è stato bello

Post N° 30

...è così che la natura ci prepara alla morte. Ci distacca dagli affetti, dal linguaggio, dalla conoscenza, dalle passioni, dai ricordi. Così è più facile...

L'anniversario

Si guardano ancora i corpi
come una volta
dopo venticinque anni?
Più che una volta.
Ne spiano le forme segrete,
o segni maturi,
le ormai levigate
inquiete
asperità
i sensi responsabili,
lo spirito più pronto
per animi colmi.
Profumi che durano
e pazienza. E' questo l'amore.
Dischiudersi, senza fretta,
come assaporare,
sezionandola,
senza danneggiarla,
una preziosa melagrana.

Post N° 28

Le pulci non sono come gli uomini, che sognano solo al mattino; le pulci sognano subito.

Fantasia

Bruma,
bruma salina;
velo d'argento
su cielo,
su luna.
Da una
piccola spiaggia sali,
polvere d'acqua.
Gocce sospese,
iride, luce
scomposta, prisma
che accende
la pentola d'oro;
si tinge il cielo; risplende
l'arcobaleno.

Napoli

Case piene di sonno
muri rosa-pallido
scrostati,
che lasciano
mattoni a nudo.
Giardinetti con qualche vaso
di basilico,
carcasse d'auto abbandonate
ai gatti,
irti di pelo selvaggio.
Il treno
nella sua trincea
penetra, lento
nel ventre senza misura.
Qualcuno, da una finestra,
guarda il serpente
notturno
snodarsi, pigro,
vicino alla raffineria
che vomita fiamma
nel cielo,
e andarsene, nel buio,
con qualche luce accesa
carico di uomini
semiaddormentati.

A Rivalta, Natale 1944

Campagna coperta di neve
Filari
di pioppi, strada segnata
dal passo del bue
e dal birocciaio.
Da cani,
che urinano un liquido greve.
Granaio
ingombro di balle di paglia:
due partigiani
controllano il
viale
che smaglia nel terso orizzonte.
un sajo
con loro
e un paio di sandali
scuri sui piedi segnati
dal gelo, dal fango.

Post N° 24

Il successo fà dimenticare che al mondo c'è dell'altro; musica e poesia, posti da vedere, cose da studiare e leggere. Gente da conoscere. Tanta gente che sta male, che ha poco cibo, che è privata della dignità.

A Rivalta, nel 1944

C'è ancora luce.
Profumo sospeso
dall'erba
tagliata di fresco. Falci
battute,
lucenti, affilate,
allineate
sotto il portico, accanto ai corni
della pietra arrotina.
Da dietro il
frutteto di mele
renette, ondeggia una
lucciola, prima
stella.
La zia canta
il walzer delle candele.

Estratto da Psulla

Reggio (bis)

Tra le sirene
la città sussulta nel
suo ingiusto riposo.
Aria di primavera, con qualcuno
che studia e sogna.
E c'è chi legge ancora.

Rivalta 1943

Post N° 19

buon primo maggio
cortei sorridenti e orgogliosi
garofani rossi tra i capelli
e tu con noi

Estratto da Psulla

FUTURO (A Giulia)

Sembra morto
l'uomo appoggiato al tronco
del grande nocciolo.
Negli abiti di
velluto
rattoppati
c'è un corpo che sembra
senza vita,
col sole che gioca attraverso
le foglie
e luccica
sulla piccola scure e sulla falce
abbandonate
vicino alla mano aperta.
Ma il cuore batte,
il sangue scorre nelle vene
e il sonno ristora le membra
che riprendono
la ronca,
la monda del bosco
dall'erba che lo asfissia.
I noccioli daranno altro frutto
protetto dal geloso
guscio
incastonato nella galla.
E l'uomo della ronca
dormirà ancora, stanotte,
dopo aver messo
a dimora le piante
del pomodoro gigante
e  aver munto
la madre del vitello rosso.

compleanno di Giulia '87

amalia rodrigues

anche questo era lui, anche questa musica, sprofondato nella sua poltrona di pelle nera, con i suoi adoratissimi libri tutti intorno.

Post N° 15

Messaggera del '45

Si prepara la Vera.
Il tabarro
la copre di scuro.
Alla curva reclina
la testa: stramazza
dietro la stalla.
La bicicletta si incaglia nella neve
azzurrina.

I cinque signori

I Signori delle nubi,
Favonio, Borea, Maestrale,
spazzano il mare.
La terra ha il ratto,
che rode
i corpi
nei loculi bui
vegliati dalla civetta.
E l'uomo, che vive
tra i fuochi fatui
della città.

Post N° 12

Spieghiamo.

questo luogo è nato dal desiderio di leti e, naturalmente, mio di cercare di tenere in qualche modo più vivo mio padre. certamente io non avrei bisogno di un blog per ricordarlo, anzi, ma mi fa piacere questo, rende in qualche modo interattivo il mio amore di figlia e la stima di leti da lettrice e studiosa.

sapete come è nato tutto? ecco ora vi racconto.
 
un giorno in corridoio all'università incontro leti, lei mi chiede una cosa. dice se conosco l'autore di una poesia senza titolo ne autore che è stata messa in bacheca studenti. naturalmente leggo, ma non mi dice nulla, rileggo e una parola mi colpisce "ulivi". i versi sono a me del tutto sconosciuti, ma quella parola mi accende qualcosa dentro. le dico di venire nel mio ufficio che le voglio dare qualcosa. lungo il tragitto mi dice che è molto attratta dalla poesia, io in silenzio dico "aspetta". entriamo e apro l'ultimo cassetto. prendo quel libro e lo metto nelle sue mani. quasi mi vergogno, quasi non la guardo negli occhi, quasi mi vergogno dei miei sentimenti.
il giorno dopo viene da me con un sorriso a cento denti e mi chiede il permesso di fare la sua tesi di laurea su di lui. da quel giorno in giardino ci siamo parlate, abbiamo pianto, riso, io raccontavo e lei scriveva. e lei piangeva ed io la stringevo e io piangevo e lei mi asciugava le lacrime. il giorno della laurea ho pianto come una bambina. ecco qui. e ora siamo qui. tutto quello che troverete qui è in qualche modo legato a lui.

il luogo amatissimo

Chianalea
Scilla (R.C.)