ventoeringhiere - nicchia e rifugio per non smarrirmi
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Nebbie

Singhiozzi di nebbia lacrimano brine di cime lontane. A mezzosangue sorelle adagiate rugiade di corolle scordate.Il vento esiliato in valli altre, nei fiumi ha brontolatoe gonfia i merletti di pioppi argentati,salti che seminano guizzi e spume,vapori di accecanti squame... 
 

Infinito

Calare su prati di stagioni eruditi, erba sapiente di verdeggiare, e vento capace di flagellare. Sole che ombre sa modellare. Ancora convinto di ricalcare. E su me reitera il verbo mangiare. Sento spaccare e succhiare, sangue ed età. E battere.. insistere...usare... sperare. Solo i più forti nel verticale, mai sottovento, è indole senso.Addentati e dilaniati,…
 

ore

Lente le ore scorrono azzurre sgusciano lente scolorano bianche.Sono spicchi di tempo non riusciamo a recintarle incapaci orologiquadranti asserviti esigui campioni eppure padroni.Fregiare e assemblare la vita in segmenti.bisogna scordare per vivere per evitare,che scorre lo stesso, anche l'attimo cheè stato adesso. 
 

Effimero

Miriadi di cieli stupiti dai confini, quando ospitano lune e i loro compleanni.Sotto inermi città, a immaginare che sia così, e da millenni.Ma certe ali non si placano nel tempo troppo breve di un voloche si divora solo per morire
 

Domani

La voglia multiforme indicibile sconsiderata,nel luogo dove non vale legare serti, diventano liane.E avvighiano le gole che non sai d'avere, sotto le querceormai sequoie più che mai alte e per costume longeve.Forti più della forza più delle idee di domani.Quelli plastici di altre pose imparate per noi,a tendere un filo soltanto, lista di sogni e il…
 

Dismessi

I numeri in giorni arrugginiscono prestosotto cadute di ieri, come vittime a scroscio.Sono binari morti di linee abbandonate,vestiti d'addii dai risvolti di tasche vuotesenza ali ne marsine scivolate rovinosesul tempo scaligero si sapone.
 

Opera

Ho riempito la casa di vento, invitando un azzurro di dita, che possa dipingermiuna tempesta, che tracimerà dalla finestra.
 

Ultimo viaggio

In fondo ai sentieri, odore di passi, di rugiada già grondata,lo zinco d'autunno si fa fodera al sogno di foglie, prima che sia ghiaccio, prima che sia prontol'ultimo viaggio.
 

I nomi dell'amore

Venuto da lontano, o da noi che è lo stesso. Questo lago, incendio arginato.Angolo di mondo, che se piove diventa salato. Solo amore sa mutare dolce/amaro, tempo addestrato sulle attese.Ogni giorno cambia qualcosa, e dopo un poco sa di roco, ma se aspetti è già passato.
 

Equinozio

Il passo della notte non è corsa di lancette o ticchettio di rami alla finestra.Neanche rabbia del vento che ulula ferito dalle mura, lame d'umano, riflessidi rifugio. E' come l'equinozio di settembre appeso su lagune, che ozia sull'uguale tempo,quello concesso a luna e sole.
 

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