saturno contro me
le coincidenze sono le cicatrici del destino
« nostalgia .. | uomini » |
Ho pensato tante volte se chiudere questo blog e aprirne uno nuovo sarebbe stata una buona idea
Perche’ questa è una pagina nuova della mia vita
Mai vissuta, voluta, faticata, conquistata
Leggi libri…guardi film
Vedi le storie di persone che si lasciano dopo anni passati assieme…
Gente che si ama…che fa un cammino assieme poi…finisce…
Leggi…guardi…sorridi e dentro di te l’unico pensiero è che a te non succederà
Perché la tua storia non è come quelle
La tua è salda, ha delle basi forti, è stata costruita un pezzettino alla volta
Si certo, si cade…ci sono periodi brutti…ma tutte le coppie li hanno
Poi, strada facendo ti accorgi che non è così
Cadi, ogni giorno più giù, le lacrime scorrono, il carattere devia e diventa sempre più aggressivo
E finalmente un giorno decidi di cadere ancora più giù
Per trovare la forza, la forza di fare quello che da tempo dovevi
È una cosa veloce, succede tutto in fretta, non avresti mai immaginato che fosse così rapido
Accartocci tutto, chiudi la mano e distruggi …
A questo punto è lo zero, la tabula rasa
Non hai più una casa, un fidanzato, le tue abitudini, la tua normalità
È tutto da rifare, una parte di te è da rifare
Ma una è da riprendere…perché in tanti anni c’era ed è rimasta lì e per fortuna l’hai sei conservata
In un angolino…la tua te rimane li’…
E ora la puoi riprendere, tirare fuori…
È quella parte che mi ha convinta che il blog non sarà nuovo, ma resterà lo stesso
Perché di quella me, fai parte tu df
E io ho cancellato tante cose, ma tu sei una parte di me che è stretta al mio cuore
E da quasi due mesi è tutto nuovo…e tu sei vicina a me…
E questo blog è NOI…
Ti voglio bene, tantissimo
E come ti dico sempre
Se tu non esistessi ti dovrei inventare
sc
bolg di:
divinae follie
saturno contro me
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
Bisognerebbe non conoscerlo mai, l'amore.
Continuare a sperarci, ma che non venisse mai.
Carlo Cassola
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