Fazi pubblica il terzo libro di Melissa Panarello, che comincia con: «Caro Ruini». In nome dell’amore è una lettera aperta al cardinale, scritta per contestare le posizioni della Chiesa sulla sessualità. In libreria esce, non caso, il 14 aprile, Venerdì Santo, subito dopo le elezioni e subito prima di Pasqua. Che la Fazi (casa editrice che pubblica i romanzi di Melissa) senta odor di quattrini dietro quest'ultima "fatica"(!?) letteraria dell'adolescente che in italia, badate bene ha venduto meno libri solo di Umberto Eco, e fuor di dubbio.Lo testimoniano la scelta della data di pubblicazione, che a quanto dichiarato dalla stessa Panarello in un'intervista rilasciata alla trasmissione Le invasioni Barbariche della Bignardi, dipende esclusivamente dalla casa editrice; Poi dal tema trattato: Una confessione in narrativa contro i tabu', contro l'oscurantismo clericale, contro le proibizioni. Dopo quanto abbiamo visto accadere in italia durante lultima campagna elettorale, una cosa è certa: Lo scontro premia, attira, conquista...sempre e comunque. E' così nei programmi tv(vedi Reality) è cosi nella società civile, perchè no nei romanzi! E come gia successo per le precedenti esperienze, va dato atto alla Panarello di saper leggere la realtà che la circonda!"C'era bisogno", ha spiegato Melissa P., "che qualcuno, qualcuno che ha una sua visibilità e ascolto, desse voce al disagio di tanti giovani che si trovano a vivere in un paese sempre meno laico, in una società che sta diventando molto bigotta e moralista e che non fa che colpevolizzarci in maniera aggressiva. Comunque la mia replica ha toni pacati e rilassati. Parlo in nome dell'amore a chi parla in nome di Dio". E aggiunge, "In ogni modo il libro si chiude con un epilogo in cui esprimo la mia disillusione sulla situazione, visto che, per quanta sincerità si possa mettere in campo, dall'altra parte l'impressione è che esista sempre un muro. Insomma, mi piacerebbe una risposta, ma non me la aspetto. Sono abbastanza realista. Per me l'importante è di non essere rimasta passiva davanti a quel che sento e leggo, di aver fatto sentire la mia voce in nome di tutti quelli che la pensano come me". Non nascondo il mio interesse per il tema trattato, non escludo pertanto che lo leggerò. Magari vi faccio sapere!Francesco
Nuovo libro...Scandalo?
Fazi pubblica il terzo libro di Melissa Panarello, che comincia con: «Caro Ruini». In nome dell’amore è una lettera aperta al cardinale, scritta per contestare le posizioni della Chiesa sulla sessualità. In libreria esce, non caso, il 14 aprile, Venerdì Santo, subito dopo le elezioni e subito prima di Pasqua. Che la Fazi (casa editrice che pubblica i romanzi di Melissa) senta odor di quattrini dietro quest'ultima "fatica"(!?) letteraria dell'adolescente che in italia, badate bene ha venduto meno libri solo di Umberto Eco, e fuor di dubbio.Lo testimoniano la scelta della data di pubblicazione, che a quanto dichiarato dalla stessa Panarello in un'intervista rilasciata alla trasmissione Le invasioni Barbariche della Bignardi, dipende esclusivamente dalla casa editrice; Poi dal tema trattato: Una confessione in narrativa contro i tabu', contro l'oscurantismo clericale, contro le proibizioni. Dopo quanto abbiamo visto accadere in italia durante lultima campagna elettorale, una cosa è certa: Lo scontro premia, attira, conquista...sempre e comunque. E' così nei programmi tv(vedi Reality) è cosi nella società civile, perchè no nei romanzi! E come gia successo per le precedenti esperienze, va dato atto alla Panarello di saper leggere la realtà che la circonda!"C'era bisogno", ha spiegato Melissa P., "che qualcuno, qualcuno che ha una sua visibilità e ascolto, desse voce al disagio di tanti giovani che si trovano a vivere in un paese sempre meno laico, in una società che sta diventando molto bigotta e moralista e che non fa che colpevolizzarci in maniera aggressiva. Comunque la mia replica ha toni pacati e rilassati. Parlo in nome dell'amore a chi parla in nome di Dio". E aggiunge, "In ogni modo il libro si chiude con un epilogo in cui esprimo la mia disillusione sulla situazione, visto che, per quanta sincerità si possa mettere in campo, dall'altra parte l'impressione è che esista sempre un muro. Insomma, mi piacerebbe una risposta, ma non me la aspetto. Sono abbastanza realista. Per me l'importante è di non essere rimasta passiva davanti a quel che sento e leggo, di aver fatto sentire la mia voce in nome di tutti quelli che la pensano come me". Non nascondo il mio interesse per il tema trattato, non escludo pertanto che lo leggerò. Magari vi faccio sapere!Francesco