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« Ha vinto Corciano!DELIBERAZIONE DEL CONSIG... »

NUOVA CONSILIATURA

Post n°473 pubblicato il 15 Giugno 2013 da sd.corciano

Oggi alle ore 15.30, ha preso il via la nuova consiliatura con Cristian Betti Sindaco. Come eletto di Sinistra Ecologia Libertà, riprendo a dare conto dell'attività- Quello che segue, è l'intervento fatto a nome di SEL.

 

L'insediamentodi un Consiglio Comunale, rappresenta un momento importante nellavita democratica di una comunità.

E'l'occasione nella quale, i singoli consiglieri ed i gruppi politicimanifestano il proprio impegno e gli obiettivi da raggiungere. Certo,vi è il programma di mandato che è stato sottoposto al giudiziodegli elettori ma poi vi sono le varie sensibilità, individuali ecollettive, che possono caratterizzare o evidenziare un argomentopiuttosto che un altro.

Daquesto punto di vista non mi sottrarrò a questo compito.

Ilprimo consiglio comunale però è anche il momento nel quale dopo leelezioni, si esprime la soddisfazione o la delusione per l'esitoelettorale. Allora dico subito a nome del gruppo Sinistra EcologiaLibertà – Socialisti per Corciano, che sono molto contento esoddisfatto. In primo luogo per la riconferma della coalizione dicentro sinistra CorcianoVIVA alla guida dell'amministrazione comunalecon ampio margine di consensi e poi, perché la nostra lista ha avutoun consenso oltre ogni aspettativa.

Dettoquesto, però da cittadino e uomo di sinistra, non posso chemanifestare preoccupazione e disagio, per la scarsa affluenza alleurne registrata sia nel nostro comune che nelle altre città in cuisi è votato. Tale atteggiamento dell'elettorato denota unaprogressiva disaffezione verso le istituzioni e, cosa piùpreoccupante, verso il metodo della elezione intesa come praticademocratica per la selezione delle classi dirigenti.

Questocomportamento pone degli interrogativi importanti ai quali nessunosia in maggioranza che in opposizione, qui a Corciano come nelparlamento nazionale può sottrarsi.

Nonservono a trovare valide soluzioni atteggiamenti che tendono aminimizzare la portata del fenomeno o valutazioni trionfalistichepoco responsabili.

Senzaaddentrarmi in considerazioni sociologiche che coinvolgono tanto ilcomplesso sistema dell'informazione quanto l'organizzazione dellasocietà attuale, sono portato a credere che forse ad ALCUNI nondispiaccia poi tanto, il fatto che soltanto pochi cittadini, possanoessere motivati per scegliere i propri amministratori o i proprirappresentanti di governo.

Comeinterpretare altrimenti, alcune leggi nazionali che hanno portatoalla riduzione dei rappresentanti in seno agli organi elettivi. Pensoinvece, che occorra ampliare le opportunità e le condizioni perfavorire la massima partecipazione delle persone alla gestione dellacosa pubblica. Solo così vi saranno maggiori garanzie democratiche,maggiori controlli e, quindi, minori possibilità per i fenomenidegenerativi che hanno coinvolto la classe politica.

L'aspettoche più mi ha indignato è che tali operazioni politiche, si sonofatte passare ipocritamente come interventi tesi alla riduzione deicosti della politica, come se il costo reale fosse il gettonepercepito da un consigliere comunale e non invece l'uso disinvoltodei contributi e del finanziamento pubblico dei partiti.

Ilgoverno Berlusconi, ha promosso ed ottenuto rapidamente la riduzionedei rappresentanti negli organi elettivi locali, senza contrasti edopposizioni particolari, salvo limitate eccezioni, mentre per larevisione del finanziamento pubblico c'è ancora tempo.

Quandocerti atti importanti vengono assunti in un contesto politicofortemente condizionato, il rischio di sbagliare o di eccedere èmolto alto.

Ripeto,l'esercizio della democrazia nelle sue articolazioni, non puòrappresentare un costo, vanno soltanto trovati i giusti equilibri perevitare che solo poche persone possono permettersi il lusso di farepolitica.

Questapreoccupazione, è fortemente collegata con l'attuale dibattito sullariforma del sistema di governo. Scorciatoie o forzature di tipopresidenzialista, lontane dalla nostra cultura non possono chenuocere alla democrazia. La crisi dei partiti non può essere risoltarimaneggiando una costituzione che è considerata tra le migliori almondo!

Quasitutti i programmi delle coalizioni che si sono confrontati in questatornata elettorale hanno posto particolare attenzione allapartecipazione, al coinvolgimento dei cittadini nella gestione dellacosa pubblica.

Questoè uno dei compiti principali cui si deve impegnare chi oggi assumeuna qualsiasi carica pubblica o un incarico di partito. D'altronde,per quanto mi riguarda, la partecipazione ed il coinvolgimento deicittadini, sono sempre stati nella sensibilità dei partiti disinistra.

Ricordosolo per memoria che la massima espansione della sinistra in Italia,tanto in percentuale che in valori assoluti, vi fu negli anni '70 –'80, cioè proprio quando sono state introdotte nuove forme dipartecipazione, dalla scuola, alla gestione della sanità, aiconsigli di quartiere.

Quindi,la consiliatura che oggi inauguriamo, dovrà segnare un punto disvolta nei rapporti amministratori – amministrati. Forme innovativesono contenute nel nostro programma e fin da subito dovremo dare loroattuazione stabilendo verifiche periodiche sull'efficacia dellescelte assunte ed essere pronti a modificarne le impostazioni se irisultati non risultassero soddisfacenti.

Unaltro aspetto del programma su cui dovremo incentrare la nostraattenzione è il sistema di protezione sociale.

Inquesto campo le amministrazioni di sinistra che si sono succedutenegli anni, hanno sempre dimostrato una sensibilità particolare.Sono state “scelte” volute e perseguite con decisione comeconseguenza di una matrice politica e culturale.

Tantealtre amministrazioni magari hanno compiuto scelte diverse,dirottando fondi su interventi più visibili e che portano maggioreconsenso come strade, marciapiedi, aree verdi, ecc.

Oggipero viviamo in un periodo storico nel quale non si è maimanifestata tanta diseguaglianza! Ma un comune può farsi carico dirisolvere un problema di tali dimensioni? Credo di no, ma nel suopiccolo può cercare di limitarne gli effetti. E' quello che è statofatto in questi anni, un tempo con risorse importanti, ora conpossibilità di spesa più limitate. Questo compito è reso ancorapiù difficile a causa della contrazione o della cancellazione deifinanziamenti nazionali, basti pensare all'azzeramento del fondo perla non autosufficienza.

Ritengoche questa amministrazione debba proseguire nel solco tracciato dachi ci ha preceduto, mantenendo il livello dei servizi e la qualitàfino ad oggi garantita. Ecco, questi sono i segni, a mio avvisoimportanti, di una comunità che si fa carico di chi ha menopossibilità e vive il disagio economico, sociale, culturale, diintegrazione come una condizione minoritaria.

Unapolitica di sinistra serve proprio a questo!

E'anche vero che viviamo in una società complessa, con una forteconnotazione individualista generalizzata e difficile da modificaredove il senso della solidarietà tra le classi sociali è sempre piùridotto. Ma noi allora perché siamo qui!

Compitonostro, è proprio quello di mettere in campo, nel nostro contesto,azioni volte a modificare questa deriva culturale. E' un richiamo chevale per tutti? Non lo so! Ma per me e per le persone che rappresentoe con cui condivido questa esperienza politica vale.

L'azionedella nuova amministrazione dovrà anche incentrare la sua attenzioneai temi del lavoro ed alla difesa dell'occupazione. In questo campoi margini di azione sono molto limitati. Senza politiche di sviluppopromosse dal governo nazionale, anche il compito diun'amministrazione locale diventa quasi impossibile. Tuttavia, alcunescelte possono essere orientate per consentire nuovi insediamentiproduttivi anche con tipologie di prodotto innovative. Favorendo ilriutilizzo di siti dismessi così da intervenire concretamente suldegrado immobiliare e sull'ambiente così da limitare al massimol'uso di nuovo suolo per l'attività edilizia.

Diargomenti su cui puntualizzare ed incentrare la nostra attenzione vene sarebbero molti altri. Credo però, che questa consiliatura debbacominciare al affrontarli in maniera diversa secondo due linee diazione.

Laprima è quella costruita dell'Associazione dei comunivirtuosi che detta linee di comportamento ben definite su comeutilizzare buone pratiche in campo ambientale, nella gestione deirifiuti, alla gestione del territorio. Ecco, credo che dovremmoprendere esempio da chi ha avuto la capacità di introdurre elementiinnovativi nella gestione amministrativa magari cominciando conl'aderire a tale associazione. Un'adesione non burocratica e formalema improntata sulla sostanza e concretezza delle scelte.

Laseconda è unaconvinzione mia e del gruppo politico che rappresento. Riguarda ilfilo conduttore che deve sempre sostenere un programma: la suafilosofia di base.

Unprogramma non può essere inteso come una mera elencazione delle coseda fare e del come farle.

Credo/crediamoche in un contesto quale quello nostro, cioè di un comune prossimoai 22.000 abitanti con una grande mobilità in ingresso conosciutaper lo più negli anni recenti, vi sia il bisogno di costruire unnuovo e forte senso di appartenenza ad una comunità nella quale visia il riconoscimento reciproco tra ogni singolo cittadino.

Occorremettere in atto energie e strumenti per consentire ad ogni cittadinodi sentirsi parte di una collettività e quindi come tale, di esserein grado di contribuire al miglioramento del contesto in cui vive equindi non un cittadino generico ma “IL CITTADINO di Corciano”. Un'azione di questo tipo coinvolge tutte le tematiche che un comunedeve affrontare: dall'uso del territorio, alle tutele sociali damantenere a da costruire sulla base delle nuove esigenze, dalcoinvolgimento delle numerose associazioni presenti come presidi didemocrazia diffusi, alle proposte culturali che si possonopromuovere. E' evidente che un obiettivo di questa portata non si puòesaurire nell'arco di una consiliatura ma necessita di tempi piùlunghi: è un metodo per affrontare i vari problemi.

Coinvolgimento,costruzione di una comunità, significa allora che tutti gli abitantisi possano sentire partecipi ed attori attivi di un benessere cheassume un “VALORE” se non è solo individuale ma diventacollettivo.

Questoè uno dei tanti contributi che Sinistra Ecologia Libertà haavanzato nella formazione del programma amministrativo e che horitenuto riportarlo in maniera quasi integrale. Chiudo ricordando chefra i meriti della passata consiliatura, vi è stato quello dirivalutare il ruolo del consiglio comunale ed il lavoro svolto daiconsiglieri nelle commissioni. Mi auguro che si continui su questastrada anche con un apporto qualificato delle opposizioni. Purtroppo,in virtù delle scelte che ricordavo all'inizio del mio intervento,le opposizioni scontano una rappresentanza alquanto ridotta ma nonpriva di argomenti almeno da quel che è apparso in campagnaelettorale.

L'importante è che si sviluppi un confronto aperto privo di pregiudizi edimprontato sul rispetto reciproco.
Buonlavoro a tutti noi per il bene di Corciano!

Mario Taborchi - Capogruppo SEL

 
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il 5,2%
Periodo di riferimento: Anno 2011
Diffuso il: martedì 17 luglio 2012

Povertà relativa è difficoltà nella
fruizione di beni e servizi in rapporto 
al livello economico medio dell'ambiente 
o della nazione.

Povertà assoluta è indisponibilità dei 
livelli minimi di sostentamento umano, 
riguardo ai beni essenziali come acqua, 
cibo, indumenti e abitazione.

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Fonte: BiDiMedia
Ixè per Agorà
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