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Messaggio n°31
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 08/04/2005
come ha fatto Simona ank'io voglio esprimere tutto il mio dispiacere e la mia infinita tristezza per la fine di uomo che ha veramente cambiato il mondo...non è retorica...ma non si è mai visto un papa che facesse il giro del mondo, un papa fra i giovani, un papa...come lui. Per tutto quello che ha fatto e per come ha sorriso alla vita anche nei momenti tristi per la sua malattia, che lo ha logorato pian pianino fino a portarlo via, per me, e penso anche per tantissimi altri, Giovanni Paolo 2° non è un papa ma è IL PAPA. Addio Giovanni Paolo...e spero, anzi sono sicuro, che adesso tu possa sorridere di nuovo al fianco di Dio. Harry |
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Inviato da Paranoidandroid88 il 09/04/2005 @ 00:06 via WEB
ciao Harry...
mi sa che hai proprio ragione, un papa così non lo rivedremo mai più, purtroppo, ma l'Umanità dave ormai imparare a camminare sui suoi passi, e capire ciò che è giusto e ciò che non lo è.
l'umanità intera non lo è.
è per questo che non è questo il momento di essere tristi e pensare cio che ha fatto nella sua vita e nei suoi lunghi anni di pontificato, ma è il tempo, è brutto dirlo ma è così, di guardare avanti e proiettarci verso il futuro, vivendolo come Il Papa ci ha insegnato,avvalendoci dei suoi insegnamenti si dovrebbe insomma, guardare avanti e sbirciare indietro, un indietro recente ma che sembrano secoli da quel sabato sera.
ho perso mio nonno sabato sera del 13 dicembre del 2003 verso le 21.30 circa.
ho perso un altro mio nonno il sabato sera 2 aprile 2005 alle 21.37.
i momenti di tristezza sono gli stessi, perchè mio nonno l'ho visto, era li, sul letto, il viso ormai afflosciato e ingiallito giaceva su un freddo guanciale.
il mio nonno lo potevo toccare, potevo mettermi ai piedi del letto, e nient'altro che piegare. intorno a lui poca gente, qualche zio, neanche tutti, qualcuno nel palazzo, quello squallidissimo palazzo di piazza garibaldi, non potrò dimenticarlo mai.
l'altro mio nonno la stessa cosa, ma con la differenza che intorno al suo letto milioni di persone, ma senza famiglia, morto solo, come mio nonno, vedovo e nessuno in casa, solo qualche santino, la televisione sempre accesa, quando era spenta, l'unico elemento di compagnia era il ronzare del frigo.
l'altra differenza con l'altro mio nonno è che non lo potevo toccare, quel suo letto freddo a chilometri e chilometri di distanza, ma tangibile con qualsiasi preghiera.
come mio nonno, molta gente si è accorta di volerlo infinitamente bene soltanto quando -ahimè- non c'era più. (per chi me lo dovesse chiedere, l'altro mio vero nonno è morto quando avevo un anno).
ops...avevo detto di guardare avanti, e invece ho guardato indietro, troppo indietro.
con un velo di malinconia vi saluto, e mi scuso della tristezza e paranoicità di cio che ho detto. vi voglio bene.
Paranoid Android 88 |
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(Rispondi)
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Inviato da Paranoidandroid88 il 14/04/2005 @ 23:16 via WEB
vi presento una trduzione artistica di una poesia che mi ha dato il mio prof di itaaaaaliano (capirete un giorno...)(1, rigo a capo, 2 un rigo di spazio)
"O' Pate d'e Santi.\
o' cazz se po' dicere in tanti manere
auciell', cardill,canarino e capinere,
l'aquila, o' falcone, o' faucione, o' scupettino
a' catena, o' canale o' cannolo e o' piccinino.\
Po' sta o'ttaccapann, a' spada, a' spranga e o' spadone,
o' fucile,a' pistola, o' bazooga e o' cannone,
po' sta o mijo, o' creaturo, o' piccirill',
o' ruoss, o russ, o' criscimmano e o' mustrill'.\
Poi c'è il linguaggio delle persone dotte:
che sia ruoss' o' tantill, comunque non ci fotte
loro lo chiamano asta, membro virile e membro genitale\
la mujera del dottore, lo chiama poi cotale,
fallo, erto, membro e pene
se vede ch'a mujera nun se ne vede bene\"
dal' "er padre de li santi" di giuseppe gioacchino belli
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(Rispondi)
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