saturno contro me
le coincidenze sono le cicatrici del destino
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Post n°193 pubblicato il 23 Luglio 2009 da saturno.contro.me
tante volte mi capita di fermarmi a pensare a quanto la stessa cosa vista con occhi diversi prenda forme differenti... un libro piccolissimo e splendido...una poesia...una poesia che si chiama Neve....quindi non puo' che essere per te df... La neve possiede cinque caratteristiche principali: E' bianca. Congela la natura e la protegge. Si trasforma continuamente. E' sdrucciolevole. Si muta in acqua. Quando ne parlo’ al padre, questi trovo’ solo aspetti negativi, come se la strana passione del figlio per la neve rendessero l’inverno ancora più ostile. " E’ bianca; pertanto è invisibile e non merita di essere. Congela la natura e la protegge; la superba, chi si crede di essere per pretendere di rendere statua il mondo? Si trasforma continuamente; pertanto è infida. È sdrucciolevole; chi mai può provare piacere a cadere sulla neve? Si muta in acqua; lo fa per meglio inondarci durante il disgelo." ...Yuko, invece, nella sua compagna vedeva cinque caratteristiche diverse, che appagavano il suo talento artistico. "E' bianca. Dunque è una poesia. Una poesia di una grande purezza. Congela la natura e la protegge. Dunque è una vernice. La più delicata vernice dell'inverno. Si trasforma continuamente. Dunque è una calligrafia. Ci sono diecimila modi per scrivere la parola neve. E' sdrucciolevole. Dunque è una danza. Sulla neve ogni uomo può credersi funambolo. Si muta in acqua. Dunque è una musica. In primavera trasforma fiumi e torrenti in sinfonie di note bianche" MF -sc- |
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saturno contro me
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Bisognerebbe non conoscerlo mai, l'amore.
Continuare a sperarci, ma che non venisse mai.
Carlo Cassola
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