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Mps, Gdf non esclude banca vittima in operazione Antonveneta
SIENA (Reuters) - La Guardia di Finanza - incaricata delle indagini su Banca Monte Paschi di Siena nell'ambito di un'inchiesta per manipolazione del mercato e ostacolo alle autorit di vigilanza sull'acquisizione di Antonveneta - sospetta che la banca possa aver avuto solo ripercussioni negative dall'operazione e non esclude che Mps possa essere una vittima nell'intera vicenda.
"Abbiamo il sospetto, e solo quello, che la banca abbia avuto solo ripercussioni negative dall'operazione Antonveneta", ha detto ai giornalisti Giampaolo Mazza, comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Siena.
"Fino a che punto sono solo procedure anomale o elementi di altra natura che non prevedono reato non possiamo ancora saperlo".
Il comandante ha aggiunto che le perquisizioni - che ieri hanno riguardato le sedi legali di Mps, della Fondazione, abitazioni di loro dirigenti, sedi del Comune e della Provincia di Siena oltre a sedi di altre banche in diverse citt - si "sono gi chiuse, ci sono solo dettagli che vanno definiti ma la raccolta della documentazione è conclusa".
Mazza ha spiegato che adesso i documenti saranno analizzati "da personale con preparazione specifica del nucleo tributario di Roma e per aiutare a vedere le vicende sul profilo penale".
"Mps potrebbe perfino essere vittima della vicenda, è una cosa che non si può escludere. Non tutto quello che si fa è contro la banca o chi ha operato", ha sottolineato. "Potrebbero essere regolari tutte le procedure adottate".
Mazza ha precisato inoltre che "tutto riguarda solo Antonveneta e gli atti relativi: anche l'aumento di capitale viene studiato solo se e in quanto ricollegabile a quella vicenda".
E' di ieri la notizia che la procura di Siena sta indagando per manipolazione del mercato e ostacolo alle funzioni delle autorit di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie all'acquisizioni di Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione.
Secondo una fonte, la contestazione del reato riguarderebbe comunicazioni non veritiere fatte nel 2008 alla Banca d'Italia sulle caratteristiche dell'emissione Fresh da un miliardo.
La banca ha assicurato piena collaborazione con la giustizia e si è detta fiduciosa nell'operato dei magistrati. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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