Creato da vita_da_blog50 il 29/08/2009
in nave con Dioniso
 

Area personale

 

La vita puo' essere atroce, questo si sa.

Arrivare a un passo dal comprendere tutto - senza per questo diventare cinici!

Ecco, poter dire: “Ora nulla potrà più ingannarmi”.

E poi finire con una bella risata.

Walter Abish

(senza fatica! perchè rubato direttamente dal blog di Dianavera.)

 

bugìa

è paradossale che
una bugìa di terracotta
possa illuminare
le bugìe degli uomini.

 

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...un po' di dessert »

verità, sordità, cecità

Post n°1 pubblicato il 29 Agosto 2009 da vita_da_blog50

.… con disagio rifletto sul tradire, che giudico una cosa perfettamente INUTILE nella cultura di oggi

……… uno psicostrizzacervelli deve inevitabilmente dire tutte queste cose, perchè cerca di essere neutro, AMORALE. così "spinge ma frena" in modo che solo chi è veramente motivato si metta veramente in gioco fino o al rinnovo del tradizionale rapporto o a un nuovo innamoramento.

Ma la vita non è AMORALE: è fortemente MORALE (non c'entra niente il bigottismo): chiede sempre carnefici e vittime, chi piange e chi gode.

Fortemente morale significa "solo" che la vita chiede assolutamente soluzioni univoche, del tipo tutto o nulla, in assoluta chiarezza e trasparenza; solo soluzioni che portino al nostro io il bene pieno, incondizionato, l’ armonia di corpo, mente e coscienza; soluzioni non per  raggiungere obiettivi parziali, e poi tornare al compromesso, illudendoci di salvare capra e cavoli; soluzioni che non dividano la mente dai sentimenti, che non comportino schizofrenia, che diano pace all' animo, procurino armonia con noi stessi; già dal primo momento della scelta del progetto, uno deve sentirsi meglio, deve poter dire:  "questa cosa mi corrisponde totalmente e  anche se procurerà dolore a chi mi sta vicino, io la perseguirò con la massima determinazione perchè mi sento già ora un' altra persona."
Ma...
... ma se già mi sento un altro, allora capirò che non potrò perseguire un progetto di mia crescita non schizofrenica, senza coinvolgere (informandolo, ma soprattutto coinvolgendolo anche fisicamente) il "vecchio" partner. (Luigi Mastronardi "... di contro osserviamo che potrebbero: Scatenare sensi di colpa verso l'abituale partner - Generare altra ansia ed inquietudine - Portare, in caso di scoperta, ad un feroce inasprimento dei rapporti con il vecchio partner. - Ingarbugliare maggiormente la propria situazione di coppia.)
Il vero problema è che nel tradimento esistono DUE COMPONENTI: il tradimento sessuale, che non riguarda "il corpo" ma la trascendenza che emana dal corpo, l' irriducibile libertà della materia istintuale, pura aspirazione ad accogliere tutta la natura nelle sue straordinarie e infinite componenti (per esempio U. G. dice che anche il maschio ha natura trascendente e perciò tradente, ma la femmina è quasi giustificata "di più"  a tradire perché le serve per garantire una prole geneticamente la più varia possibile!) ma questo tipo di tradimento è il più facile a farsi e il più facile a superarsi “con un po’ di dolore lancinante” cercando di riconoscere ed accettare quanto sia dovuto a una genuina ricerca di trascendenza. (galimbertianamente: quasi sempre il tradito rimane beneficiato dal dono di una nuova prospettiva di vita, più aperta e viva, meno apollinea e più dionisiaca, che gli servirà comunque molto nel resto della vita) e quanto invece pura trasgressione cioè egoismo.
… ma la seconda componente consiste nel tradimento della LEALTà.
Questa è una ferita sempre INSANABILE per il tradito (e fonte per il tradente di sensi di colpa che possono giacere per anni negli abissi del nostro inconscio, per poi distruggerci magari nei momenti di maggiore nostra debolezza); non illudiamoci, si può essere “felicemente sleali” solo se si odia il partner: se è meno che odio, allora la sofferenza, a breve o differita, è garantita; uno dirà, sarà ampiamente controbilanciata dal piacere, dalla vertigine del peccato: è vero ma ogni vertigine passa e lascia affiorare la consapevolezza di avere fatto la cosa più brutta proprio alla persona più cara.
… c’ è un’ altra via efficace? C’ è ma richiede molto senso di responsabilità, lucidità, amore.
………. parlare chiaro al partner, ponendoci mentalmente come se il partner già non ci interessasse più e avessimo già chiuso con lui(prendere DISTANZA mentale), come se avessimo già tradito, come se lui/lei fosse già un estraneo (questa è la vera verità e questa è la chiave di tutto); staccarci dal rapporto di coppia e rientrare nella “relazione tra due solitudini”, tra due estranei che cercano di condividere tutte le proprie angosce e i propri egoismi spudoratamente, magari facendoci del male, molto male, ma contemporaneamente riappropriarci del nostro corpo con la mentalità di chi è solo su questa terra, prossimo a morire, e che vuole scoprire l’ altro, (chiunque esso sia nuovo o vecchio, il partner è pur sempre quell’ estraneo che ci ha SOR-PRESO il giorno lontano del nostro incontro.
Lo scoglio diventa riuscire a provare desiderio sessuale, la prova del nove sarà se con questa nuova mentalità abbiamo voglia, sentiamo attrazione carnale per l’ altro: è chiaro che ci potrà essere un black-out temporaneo, ma con molta umiltà nei confronti dell’ essere umano che abbiamo davanti e del corpo nostro, potremo ricominciare a “sentire” l’ altro,  abbandonarci a tutte le sensazioni senza pudore (tanto se l’ altro fugge, non si perde nulla perché il rapporto era già inesistente), educarci ed educare l’ altro a godere indipendentemente dal partner, con il massimo di egoismo, ma con il massimo di disponibilità, di solidarietà umana e complicità.
A questi livelli di lucidità, di trasparenza, di condivisione e di assunzione piena di responsabilità su quel che uno fa, diventa possibile il tradimento reciproco, perché è soltanto relazione di proprie mancanze e non recriminazione, ricerca “di quel che non mi hai mai saputo dare”

 


Non si deve confondere la LEGITTIMA aspirazione di un partner ad emanciparsi dal precedente legame per riprendere la libertà dopo un fallimento o anche solo un esaurimento, dal tradire, che è invece prendere contatti psicologici, culturali e inevitabilmente sessuali con un altro partner, rimanendo volutamente e consapevolmente  all’ ombra del precedente rapporto di coppia: cercare e frequentare anche solo virtualmnte un altro/a a qualunque titolo senza dirlo al partner.

Secondo me si può tradire solo chi si odia e si  può odiare solo chi hai molto amato e sei rimasto deluso.
Ti ha deluso il partner, sei stato deluso da te stesso. 

Al tempo attuale e in ambienti sociali di autonomia socio-economica e consapevolezza culturale della donna, l’ unica grande differenza è che siccome l’ autonomia economica permette di pagare e soffrire meno, lo si fa con più leggerezza, privilegiando il molto piacere contro il poco patire.

Ma se mi chiedete cosa penso delle donne, penso che dobbiamo tutti imparare dalla loro capacità di mettersi in gioco e aspirare a ciò che intravediamo oltre l’ orizzonte, nella “dimensione altra” che ci fa incontrare noi stessi in piena libertà, e ci fa crescere; o meglio, mette anche il maschio incancrenito dalla razionalità e incapace di volare, nelle condizioni di fare vera poesia, di prendere per mano una femmina e insieme camminare senza meta cantando, tra danze e  sorrisi, complici in una avventura meravigliosa che è la vita.

 

 

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Commenti al Post:
bugiarda34
bugiarda34 il 29/08/09 alle 12:24 via WEB
..uffa: ripetere, ripetere, ripetere
 
 
vita_da_blog50
vita_da_blog50 il 29/08/09 alle 15:41 via WEB
cara C. ...sto solo cercando di capire dov' è l' errore
 
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