Creato da vita_da_blog50 il 29/08/2009
in nave con Dioniso
 

Area personale

 

La vita puo' essere atroce, questo si sa.

Arrivare a un passo dal comprendere tutto - senza per questo diventare cinici!

Ecco, poter dire: “Ora nulla potrà più ingannarmi”.

E poi finire con una bella risata.

Walter Abish

(senza fatica! perchè rubato direttamente dal blog di Dianavera.)

 

bugìa

è paradossale che
una bugìa di terracotta
possa illuminare
le bugìe degli uomini.

 

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...e comunque vacci sempre

piano con le parole...

 

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« ... a proposito della felicità. »

a chi mi chiede di saper perdere...

Post n°61 pubblicato il 25 Luglio 2010 da vita_da_blog50

 

..per te mi venderò,
per te farò il buffone,
mi darò sempre torto
anche quando avrò ragione...

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Commenti al Post:
dianavera
dianavera il 25/07/10 alle 22:16 via WEB
Comunicare. E' la prima cosa che impariamo davvero nella vita. La cosa buffa è che più si cresce più si imparano parole e più parole impariamo più crediamo di esser capaci di parlare ma nello stesso tempo sembra che diventi sempre più difficile sapere cosa dire. E così ci troviamo alla fine della giornata con delle cose di cui non si può fare a meno di parlare. Altre cose semplicemente non si ha voglia di sentirle e altre ancora che le diciamo solo perché non possiamo più tenerle dentro. Per certe cose invece ...non servono parole, certe cose si fanno e basta. Alcune cose si dicono perché non si ha altra scelta.... e alcune cose invece... le lasciamo li... dentro noi stessi. E non accade molto spesso ma di tanto in tanto ci sono cose ... alcune cose semplicemente parlano da sole. Grey's anatomy 4°stagione
 
dianavera
dianavera il 10/08/10 alle 16:37 via WEB
Sii dolce con me. Sii gentile. E’ breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell’umano. Come ora ne abbiamo dell’infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d’imperfetto ci gonfierà i fotoni lucenti. Sii dolce con me. Maneggiami con cura. Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te. Quello che siamo è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei e affettivo e fragile. La vita ha bisogno di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. Tocca leggermente leggermente poggia il tuo piede e abbi cura di ogni meccanismo di volo di ogni guizzo e volteggio e maturazione e radice e scorrere d’acqua e scatto e becchettio e schiudersi o svanire di foglie fino al fenomeno della fioritura, fino al pezzo di carne sulla tavola che è corpo mangiabile per il mio ardore d’essere qui. Ringraziamo. Ogni tanto. Sia placido questo nostro esserci – questo essere corpi scelti per l’incastro dei compagni d’amore. *** Mariangela Gualtieri (una poetessa che amo) come stai? come state?
 
 
vita_da_blog50
vita_da_blog50 il 10/08/10 alle 16:55 via WEB
...quanta dolcezza, quale struggente amore per questa vita... grazie di tale dono. Anche noi "lacrime nella pioggia" Vi auguriamo di mantenere alta questa attenzione per il bello e per il "fragile". Un vero abbraccio. Grazie.
 
   
dianavera
dianavera il 12/08/10 alle 21:03 via WEB
Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'idea di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova vita, sotto spoglie diverse. Arthur Schnitzler, Doppio sogno (1928) --------per ricambiare l'abbraccio vero. Era da molto che non ne ricevevo da te...
 
dianavera
dianavera il 15/08/10 alle 13:18 via WEB
Buon ferragosto e Buone vacanze, con le persone che ami.
 
dianavera
dianavera il 24/08/10 alle 20:12 via WEB
Di per sé il desiderio - contrariamente al piacere - è fonte di sofferenza, odio e infelicità. E questo tutti i filosofi (buddisti, cristiani, ecc) l'hanno capito e insegnato. La soluzione degli utopisti (da Platone a Huxley, passando per Fourier) consiste nell'annientare il desiderio, e le sofferenze connsesse, organizzando l'immediata soddisfazione. All'opposto, la società erotico-pubblicitaria in cui viviamo si accanisce a organizzare il desiderio, a svilupparlo fino a dimensioni inaudite. Affinché la suddetta società funzioni, occorre che il desiderio cresca, si allarghi e divori la vita degli uomini. Michel Houellebecq, Le particelle elementari (1999)
 
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