Il mondo oscuropensieri, riflessioni... di scuro68 |
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ESSERE O NON ESSERE CAVALIERE?
Eh! So io quel che fo. Colle donne? Alla larga. Costei sarebbe una di quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella verità, quella scioltezza di dire, è cosa poco comune. Ha un non so che di estraordinario; ma non per questo mi lascerei innamorare. Per un poco di divertimento, mi fermerei più tosto con questa che con un'altra. Ma per fare all'amore? Per perdere la libertà? Non vi è pericolo. Pazzi, pazzi quelli che s'innamorano delle donne.
(il Cavaliere di Ripafratta)
VORREI... (MIA POESIA)
(Gian Paolo)
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CAPITOLO NONO Quando la prima coppia fu cacciata dal paradiso terrestre il Signore ebbe cura di abbruttirli quasi come le scimmie (cosi mettiamo d’accordo la scienza e la chiesa), iniziò quindi quel processo per l’uomo di evoluzione grazie al quale quando l’uomo potrà tornare nell’eden e senza che il Signore non dovrà spiegargli tutto per ogni singola cazzata. L’uomo preistorico era nomade ed era solito accoppiarsi con qualunque femmina gli capitasse a tiro, contrariamente ad altre specie viventi la donna non è attratta dal maschio soltanto in alcuni periodi ma più o meno durante tutto l’arco dell’anno, quindi non era affatto un problema. L’uomo sapeva inoltre di essere molto più forte della femmina e quindi sfruttava questa sua capacità per ottenere di accoppiarsi, anche se a volte rischiava ferite molto dolorose provocate dagli artigli femminili molto più lunghi e affilati dei suoi. Quando l’uomo iniziò ad utilizzare alcuni oggetti, il primo uso fu subito per costringere meglio la donna ad accoppiarsi, il primo fu la sassata, un colpo ben preciso permetteva di mettere fuori combattimento la donna e quindi di chiamarsela fino a quando non si sarebbe ripresa, spesso però la donna non si riprendeva e ciò spinse l’uomo a modificare tecnica. Tale tecnica non è andata del tutto persa, in alcuni paesi medio orientali viene ancora utilizzata, ma lo scopo non è più quello di potersi accoppiare, ma quello di non far più accoppiare la donna. L’uomo quindi iniziò a modificare gli oggetti, nel frattempo la donna aveva imparato ad utilizzare bene la sassata, il primo oggetto deputato alla conquista della donna fu la clava, ed è cosi che nacque il baseball, la clava permetteva di assestare colpi che potevano essere meglio controllati, in questo modo era semplice far svenire la femmina, soprattutto però la donna in genere si riprendeva, la clava oltre al baseball, fu responsabile di un forte aumento demografico. Poi vennero le epoche in cui l’uomo iniziò ad utilizzare i metalli, questi non ebbero però un forte sviluppo, se non all’inizio, perché essendo più pesanti erano meno maneggevoli, più visibili, e meno controllabili, spesso uccidevano la donna. Furono invece utilizzati molto dalla donna che li sostituì ai sassi, erano infatti molto più piccoli rispetto alle pietre, ed avevano traiettorie più tese grazie alla loro pesantezza maggiore, inoltre potevano dargli forme molto più aerodinamiche e lisce. Queste arcaiche pratiche smisero di esistere quando l’uomo iniziò una vita sedentaria, infatti le donne erano risorse preziose, di conseguenza non si poteva rischiare di ammazzarle per una botta e via, iniziarono le prime forme di corteggiamento, le donne le accettarono subito di buon grado, piuttosto che essere picchiate. La donna si faceva sbattere da qualsiasi appartenente al sesso maschile, bastava che non la picchiasse, solo più tardi dopo secoli di evoluzione iniziò a rifiutare quelli che non le piacevano, questo perché l’uomo non si ricordava più che poteva picchiarle, ormai era una pratica in disuso. Le prime rappresentazioni del sesso ci derivano dagli egiziani, il mondo si era fortemente evoluto, già allora esisteva la prostituzione, il faraone ne era un profondo esperto. Ma quanto alle rappresentazioni erano piuttosto arcaiche, scopavano di profilo, non doveva essere affatto facile. Quando arrivò l’impero romano tutto cambiò in modo molto forte, il sesso era degnamente rappresentato da mosaici, affreschi, sculture e si cominciò a capire che nell’antichità scopavano più o meno come noi oggi. La pratica era molto più libera, la prostituzione era legale, spesso c’erano incontri anche omosessuali, non avevano la tecnologia ma si divertivano sti cazzo de romani e pure parecchio, anche se io in culo non lo prenderei mai. Ma l’evento che cambiò il sesso in modo più profondo fu la nascita di Cristo, la sua dottrina che prese piede rapidamente nell’impero romano, rese il sesso quasi un tabù. Soprattutto nel medio evo si vedono le differenze più grandi, con poeti che per farsi una chiavata dovettero scrivere interi libri (come la divina commedia, non gliela poteva chiede come tutti, per non parla de Leopardi, a Silvio, cioè a Silvia che senno me pigliano per culo). L’autoerotismo faceva diventare cechi, se era vero era da mo’ che non vedio gne, le donne dovevano arrivare vergini al matrimonio (ma pensa che cretini), non si poteva commettere adulterio (ma che palle), insomma anni e anni di evoluzione per far si che le persone si annogliassero tutte le notti. La chiesa mise anche dei veri e propri tribunali, come la santa inquisizione, che tra le altre cose condannavano anche gli adulteri, in pratica si passò alla totale demonizzazione del sesso, tutte queste regole oggi esistono ancora, ma fortunatamente la chiesa non fa una repressione come quella medievale, oggi si può scopare tranquillamente ed andare alla messa. Altre religioni hanno capito in seguito all’esperienza della chiesa cattolica che non era conveniente e hanno permesso di avere più mogli, pensavo che sti arabi fosse stupidi e invece lo cervello glie gira un po’. Comunque per quanto riguarda il sesso moderno sta tornando all’antica libertà fortunatamente, una grossa mano ce l’ha data il sessantotto, che tra mille puttanate è riuscito a risvegliare quegli istinti sopiti degli uomini, forse saranno state le canne, come effetto collaterale o quel desiderio di libertà assoluta impossibile, ma tanto è. Per quanto riguarda il sesso, oggi te lo spiegano a scuola, ci sono maestre che se sei un deficiente ti fanno anche lezioni pratiche e private, ma fino a poco tempo fa c’era soltanto qualche libro o qualche foto come ad esempio il kamasutra, che però è stato frainteso, perché non parlava di sesso, ma era in origine uno studio sul corpo umano realizzato da un’artista circensecinese. Quando un’occidentale lo vide per la prima volta, non sapendo leggere il cinese, ma osservando le immagini capì, ma in effetti non capiva un cazzo ed infatti ancora oggi miliardi di persone sono li ad annodarsi con le loro donne con un cazzo di libricino in mano (ma scopate come cazzo vi viene o farabutti!). L’evoluzione del sesso poi è andata di pari passo con l’evoluzione umana, infatti mentre prima le donne erano sottomesse e nessun uomo avrebbe mai pensato al piacere che lei potesse provare, con l’emancipazione femminile di questi ultimi due, tre secoli le donne hanno preso il sopravvento ed oggi siccome il sesso si fa in due e non c’è dubbio che per una donna non è affatto difficile trovarsi un deficiente di Adamo che se la scopi, conta molto di più la capacità di far godere quella puttana di Eva che non il contrario. Eh Signore c’avevi ragione! Dopo aver parlato del sesso in generale passiamo a parlare di come fa sesso un macio, abbiamo visto tutto quello che deve fare per procurarsi la zozzona che lo farà felice, vediamo ora come diventa felice. Il luogo, in effetti il macio potrebbe vivere per conto suo e quindi il luogo non è un problema, o potrebbe andare a casa di lei, se anch’essa vive sola. Molto più raro è scopare a casa di uno dei due se vive ancora con la famiglia, se è cosi in genere si aspetta un’annunciata assenza dei familiari. Il macio non manca comunque di iniziativa, è possibile scopare in macchina, in hotel, a casa di un amico dopo averglielo chiesto, in spiaggia (in spiaggia gusta un casino, ma attenti alla sabbia, se ve ce va è tutto no sfriscio), meglio ancora in acqua, anche in campagna. Il luogo quindi è variabile a seconda della topastra che si è beccato, ma anche delle proprie possibilità, il luogo è meglio anche cambiarlo di tanto in tanto, da più gusto sperimentare cose diverse che sempre le stesse. L’abbigliamento intimo del macio è sicuramente all’ultima moda come tutto il resto del suo vestiario, spera quindi di trovare una topastra che sia in ghingheri, non disdegna il reggicalze o la guepiere, non ama invece i collant, la donna gli piace farsela parzialmente vestita e non completamente nuda. Il macio adora i preliminari, già prima di arrivare al luogo deputato al sesso, inizia a disturbare la topastra, bacini un po’ dappertutto, palpate, strusciate, tutto molto dolcemente perché alla donna piace. Quando arriva sul luogo inizia a baciarla, siccome sa di non essere un drago, la pomicerà fino a quando non gli faranno male le labbra, nel frattempo si spogliano entrambi con enormi difficoltà, che se non fosse perché devono chiava col cazzo che lo farebbero, se si faticasse cosi la sera prima di andare a dormire, tutti dormirebbero vestiti. Non è raro che in questa fase si prenda qualche cazzotto, che sfugge nel tirarsi via la manica, o che si inciampi cadendo rovinosamente, comunque non è un problema, per lo meno fino a quando non avranno finito, il dolore in questi casi si trascura. Dopo questa fase iniziale, c’è tutta una fase di stimolazione reciproca manuale, lei lo tocca cercando di farglielo alzare, ma il suo è già alto e lei ci rimarrà molto male quando lo capirà, infatti il macio ha ancora la mutanda, la toglierà solo quando non può più farne a meno, sapendo di essere sottodotato è meglio che lei non veda. Lui invece la ravana profondamente, fino quasi a provocarle l’orgasmo, questo perché sa che dura tipo dieci secondi e se lei non è quasi arrivata, sa che rischia l’amputazione dello strumento. Il nemico giurato di ogni uomo è il preservativo, ce ne sono di cento tipi, quando va a comprarli prende sempre quelli dello stesso tipo, ritardanti per lui ed eccitanti per lei, in pratica hanno uno spessore di sei o sette centimetri, quindi anche se lui ha il pisello come un termometro a lei sembrerà che invece è come un’abatjour, con la tendina e tutto. Lui per indossare il fatidico contraccettivo impiegherà all’incirca tre millisecondi, ormai è pratico e sa che se non si sbriga sarà tutto vano, la posizione è stata già assunta da entrambi, perché lei si è ormai resa conto di tutto e cerca di aiutarlo, non per pietà, ma perché altrimenti non si diverte per niente. Lui dato che ha il cazzo incappato come con un asciugamano non sentirà nessun piacere, lei un po’ di più, ma sarà molto breve, lui faticherà come un animale, lei potrebbe nel frattempo chiamare un’amica, per lei è meglio un massaggio. Lui capisce la sua prestazione da come lei si esprime, mmmb mmmb mmmb, significa che il collegamento wireless non parte, yuhuhu yuhuhu yuhuhu, significa che del collegamento wireless in quel momento non gliene frega un cazzo. L’unica volta che ha sentito yuhuhu è stato quando si è fatto una vergine, ma siccome sono ormai estinte non lo sentirà più, quando avrà finito, si ripulirà rapidamente, proverà di nuovo ad avventarsi su di lei più tardi, nel frattempo il macio ha una tecnica tutta sua per far rimanere la topastra calda, sono i postliminari, cioè riprende i preliminari dopo aver fatto sesso in attesa che possa farlo di nuovo, sperando che la seconda volta andrà meglio. In questo momento l’aiuto che la topastra può dargli è il pompino, un pompino se ben eseguito è capace di far risorgere l’impero romano, figuratevi un termometro, la seconda volta riesce a durare di più, anche se l’erezione rimane ancora più contenuta, perché il suo termometro è stanco. Quando ha la possibilità, il macio sceglie di fare sesso senza contraccettivi, la sua durata è in sostanza identica, perché non perde tempo ad infilarsi il preservativo, ma il piacere che prova è molto maggiore, ed anche per la topastra la cosa è molto più goduriosa. La topastra dopo una serata a stare li ad attendere di venire sarà una vera furia ma non gli dirà nulla, d’altro canto nemmeno lui gli dirà nulla oltre a “scusami ma una cosa del genere non mi era mai accaduta”, lei penserà ma ti doveva capitare proprio con me, non finirà nemmeno di pensarlo che lui le dirà “sarà stato quel cazzo di intruglio che ho bevuto” e lei pensa “l’intruglio ma se te sei magnato 400 Kg di peperoncino, l’ostriche, il grana, ed ogni forma di cibo afrodisiaco esistente, ma sta zitto è che c’hai na capsula a posto del cazzo”. Lui quella sera non le dirà altro sull’argomento e in seguito farà finta di niente, salvo poi riprovarci, ma quando ci riproverà non lo farà in pubblico, infatti basta una sua frase detta a voce alta che parla del suo pistello ed è finito, ci riproverà fissando un appuntamento telefonicamente. Per fortuna delle donne gli uomini non sono tutti cosi, ma se vanno con i maci …, è vero che l’occhio vuole la sua parte, ma perché l’occhio si e la fica no. |
CAPITOLO DECIMO: (il declino da macio ad ex macio) |
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Ciao Ayrton, non rivedrò più i tuoi occhi splendere, dopo il tuo ennesimo successo, e sì che tu hai vinto tanto. Non rivedrò più quello sguardo spento, che avevi quel maledetto primo maggio, prima di scattare in testa al Gran Premio della Morte. Non dimenticherò mai le persone che ti hanno ucciso, ma tu eri fatto così ed accettasti il rischio, nessuno poteva sconfiggerti, neanche la pioggia, solo la morte con un inganno meccanico poteva reciderti. Non dimenticherò mai quella tua voce sensibile, la disponibilità e l'altruismo che avevi verso il prossimo, eri un Dio del volante e un simbolo di vita vincente per noi semplici mortali. Non ti dimenticherò mai Ayrton, sì, forse un giorno la sofferenza e il senso di vuoto che provo ora si attenuerà, ma........... "Tu" per me eri quel fratello che non ho mai avuto, eri la vita, "La mia vita". No! Non mi sentirò solo, perchè ora so che in cielo ci sarà una nuova "stella", che brillerà come splendevano i tuoi occhi e quando udrò e vedrò un aereoplano, penserò : "Questo è Ayrton, finalmente è riuscito a far volare più in alto il suo aereomodello"
(Gian Paolo) [foto presa da un mio quadro del 1994]
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