Il mondo oscuro

pensieri, riflessioni... di scuro68

 

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ESSERE O NON ESSERE CAVALIERE?

Eh! So io quel che fo. Colle donne? Alla larga. Costei sarebbe una di quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella verità, quella scioltezza di dire, è cosa poco comune. Ha un non so che di estraordinario; ma non per questo mi lascerei innamorare. Per un poco di divertimento, mi fermerei più tosto con questa che con un'altra. Ma per fare all'amore? Per perdere la libertà? Non vi è pericolo. Pazzi, pazzi quelli che s'innamorano delle donne.  

  (il Cavaliere di Ripafratta)

 

VORREI... (MIA POESIA)

"Vorrei essere il sole che ti fa' splendere gli occhi la mattina... Vorrei essere la tazzina di caffè che baci appena sveglia... Vorrei essere l'acqua che dolcemente lava ogni centimetro della tua pelle... Vorrei essere il tempo che scandisce e ti accompagna nelle Tue giornate... Vorrei essere la luna e le stelle che catturano il tuo ultimo sguardo la notte... Vorrei essere felice con te come lo ero un tempo"
(Gian Paolo)
 

ALEX THE BEST

 

IL FUMO UCCIDE, MA ANCHE...

 
 
 

LA POLITICA ???

 

FINALMENTE "LEWIS"

 

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IL MACHO E LA SBALLONA

Post n°92 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Scuro68
 

CAPITOLO SESTO
Se un macio, dopo aver sedotto una sballona, decide di instaurare una relazione con lei, qualcosa di assurdo si sta prospettando nella nostra società, infatti essi rappresentano due mondi in totale opposizione l’uno all’altro. Di conseguenza questo tipo di rapporto non è affatto descrivibile, l’unica cosa che possiamo provare a fare è immaginarlo. Generalmente per entrambi è un rapporto fugace di una notte, che nonostante sia sessualmente appagante non può generare altro che sesso appagante (è logico lei è sempre ‘mbriaca, lui è un ficarolo, che voi che gioca a Monopoli. La topastra sballona il giorno seguente la notte di sesso chiama il macio, che al contrario di quanto si possa pensare risponde immediatamente (come detto si è fatto una gran ricca scopata, la rapidità della risposta è da centometrista), lui fa “pronto”, lei emette un rutto di proporzioni spaziali e poi per errore chiude la telefonata. Il macio sbigottito crede che sia il fidanzato marzianizzato di una sua vecchia scopata che lo perseguita ma controllando il numero del chiamante si rende conto che era effettivamente la sballona della sera prima (ma che cazzo di animale mi sono scopato ieri, ma sarà terrestre o viene da qualche parte dell’universo ancora sconosciuto, sarà un essere vivente o un’entità post morte,sarà…, sarà quel che sarà, basta che me la ridà). Mentre il macio estende il suo pensiero all’oblio arriva un’altra chiamata, è sempre lei che gli dice “brutto stronzo m’hai chiuso il telefono in faccia, c’ho messo un’ora a fare il numero”, lui incazzatissimo “senti puttanella guarda che sei tu ad aver chiuso la chiamata, ma poi mi hai ruttato in faccia, anche se avessi chiuso te lo saresti meritato, stronza”. Lei “ma come ti permetti, si va beh sto un po’ fuori, ma tu non sei nessuno per dirmi certe cose (singhiozzo, ma non sta piangendo, è un reflusso dallo stomaco), nemmeno i miei arrivano a tanto” e lui “cosa tu hai dei genitori, pensavo fossi stata generata da un aborto mal riuscito, cresciuta in una clinica genetica e poi espulsa all’età di tre anni e che da all’ora fino ad oggi sei sopravvissuta di espedienti”. Lei “sei proprio un pezzo di merda bastardo, se ti avessi tra le mani ti spaccherei il muso sottospecie di imbecille, sembri un fumetto tanto sei assurdamente finto, ma stasera c’ho voglia di scoparti di nuovo, quindi vieni a pigliarmi alle nove che la cena la faccio da sola”, lui “ cosa ti fa credere che io mi riscoperei uno scandalo di donna avanzata come (è un po’ su con gli anni in questo caso) te, dovrei essere proprio un cretino deficiente, a che ora hai detto per stasera?”. Per un certo periodo nessuno saprà dove cazzo vanno in quelle serate perché nessuno dei due ne vuol parlare con gli amici, semplicemente dicono di non essere usciti. In questo periodo stanno registrando la loro intesa sessuale, che cresce di giorno in giorno, ed a poco a poco, iniziano a scambiare anche qualche parola tra una botta e l’altra, infatti dopo la seconda scopata è calato il gelo tra i due, evitano di parlare, scopano soltanto. Facciamo un esempio di dialogo: lui “ieri sei uscita con i tuoi amici?”, lei “si”, poi riscopano e dopo aver finito lei a lui “anche tu sei uscito con i tuoi amici?” e lui “si” e poi riscopano, a metà chiavata lui fa “senti te lo voglio mettere nel culo, hai vasellina o qualche genere di lubrificante?” e lei “c’ho lo shampoo cosi glie dai pure na pulita”. A fine serata si danno appuntamento per un’altra sera ed andranno avanti cosi per un periodo di circa un mese, infatti anche se non lo sanno si stanno innamorando, dopo questo spensierato periodo inizieranno a pensare se non sia il caso di rendere pubblica la loro storia, gli amici di entrambi li vedono un po’ strani e loro non sanno più che cazzo dirgli. Dopo circa due mesi a forza di canne, alcolici, litigate e scopate riappacificatrici, si decidono ad uscire con gli amici di lui, per renderla presentabile lui impiega un intero pomeriggio e si rende conto che vestita come una persona e non come un demone è proprio una bella fica, quindi giù complimenti “sei molto bella” e lei “grazie (sarò anche bella ma me sento na sardina deficiente dentro na scatoletta de plastica, stasera quando me porta al supermercato a farmi conoscere dai suoi amici bisogna che me fumo la foresta amazzonica senno li ‘mazzo tutti ‘lli finocchietti)”. La serata sarà una vera rottura di coglioni, da una parte gli amici di lui la guardano come se fosse una razza non ancora definita, la studiano, dall’altra lui che non sa nemmeno di che cazzo parlare per sviare l’attenzione su di lei, infine lei con un quarto del cervello che aveva quando era uscita che se ne fotte di tutti e ride come una matta mentre li porta per il culo. L’apoteosi comica è quando lei torna dal bagno, anziché più pulita di prima, torna con una spolveratina bianca sotto il naso, gli amici di lui pensano mamma mia questa non sa nemmeno usare la cipria ed uno le fa notare “guarda hai un po’ di cipria sulla punta del naso” e lei risponde “Cipria? Ma è cocaina deficiente, me la porta un amico direttamente dalla Columbia quando va a trovare il padre, purtroppo il padre deve vivere la, altrimenti rischia di essere ammazzato, è uno dei primi esportatori di coca del paese, ma che cazzo ne sai tu a te te pare cipria, che coglione”. La serata termina vanno a casa e scopano, passeranno giorni prima di fare un’altra uscita con lei e gli amici di lui, ma nel frattempo accade anche il contrario e cioè che usciranno con gli amici di lei. Anche lei impiegherà un pomeriggio per prepararlo all’uscita con i suoi amici, infatti rovisterà nel suo armadio alla ricerca di qualche abito adatto, jeans strappati che provvederà a sfilacciare per renderli il più possibili simili a stracci, scarpe da ginnastica che lui utilizzava tre anni fa per andare a correre, quindi sufficientemente consumate, oppure gli anfibi di quando ha fatto il militare, che lui teneva per ricordo, una t-shirt nera, senza scritte, per lui importabile ed acquistata per l’occasione, una vecchia sciarpa polverosa a cui lei farà qualche buco con la sigaretta (con una canna potrebbe incendiarsi troppo), nel frattempo gli farà bere un paio di litri di vino, questo per ridurlo allo stato di semi incoscienza e quindi simile ai suoi amici. La serata è altrettanto strana come l’altra, andranno nel posto che solitamente frequenta lei, un ritrovo di tossici, alcolizzati, che hanno un’aspettativa di vita attorno ai quaranta anni se non muoiono di incidenti stradali prima, cosa molto improbabile dato che quasi nessuno di loro ha più la patente. In pratica gli amici di lei insolitamente socievoli, cercano di integrarlo e lui inizialmente si diverte, perché ubriaco come una scimmia, ma a poco a poco si abbiocca, proverà allora ad andare in bagno per darsi una sciacquata alla faccia e riprendersi un po’, ma la sua è quasi un’impresa, infatti lei non lo aiuta, per lei è normale e deve imparare a controllare questo stato. Lui entra nel bagno, un luogo lercio, dove sembra si sia svolta la gara nazionale di pisciata fuori dalla tazza, tutti primi a pari merito, finisce sempre cosi, ma anziché pisciare decide di vincere lui la gara e butta fuori tutto quello che ha mangiato e bevuto negli ultimi sedici anni, quelli che entreranno dopo di lui lo decreteranno vincitore della serata, ma non riceverà nessun premio, perché nessuno sa chi è l’eroe. Il ritorno dal bagno è anche peggiore dell’andata, infatti con la sua andatura ondeggiante, andrà a sbattere con un personaggio poco raccomandabile che sta sorseggiando il suo 122° bicchiere di birra, purtroppo con l’urto, un po’ del prezioso nettare cade proprio sulla maglietta dell’energumeno, che senza curarsi troppo dello stato psicofisico di quello sventurato, gli molla un cazzottone sul muso e lo mette ko. Verrà ritrovato da un amico della sua ragazza dopo circa dieci minuti con un livido blu sullo zigomo sinistro ed anche un piccolo taglio sul naso, l’aggressore aveva un anello, dopo tre ore, all’incirca alle cinque andranno a fare colazione, il poveraccio si mangerà una pasta ed aspetterà di tornare finalmente cosciente il giorno dopo, ma non senza un gran mal di testa ed altri dolori diffusi un po’ su tutto il corpo, che invece non passeranno come il mal di testa in giornata. Quella sera non riuscirà nemmeno a scoparsi la sua ragazza che invece contenta per il suo sacrificio lo accudisce come una dolce infermiera. Col tempo si abitueranno, andranno anche a convivere ma non si sposeranno mai, avranno un paio di figli nati per lo più, grazie ad errori di produzione della fabbrica di preservativi o a clamorose disattenzioni dovute al senso di oblio nel quale spesso verseranno. Alla fin fine è un rapporto dove il macio potrebbe anche ritrovarsi bene, dovrebbe restaurare in se stesso un po’ di quell‘istinto maschio che è proprio della sua specie e non quello femminile ed effimero che ha cercato di utilizzare per diventare un macio, non dovrebbe poi essere impossibile, come detto la difficoltà è dato dall’approccio, non tanto dal dopo.

 
 
 

IL MACIO E LA DISCOTECARA

Post n°91 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Scuro68
 

CAPITOLO SETTIMO
Come detto è il più congeniale degli accoppiamenti per il macio. Dopo la prima fatidica serata, sarà lui a chiamarla se la topastra discotecara gli è piaciuta, ma lo farà comunque dopo aver cenato, non è più necessaria la cena per chiavarsela di nuovo. Gli farà un gran saluto tipo “Ciao gattina”, dopo aver parlato un po’ la inviterà ad uscire di nuovo con lui, ma non immediatamente, sa che come lui anche lei ha già i suoi giri, di conseguenza hanno tutto il tempo di uscire ciascuno con i propri amici per raccontare l’ammirevole conquista. Alla prima uscita non hanno mancato di scattarsi delle fotografie con i telefonini, cosi da poterle mostrare agli altri. Quindi fisseranno un’altra uscita, non sarà lui a passarla a prendere ma il contrario, lei è una donna indipendente, ma non passerà a prenderlo a casa, ma al locale dove hanno deciso di incontrarsi. La loro storia si consoliderà in questo locale, parleranno e si accorderanno sul come comportarsi nell’avvio di questo loro rapporto, infatti nessuno di loro ha voglia di impegnarsi troppo, di conseguenza decideranno all’incirca in quali serate ritrovarsi, in quali locali andranno quando non sono insieme, questo perché altrimenti sarebbe come andarci insieme. Inoltre il non detto, ma che è palese, è che ognuno di loro ha la possibilità di farsi chi cazzo vuole, basta che la cosa non sia evidente ne al partener, ne alle conoscenze dell’uno o dell’altro. Insomma si possono marzianizzare ma non sputtanare, entrambi vivono di immagine e rovinarla non è indicato per nessuno dei due. Nelle serate in cui usciranno insieme, saranno concentrati l’uno sull’altra, non sono ammesse interferenze e quando si presenterà a lui o a lei qualcuno con cui si marzianizzano l’uno farà finta di non conoscerlo, l’altro farà finta di non dare peso alla cosa. Con l’andare del tempo ci potrebbero essere delle incomprensioni, ma sostanzialmente fino a quando si rimane in un ambito discreto il loro rapporto crescerà sempre di più. Se le cose vanno bene, cioè entrambi si trovano a loro agio, è molto probabile che il loro rapporto si realizzi in un’unione matrimoniale, ma non per questo il loro rapporto si rinsalda, anzi spesso la convivenza deteriora il loro tipo di rapporto. Lei infatti non è propriamente una donna di casa, mentre lui da vero macio inizierà ad avanzare delle attenzioni da marito, tutto ciò alla lunga potrebbe rovinare definitivamente tutto, importante il fatto che quando la topastra discotecara prende una decisione, non si tira indietro di fronte a niente. Non gli importa se ci sono di mezzo i figli o altre situazioni, diventa spietata, anche perché quando decide di fare un passo simile ha già trovato un degno sostituto all’attuale ex macio (che invece con l’andare del tempo anche se continua a fare le sue conquiste, la vicinanza della donna lo inibisce), mentre il poverino non ha ancora idea di dover sostituire la topastra discotecara. Il macio sapendo che la topastra discotecara è famelica cercherà di scoparla il più possibile anche prima che escano separati, credendo di limitarla nella voglia di trovare un flirt, ma ciò alla donna discotecara non da nessun effetto, infatti la sua indole di cacciatrice non si assopisce con una chiavata, anzi, l’appetito vien mangiando. Generalmente sono anche quelli che si godono la vita o che vorrebbero farlo spesso quindi potrebbero scegliere di non avere figli, non perché non gli piacciano, ma perché comportano comunque una diminuzione della loro libertà personale. Lo stesso dicasi per un qualsiasi tipo di animale domestico.

 
 
 

IL MACHO E LA SNOB

Post n°90 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Scuro68
 

CAPITOLO OTTAVO
Abbiamo detto è quello che più attrae il macio (cretino), ma il rapporto con una snob è quasi improponibile, lei infatti è super viziata, non è disposta a negarsi niente. Alla fatidica prima sera, solitamente non si conclude un bel niente, alle snob non gli interessa l’uomo, sa che può averne quanti ne vuole, a lei interessa giocare e stabilire la sua supremazia gerarchica sul macio. Ci vorranno svariati appuntamenti galanti prima che il macio riesca a conquistarla e non parliamo del suo cuore, questo tipo di donne ne sono completamente sprovviste. Lui arriverà a riempire di saliva la strada su cui lei cammina, tanto le sbava dietro, lei si concederà quando lui si sarà non solo inzerbinito ma proprio attappetato ( di solito quelli persiani li apprezzano di più!). Questo è un banco di prova con cui la snob saggia il macio, come detto a lei non interessa l’uomo, ma la prospettiva di vita che può offrirle, prima di concedersi gli farà spendere un patrimonio. Se anche poi a letto il macio non dovesse valere un cazzo a lei non importerebbe, non è per quello che sta con lui, lui è solo un altro oggetto da mostrare per farsi invidiare dalle altre. Quindi solo quando lo avrà ammaestrato con cura, inizierà a pensare a lui come ad un partner, anche se gli fa credere il contrario da subito, questa tipologia di donna è sempre spietata, è come se si esce con un bambino che fa i capricci a ruota libera, solo che non la si può punire o sculacciare è lei che detiene il potere. Sono generalmente ricche o comunque di famiglia benestante, di conseguenza prima che il macio possa metterci le mani sopra sarà attentamente valutato dalla commissioni affari interni della famiglia. C’è tutto un rituale per farsi valutare da tale commissione, il rituale è estremamente rigido, anche la topastra snob ne è sottoposta, se il candidato non funziona verrà immediatamente scartato e lei commissariata perché non all’altezza di trovarsi un uomo decente. Prima conoscenza, accadrà la prima volta che il macio passerà a prenderla, la famiglia è tutta ai posti di combattimento, il fratello piccolo sarà al monitor delle telecamere esterne per valutare l’auto (marca, modello, pulizia esterna ed anche interna, se necessario si utilizza il satellite, o quando l’impiastro sarà sceso un giardiniere avrà il compito di verificare gli interni). La madre sarà pronta in piedi a tre passi dalla porta, anche se ha il maggiordomo starà solamente due passi dietro di lui in posizione invisibile dietro l’angolo (abito della madre rigorosamente in tailleur, ovviamente all’ultima moda, scarpa a tacco medio alto griffata, spilla di diamanti sulla giacca del tailleur, in casa quindi niente cappello, ma è già na cappella lei!). Il padre sarà nel salone, seduto a leggere nell’ordine: Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, etc. etc. rigorosamente in abito griffato con la giacca appesa al guardaroba a vista del salone, perfetta posizione eretta della schiena anche se seduto in una poltrona con seduta di 2,5 mt di lunghezza e gambe perfettamente incrociate che neanche dopo sette mesi di yoga, pipa in bocca come fosse il barone rosso, occhialetto sulla punta del naso (legge solo i titoletti, non ne capisce un cazzo di economia, a solo avuto un culo della miseria e un padre che se l’è rotto), espressione intimidatoria. L’altro fratello pronto sulla cima delle scale a scendere esattamente cinque minuti dopo che il giovanotto sia entrato, in abbigliamento sportivo tipo golf, quindi con la sacca delle mazze (non ci sa giocare affatto, ma visto che potrebbe entrare chiunque è meglio essere armati, senza dare troppo nell’occhio). La topastra anche se pronta da 30 minuti, costretta ad essere rinchiusa in camera, dovrà far finta di aver fatto tardi e non di essere in perfetto orario, ma di essere circondata da emeriti deficenti. Il nostro macio entra, atmosfera calda quando la mamma della topastra lo accoglie (lei pensa che fusto, se mio marito lo boccia me lo scopo io, tanto con qualche migliaio di euro si farà anche un mostro come me!), l’atmosfera diventa di ghiaccio quando entra nel salotto, il padre rimane immobile, poi tira via gli occhi dal giornale ed inizia a fissarlo, dopo avergli fatto la risonanza magnetica, invia le immagini al computer centrale per ottenere informazioni riservate, poi esordisce “ tu saresti il nuovo fidanzato di mia figlia, che intenzioni hai?”. Il vero macio qui mette tutto se stesso, con maestria prende la parola ed elogia i giornali che l’uomo sta leggendo, dimostrando di averli letti prima di andare a prendere la figlia, cercherà di mettere al tappeto il bastardo utilizzando tutte le sue armi, non cederà di un passo o lui lo assalirà come una tigre con un pulcino. Scende la snob, lui non farà alcun cenno dell’accaduto, sarà lei a chiedere come trova i suoi genitori (ovviamente sono dei perfidi bastardi, “se mi metto con te sarà mia cura avvelenarli il prima possibile cosi da fare un piacere alla società, brutti pezzi di merda”), lui gli dirà “ mi sono sembrati persone alla mano, soprattutto tua madre mi è molto simpatica (“sta zoccola non ha fiatato, poteva anche smorzare un po’ i toni, puttanaccia)”. Il secondo passo sarà una cena, ovviamente al ristorante più lussuoso della città, ma il macio sa di non doversi preoccupare non sarà lui a pagare, anche se dovrà offrirsi di farlo (è una stronzata sto modo di fare, oltre al rischio che il bastardo accetti il suo gesto), successivamente ci sarà una cena in casa dei suoi, dovrà accompagnare la topastra ad un ricevimento (sti bastardi ti fanno valutare anche da tutto il loro entourage), infine sei fidanzato con lei e il ricevimento lo daranno loro a casa loro. In tutto questo, dei suoi genitori se ne fregano, sanno tutto della macio family ma non vogliono vederli fino a quando non hai passato tutti gli esami. Abbiamo anche capito perché la topastra è snob, in un ambiente simile o sei una zoccola finita o non riesci a crescere, rimani una deficiente, zitella, acida, con un sacco di soldi. Ovvio che dopo tutte le peripezie che ha dovuto subire fino al matrimonio, si debba sfogare per tutta la vita contro qualcuno, quello sficato è il macio, che oltre a subire tutte quelle della sua famiglia si beccherà pure quelle della sua topastra snob, si rifarà ma soltanto in vecchiaia e soltanto se avrà una figlia femmina decente. Per lui sarà un vero incubo, ma poi una volta abituato all’ambiente sa che potrà godere di tutti i soldi del suocero, farsi chi cazzo gli pare perché anche lui sa essere un po’ snob, dovrà solo migliorarsi un po’. Sa che sarà marzianizzato dalla topastra snob in tutti i modi, ma non gli frega un cazzo perché sarà suo compito farsi una o più amanti per ogni giorno della settimana della futura vita.

 
 
 

IL SESSO

Post n°89 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Scuro68
 

CAPITOLO NONO
Partiamo dal principio, quando Adamo era nell’eden ed era ancora solo non si era reso conto che la protuberanza anteriore avesse delle funzionalità accessorie, lui ci pisciava solo, anche se si era accorto che quasi tutti gli animali della stessa specie si pisciavano dentro l’uno con l’altro e non capiva perché non fossero tutti uguali, infatti qualcuno come lui aveva il pomo qualcuno invece no. Un bel giorno chiamò il signore e gli chiese “Signore, non per muoverti una critica, ma credo che ti sia sfuggita di mano la situazione sanitaria dell’eden, ci sono quasi la metà degni animali malformati!”, e il Signore gli rispose “Certo che non capisci un cazzo, anzi non capisci proprio il cazzo, ha, ha ,ha!”. Adamo lo richiamo, ma il Signore non gli rispose più, ed allora Adamo pensò “Bisogna che cambi cellulare, questo funziona quando gli pare!”. Quella stessa notte il Signore decise di aiutare Adamo a capire, gli spiegò l’uomo e la donna, ma lui era completamente ignorante e non riusciva a capire, il signore si incazzo come una furia gli diede un cazzotto in bocca, Adamo stramazzò al suolo privo di sensi, il signore allora gli strappò una costola e ci fece una donna, pensando “vedrai testa di cazzo quanto ti è costata cara la tua deficienza”. Quando Adamo si sveglio trovo vicino a se una donna ed allora tutto gli fu chiaro, stava male pure lui, tanto che sua figlia era deformata. Chiamo il Signore che mandò un angelo a spiegargli il tutto, ma che non gli disse nulla su come doveva fare per scopare con lei, ma era palese bastava che guardava gli altri animali ed era fatta, ma l’angelo trascurò l’ignoranza di Adamo, per non parlare di quella della sua costola (se è deficiente quello intero figuratevi quel pezzetto piccolo). Quando Adamo ebbe finito con l’angelo vide la donna, le sue forme erano particolari, molto attraenti, non appena lei gli parlò, lui esclamo puttana Eva (“ma che parla pure”), e lei offesa “e me coglioni, comicemo be’, già ma ditto puttana”. Il Signore che guardava la scena dall’alto dei cieli se la rideva di gusto e già si immaginava come sarebbe andata a finire, anzi credo che francamente stia ancora ridendo di gusto. Ma veniamo alla mattina in cui i due scoprirono il sesso, avvenne all’incirca cosi, Adamo al suo risveglio si ritrovò vicino Eva, i due si erano accucciati per tutta la notte per sentire meno il freddo, come tutte le mattine sentiva il suo tubero tirare un po’ e pensò tra se “devo chiedere al signore di registrarmelo, tutte le mattine fa cosi”. Andò a pisciare, ma rientrando scivolo e cadde sopra Eva, il tubero per disgrazia fini dentro Eva, che stava li tutta spaparanzata, la sensazione fu inizialmente di chiedere scusa ad Eva, ma poi si rese conto che dal tubero gli veniva su un piacere supremo. Eva dopo il colpo subito cercò di liberarsi da Adamo che le stava sopra, ma appena lo mosse senti anche lei un gran piacere salirgli su da dentro e rimase immobile per un po’, poi visto che non sentiva più nessun piacere cerco di spostarlo di nuovo ed il piacere tornò, capirono entrambi, anche se Adamo stava ancora riflettendo, lei strillo e muoviti, lui si tirò via e lei “ma non capisci proprio un cazzo, anzi non capisci proprio il cazzo, ha, ha, ha!”. Torna qua, allora lui si riavvicinò e lo rimise su, ma entrò molto a fatica, spingeva come un animale e ad un certo punto Eva gli diede un cazzotto in bocca esclamando “ma do’ cazzo vai è il buco sopra deficiente”. Da quel giorno quella zoccola di Eva capi che erano le costole a comandare e non i corpi principali e vennero cacciati dall’Eden, con la storiella che tutti conosciamo. La prima esperienza sessuale dell’uomo macio è sostanzialmente molto simile, anche se non del tutto perché fin da piccolo sai quello che devi fare (adesso glielo spiegano, oppure lo impara leggendo le scritte sui muri dei bagni a scuola, o in altri centomila modi). L’unica difficoltà non è tanto tecnica, ma trovare la prima puttana Eva della sua vita.

Quando la prima coppia fu cacciata dal paradiso terrestre il Signore ebbe cura di abbruttirli quasi come le scimmie (cosi mettiamo d’accordo la scienza e la chiesa), iniziò quindi quel processo per l’uomo di evoluzione grazie al quale quando l’uomo potrà tornare nell’eden e senza che il Signore non dovrà spiegargli tutto per ogni singola cazzata. L’uomo preistorico era nomade ed era solito accoppiarsi con qualunque femmina gli capitasse a tiro, contrariamente ad altre specie viventi la donna non è attratta dal maschio soltanto in alcuni periodi ma più o meno durante tutto l’arco dell’anno, quindi non era affatto un problema. L’uomo sapeva inoltre di essere molto più forte della femmina e quindi sfruttava questa sua capacità per ottenere di accoppiarsi, anche se a volte rischiava ferite molto dolorose provocate dagli artigli femminili molto più lunghi e affilati dei suoi. Quando l’uomo iniziò ad utilizzare alcuni oggetti, il primo uso fu subito per costringere meglio la donna ad accoppiarsi, il primo fu la sassata, un colpo ben preciso permetteva di mettere fuori combattimento la donna e quindi di chiamarsela fino a quando non si sarebbe ripresa, spesso però la donna non si riprendeva e ciò spinse l’uomo a modificare tecnica. Tale tecnica non è andata del tutto persa, in alcuni paesi medio orientali viene ancora utilizzata, ma lo scopo non è più quello di potersi accoppiare, ma quello di non far più accoppiare la donna. L’uomo quindi iniziò a modificare gli oggetti, nel frattempo la donna aveva imparato ad utilizzare bene la sassata, il primo oggetto deputato alla conquista della donna fu la clava, ed è cosi che nacque il baseball, la clava permetteva di assestare colpi che potevano essere meglio controllati, in questo modo era semplice far svenire la femmina, soprattutto però la donna in genere si riprendeva, la clava oltre al baseball, fu responsabile di un forte aumento demografico. Poi vennero le epoche in cui l’uomo iniziò ad utilizzare i metalli, questi non ebbero però un forte sviluppo, se non all’inizio, perché essendo più pesanti erano meno maneggevoli, più visibili, e meno controllabili, spesso uccidevano la donna. Furono invece utilizzati molto dalla donna che li sostituì ai sassi, erano infatti molto più piccoli rispetto alle pietre, ed avevano traiettorie più tese grazie alla loro pesantezza maggiore, inoltre potevano dargli forme molto più aerodinamiche e lisce. Queste arcaiche pratiche smisero di esistere quando l’uomo iniziò una vita sedentaria, infatti le donne erano risorse preziose, di conseguenza non si poteva rischiare di ammazzarle per una botta e via, iniziarono le prime forme di corteggiamento, le donne le accettarono subito di buon grado, piuttosto che essere picchiate. La donna si faceva sbattere da qualsiasi appartenente al sesso maschile, bastava che non la picchiasse, solo più tardi dopo secoli di evoluzione iniziò a rifiutare quelli che non le piacevano, questo perché l’uomo non si ricordava più che poteva picchiarle, ormai era una pratica in disuso. Le prime rappresentazioni del sesso ci derivano dagli egiziani, il mondo si era fortemente evoluto, già allora esisteva la prostituzione, il faraone ne era un profondo esperto. Ma quanto alle rappresentazioni erano piuttosto arcaiche, scopavano di profilo, non doveva essere affatto facile. Quando arrivò l’impero romano tutto cambiò in modo molto forte, il sesso era degnamente rappresentato da mosaici, affreschi, sculture e si cominciò a capire che nell’antichità scopavano più o meno come noi oggi. La pratica era molto più libera, la prostituzione era legale, spesso c’erano incontri anche omosessuali, non avevano la tecnologia ma si divertivano sti cazzo de romani e pure parecchio, anche se io in culo non lo prenderei mai. Ma l’evento che cambiò il sesso in modo più profondo fu la nascita di Cristo, la sua dottrina che prese piede rapidamente nell’impero romano, rese il sesso quasi un tabù. Soprattutto nel medio evo si vedono le differenze più grandi, con poeti che per farsi una chiavata dovettero scrivere interi libri (come la divina commedia, non gliela poteva chiede come tutti, per non parla de Leopardi, a Silvio, cioè a Silvia che senno me pigliano per culo). L’autoerotismo faceva diventare cechi, se era vero era da mo’ che non vedio gne, le donne dovevano arrivare vergini al matrimonio (ma pensa che cretini), non si poteva commettere adulterio (ma che palle), insomma anni e anni di evoluzione per far si che le persone si annogliassero tutte le notti. La chiesa mise anche dei veri e propri tribunali, come la santa inquisizione, che tra le altre cose condannavano anche gli adulteri, in pratica si passò alla totale demonizzazione del sesso, tutte queste regole oggi esistono ancora, ma fortunatamente la chiesa non fa una repressione come quella medievale, oggi si può scopare tranquillamente ed andare alla messa. Altre religioni hanno capito in seguito all’esperienza della chiesa cattolica che non era conveniente e hanno permesso di avere più mogli, pensavo che sti arabi fosse stupidi e invece lo cervello glie gira un po’. Comunque per quanto riguarda il sesso moderno sta tornando all’antica libertà fortunatamente, una grossa mano ce l’ha data il sessantotto, che tra mille puttanate è riuscito a risvegliare quegli istinti sopiti degli uomini, forse saranno state le canne, come effetto collaterale o quel desiderio di libertà assoluta impossibile, ma tanto è. Per quanto riguarda il sesso, oggi te lo spiegano a scuola, ci sono maestre che se sei un deficiente ti fanno anche lezioni pratiche e private, ma fino a poco tempo fa c’era soltanto qualche libro o qualche foto come ad esempio il kamasutra, che però è stato frainteso, perché non parlava di sesso, ma era in origine uno studio sul corpo umano realizzato da un’artista circensecinese. Quando un’occidentale lo vide per la prima volta, non sapendo leggere il cinese, ma osservando le immagini capì, ma in effetti non capiva un cazzo ed infatti ancora oggi miliardi di persone sono li ad annodarsi con le loro donne con un cazzo di libricino in mano (ma scopate come cazzo vi viene o farabutti!). L’evoluzione del sesso poi è andata di pari passo con l’evoluzione umana, infatti mentre prima le donne erano sottomesse e nessun uomo avrebbe mai pensato al piacere che lei potesse provare, con l’emancipazione femminile di questi ultimi due, tre secoli le donne hanno preso il sopravvento ed oggi siccome il sesso si fa in due e non c’è dubbio che per una donna non è affatto difficile trovarsi un deficiente di Adamo che se la scopi, conta molto di più la capacità di far godere quella puttana di Eva che non il contrario. Eh Signore c’avevi ragione!

Dopo aver parlato del sesso in generale passiamo a parlare di come fa sesso un macio, abbiamo visto tutto quello che deve fare per procurarsi la zozzona che lo farà felice, vediamo ora come diventa felice. Il luogo, in effetti il macio potrebbe vivere per conto suo e quindi il luogo non è un problema, o potrebbe andare a casa di lei, se anch’essa vive sola. Molto più raro è scopare a casa di uno dei due se vive ancora con la famiglia, se è cosi in genere si aspetta un’annunciata assenza dei familiari. Il macio non manca comunque di iniziativa, è possibile scopare in macchina, in hotel, a casa di un amico dopo averglielo chiesto, in spiaggia (in spiaggia gusta un casino, ma attenti alla sabbia, se ve ce va è tutto no sfriscio), meglio ancora in acqua, anche in campagna. Il luogo quindi è variabile a seconda della topastra che si è beccato, ma anche delle proprie possibilità, il luogo è meglio anche cambiarlo di tanto in tanto, da più gusto sperimentare cose diverse che sempre le stesse. L’abbigliamento intimo del macio è sicuramente all’ultima moda come tutto il resto del suo vestiario, spera quindi di trovare una topastra che sia in ghingheri, non disdegna il reggicalze o la guepiere, non ama invece i collant, la donna gli piace farsela parzialmente vestita e non completamente nuda. Il macio adora i preliminari, già prima di arrivare al luogo deputato al sesso, inizia a disturbare la topastra, bacini un po’ dappertutto, palpate, strusciate, tutto molto dolcemente perché alla donna piace. Quando arriva sul luogo inizia a baciarla, siccome sa di non essere un drago, la pomicerà fino a quando non gli faranno male le labbra, nel frattempo si spogliano entrambi con enormi difficoltà, che se non fosse perché devono chiava col cazzo che lo farebbero, se si faticasse cosi la sera prima di andare a dormire, tutti dormirebbero vestiti. Non è raro che in questa fase si prenda qualche cazzotto, che sfugge nel tirarsi via la manica, o che si inciampi cadendo rovinosamente, comunque non è un problema, per lo meno fino a quando non avranno finito, il dolore in questi casi si trascura. Dopo questa fase iniziale, c’è tutta una fase di stimolazione reciproca manuale, lei lo tocca cercando di farglielo alzare, ma il suo è già alto e lei ci rimarrà molto male quando lo capirà, infatti il macio ha ancora la mutanda, la toglierà solo quando non può più farne a meno, sapendo di essere sottodotato è meglio che lei non veda. Lui invece la ravana profondamente, fino quasi a provocarle l’orgasmo, questo perché sa che dura tipo dieci secondi e se lei non è quasi arrivata, sa che rischia l’amputazione dello strumento. Il nemico giurato di ogni uomo è il preservativo, ce ne sono di cento tipi, quando va a comprarli prende sempre quelli dello stesso tipo, ritardanti per lui ed eccitanti per lei, in pratica hanno uno spessore di sei o sette centimetri, quindi anche se lui ha il pisello come un termometro a lei sembrerà che invece è come un’abatjour, con la tendina e tutto. Lui per indossare il fatidico contraccettivo impiegherà all’incirca tre millisecondi, ormai è pratico e sa che se non si sbriga sarà tutto vano, la posizione è stata già assunta da entrambi, perché lei si è ormai resa conto di tutto e cerca di aiutarlo, non per pietà, ma perché altrimenti non si diverte per niente. Lui dato che ha il cazzo incappato come con un asciugamano non sentirà nessun piacere, lei un po’ di più, ma sarà molto breve, lui faticherà come un animale, lei potrebbe nel frattempo chiamare un’amica, per lei è meglio un massaggio. Lui capisce la sua prestazione da come lei si esprime, mmmb mmmb mmmb, significa che il collegamento wireless non parte, yuhuhu yuhuhu yuhuhu, significa che del collegamento wireless in quel momento non gliene frega un cazzo. L’unica volta che ha sentito yuhuhu è stato quando si è fatto una vergine, ma siccome sono ormai estinte non lo sentirà più, quando avrà finito, si ripulirà rapidamente, proverà di nuovo ad avventarsi su di lei più tardi, nel frattempo il macio ha una tecnica tutta sua per far rimanere la topastra calda, sono i postliminari, cioè riprende i preliminari dopo aver fatto sesso in attesa che possa farlo di nuovo, sperando che la seconda volta andrà meglio. In questo momento l’aiuto che la topastra può dargli è il pompino, un pompino se ben eseguito è capace di far risorgere l’impero romano, figuratevi un termometro, la seconda volta riesce a durare di più, anche se l’erezione rimane ancora più contenuta, perché il suo termometro è stanco. Quando ha la possibilità, il macio sceglie di fare sesso senza contraccettivi, la sua durata è in sostanza identica, perché non perde tempo ad infilarsi il preservativo, ma il piacere che prova è molto maggiore, ed anche per la topastra la cosa è molto più goduriosa. La topastra dopo una serata a stare li ad attendere di venire sarà una vera furia ma non gli dirà nulla, d’altro canto nemmeno lui gli dirà nulla oltre a “scusami ma una cosa del genere non mi era mai accaduta”, lei penserà ma ti doveva capitare proprio con me, non finirà nemmeno di pensarlo che lui le dirà “sarà stato quel cazzo di intruglio che ho bevuto” e lei pensa “l’intruglio ma se te sei magnato 400 Kg di peperoncino, l’ostriche, il grana, ed ogni forma di cibo afrodisiaco esistente, ma sta zitto è che c’hai na capsula a posto del cazzo”. Lui quella sera non le dirà altro sull’argomento e in seguito farà finta di niente, salvo poi riprovarci, ma quando ci riproverà non lo farà in pubblico, infatti basta una sua frase detta a voce alta che parla del suo pistello ed è finito, ci riproverà fissando un appuntamento telefonicamente. Per fortuna delle donne gli uomini non sono tutti cosi, ma se vanno con i maci …, è vero che l’occhio vuole la sua parte, ma perché l’occhio si e la fica no.

 
 
 

IL FIDANZAMENTO

Post n°88 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Scuro68
 

CAPITOLO DECIMO: (il declino da macio ad ex macio)
Il macio quando si fidanza ha una variazione nei comportamenti, queste variazioni sono di due tipi, quelle generate in base alla tipologia di donna che abbiamo già visto nelle descrizioni dei vari tipi di rapporto, ma soprattutto quelle fisse che sono costanti indipendentemente dalla tipologia della loro partner. Iniziamo dall’attenzione verso il proprio corpo, il macio inizia a perdere, a poco a poco, interesse verso la sua immagine, non che si trascuri, perché anni di militanza nel partito macista lo hanno reso uno stacanovista nella cura del fisico, ma la tendenza ora inizia ad invertirsi. Le motivazioni di questo calo sono da attribuirsi a vari fattori, il primo è che ora ha meno tempo da dedicare a queste pratiche, il tempo che prima era solamente suo ora deve condividerlo con una donna, il secondo è che sebbene sia ancora indipendente e possa avere avventure, inizia a perdere l’istinto da cacciatore che fin ora lo aveva guidato, si siede un po’ sugli allori, si appantofola anche lui. Se però fa parte di quella schiera denominata puristi esso mantiene le sue vecchie abitudini, anzi farà in modo che la sua metà partecipi alle sue fantomatiche cure del corpo, per loro infatti la cura del corpo non è uno strumento per essere maci, ma un vero e proprio elemento caratteriale e che quindi non può essere eliminato. Nella maggioranza comunque questo fenomeno si evidenza con la comparsa di un piccolo rotolo di natura grassa nella zona dell’ombellico (noto con il nome di panzite), spesso però questa prima conseguenza potrebbe ridare impulso alla ripresa delle precedenti cure fisiche. Se ciò non riesce a rivitalizzare l’interesse del macio verso il suo corpo, il passo successivo potrebbe essere la comparsa di una borsa al di sotto del mento (il doppio mento, che i maci puristi denominano borraccia del Sanbernando), inoltre la muscolatura una volta tonica e dalla forma tondeggiante, non essendo più curata, passerà dall’aspetto a paracadute a quello di palloncino sgonfio, con la pelle che inizia a formare tutte quelle grinzette che evidenziano lo sgonfiamento. Questi sintomi per un’esteta come il macio possono avere un altro effetto oltre a quello di indurlo a riprendere la propria cura del corpo, l’altro effetto è quello di far cadere il macio in un profondo stato depressivo che poi è quello che determina lo stato di larva in cui la maggior parte degli ex maci si trovano a vivere. A nulla serviranno psicofarmaci, sedute da psicologi, qualsiasi strumento è inutile l’unico modo di rivitalizzare il macio in questo stato è il cambio di stato civile da fidanzato a libero, in questo caso riprenderà tutto il suo vigore con più energia di prima. Per quanto riguarda invece la cura dell’abbigliamento essa permane, anzi sarà uno dei capi saldi del suo rapporto, il macio ha buon gusto, accompagnerà la donna a fare shopping in ogni occasione e a sua volta si farà accompagnare da lei ogni volta che dovrà acquistare un capo per se. Ma attenzione perché anche in questo settore le cose si complicano, infatti se la sua taglia aumenta troppo inizierà ad incontrare difficoltà a reperire i capi di maggiore interesse, cosa che potrebbe ancor più stimolarlo nella ripresa della cura del suo fisico o disintegrare completamente la sua psiche (non che fosse uno scienziato, ma viveva bene nella sua totale ignoranza). Questa fase comunque con il progressivo scorrere del tempo si affievolirà come effetti, perché l’uomo che è ben nascosto dentro il macio a poco a poco verrà fuori, per lui non sarà negativo sotto l’aspetto umano, anzi si accosterà agli altri maschi che a differenza di lui anno sviluppato altre tecniche non maciste per conquistare le donne, senza però rinnegare il loro essere uomini (non s’è trasformati in signorine per fasse qualche chiavata). Determinante per il macio è l’impatto che questi cambiamenti gli comportano a livello sociale, cioè di fronte ai suoi amici, di fronte a donne con le quali è andato, con le quali sarebbe voluto andare, con le quali negherà sempre di aver mai visto (perché se l’è scopata, ma lo ha fatto in un periodo di totale astinenza e visto che somiglia più ad una spugna marina piuttosto che ad una forma di vita terrestre è ovvio il suo comportamento), con le amiche (perché il macio non si scopa proprio tutte le donne, alcune diventano le sue confidenti e le bastarde sono le principali responsabili consigliere quando inizia a fare il macio). La sua metamorfosi crea reazioni nel suo habitat, partiamo dagli amici, se essi sono ancora tutti liberi, il rischio per lui è quello di rimanere isolato, non solo ma diventare addirittura un soggetto di cui burlarsi, data proprio la sua metamorfosi. Se il macio non riesce immediatamente a reagire ne può risultare distrutto oppure estremamente fortificato, avviando il processo di maschilizzazione. Al contrario se nel gruppo dei maci che frequenta c’è già qualche elemento in fase metamorfica essi inizieranno a fare squadra e potranno difendersi meglio dagli attacchi guasconi che i maci sani gli portano, anzi molto probabilmente i legami del gruppo si stringono, in effetti a poco a poco anche quelli sani dietro l’esperienza altrui inizieranno a maschilizzarsi ma molto lentamente, in modo quasi impercettibile. Per quanto riguarda le donne con cui è già stato, li molto dipende dalla tipologia della donna che hanno vicino, abbiamo visto le differenze di comportamento a grandi linee, ma cosa accade se una sua vecchia avventura gli si ripresenta sotto mano, lo decide la gelosia della sua donna. In effetti alcuni riescono anche a timbrare il cartellino e farla franca, ma chi prende questa strada prima o poi sbatte il muso, nel caso il rapporto sia aperto però non c’è problema, attenendosi a quelle regole non scritte ma sottointese. Con le donne con cui sarebbe voluto andare il sentimento che prevale è la rivalsa, in effetti tante donne non si concedono agli uomini che le corteggiano, ma aspettano che abbiano un rapporto stabile con un’altra per rendersi conto che si stanno perdendo un’occasione. Quando un macio si incrasta in un rapporto stabile, senza quasi cercare, si ritrova pieno di puttanelle che lo richiamano, che quando lo incontrano lo vanno a salutare come non hanno mai fatto, che gli fanno proposte di uscite (ste troie fanno finta di non sapere che lui è incastrato, spesso lo fanno soltanto per verificare se il loro è un rapporto solido e provano a scoparselo soltanto se solido lo è), ovviamente alcuni sfruttano tutto lo sfruttabile, altri diventano atei della fica se non quella della loro compagna. Per quanto riguarda le amiche confidenti, queste sono quelle che ti fanno le sorprese, molte tra di loro sono quelle che si comportano come appena spiegato, dato il rapporto lo invitano ad una cena tra amici intimi a casa loro e scopri che l’unico amico intimo sei tu e che tutto sommato dell’amico se ne fregano e ti mostrano il loro intimo per poi togliere pure quello. Oltre questo sono quelle che lo ascoltano quando c’è qualcosa di cui il macio deve sfogarsi o comunque quando gli serve un consiglio, attenti ai consigli perché le donne sono tutte diverse quello che va bene per una non significa un cazzo per l’altra. Il confronto però più divertente i maci che si fidanzano lo hanno con i propri genitori, il macio è un mammone terrificante, mentre è in perenne stato di gelo con il padre. Il motivo è semplice, il macio da scapolo era più curato di sua madre, il padre temendo tendenze non proprio comuni ma piuttosto rare lo ha sempre guardato con sospetto, anche se lo sapeva donnaiolo, il fatto è che per un padre non importa quante zozzone si fa suo figlio, l’importante è che non si sia fatto fare da qualche zozzone! Quando quindi vede il risultato dei suoi sforzi che cominciano a dare i frutti (il padre lo ha sempre preso per il culo, per cercare di stimolare in lui la sua componente maschile sopita), infatti è iniziato il processo di maschilizzazione, ne gioisce come un cammello ed intensifica le prese per il culo per rapidizzare il processo.

 
 
 
 
 

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Il mio mito e il mio più grande Amico. Erano i bellissimi anni '90 quando uno e l'altro erano sorgenti di gioia per me e riflessi di luce in un cielo che pian piano è diventato terso... Mi mancate entrambi

 

MIA POESIA PER AYRTON :


Ciao Ayrton
,
non rivedrò più i tuoi occhi splendere, dopo il tuo ennesimo successo, e sì che tu hai vinto tanto. Non rivedrò più quello sguardo spento, che avevi quel maledetto primo maggio, prima di scattare in testa al Gran Premio della Morte. Non dimenticherò mai le persone che ti hanno ucciso, ma tu eri fatto così ed accettasti il rischio, nessuno poteva sconfiggerti, neanche la pioggia, solo la morte con un inganno meccanico poteva reciderti. Non dimenticherò mai quella tua voce sensibile, la disponibilità e l'altruismo che avevi verso il prossimo, eri un Dio del volante e un simbolo di vita vincente per noi semplici mortali. Non ti dimenticherò  mai Ayrton, sì, forse un giorno la sofferenza e il senso di vuoto che provo ora si attenuerà, ma........... "Tu" per me eri quel fratello che non ho mai avuto, eri la vita, "La mia vita". No! Non mi sentirò solo, perchè ora so che in cielo ci sarà una nuova "stella", che brillerà come splendevano i tuoi occhi e quando udrò e vedrò un aereoplano, penserò : "Questo è Ayrton, finalmente è riuscito a far volare più in alto il suo aereomodello"
(Gian Paolo)
[foto presa da un mio quadro del 1994]

 

 

 
 
 
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