il Nido d'Amore blog

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NIDO D'AMORE STORY

La scuola Nido d'Amore nasce nel lontano 1969 come scuola materna.

Il nome iniziale, "La casa dei bambini", esprimeva bene il desiderio sotteso della direttrice Elvira D'Argenzio di dedicare un'intera vita ai bambini, alla loro educazione non solo scolastica ma anche caratteriale.

Appena diciottenne, la direttrice Elvira dispose dei locali della casa paterna per accogliere le prime classi, investendo tutta la passione e professionalità necessarie alla realizzazione del suo ambizioso sogno.

Nel 1980, il sogno prende sempre più vita.

Alla scuola materna viene aggiunta quella elementare; nello stesso anno, cambia anche il nome dell'istituto su ispirazione dell'esperienza e del successo dei primi anni di insegnamento fino ad allora trascorsi.

La scuola "Nido d'Amore" cresce sempre più e si impone nel contesto culturale e urbanistico della città di Giugliano in modo inconfutabile. Ma l'aumento demografico influenza l'aspetto esterno della scuola, che ridimensiona lo spazio verde della scuola dedicato alla pallavolo, al calcio e al basket.

Sulla scia della partecipazione e dell'entusiasmo di tante mamme e papà soddisfatte del lavoro scolastico. nel 2006, le classi della materna e dell'elementare sono nuovamente riorganizzate, grazie alla disposizione di una nuova struttura adiacente all'attuale tesa ad ospitare la scuola dell'infanzia.

Da sempre convinti che l'educazione e la disciplina scolastica agiscano sul carattere dei giovani allievi, come luci in una caverna oscura, indicando nel buio dell'inconscio ciò che ci renderà esseri intelligenti, proseguiamo per questa strada con entusiasmo e passione crescente. Senza mai dimenticare i volti dei tanti bambini che hanno contribuito a questo grande sogno.

Educa i ragazzi col gioco, così riuscirai meglio a scoprire l'inclinazione. naturale.
(Platone)

 

SEGRETERIA SCOLASTICA

In questo spazio la segreteria scolastica si riserverà la pubblicazione dei comunicati e delle informazioni scolastiche rivolte all'attenzione dei sign.ri genitori e agli alunni.

 

INVITO ALLA LETTURA

Benvenuti nella nostra biblio.....scuola!

Qui troverete tanti, interessanti, consigli per leggere e trascorrere il tempo

tra le pagine di un buon libro.

 

 

 

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« I 150 anni dell'Unità D...

La mia scuola non divora il pianeta!

Post n°5 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da saria.amoroso

In occasione dell’anniversario della firma del Protocollo di Kyoto, il Wwf e Repubblica@Scuola lanciano il premio giornalistico “La mia scuola non divora il pianeta!”.

Nel 2012 il Protocollo di Kyoto finisce il suo primo periodo di azione ma non è ancora chiaro come i Governi vogliano adeguare gli impegni alla necessità di una rapida e drastica riduzione delle emissioni. Il WWF crede che, trasformando alla radice le nostre culture passando dal consumismo alla sostenibilità, si possa avere un futuro che garantisca gli equilibri ambientali economici e sociali da cui l’umanità stessa non può prescindere.

Gli studenti vengono invitati a scrivere un elaborato di max 2.700 battute che illustri una nuova idea, da realizzare, per rendere la propria scuola più sostenibile dal punto di vista ambientale (per esempio pasti a chilometri zero, risparmio energetico, orti e giardini naturali, acquisti di cancelleria, mobilità e turismo scolastico sostenibili, rifiuti e riparazione degli oggetti, iniziative di comunicazione ambientale sul territorio ecc.). Gli elaborati andranno pubblicati all’interno del tema "WWWF e Repubblica Scuola".

 

Buon Lavoro!

Commenti al Post:
nidodamore5a
nidodamore5a il 24/02/11 alle 11:46 via WEB
per esempio la maestra visto che ha piu esperienza di noi invece di sprecare igliaia di quaderni e libri,potrebbe spiegare a voce e noi potrmmo memorizzare a mente ripetendo ogni lezione sempre la stessa cosa e facendo anche cose nuove ovviamente,a casa per ricordarci potremmo fare una piccola ricerca sul computer
 
 
saria.amoroso
saria.amoroso il 25/02/11 alle 06:28 via WEB
Mi trovi d'accordo sull'idea di evitare il consumo di carta attraverso le migliaia di quaderni che usate ogni anno a scuola... ma siamo proprio sicuri che la vostra memoria possa contenere tutto lo studio? Maestra Rosaria
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: saria.amoroso
Data di creazione: 23/09/2010
 

SCUOLA IN...PASTA!

E adesso si cucina ...

IL CARNEVALE SI AVVICINA:

noi della redazione "scuola...in pasta" vi proponiamo la ricetta delle chiacchiere....

buona da leccarsi le dita!

Le chiacchiere sono dolci molto friabili che vengono fritti ed infine vengono cosparsi di zucchero al velo. Le chicchiere sono preparazioni tipiche del periodo di Carnevale e vengono chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: chiacchiere e lattughe in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Emilia, cròstoli in Trentino, galani e gale in Veneto, bugie in Piemonte, così come rosoni, lasagne, pampuglie, ecc..

Le chiacchiere hanno un’antichissima tradizione che probabilmente risale a quella delle frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo di Carnevale; questi dolci venivano prodotti in gran quantità poiché dovevano durare per tutto il periodo della Quaresima.

Ingredienti 

  • 500 gr farina
  • 100 zucchero
  • 50 burro
  • 2 uova
  • 1 bicchiere vino bianco secco
  • 2 cucchiai di rhum o marsala
  • zucchero al velo
  • sale
  • olio x friggere
Preparazione
 

Lavorare la farina con lo zucchero e un pizzico di sale. Forma una fontana e versa dentro le due uova, unite al burro morbido, e se si preferisce a gocce di liquore. Impastate bene finché non si ottiene una pasta bella soda e compatta. Stendetela col matterello per poi tagliarla con un taglierino ondulato per i bordi o creando le forme più svariate (treccine, nodini). Scaldate dell’olio in una padella e friggete le chiacchiere.

Appena dorate, scolatele su dei fogli di carta assorbente e servitele tiepide su un bel piatto da portata cosparse di zucchero al velo.

 

Buon appetito  !


 

Ecco ora vi proporrò la ricetta delle castagnole:

Ingredienti (dosi per 8 persone):

500g di farina,3 uova,

1 limone grattugiato,

200g di zucchero,

100g di burro tiepido,

1 bustina di lievito per dolci,

1dl di latte,

1 pizzico di sale e olio per friggere.

 

Preparazione: disponete la farina a fontana aggiungere le uova, lo zucchero e la buccia di limone poi aggiungere il burro e il lievito fatto scendere con un setaccino e il latte. Impastate gli ingredienti partendo dal centro,prima con una forchetta e poi con le mani,fino a ottenere un impasto sodo. Prelevate una piccola porzione di impasto e formate un cilindro con il diametro di 2cm. 

 

PASSATEMPI CREATIVI

Benvenuti nella nostra rubrica di arte "Passatempi creativi"

pensata per proporre e creare disegni e lavoretti insieme.

In questo box curato dalla V A vi consiglieremo le cose più creative da fare

per trascorrere il tempo in allegria. 

 

V A

 

 

Il primo lavoretto che vi proponiamo ricorda un gioco antico, che sicuramente i nostri nonni ricordano bene. Buon divertimento! 

 

Occorrente:

1. 2 vasetti di yogurt vuoti

2. carta crespa a scelta

3. forbici appuntite

4. tappo di bottiglia o pallina da ping-pong

5. colla

6. un metro

7. cordoncino di spago

 

Procedimento:

Prendere un vasetto vuoto e fare un buco sul fondo con la punta delle forbici.

Per ricoprire i vasetti con la carta crespa (scelta da voi), usate il metro e calcolate l'altezza e la circonferenza.

Tagliate la carta crespa nella misura calcolata.

Prendete la colla e spalmate uno strato leggero sulle strisce di carta crespa ritagliate precedentemente.

Incollate con precisione la carta crespa sui vasetti.

Fate un buco al centro del tappo di bottiglia o nella pallina da ping-pong.

Prendete il rotolo di cordoncino e tagliate 35 cm (aiutatevi con il metro).

Infilate il cordoncino di spago nel foro del vasetto bucato e fate un nodo all'estremità

che sta dentro al vasetto.

Incollate i due vasetti tra di loro con il fondo.

Inserite l'altra estremità del cordoncino nel tappo di bottiglia o nella pallina da ping-pong bucata.

E il gioco è fatto .... decoratelo come volete.

 

V A

 

 


 
 

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