viaggiando... (meno)

tell me why


(I don't like mondays) E’ il 21 maggio, non so se ce la facciamo ad arrivare ai 14°. Stamattina ce n’erano 10°, qua, nel ridente nord ovest. Che se mi avessero proposto di andare a mangiare la polenta non ci avrei trovato nulla di strano, per dire. Invece ho dovuto accontentarmi della pasta con peperoni e ricotta. Che avevo voglia di compagnia, quest’oggi. E i peperoni non tradiscono. Mai. Nel week end ho combinato poco. Sabato mattina, siccome il Giro d’Italia passava da poisonville, sono rimasta barata in casa dalle 12.00 alle 15.00, perchè chiudevano le strade. Ho bamblinato per tutto il pomeriggio, poi ho aperto il frigorifero, ho sentito l’eco e ho deciso di andare a fare la spesa. E mi sono avviata verso il mega centro commerciale vicino a casa di sua bionditudine, che tanto poi avrei dovuto passare da lei.Sono uscita dal mega centro commerciale senza aver fatto la spesa. Ma con due vestiti nuovi. Ho recuperato la bionda e siamo andate a farci l’aperitivo alle OGR, visto che il panorama cinematografico era alquanto desolato. Abbiamo chiacchierato con qualche amico, guardato distrattamente la finale di Champions, pronosticando la vittoria del Chelsea, così, tanto per sceglierne una. Quando il Bayern ha segnato abbiamo deciso di andare a casa. Salite in auto abbiamo scoperto che il Chelsea aveva pareggiato. Allora ci siamo dette che avremmo potuto arrivare a casa per vedere i rigori. Che l’ipotesi che il risultato potesse cambiare durante i tempi supplementari non ci ha nemmeno sfiorate. Sono andata a letto con la visione dei pettorali di Drogba. Che insomma, c’è di peggio. Infatti mi sono svegliata con la notizia del terremoto in Emilia. E chiama la sister, e senti l’Agata, e i cugini, e il padrone di Arturo. Tanta paura, ma stanno tutti bene. Così posso ricominciare ad oziare. Per la cronaca, devo ancora andare a fare la spesa.