Creato da vita_da_blog50 il 29/08/2009
in nave con Dioniso
 

Area personale

 

La vita puo' essere atroce, questo si sa.

Arrivare a un passo dal comprendere tutto - senza per questo diventare cinici!

Ecco, poter dire: “Ora nulla potrà più ingannarmi”.

E poi finire con una bella risata.

Walter Abish

(senza fatica! perchè rubato direttamente dal blog di Dianavera.)

 

bugìa

è paradossale che
una bugìa di terracotta
possa illuminare
le bugìe degli uomini.

 

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...e comunque vacci sempre

piano con le parole...

 

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Post n°71 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da vita_da_blog50

 

...disse una volta il grande Giorgio Gaber:
«Non ho paura di Berlusconi in sé.
Ho paura del Berlusconi che c'è in me».

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Commenti al Post:
dianavera
dianavera il 29/10/10 alle 20:29 via WEB
Ami la vita e le donne?
 
 
vita_da_blog50
vita_da_blog50 il 30/10/10 alle 18:03 via WEB
...confesso: amo la vita e le donne.
 
dianavera
dianavera il 31/10/10 alle 12:37 via WEB
"Che dobbiamo fare, Albertine?". Lei sorrise, e dopo una breve esitazione rispose: "Ringraziare il destino, credo, di essere usciti incolumi da tutte le nostre avventure... da quelle vere e da quelle sognate". "Ne sei proprio sicura?" chiese Fridolin. "Tanto sicura da presentire che la realtà di una notte, e anzi neppure quella di un'intera vita umana, non significano, al tempo stesso, anche la loro più profonda verità". "E nessun sogno" disse egli con un leggero sospiro "è interamente sogno". Albertine prese la testa del marito fra le mani e l'attirò affettuosamente a sé. "Ma ora ci siamo svegliati..." disse "per lungo tempo". Per sempre, voleva aggiungere Fridolin, ma prima ancora che pronunciasse quelle parole, lei gli pose un dito sulle labbra e sussurrò come fra sé: "Non si può ipotecare il futuro". da Doppio sogno, Arthur Schnitzler
 
dianavera
dianavera il 04/11/10 alle 20:23 via WEB
Anni e anni dopo la guerra, dopo i matrimoni, i figli, i divorzi, i libri, era venuto a Parigi con la moglie. Le aveva telefonato. Sono io. Lei l'aveva riconosciuto dalla voce. Le aveva detto: volevo solo sentire la tua voce. Lei aveva detto: ciao, sono io. Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava e in quel tremito, improvvisamente, lei aveva ritrovato l'accento cinese. Lui sapeva che lei aveva cominciato a scrivere libri, l'aveva saputo dalla madre incontrata a Saigon. Sapeva anche del fratello piccolo, disse che ne aveva sofferto pensando a lei. E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto. Le aveva detto che era come prima, che l'amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d'amarla, che l'avrebbe amata fino alla morte. Marguerite Duras ( l'amante ) --
 
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