinistro.
pentagramma con le note di bella ciao, a mò di braccialetto, intorno al braccio, sotto il gomito destro.
allah akbar, dio è grande, scritto in arabo sul lobo dell'orecchio.
il quarto? non so, avrei bisogno di ispirazione. diciamo che più che altro avrei bisogno di soldi. se no i tatuaggi me li posso disegnare al massimo addosso con la penna bic.
non so bene perchè tutte ste idee, e tutte insieme.
sarà l'antidepressivo. ragazzi, questo giro di psicofarmaci funziona, che ci crediate o meno. si fotta la psicologia, datemi un alleluya per la psichiatria piuttosto!
stasera quasi ci schiantiamo in macchina, e a me è uscito dalla bocca un laconico "mamma mamma". io.. "mamma mamma".. e le mie crisi di nervi dove si sono andate a cacciare? perse nella formattazzione del pc? possibile...
la cosa altamente ironica della situazione è che non sto affatto bene. sono giù. sono incazzata. diciamo piuttosto che sono nera e inizio a credere sempre di più che qualcuno mi odi così tanto da mandarmele.
cistite. lutto. spese. attacchi di panico. coliche renali. infezione. spese.
nel giro di tre settimane siori e siore.
se cortesemente chi mi odia me lo lascia scritto, magari ci chiariamo, gli offro un caffè e poi mi lascia in pace.
anche perchè messa così perdo parecchia poesia, non trovate?
se non deliro non sono poi così interessante. e questo è semplicemente MALE!
perchè essendo io la più bella, la più intelligente, la più affascinate, la più colta, la più saggia, la più ironica, la più cattiva, la più commovente..
se mi smonto perchè semplicemente non ne posso più, che mi resta?
cosa mi metto a scrivere? che mi voglio fare dei tatuaggi???
oooooh! ma com'è interessante! e tra poco che farò? inizierò magari a usare il blog per scrivere che mi sono comprata dei bei sandalini e, cielo, era tempo di saldi, li ho davvero pagati una sciocchezza, hi hi hi...
per piacere no. abbattetemi piuttosto.
o mi ripiglio, o mollo il blog. mi viene la tristezza a essere eppi.

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 03 Luglio 2007 da sarella_7
 

allora, rimettiamoci a scrivere, se no non lo faccio più.
è un intervento cattivo, sarà sgradito a parecchi, ma sapete una cosa? non me ne frega un cazzo. si.
per stasera me la voglio prendere ancora con calma. per me, e solo per me.
da domani torno, si.
ma non torna più sarella bella brava paziente sorridente e buona. perchè in sti giorni sarella ha pensato. sarella ha pensato che si è davvero rotta il cazzo.
domani, mercoledì 4 luglio 2007, finisce il periodo di reclusione che mi sono autoimposta, al quale ho permesso di accedere solo a pochi eletti
(musa, torni presto ad abbracciarmi?).
torna sarella. ma solo di nome. di fatto torna
nadine. stronza. perchè ne ho le palle piene. da domani non mi lamento di chi mi stressa. da domani lo scanno. da domani comando io, e a chi non sta bene, il mondo è pieno di gente, voltasse l'angolo e se ne scegliesse un'altra. io NON NE HO VOGLIA. da domani è accettato alla mia corte solo chi mi fa ridere di gusto. solo chi mi tiene testa come piace a me. solo chi mi ispira quando parla, fosse fiducia, pensieri o parole. solo chi non mi rompe i coglioni.
da domani chi mi stressa, chi mi assilla, chi mi dice cose che non mi piacciono, tremi. è in agguato il ban dalla mia vita. perchè io NON NE HO VOGLIA. ho finito di star zitta e pensare che poi andrà meglio. o mi piaci subito o niente. nada, nisba, zero. sei fuori. vuoi uscire con me? ti voglio dinamico e attivo. vuoi parlarmi al telefono? bene, fammi ridere e non mi cagare il cazzo. mi mandi messaggi? sii chiaro e specifica, non ho tempo di ragionare per capire cosa intendi. vuoi chattare? fallo se hai qualcosa da dirmi.
da domani nadine non perde tempo. perchè di tempo non ne ha. è finita la vita col pc, al pc ci sto, ma solo se ho uno scopo. è finita la vita col cellulare in mano. da domani notte il mio cellulare UDITE UDITE sarà SPENTO, se avete bisogno lo trovate acceso quando sono sveglia, come succede alle persone normali. e se non ti rispondo non mi stressare, se e quando avrò tempo/voglia, ti richiamerò io.
credo che andrò a letto un po' prima, e mi sveglierò un po' dopo. mi piace dormire, ergo, se a te piace parlare con me, fallo finchè mi vedi, perchè non mi trovi disponibile fino alle cinque del mattino. vuoi venirmi a trovare? bene, bello. ma prima ci sono io. se ho da fare, poche pugnette.
che c'è? ora ti sto sul cazzo? oh, mi dispiace, sai?
cazzata. non me ne frega nulla.
perchè ce n'è un vallo di persone che non mi stressano, c'è n'è davvero un sacco. e sai quanto sto bene io con ste persone?
se tu non sei in grado di non farmi sclerare.. peggio per te.
da domani si fa selezione, perciò, se mi vuoi, stacci attento.
io NON NE HO VOGLIA di sclerare, non ho voglia di pugnette. da domani sto solo con chi mi da qualcosa.
perchè amo di più me stessa che te. sempre più me stessa che te. sempre.
e lo so che sono stronza.
ma domandatevi perchè io dovrei mettermi a passare del nervoso per qualcuno. ne va del mio fegato. e io al mio fegato ci tengo. se lo devo seccare, voglio farlo col rum, non certo per una persona.
tanto chi mi piace davvero lo sa. e chi mi piace davvero è già come io voglio che sia.
quindi è tranquillo, no?
e comunque chissenefrega.
da domani arriva nadine.
nadine, nadine, quanto amo amare nadine.

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 30 Giugno 2007 da sarella_7
 



partiamo dal presuposto che secondo me tu questa me la potevi proprio evitare. a me e anche agli altri, ma ora penso a me se non ti spiace. visto che non ci hai pensato tu ci penso un po' io, ok? si può?
non ne hai fatta una giusta, sai? potevi non farlo, per prima cosa. potevi comunque farlo in maniera più civile, potevi farlo esattamente così, ma meno trasandato. potevi evitarmi di immaginare che tu abbia, lì per lì, avuto freddo. che tu possa anche solo aver pensato "ma che cazzo ho fatto?". si, potevi proprio evitarmelo.
che hai provato? voglia dio che tu sia svenuto, almeno svenuto, e che non abbia sentito il vuoto sotto. io lì da piccina ci giocavo, te lo ricordi? con la ma che mi guardava da su. e io come potrò guardare i miei di bambini giocare là sotto? ma ti rendi conto di che mi hai fatto? sono incazzata nera. e mi sento pure un po' in colpa, ok, ma per me è normale, questo mi passa. ma non mi va giù che me l'hai fatta così, dietro le spalle. mi hai presa per il culo, lo sai? e non ci sei mica sta volta per dirmi "sara, smettila con sta storia, ho mal di testa". eh no. ora continuo quanto mi pare e piace, non ti sta bene? smetti di ascoltare se puoi, io non lo so se puoi, e spero che almeno tu debba sentire tutto ciò che dico e che penso. almeno questo, una piccola vendetta. "ha voluto così" spero che ci si renda conto che non vuol dire un benemerito cazzo. ha voluto così? e allora? chissenefrega! ce ne sono di cose che io voglio, che tutti vogliono, che non si possono avere. sai io quattro anni fa quante volte l'ho voluto? sai che tutte le volte mi sono trattenuta per te? solo per te? perchè eravamo soli, ma eravamo soli in due, in lotta tra noi stessi, ma insieme contro tutti. mi hai sempre difesa, e io con te, anche quando avevamo torto marcio, e lo sai. e ora mi hai fatto questo? e son rimasta sola. chi mi difende ora? con chi litigo? chi mi chiama la sera? ancora va bene, ma quando tra una settimana il telefono non sarà ancora squillato io che farò? ti chiamo io sperando che rispondi? ti chiamo e ti dico "ti sei scordato di me anche stasera?!".
che carognata che m'hai fatto.
le so io quante sono le notti che ho passato insonni, a disperarmi per la tua anima, a domandare a me stessa, senza il coraggio di chiederlo a te, se sulle colline qualche crucco l'avevi fatto fuori. inferno, pensavo. e dicevo a dio, non a lui, piuttosto a me, ma non a lui. e ora? glielo chiedi tu a dio se quel che hai fatto lo perdona? io non lo so. c'è chi dice si, c'è chi dice no. che vuoi che ti dica io. speriamo di si. ovvio che lo spero. ma credimi che non mi basta lo stesso, che ora più che triste sono arrabbiata. parecchio arrabbiata. mi avevi detto che non lo facevi. me l'avevi promesso? non mi pare. ma che c'entra poi? me l'avevi detto, ci avevo creduto. poco, ma ci avevo creduto. da dove sei spero che tu possa vedere che mi hai fatto del male, e spero che vedrai anche quando mi passerà, perchè io ti amo più di tutto, ti amo per i giorni passati in cui non t'ho amato (te li ricordi?) e ti amo per i giorni futuri nei quali non ti potrò amare.
cazzo, spero che tu possa vedere e basta.
ciao ciao ciao.

per favore, non commentatelo questo. è solo per me e per lui. che poi alla fine è una cazzata, perchè è solo per me e basta.
niente sms, niente chiamate, niente mail. non mi servono a star meglio, servono voi a star meglio, e allora andatevi a bere una birra ma lasciate in pace me. quando mi passerà ricomparirò. perchè IO non me ne vado senza salutare.

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 27 Giugno 2007 da sarella_7
 
Tag: sarella

E ADESSO VEDIAMO CHI E'
CHE MI CONOSCE UN PO'...

ti va di fare questo test??

quanto mi conosci?
 
 

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 26 Giugno 2007 da sarella_7
 

su su, facciamo di nuovo quel giochino divertente, quello dove io scrivo cose a caso e voi le leggete perchè tanto un c'è un cazzo di meglio da fare. mica giudico, non sia mai. io per prima se sto qui a scrivere, è perchè un c'ho un cazzo di meglio da fare.
bugia. potrei andare a letto. se non erro domattina si ricomincia a lavorare. potrei andare sul divano, ventilatore puntato in faccia (sperando in una broncopolmonite che mi consentirebbe di rimandare di qualche giorno l'infausto rientro al lavoro), e leggere ancora un po' di quel libro così carino. potrei andare sul mio forum, partecipare, moderare, o anche solo leggere..
ma non mi va. non mi va di far nulla. sono seccata, scocciata, annoiata, incazzata. diciamolo un po' come cazzo ci pare. mi sono spenta di nuovo. solo che sta volta - udite udite - non ne avevo davvero voglia.
spenta. zi zi. a quante persone ho già spiegato che vuol dire?
sono spenta quando non provo niente. quando non me ne frega di niente.
è molto molto impegnativo essere spenti. ti tocca sparare balle una dietro l'altra, perchè mica si può dire a chiunque "oggi non mi frega un cazzo di come stai".
oh, bè, grazie a dio a qualcuno in effetti lo si può dire, ma non a tutti, no no.
allora provi a dire "guarda, oggi sto spenta, non sento nulla. ma non ti preoccupare, in testa ce l'ho ben chiaro che ti voglio bene! è il pancino (il cuore?) che non prova nulla"
cazzata. io se sto spenta non ti voglio bene per nulla. solo che, di nuovo, mica ti posso dire "ieri ti volevo bene, oggi no, se il karma vuole domani te ne vorrò di nuovo!".
credo che gli psicologi lo chiamino "disturbo bipolare". sbalzi d'uomore, momenti alternati di esaltazione totale (voi non li vedete perchè se sto felice che ci vengo a fare sul blog??), e momenti di cupa voglia di distruggere il mondo e sè stessi.
solitamente queste fasi hanno una cadenza ciclica..
io vado a caso.. posso essere borderline lo stesso? posso? posso?
è così chic essere borderline, no? ah ah ah.
sono stanca.
sono davvero stanca di sentirmi non capita, quando so benissimo di esserlo. sono stanca di sentirmi non amata, quando so benissimo di esserlo.
sono stanca di chi mi fa incazzare, sono stanca di chi è arrogante, sono stanca di chi mi ignora, sono stanca di chi mi fa aspettare, sono stanca di chi mi prende per il culo, sono stanca di chi mi sta troppo appiccicato.
vediamo se qualcuno di voi si riconosce. ah ah ah.
di chi non sono stanca?
di chi mi ascolta con partecipazione, di chi ha voglia di aprirsi e raccontarmi chi è.
non sono stanca di litigare con chi è capace, non sono stanca di chi mi dice che sono bella.
non ci voglio andare a lavorare domani. ma penso di non avere molte alternative, giusto?

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 14 Giugno 2007 da sarella_7
 

NO! AL "BOY LOVE DAY"

Si appellano
alla libertà di pensiero e di espressione, invocano la Dichiarazionie
universale dei diritti dell'uomo e chiamano "coraggiosi" coloro che
escono allo scoperto. Cercano visibilità i pedofli e pedopornografi
("parlatene anche male, purché se ne parli"), fanno proseliti
attraverso Internet e istituiscono la loro "giornata dell'orgoglio", il
23 giugno prossimo. Il "Boy love day", l'inquietante ricorrenza giunta
ormai all'ottavo anno, chiama a raccolta attraverso Internet tutti i
cultori "dell'amore per i bambini" affinché manifestino "la loro rabbia
verso leggi restrittive" che considerano "ingiuste e discriminatorie" e
la "solidarietà" verso coloro che per reati di pedofilia e
pedopornografia sono finiti in carcere. Un simbolo (una candela
azzurra) e un sito (www.ibld.net) per celebrare una "diversità" che
trova giustificazione di sé nei molti link, segnalati all'interno del
sito, che rimandano a foto di ragazzini ritratti mezzo nudi e in pose
provocanti. E che, grazie alla mancanza di leggi in materia, trova
nella propaganda via web un'arma pericolosissima.

Ma è proprio
da qui, dalla Rete, che parte il tam tam delle contro-iniziative per
mettere la parola fine su un fenomeno "vergognoso". Blog, portali e siti di associazioni puntano il dito contro l'iniziativa del "Boy love day",
perché è dando innanzitutto voce alle piccole vittime del più terribile
dei crimini che si contrasta un fenomeno in constante crescita. Così
l'Associazione per la Mobilitazione sociale ha organizzato per lo
stesso 23 giugno una grande manifestazione a Palermo, mentre la Meter
dà appuntamento dal 25 aprile fino alla prima domenica di maggio per la
"Giornata della Memoria dei bambini vittime della violenza, dello
sfruttamento e dell'indifferenza", a cui hanno aderito anche diverse
istituzioni dello Stato. E non manca chi, come la società editoriale
Epolis, lancia una raccolta di firme perché finalmente le isitituzioni
internazionali (Unione europea e Unicef), ponendo mano alla
legislazione, decapitino il proselitismo via web.


http://blog.libero.it/ueros/



 
 
 

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