Segnali Di Fumo

Nuova Guerra


Il mese prossimo l'Iran convertirà i suoi petrol-dollari in una borsa a base euro. L'impatto sul dollaro sarà consistente e forse, nel lungo termine, disastroso. Al momento sulla carta il dollaro è una valuta inutile, gravata dal peso di un debito nazionale di oltre 8 trilioni di $ ed un deficit commerciale di oltre 600 bilioni di $. Secondo il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, solo il costo dell'avventura irachena potrebbe toccare il 2 trilioni di dollari. L'impero militare americano, con le sue guerre, le sue 700 e più basi e i suoi innumerevoli intrighi, è retto e finanziato dai creditori asiatici, principalmente dalla Cina. Il fatto che il mercato del petrolio operi in dollari, permette al dollaro di rimanere la riserva valutaria del mondo. Quello che il regime Bush teme non sono le ambizioni nucleari dell'Iran, ma l'effetto che avrebbe la rottura del monopolio del dollaro da parte del quarto maggior produttore ed esportatore mondiale di petrolio. Che succederebbe allora? Le banche centrali comincerebbero a convertite le riserve? Abbandonerebbero il dollaro? Saddam Hussein stava minacciando di fare la stessa cosa quando è stato attaccato. Al Pentagono non interessa occupare l'Iran, nei suoi programmi c'è una fettina di terra al confine con l'Iraq: il Khuzestan, che ospita il 90% del petrolio iraniano. "Il primo passo delle forze d'invasione" - ha raccontato il quotidiano di Beirut Daily Star, "sarà quello di occupare la provincia iraniana del Khuzestan ricca di petrolio, assicurandosi gli importanti Stretti di Hormuz e tagliando i rifornimenti petroliferi all'esercito iraniano". Il 28 gennaio il governo iraniano ha dichiarato di avere le prove di operazioni militari britanniche sotto copertura nel Khuzestan, compresi bombardamenti durante l'anno passato. I neo-eletti ministri laburisti chiederanno conto di questo? Chiederanno cosa faranno le truppe britanniche di stanza vicino a Bassora (le SAS), se o quando Bush comincerà a bombardare l'Iran? Grazie al controllo del petrolio di Khuzestan ed Iraq e grazie alla prossimità con l'Arabia Saudita, gli Stati Uniti hanno quello che Richard Nixon chiamò "il più grande dei premi". Ma come la mettiamo con la promessa dell'Iran di una "risposta forte "? Lo scorso anno il Pentagono ha inviato ad Israele 500 bombe "salta-bunker". Gli israeliani le useranno contro un Iran disperato? La Nuclear Posture Review di Bush del 2002 parla dell'opzione di un attacco "preventivo" con cosiddette armi nucleari a basso raggio. cites "pre-emptive" attack with so-called low-yield nuclear weapons as an option. I militaristi di Washington le impiegheranno, anche solo per dimostrare a tutti noi che, nonostante i loro problemi con l'Iraq, sono in grado di "combattere e vincere su più fronti di guerra simultaneamente"? Il fatto che un primo ministro britannico sia minimamente colluso con questa follia dovrebbe imporre un'urgente azione su questa sponda dell'Atlantico. John Pilger, 10 febbraio 2006 traduzione di Anna Marchi per CaniSciolti