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Si puo sempre scegliere... tra il reale e l'illusione... Ieri osservavo il finito..oggi guardo l'abisso.. domani scrutero' l'immenso.

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Post n°77 pubblicato il 05 Febbraio 2010 da Nickname_inesistente

 Che lo spazio….sia il protagonista dell’architettura, a pensarci bene, è in fondo anche naturale: perché l’architettura non è solo arte….; è anche e soprattutto l’ambiente, la scena ove la nostra vita si svolge.”

“ Con lo spazio inizia l’architettura. E’ il luogo della mente. Quando ti trovi in uno spazio, con le sue dimensioni, la sua struttura e la sua luce, tu rispondi al suo carattere, al suo spirito; capisci che tutto ciò che l’uomo propone e realizza diventa " UNA VITA“


Non sorprende che si continui a parlare di spazio, la scelta ricade sull’indagine dello spazio non come “contenitore”, ma come proiezione esterna; estensione dei processi mentali, percettivi e conoscitivi dell’immagine spaziale contenuta nella mente: immagine a priori.
Non vi è spazio che non sia già stato pensato ed immaginato.

 Come afferma Louis Kahn: lo spazio è il luogo della mente.
L’ipotesi di lavoro si identifica in una ricostruzione critico - conoscitiva del modo di percepire lo Spazio fisico, ma anche e soprattutto lo Spazio mentale.
Partendo dalle formulazioni legate al concetto di temporalità, dove si intende per tempo:

la prima dimensione dello spazio, strumento di comprensione di esso

nelle diverse dimensione (tridimensionalità e quarta dimensione).
L’ipotesi di studio sul concetto di spazio vuole e tenta di rintracciare quelle dinamiche che rendono possibili la percezione dello spazio e come esso sia in stretta relazione con l’informazione; comprendendo che mancante l’esistenza di uno spazio oggettivo, l’analisi critica riguarda essenzialmente la percezione dello spazio soggettivo.

 La percezione dello spazio dipende da molteplici fattori, dal punto di vista dell’osservatore, dai canali con cui esso viene filtrato, ma anche dalla dimensione fisica nella quale ci troviamo a percorrere lo spazio.
Basandoci sulle dinamiche di sospensione temporale, ossia indagando e descrivendo lo spazio come prodotto mentale, emozionale, sensoriale, frutto di processi conoscitivi che convivono con altre realtà e con la progettazione di nuovi sistemi che abbiano la facoltà di aumentare la caratteristica cognitiva dello spazio.

Spazio che esiste in quanto sospensione temporale e/o puro processo mentale,

distante dalla materia, che concretamente tangibile si definisce presente;

 l’interesse verte sull’idea di spazio come realtà interiore e per cui legata alla nostra precisa volontà come architetti di relazionarci con queste realtà spaziali operando su diversi livelli conoscitivi;

 operando una trasformazione complessa della volontà di immaginare e vivere lo spazio (architettonico e urbano), ove oggi si riconosce in una completa e radicata volontà di proiezione dello spazio mentale nello spazio-materia per raggiungere una fusione-scissione dei sistemi dimensionali conosciuti.

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