IL SEMAFORO
Opinioni al volante« Messaggio #76 | Messaggio #78 » |
Post N° 77
LETTERA APERTA A DON GIUSEPPE MAZZOTTA
Parroco indiscusso ma "discusso" di Marcellinara( Catanzaro)
Egregio Don Peppe,
( mi permetta di chiamarla così, in modo familiare, come si usa dalle mie parti,) ho seguito con molto interesse e non senza sofferenza, il caso di cui è stato protagonista e le sue dichiarazioni alla stampa per giustificare una scelta sicuramente molto difficile, ma cristianamente discutibile, purtroppo.
Lei avrebbe negato una messa in suffragio di una sua parrocchiana, morta per cancro a soli 45 anni, perchè " rea" di aver convissuto con un uomo separato da tempo.
Dunque, per farla breve, avrebbe, con molta meticolosità, applicato il paragrafo 3 del canone 1184 del diritto liturgico, che vieta la celebrazione della messa per i " peccatori manifesti" che danno pubblico scandalo,contravvenendo, con il loro comportamento, alle leggi della Chiesa.
Sicuramente, nessun superiore o parrocchiano potrà obiettarle di non essere stato rispettoso delle leggi canoniche, ma ciò che di questa scelta stride con il suo abito talare, e ancor di più, con la sua missione apostolica, è la mancanza di " humana pietas" pubblica, nei confronti di una donna già segnata da sofferenza,che aveva trovato conforto e forza nell'unione con quest'uomo.
Mi creda, Don Giuseppe, queste sono parole molto soppesate, ma la mia coscienza di donna credente,e nello stesso tempo di libera pensatrice che nulla accetta senza il filtro della propria razionalità,non mi permette di passare indifferente su questo episodio che ha ferito la mia sensibilità, e scosso quella di moltissimi laici, senza alcuna distinzione.
Perchè, caro Don Giuseppe, qui non è in discussione il concetto di fede, la dottrina o le sue buone intenzioni, bensì l'evangelico insegnamento della misericordia, che dovrebbe partire dai ministri di Dio per incontrare la gente, fedeli e non fedeli, sopratutto in tempi sì grevi e tormentati.
Lei ha applicato la legge in modo rigoroso, proprio come il vigile urbano applica il codice della strada, senza ascoltare giustificazioni,e quel che è peggio, mancando di senso pratico e comprensione umana.
Forse,quando le hanno chiesto di officiare la messa, non si è ricordato delle parole del Cristo," Misericordia, io voglio"?
Forse non ha pensato a quanti malati e peccatori, il suo Maestro ha guarito proprio nel giorno del Sabato, sacro e intoccabile per i Farisei, contraddicendo, dunque, le rigorose leggi ebraiche?
Anselm Grun, che lei sicuramente conosce come monaco benedettino, nonchè autore di numerosi saggi di teologia,ma anche di psicoterapia spirituale, ha più volte evidenziato,nei suoi scritti, l'atteggiamento del Cristo davanti alla legge. Gesù non si adatta alle leggi dei farisei che pure rispetta,altrimenti non si sarebbe fatto circoncidere, né avrebbe seguito i riti e le formalità, ma in alcuni momenti, respinge quelle leggi con sdegno, prende le distanze dai cuori induriti,e fa ciò che lui ritiene giusto secondo la propria coscienza: guarire i malati in un giorno proibito dedicato al culto.
Non sarebbe stato giusto,signor parroco,celebrare quella messa nel ricordo di una donna defunta,anche contro l'articolo 3?
Lei potrebbe obiettare: "Ma Gesù era Dio e poteva decidere per sé senza commettere infrazioni!"
Io,però,le farei notare che quando si pronunciano i voti sacedotali, si dichiara fedeltà al proprio Dio e ai suoi insegnamenti. Dunque, le chiedo, quale grave crimine lei avrebbe potuto commettere contro il suo Dio, se avesse adoperato comprensione umana e misericordia?
E' più facile applicare una legge e sentirsi a posto come vigile urbano, mentre migliaia di fedeli abbandonano le chiese perchè non riconoscono più le orme di quel Dio che pure amano?
E' più consolante sentirsi a posto con i propri superiori e, intanto, assistere alla migrazione di tanta gente che cerca la spiritualità in sette e gruppi di dubbia moralità?
L'applicazione di una legge, le chiedo, vale la perdita anche di sole 10 anime che,disilluse e disgustate, fuggono per mancanza di punti di riferimento?
E quel che è peggio, Don Mazzotta, è che il Vescovo di Lamezia Terme, suo diretto superiore, nel tentativo maldestro di difendere lei dall'aggressione mediatica, per dare l'immagine di una chiesa solidale e unita ( cane non morde cane), ha peggiorato le cose, evidenziando un'enorme debolezza e fragilità che nessun fedele di buona volontà potrebbe mai risanare, senza una profonda autocritica interna.
Lei, Don Giuseppe, avrebbe dichiarato ai giornalisti: " Un prete ha il dovere di dire la verità ai fedeli anche quando la verità è spiacevole, proprio come il medico deve dire la verità ai pazienti!".
Le chiedo, signor parroco, sono più condannabili, secondo il codice deontologico, quei medici che, resisi conto della fragilità psichica del paziente, dicono una pietosa bugia perchè il malato non perda la speranza e lotti per la propria guarigione?
Sono meno seri degli altri, quei medici che non svelano in modo crudele e asettico al paziente che ha solo 6 mesi di vita, per evitare che alla malattia si sommi la disperazione?
Lei si è attenuto al codice come chi dirige il traffico,con un atteggiamento fin troppo prudente,eppure le ricordo che sulla strada molti incidenti si verificano proprio per un eccesso di prudenza! Non venga a lamentarsi, dunque, se i suoi parrocchiani sceglieranno, prudentemente, di frequentare altrove!
Nessuno la metterà in galera, Don Mazzotta, e si senta pure libero di seguire le leggi nel modo che le indica la sua coscienza e, ancor di più, il suo timore,ma voglio terminare questa lettera con un'ultima considerazione.
Spero vivamente, per il suo bene, per il mio e per quello di tutti, che il buon Dio non usi, come metro di giudizio, il codice della strada.
Rischieremmo tutti il ritiro della patente e, chissà, forse, anche il sequestro giudiziario dell'automobile.
Cordialmente
Streghella16
Scrivi Commento - Commenti: 42
|
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
- Michele Serra (giornalista) perchè dice pane al pane e vino al vino
- Lamberto Sposini(giornalista) perchè la mamma l'ha fatto "figo"
- Luciano De Crescenzo (scrittore) perchè mi fa morire dal ridere
- Gianfranco Fini (politico) perchè indossa splendide cravatte
- Beppe Grillo (comico) perchè è fuori dagli schemi di Zelig
- Alberto Angela (divulgatore scientifico) perchè buon sangue non mente
- Giorgio Armani (stilista) perchè la classe non è acqua
- Il favoloso mondo di Amelie (film) perchè l'ho visto più di "Titanic"
- Giorgio Morandi (pittore) perchè le sue nature morte sono vive
- Acoustic Alchemy (chitarristi) perchè pizzicano le corde della mia energia
- Maurice Ravel (compositore) perchè il "Bolero"mette il fuoco nelle vene
- Piero Chiambretti (conduttore) perchè la simpatia non ha prezzo
- "Sad Eyes" ( Springsteen's song ) because it's sweet like sugar in a coffee
- " I viaggi di Gulliver" ( fiaba) perchè mi piacerebbe vivere a Lilliput
- Bono Vox ( Rockstar) perchè, tolti gli occhiali,è l'uomo che fa per me
- Pupi Avati ( regista) perchè ha il fascino del poeta nostalgico
Inviato da: streghella16
il 08/04/2006 alle 21:06
Inviato da: ossimora
il 08/04/2006 alle 11:23
Inviato da: ComeDueCoccodrilli
il 08/04/2006 alle 00:27
Inviato da: ilvecchiodelmare
il 07/04/2006 alle 16:17
Inviato da: streghella16
il 07/04/2006 alle 15:50