Un uomo nudo.

Piccola riflessione serale :


I tempi sono quelli che sono...Alle volte sono semplicemente stanco di pensare nel modo convulso che è dei nostri tempi.Mi piace poco il ritmo e la qualità di quello che siamo costretti a farci passare per le meningi, periodi che chiamo “fragili”, periodi delle nostre vite in cui per difenderti sei costretto a mostrare i denti pensando a questioni che mai ti saresti immaginato di sfiorare ed è per questo che sono fragili.Parlo della mia storia, che è poca roba se si guarda ai problemi più seri della vita, ma che da quando mi sono messo a ristrutturare un vecchio appartamento comprato con molti sacrifici e rinunce, mi vede in costanti appuntamenti da questo o quell’avvocato, miei avvocati.Appuntamenti che fortunosamente arrivano ad un capolinea fino ad ora favorevole, ma quello che non amo è il continuo rimpallo di responsabilità che persone inette, inabili ad esercitare il proprio lavoro, che sia quello d’amministratore, muratore, carpentiere e tutte quelle professionalità che infangano anche chi professionale lo è realmente e come in un puzle incastra le responsabilità e la professione, solo così esce un disegno nitido, un qualcosa che tutti posso guardare e comprendere.Ma, perché qui il ma e d’obbligo, cosa ci possiamo aspettare nell’Italia di Wanna e Stefania, di Moggi, in quest’Italia che vive sempre sulla linea dell’illegalità, l’Italia di Previti e di tutti gli innocenti che non hanno colpe, ma e solo la legge o la magistratura che sono sbagliate?Certo è che l’unico filo rosso che lega questi personaggi alle mie vicende è solo una riflessione : che paese ci possiamo aspettare dove chi dovrebbe dare l’esempio lo da, certo che lo da, ma pessimo?A voi il resto.