Albe e tramonti

La mia camera oggi

Questi ultimi anni sono stati belli ed impegnativi, ho visto un visino affacciarsi nelle nostre vite, e crescere fino a diventare un bambino dolcissimo.

Vorrei dirti grazie, piccolo mio, per quanto mi hai dato ed hai fatto per me nei giorni tutti uguali di quando ero a casa con te neonato, a volte belli, a volte pesanti, perche' io, preparata a tutto, ero impreparata a te.

Vorrei dirti, e forse un giorno mi leggerai, che devo chiederti scusa per tutte le volte che non ho capito quel che volevi da me, perche' il linguaggio dei piccolissimi e' per le neomamme, a tratti, indecifrabile e ci vuole istinto, e forse a me quell'istinto qualche volta mancava, o mi pesava troppo l'altrui giudizio per seguire il buon senso.

Ieri abbiamo definitivamente smontato il tuo lettino dalla nostra camera. Tu da tempo ormai non lo usavi piu'. Ci hai semplicemente comunicato tanti mesi fa che volevi dormire in camera tua, nel letto grande, nel tuo letto vero. Noi l'abbiamo lasciato un po', non si sa mai, ci siamo detti, ma tu invece sapevi che non saresti tornato indietro, sapevi che quello era il momento giusto per te.

D'improssivo quello spazio ristretto e' diventato arioso, normale, e ho sentito, salendo e non vedendo piu' il tuo piccolo letto vicino a me, un vuoto immenso. Quante volte ti ho guardo dormire, affascinata da tanta perfezione, curiosa dei tuoi sogni, e ho sfiorato la tua fronte serena di baci.

In poche righe vorrei dire alle malelingue che hanno insistito dicendo che io dovevo toglierti il seno e metterti a dormire altrove perche' da solo non l'avresti fatto mai, che mi hai dato la lezione piu' grande degli ultimi miei quarant'anni: anche se nessuno riesce del tutto ad ammetterlo, i bambini sono di fatto persone e come tali hanno bisogni, idee, tempi loro, e a loro va il nostro sommo rispetto, perche' nel cuore hanno l'enorme saggezza di chi non ha preconcetti di sorta.

Ti abbraccio angelo mio, e ti ringrazio per tutte le volte che la notte hai allungato una mano per accarrezzare il mio viso, e per tutte le volte che aprendo gli occhi ho visto te fissarmi a due centimetri dal mio naso e sorridere. Adesso sei tu a dover prendere me per mano e portarmi a scoprire il profumo mite dei fiori, o a guardare le stelle nella tua dolce certezza che oltre c'e' di piu', o ancora, a tuffarmi nel mare perche' stare a galla vuol dire fidarsi dell'ignoto ed avere la forza di crescere ancora un po'.

Ti mando un bacio grande, il piu' grande che ho.

INSODDISFAZIONE

Parte da lontano il tormento interiore, l'eterna insoddisfazione che fa si' che le nostre giornate siano perfette ma solo un po', belle ma fino ad un certo punto, e che tutta la nostra vita sia, magari si' anche felice, ma non completamente.

Alcune volte vorrei essere del tutto appagata, pienamente felice senza avere piu' il dubbio, l'incertezza, o il desiderio di altro. Una parte di me pero' ha avuto un collasso, e un'idea si e' fatta avanti.

Oltre i grandi e veri problemi, va detto in realta' anche per quelli, ma nella normalita' di ogni giorno l'insoddisfazione forse non e' un limite, ma un grande inaspettato trampolino. Mi spiego meglio.

Se un Leonardo qualsiasi fosse stato del tutto soddisfatto della sua vita e del suo tempo, non avrebbe mai avuto l'intuizione di poter vedere delle macchine volanti, o di voler scoprire i misteri del corpo umano o della tecnica. Insomma forse avrebbe avuto meno stimoli.

Guardiamo quello che ci accade intorno. Spinti dai media che giravano documentari anche sulle banalita' di ogni giorno (vivere su un'isola deserta, cucinare, sos tata, ecc.), abbiamo voluto tutti il nostro momento di gloria e ci siamo buttati sui social postando di tutto di noi (a volte anche quello che non avremmo voluto o dovuto). Abbiamo colto l'effimero mondo dell'apparire e dentro un pochino ci siamo spenti nell'essere, e stiamo tornando indietro a messaggi piu' diretti a persone che rispondano a noi, si' che diano attenzione dedicata solo a noi.

Lo facciamo in modo infantile con un sacco di immagini di buon giorno, di buona settimana, come quando mandavamo le cartoline dal mare anni fa, per far sapere che stavamo bene in colonia, ma l'essenza e' che siamo insoddisfatti dal dire a tutti quello che vorremmo fosse solo per qualcuno o magari anche il contrario, dipende dalle situazioni.

Devo quindi pensare meglio e di piu' a quello che ho o puntare di piu' su quello che voglio. Forse mi piace di piu' la seconda, e ci trovo maggiore attrattiva. Qualche volta voglio cose semplici, e mi basta un panino ma spesso ho in mente idee che potrebbero facilitarmi la vita, e l'insoddisfazione di quel momento, magari mi fara' scoprire cose che possono aiutare anche voi, o placare almeno la mia fame di sapere e di volere personale.

Il brutto e' arrendersi, rinunciare, abbattersi, e non riuscire a vedere oltre. Forza possiamo farcela, davvero, nulla e' perduto.

Irreale

La campagna contro le notizie bufala ha portato alla luce un fenomeno alquanto diffuso che sta toccando veramente ogni aspetto del vivere quotidiano.

All'inizio ci siamo affacciati sui social come astronauti su un universo sconosciuto e fantastico dove tutto era consentito, senza filtri, senza limiti, dove tutti potevano dire tutto, e quello sembrava proprio essere il massimo della realizzazione di ognuno.

Solo dopo ci si e' accorti che in quel mondo del tutto "astratto" le conseguenze potevano essere insaspettate e reali, e quella felicita' raggiunta subito da un like strappato all'utente distratto, poteva avere il profilo tagliente di un rasoio.

Abbiamo quindi accusato la rete di essere ladra della ns identita', di non averci prottetti abbastanza, ma va detto che le informazioni in rete sono diventate parte di noi, e starebbe a noi stessi, vegliare su cosa vogliamo rendere pubblico o no, sui contenuti che vogliamo supportare o no, e anche sul tipo di informazioni che vogliamo avere a disposizione, e quanta superficialita' o approfondimento cerchiamo per le stesse.

Non credo basti una campagna insomma anti-bufala, bisogna far passre invece la consapevolezza di quel che scriviamo non perche' sia detto di noi qualcosa, o qualcuno ci metta appunto un like in piu', ma per farci risaltare o meno come persone.

Anche se all'apparenza puo' sembrare infatti la rete non e' un cartone animato per adulti consenzienti, non e' un modo parallelo di puro divertimento, a volte ferisce, umilia, uccide, come fosse e forse piu' che fosse vita reale.

Lo sapevano bene alcuni uomini del passato che la rete manco la immaginavano ma scrissero.....

" ne uccide piu' la penna che la spada".

Riflettete gente, riflettete.... per favore con la vostra testa, riflettete.

... a a a cercasi

a a a                  cerco per splendida giornata di marzo..............

un sorriso

una parola

un angolo di cielo

dove non arrivi

la tristezza delle notizie di cronaca

a rovinare

la bellezza della vita!!!!!

Mani

Scrivo per ringraziare le persone impegnate in questi giorni nei salvataggi.

Questi sono gli italiani a cui voglio stringere la mano e di cui vado fiera.

Poche parole e tanti piccoli fatti sono uomini e donne così che non vorrebbero apparire in TV e non hanno paura del freddo e della notte pur di salvare vite.

Coraggio siamo tutti con voi.

Fa freddo ma il cielo e' azzurro

Fa un freddo terribile, ma il cielo e' azzurro.

Il  mio pensiero e' per tutte quelle persone che lo stanno soffrendo davvero, mentre chi dovrebbe garantire a tutti una vita dignitosa se ne sta al caldo nei palazzi del governo o al mare in vacanza.

Mi auguro presto che per tutti ci sia, di nuovo, una casa.

E poi l'inverno

Sta arrivando, lo sento, è l'inverno.

Quel freddo che non vorrei

Quel buio che mi sconcerta

Quel poco che del giorno rimane 

Starei immobile ad aspettare alla finestra che passi 

Starei a letto indifferente e assonnata a non dormire

Danzerei nel vento 

Mi fermerei nel gelo

Cullerei una stella cometa

E poi l'inverno svanira' nel nulla

E io sarò tempesta

O forse fiamma

O forse solo neve che si scioglie al primo sole

Fermarsi

Ho tra le dita polvere di sogni infranti

Le mie orme sulla sabbia sono state cancellate dalle maree

Le urla del sonno che non ho avuto hanno rotto i vetri delle mie finestre

Pensavo di averti accanto eri invece un fantasma muto 

Troppo spesso hai taciuto guardando oltre me che china ti stavo accanto

Sono stata trasparenza di una nebbia fitta di sentimento

Ma non hai colto le sfumature di grigio 

Ti sei limitato a commentare il mio capo imbiancare

Ad un certo punto mi sono vista sola 

Abbracciare l'oscuro dolore del mio nulla

E all'alba ho pianto ma tu dormivi

Sogna

Sogna ragazzo sogna

Il tempo non parlerà 

Vorrai un silenzio

Cercherai la luna

Lascerai gli abiti

Sogna ragazzo sogna

I

Voglia di leggerezza

Sento il peso dei giorni. Porto sulle spalle uno zainetto pieno di sassi e camminare diventa faticoso.

Ho il fiato corto, le gambe stanche, le ossa rotte, il morale, diciamolo, non brillante. L'autunno da sempre mi mette tristezza, sento gia' puzza di inverno...

Dicono che con il tempo, la gente matura: forse a forza di farsi pesante cade dall'albero come le mele a fine stagione.

Torno sui miei passi in cerca di sorrisi e di speranze, ho voglia di qualcosa di fresco, di qualcosa di bello, di un po' d'amore gratuito.

Sto facendo spazio negli armadi ed in casa, via tutto il superfluo. Vorrei tagliare i capelli corti, e buttarmi in nuovi progetti perche' mi pesa il presente, sono stanca, ecco tutto.

Ora esco, guardo il cielo, sento il vento, e mi guardo attorno, ed attorno e' bellissimo, sembra quasi ancora estate, forse allora posso farcela, non e' tutto perduto, o meglio, se anche mi perdo, vado in letargo, e mi rilasso, poi, a primavera tutto inizia di nuovo.

Il mare d'inverno..........

"il mare d'inverno di Cannes"

Qualche anno fa siamo stati in inverno a Cannes........ abbiamo fatto foto spettacolari al mare, nulla da dire, paesaggio da favola, pochissima gente, ma onde molto arrabbiate............

... MARE DOVE SEI?

"SPIAGGIA FRANCESE  - FOTO DI ALCUNI ANNI FA"

Quanta nostalgia delle belle spiagge francesi, prima o poi, promesso, ci torno!!!

Le città nel fuoco

Del 2016 avrei voluto ricordare il caldo arrivato di colpo anche quassu' in Piemonte fino a toccare quasi 34 gradi all'ombra, e forse anche il maggio giugno piu' piovoso di sempre mentre covavo la voglia di vacanza.

Non avrei mai pensato di arrivare a vedere da un lato un incidente tra treni dove hanno trovato la morte tante persone che si sono affidate ciecamente ad un pubblico servizio e soprattutto le notizie successive al disastro di tentativi di insabbiamento delle prove e alterazione dei registri.

Subito dopo la notizia atroce di Nizza, attacco vile ad un giorno di festa, nel buio della notte, colti alle spalle uomini e donne che stavano tranquillamente, in pace, con il naso per aria a gustarsi i fuochi d'artificio, insieme, senza colore ne' religione. Tutti uguali, e tutti cosi' ugualmente falciati dalla pazzia e cattiveria di un uomo solo.

Morti insieme vecchi e bambini, cattolici e islamici, uomini e donne, civili. Di questo tempo inumano posso capire tutto, ma non mi arrendero' mai nel cercare il significato delle parole liberta' e giustizia.

Rinuncio ad un pezzo di me, perche' non riesco ad essere insofferente e mi sono tenuta gli occhi lucidi per giorni e li ho ancora, non voglio farmi una foto su quella via, e non voglio la giustificazione del semplicistico errore umano, quelle persone erano reali, fisicamente reali, e meritano tutta la giustizia che possiamo dare.

Nel dolore condivido il pianto delle famiglie e mi chiedo dove abbiamo sbagliato, e dove continuiamo a sbagliare: un errore di fondo deve esserci, va trovato, scovato e risolto, perche' va bene che "chi non ha paura di morire, muore una volta sola", ma quella volta sola deve anche avere un minimo di senso.

Un abbraccio di cuore, vi sono vicina.

:-)

Ciao a tutti, parliamo delle faccine.

c'e' quella per chi e' al pc

quella per chi ascolta musica

oggi io mi sento cosi si', si' confermo a caccia di galline ..........

con tanta voglia di simpatia stile io robot.............. mi compatto e poi scompaio, e poi ricompaio e poi forse.......................... decollo 

ps.

Scusatemi oggi e' la giornata del post- demenziale!

... e poi voglia di mare mare mare ...

"tanta voglia di mare"

Piante per balcone

Le giornate che si stanno allungando, il clima che si fa "teoricamente" piu' mite mi ha fatto venir voglia in anticipo di mettere qualche piantina sul balcone.

Vorrei trovare qualcosa che resista alla temperatura altalenante di questa strana primavera.

Che dite? Vado sulle viole de pensiero? Le trovero' ancora, scorso anno, sono arrivata tardi, mi han detto che si mettono in autunno. Sono in ritardo anche quest'anno lo so, ma sono tanto tanto carine, e durano un sacco anche d'estate se non fa troppo secco.

Devo darmi una mossa e trovare un vivaio.........

... e dopo lo sfogo e la rabbia... una cosa bella

Ebbene si', dopo lo sfogo e la rabbia, una cosa bella c'e'.........

.... e' il sorriso del mio bimbo addormentato...

Il sorriso della pace del cuore.

Se mi fermo e lo guardo, tutto si annulla e tace.

Se mi chino e lo bacio, increspa le labbra e sorride.

Se lo penso, volo via, e lo raggiungo.

Di tutte le cose belle, questa e' la piu' grande e perfetta al mondo, e

... non mi arrendo perche' per lui vorrei un mondo migliore.

1 Marzo

La primavera e' nell'aria: oggi e' il primo marzo, fotocopia dei giorni di inverno che non ci sono stati.

Non ho visto quest'anno un fiocco di neve.

Adesso mi verrebbe da archiviare giacche e cappotti, e da osare le prime cose leggere, e presto sono sicura che potro' fare il cambio degli armadi.

E' anomalo tutto questo?

Strana la scorsa estate dal caldo soffocante e afoso, e il nulla delle piogge dello scorso autunno.

Adesso si apre lo spettro della bella stagione e si ha un po' paura. Sara' la piu' calda di sempre? O avremo piogge monsoniche degne e disastri come spesso accade?

Quello che mi preoccupa e' nulla.

Nulla confronto a gente che non sa piu' dove sbattere la testa perche' non arriva a fin mese e nulla a confronto della sensazione di impotenza che sento per i morti del mare che chiamiamo migranti.

Ebbene si', ne muoiono ancora e sono sempre troppi a non avere nome, a non avere eta' ne' storia, e soprattutto ad essere persone.

Lancio un allarme. C'e' lo sdegno per i morti dei campi di concentramento, e ci facciamo tante domande: ma i tedeschi sapevano, non sapevano, immaginavano, cosa credevano.......... si sono fatti intortare dal potere e dalla politica.

Ora pero' questa scusa non c'e' piu'. Ora le cose si sanno. Qualcuno mi deve spiegare che differenza c'e' tra quei morti e questi morti, perche' i morti sono morti e i vivi sono vivi. Le persone sono persone da qualsiasi paese vengano.

L'impotenza uccide tutti, non sto a dire cosa e' giusto e cosa e' sbagliato. Non voglio entrare nel merito del "si deve accogliere" o " si deve respingere", io non ho la forza di mettermi e non ho il potere per poterlo fare. Sono pero' consapevole che mi sto macchiando mio malgrado di un'onta storica.

No, non sto zitta a guardare Facebook, o a chattare del tempo, questa colta me la vedo scritta addosso. Sono nata dalla parte "giusta" del mondo, quella dove manco ci si guarda piu' negli occhi. Che cosa voi che ci importi di quella gente? Poi arriva una foto di un bambino sbattuto e morto sulla spiaggia e si piange, e un film magari bellissimo che racconta e ci si commuove, ma non basta, ragazzi non basta.

Almeno alla mia coscienza non basta.

E i nostri bravi politici? Ma cosa volete che facciano, se manco sono capaci di uscire per strada e guardare come siam messi noi, che non abbiamo lavoro, che paghiamo ormai solo cifre enormi per tasse, e hanno pure loro imparato che per tenerci buoni basta un "Tuit" al momento giusto?

Alla mia coscienza non basta. A volte penso di essere folle, o di venire da un altro pianeta. Sono del mondo ma non lo capisco piu'.

E dopo Carnevale, finito San Remo, cosa ci tocca?

Come da titolo.

Carnevale ormai finito, San Remo per fortuna finito pure quello, cosa ci resta?

Speriamo ci resti qualche bella canzone da cantare fino all'estate, in attesa del termentone, peccato che come sempre piu' che la musica di San Remo si sia voluto puntare il dito su conduttori, ospiti, ecc.

Beh devo dire che almeno gli ospiti musicali li ho apprezzati, e qualche grande (almeno per me per carita') e' venuto fuori, e di strada ne ha fatta tanta, con le sue gambe, migliorando come il vino di anno in anno.

Mi viene in mente sicuramente Laura Pausini che gia' allora pero' aveva una voce che brillava, ma anche e soprattutto un certo Lorenzo che ha saputo stupirmi ed emozionarmi sempre piu' e lo fa ancora ogni volta, di strada ne ha fatta tanta da "No Vasco, no Vasco, io non ci casco..............." grazie al cielo si cresce e si migliora!

BRRRRRRRR

Adesso sicuramente e' inverno. Le temperature sono scese a livelli stagionali, ed il cielo sereno ci lascia il buon umore, ma anche una scia di gelo nelle ossa non indifferente.

Confesso che non amo il freddo, ma a me quest'assenza di neve piace. A pensarci bene non e' neppure cosi' anomala, ricordo che sin da piccola ero abituata all'alternanza di inverni pieni zeppi di neve, ed altri in cui potevo uscire per i prati senza neppure mettermi gli stivali.

Va detto che gli inverni senza neve qui sono piu' freddi questo si', le temperature nelle giornate di sereno tendono a scendere anche di parecchio in poche ore.

Quello che forse ci fa dannare sono i picchi, il fine settimana caldo, e poi il gelo, neppure una goccia d'acqua e poi l'alluvione, niente neve e poi metri e metri. Fatto sta che se i giorni trascorrono e siamo presi da mille impegni e neanche ci badiamo piu' di tanto, fisicamente siamo sottoposti a sbalzi piuttosto rilevanti e non prevedibili.

Devo uscire a fare la spesa........... cappotto mio dove sei?