Diritto e Rovescio

Ue, niente status giuridico per i blog


È del 25 Settembre la decisione del Parlamento Europeo di respingere la proposta di regolamentazione dei blog. L’autrice della relazione presentata è l’Europarlamentare estone Marianne Mikko, appartenente al gruppo socialista,   che chiedeva di “chiarire lo status dei blog e dei siti con contenuti generati dall'utente, assimilandoli, a fini legali, a ogni altra forma di espressione pubblica".  Il rapporto dell’europarlamentare Mikko è stato approvato solo in parte, non riconoscendo alcuno status giuridico ai blog ma riconoscendo  il loro  “contributo importante alla libertà di espressione, sempre più utilizzato tanto da professionisti dei media che da semplici navigatori”.  Nel rapporto, che non rappresenta alcun vincolo per gli Stati Membri, l’Europarlamento si propone di incoraggiare il dibattito su tutte le questioni legate allo status dei blog.  A termine della seduta Marianne Mikko ha dichiarato che il suo intento non era certo quello di regolamentare la rete. L’obiettivo che si era preposta era semplicemente di riuscire a sapere chi c’è dietro ai blog proprio perché le parole rappresentano un’arma da maneggiare con cautela.Ha rappresentato un importante punto di svolta per il popolo blogger e di internet in generale. La proposta di regolamentazione che aveva suscitato tanta preoccupazione ha invece “promosso” gli utenti della rete al ruolo di contribuenti alla libertà di espressione. Inoltre si è finalmente aperto un varco verso una de-criminalizzazione dei blog e ad una nuova vita del diritto legato al web: diritto 2.0.Scritto da Margherita Gervasoni